Picchio Aurelio

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Aurelio Picchio

Allenatore e dirigente delle squadre giovanili, nato a Roma nel 1901, e scomparso il 21 aprile del 1964.

Picchio fu una figura notissima del calcio romano. Dopo la carriera di calciatore, svolta in squadre minori di Roma, cominciò ad allenare le formazioni giovanili della Lazio. Cordiale, alla mano, simpaticamente romano, preparatissimo, fu dapprima responsabile delle tante leve giovanili che la Lazio organizzava in città e in regione e poi istruttore di calcio, allenatore e dirigente, dagli anni '40 fino alla fine degli anni '50. Non c'è giocatore laziale nato a Roma che non sia passato sotto i suoi insegnamenti. Con l'occhio del vero scopritore di talenti s'accorgeva subito delle qualità dei giovani calciatori e li migliorava tecnicamente, tatticamente e sotto il profilo comportamentale. Mai protagonista, si metteva al servizio degli allenatori e dei dirigenti con professionalità, passione e competenza. Viveva praticamente alla Rondinella e collaborò fraternamente e lealmente con Dino Canestri, Enrico Flamini e tutti gli allenatori succedutisi alla Lazio. Si avvalse intelligentemente dei moderni metodi di preparazione introdotti dall'ex allenatore della squadra nazionale di ginnastica e futuro preparatore dei pugili italiani alle Olimpiadi, prof. Livio Urbani che era stato ingaggiato dalla Lazio.

Nel 1942, a Milano, perse con il minimo scarto la finale del campionato ragazzi contro la Pirelli di Milano, ma l'11 luglio 1948 vinse il campionato della costituita Lega giovanile, battendo in finale la Triestina per 2-1. Molti furono poi i tornei e i trofei vinti a livello giovanile dalla Lazio in Italia e in Europa. Molti giocatori da lui formati raggiunsero la serie A e i campionati professionistici. Si possono fare molti nomi come Carlo Ciampi, Bruno Pagliara, Renato Mazzarella, Ciaralli, Franco Rosi, Alfiero Coletta, Renato Spurio, Franco Carradori, Aldo Malfetta, Amedeo Rega, Aurelio Salvioni, Ennio Modesti, Giorgio Bravi, Costantino De Andreis, Paolo Colucci, Bettinelli, Giorgio Barberis.





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