Mercoledì 7 settembre 1966 - Modena, stadio Alberto Braglia - Modena-Lazio 2-2

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7 settembre 1966 - Amichevole pre-campionato 1966/67

MODENA: Colombo, Vellani, Barucco, Aguzzoli (46’ Abati), Borsari, Zani, Damiano (46’ Iseppi), Toro (46’ Rognoni), Console (46’ Damiano), Merighi, Di Stefano. All. Remondini.

LAZIO: Cei (48' Gori), Zanetti (46' Dotti), Castelletti, Carosi (46' Di Pucchio), Pagni, Dotti (46' Marchesi), Mari (46' Bagatti), Burlando, D’Amato, Dolso (46' Bartu), Morrone (46' Mari). All. Mannocci.

Arbitro: Gioia.

Marcatori: 47’ Iseppi, 63’ Morrone, 82’ Iseppi, 84’ Bartu.

Note: serata buona, caldo afoso, campo in ottime condizioni, ma illuminazione insufficiente. Il grosso degli spettatori ha disertato lo stadio per la concomitanza della partita Bologna-Spartak (per il Trofeo Dall’Ara). Leggeri incidenti di gioco a Bagatti e Toro. Calci d’angolo: 6-1 per la Lazio.

Spettatori: 5.000 circa.

Ezio Luzzi sul Corriere dello Sport scrive: Lazio pareggia a Modena 2-2 Mannocci soddisfatto esperimenti riusciti.

Contro un Modena decisamente forte e ben organizzato, indubbiamente pronto per lanciarsi nel vortice della serie B la Lazio ha disputato una prova più che convincente. Sia per quanto riguarda il risultato che per quanto riguarda il comportamento dei singoli che per due volte sono riusciti a raddrizzare il risultato avverso. La Lazio ha dimostrato di essere in ascesa, di avere una buona preparazione atletica. Marchesi schierato nel ruolo di «libero» al solo scopo di fare fiato, sia da mediano, dove ha finito per spingersi in attacco, ma ha così favorito il secondo gol del Modena lasciando Iseppi che ha tirato indisturbato, nel periodo di maggior pressione dei biancazzurri. Positiva la prestazione di Burlando, soprattutto in considerazione del fatto che scendeva in campo per la prima volta dopo un doloroso infortunio al ginocchio, ha stentato ad ingranare contro Merighi, ma una volta capito il gioco del rivale ha preso a contrastarlo sull’anticipo ed ha vinto numerosi contrasti, ha fatto viaggiare la palla lunga ed in profondità e si è allineato a Dolso il quale ha fatto il suo dovere e tutta la Lazio ha cominciato a girare bene. Il Modena nel primo quarto d’ora era partito a tambur battente, ma poi il gioco è passato decisamente nelle mani dei biancazzurri. Le note positive riguardano anche Mari schierato nel primo tempo ad ala destra e nel secondo a sinistra. Il «Corvo» ha giocato con molto brio ed ha coperto una fascia incredibile di campo intendendosi perfettamente con D’Amato, stasera particolarmente guizzante, e con Morrone, estroverso e brillante come non mai. Se la Lazio nel primo tempo non è passata in vantaggio lo deve alla bravura di Colombo che ha sventato con grande abilità due tiri-bomba di Morrone e ad una prontezza di Borsali che al 23’ ha ricacciato dalla linea di porta un pallonetto di D’Amato che aveva scavalcato il portiere. Cei, se non nei primi minuti non aveva mai corso seri rischi e se l’era sempre cavata brillantemente. Però al 18’ Console era sfuggito a Pagni e Dotti lo aveva fermato, ma era scivolato dando l’impressione di aver toccato il pallone con le mani, ma l’arbitro che era a due passi faceva segno di proseguire suscitando la reazione del pubblico. La Lazio si è ben comportata nel primo tempo, ma nella ripresa è piaciuta di più con Morrone centravanti e Bagatti e Mari ali, con un centrocampo formato da Bartu, Burlando e Di Pucchio. Ad inizio ripresa il Modena approfittava della logica confusione che regnava tra le file biancazzurre, andava via in velocità ai difensori, Rognoni ostacolava Gori e serviva Iseppi il quale tutto solo non aveva difficoltà a far centro. La Lazio appariva frastornata ed Iseppi si presentava per altre due volte minaccioso in area, una volta tirava al lato ed un’altra gliela ribatteva Gori. Poi Bartu, questa sera brillante nei dribbling e nei contrasti, cresceva pure Burlando e le scorribande di Bagatti si facevano sentire; al 63’ Marchesi lanciava Bartu che si districava bene e serviva Morrone il quale con un bolide al volo infilava l’angolino sinistro della porta di Colombo. Da questo momento era tutto un susseguirsi di azioni della Lazio che disegnava con rapidità e decisione perfetti schemi, ma Marchesi si faceva prendere dalla foga e sgroppava in avanti e su un lungo rilancio di Borsari la retroguardia laziale si trovava sguarnita e per Di Stefano ed Iseppi era un gioco realizzare la seconda marcatura. La sconfitta sarebbe stata una beffa per la Lazio, ma nel giro di un paio di minuti con una bella azione corale, sottolineata da scroscianti applausi da parte dello sportivissimo pubblico, Bagatti conquistava una palla a tre quarti campo, fiondava a Morrone che si liberava in dribbling di due avversari e traversava a Bartu che stoppava sulla coscia sinistra e di destro fulminava Colombo in uscita.