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Presidente Generale della Polisportiva Lazio, nato a Roma il [[27 maggio]] [[1914]] ed ivi deceduto il [[1 ottobre|1° ottobre]] [[2005]]. |
Presidente Generale della Polisportiva Lazio, nato a Roma il [[27 maggio]] [[1914]] ed ivi deceduto il [[1 ottobre|1° ottobre]] [[2005]]. |
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Quattro medaglie d'argento ai giochi olimpici nel fioretto e nella sciabola a squadre nel [[1948]] e [[1952]]. Sette medaglie d'argento ai [[Campionato|campionati]] mondiali. Due medaglie d'oro, una d'argento ed una di bronzo ai [[Campionato|campionati]] mondiali universitari e molti titoli italiani a squadre mentre, nel [[1953]], ha vinto il titolo individuale di fioretto. Nel [[1936]] fu selezionato per le Olimpiadi di Berlino per il Pentathlon ma, pur essendo nettamente il più forte, fu escluso dal regime fascista perchè non militare. Ha giocato nella [[Serie A]] di Rugby nelle file della Rugby Roma. Come dirigente è stato presidente, dal [[1950]] alla sua morte, della [[S.S. Lazio Nuoto|Lazio Nuoto]] e presidente della Rugby Roma e vice presidente della F.I.R. Nel [[1947]] fu presidente del C.U.S.I. Nel [[1959]] fece parte del Comitato di Gestione della F.I.S. di cui sarà Presidente per 32 anni dal [[1961]] al [[1993]]. Dal [[1970]] è Membro d'onore della Federazione Internazionale della Scherma. Membro di giunta esecutiva del C.O.N.I. nel [[1965]] e nel [[1967]] Vicepresidente del C.O.N.I. Presidente Onorario del C.O.N.I. |
Quattro medaglie d'argento ai giochi olimpici nel fioretto e nella sciabola a squadre nel [[1948]] e [[1952]]. Sette medaglie d'argento ai [[Campionato|campionati]] mondiali. Due medaglie d'oro, una d'argento ed una di bronzo ai [[Campionato|campionati]] mondiali universitari e molti titoli italiani a squadre mentre, nel [[1953]], ha vinto il titolo individuale di fioretto. Nel [[1936]] fu selezionato per le Olimpiadi di Berlino per il Pentathlon ma, pur essendo nettamente il più forte, fu escluso dal regime fascista perchè non militare. Ha giocato nella [[Serie A]] di Rugby nelle file della Rugby Roma. Come dirigente è stato presidente, dal [[1950]] alla sua morte, della [[S.S. Lazio Nuoto|Lazio Nuoto]] e presidente della Rugby Roma e vice presidente della F.I.R. Nel [[1947]] fu presidente del C.U.S.I. Nel [[1959]] fece parte del Comitato di Gestione della F.I.S. di cui sarà Presidente per 32 anni dal [[1961]] al [[1993]]. Dal [[1970]] è Membro d'onore della Federazione Internazionale della Scherma. Membro di giunta esecutiva del C.O.N.I. nel [[1965]] e nel [[1967]] Vicepresidente del C.O.N.I. Presidente Onorario del C.O.N.I. |
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Non è possibile elencare tutte le onorificenze di cui fu insignito ma le più importanti sono: Medaglia d'Oro al Valore Atletico, Stella d'Oro al Merito Sportivo, nel [[1984]] il C.I.O. lo insignisce dell'Ordine Olimpico d'Argento e nel [[2005]] il presidente della Repubblica italiana gli concede il Collare d'Oro al Merito Sportivo. Renzo Nostini è stato a lungo Presidente Generale della S.S. Lazio. Egli ha incarnato in pieno quegli ideali di passione, lealtà, sportività e sano agonismo che furono i fondamenti della nascita stessa della Società biancoceleste. |
Non è possibile elencare tutte le onorificenze di cui fu insignito ma le più importanti sono: Medaglia d'Oro al Valore Atletico, Stella d'Oro al Merito Sportivo, nel [[1984]] il C.I.O. lo insignisce dell'Ordine Olimpico d'Argento e nel [[2005]] il presidente della Repubblica italiana gli concede il Collare d'Oro al Merito Sportivo. Renzo Nostini è stato a lungo Presidente Generale della S.S. Lazio. Egli ha incarnato in pieno quegli ideali di passione, lealtà, sportività e sano agonismo che furono i fondamenti della nascita stessa della Società biancoceleste. ► [[Nostini Renzo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Gascoigne.jpg|thumb|left|180px|Paul "Gazza" Gascoigne]] |
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[[Immagine:GascoigneandVinnieJones.jpg|thumb|right|180px|Il famoso siparietto con Vinnie Jones]] |
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[[Immagine:26apr1989GascoigneEngAlb5-0.jpg|thumb|right|180px|Primo gol in Nazionale contro l'Albania]] |
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[[Immagine:GascoigneItalia90a.jpg|thumb|left|180px|Italia 90]] |
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==Paul "Gazza" Gascoigne== |
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Centrocampista, nato a Gateshead (Regno Unito) il [[27 maggio]] [[1967]]. Conosciuto anche con il soprannome di "Gazza". |
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== L'inizio al Newcastle == |
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I primi calci al pallone di Paul Gascoigne avvengono alla tenera età di quattro anni per le ''streets'' di Gateshead. La prima squadra organizzata in cui gioca è il Redheugh Boys Club. Non occorre molto tempo affinchè gli occhi esperti della vecchia gloria Jackie Milburn notino qualcosa di speciale nei piedi del giovane Paul, pertanto lo segnala agli schoolboys del Newcastle United nel [[1980]]. Nel [[1983]] inizia la carriera nelle giovanili del '''Newcastle United'''. L'esordio nel mondo professionistico è del [[13 aprile]] [[1985]], quando Jack Charlton fa entrare il diciassettenne Gascoigne, nel secondo tempo, contro il Queens Park Rangers in [[Campionato|campionato]]. Nella stagione [[1984/85]] colleziona 2 presenze. Inoltre guida la formazione giovanile alla conquista della FA Youth Cup, segnando due gol nel secondo tempo della finale contro il Watford (4-1). La stagione [[1985/86]] lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo gol lo segna all'Oxford United nel settembre [[1985]]. |
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Nell'aprile [[1986]] colpisce Robert Hopkin del Birmingham e gli costa il primo cartellino rosso. Chiude la stagione con 31 presenze e ben 9 reti in [[Campionato|campionato]], oltre a 4 presenze nelle Coppe nazionali. Tutto ciò gli vale la copertina di luglio del ''Rothmans Football Yearbook''. Segue una stagione ([[1986/87]]) che conferma le sue ottime qualità di centrocampista offensivo (24 presenze e 5 reti in [[Campionato|campionato]], 2 presenze nelle coppe). Del [[1987]] è il famigerato scatto fotografico che immortala Vinnie Jones del Wimbledon che stringe i testicoli di Gazza. Il [[1987/88]] è il suo ultimo anno al Newcastle. 35 presenze e 7 reti in [[Campionato|campionato]], più 6 presenze e 4 reti nelle coppe contribuiscono a farlo eleggere, nell'aprile [[1988]], PFA Young Player of the Year. Complessivamente con la squadra bianconera gioca 104 gare e segna 25 gol. L'opinione pubblica lo apprezza e lo considera uno dei migliori talenti degli ultimi decenni del calcio inglese. |
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== Gli anni al Tottenham == |
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Nel luglio [[1988]] viene ceduto al '''Tottenham Hotspur''', che batte la concorrenza del Manchester United, per la cifra record di 2,3 milioni di sterline. L'esordio in [[Campionato|campionato]] avviene proprio contro la sua ex-squadra: Newcastle-Tottenham termina in parità 2-2. Il [[14 settembre]] [[1988]] esordisce in nazionale, entrando come sostituto in Inghilterra-Danimarca 1-0, disputata a Wembley. Il primo gol in nazionale arriva il [[26 aprile]] [[1989]] nella gara valida per le qualificazioni ai [[XIV^ Coppa del Mondo - Italia 1990|mondiali di Italia 90]], Inghilterra-Albania 5-0. La prima stagione agli Spurs si conclude con 32 presenze e 6 reti in [[Campionato|campionato]] e 5 presenze con 1 rete nelle coppe. Il [[1989/90]] è una stagione molto importante per Gascoigne. Con il club disputa 34 partite segnando 6 gol in [[Campionato|campionato]], più 4 presenze e 1 rete nelle coppe. L'Inghilterra disputa un ottimo [[Campionato|campionato]] mondiale e Gazza ne è uno degli artefici principali. Nel corso della semifinale disputata il [[4 luglio]] [[1990]] contro la Germania (poi persa ai rigori), Gascoigne viene ammonito ed essendo già diffidato capisce che dovrà saltare l'eventuale finale. L'immagine di Gazza in lacrime fa il giro del mondo e resta uno degli eventi mediatici più forti dell'intera manifestazione. |
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Ormai Gazza è sulla bocca di tutti, è scoppiata la Gazza-mania, considerato tra i migliori giocatori dei mondiali e fra i 10 più forti del mondo. L'Inghilterra, sconfitta dall'Italia nella finalina per il 3° posto, raggiunge il miglior risultato della storia dopo la vittoria del [[1966]]. Nel mese di dicembre riceve il premio ''Sports Personality of the Year'' della BBC, secondo calciatore di sempre dopo Bobby Moore. Nel febbraio [[1991]] arriva l'investitura più autorevole: è Diego Armando Maradona a dichiarare Paul Gascoigne come suo successore. Nella stagione [[1990/91]] colleziona 26 presenze e 7 reti in [[Campionato|campionato]]. Strepitoso il suo contributo nelle coppe nazionali, dove realizza ben 11 reti in 12 incontri disputati. Uno di questi è un gol divenuto leggenda: è il [[14 aprile]] [[1991]], semifinale di FA Cup. L'avversario è l'imbattibile Arsenal di George Graham, una sola sconfitta in 38 partite di [[Campionato|campionato]]. La partita è iniziata da 4 minuti e l'arbitro assegna una punizione al Tottenham. Gazza non si cura di posizionare il pallone e lascia l'incombenza all'arbitro. Calcia in porta da oltre 30 metri, la traiettoria è poesia, una pennellata impressionante e il volo di Seaman sta al tiro come la cornice al capolavoro ma il risultato è il gol del vantaggio. Il Tottenham vince 3-1 e accede alla Finale di FA Cup. In attesa di disputare la finale, una voce dapprima flebile e sommessa a poco a poco prende una forma e una sostanza che non lascia più spazio alla fantasia: la Lazio vuole Gazza! Ma c'è una finale da disputare, ed è la finale che tutti gli appassionati di football d'oltremanica sognano da quando sono bambini, incluso il bambino Paul di Gateshead. |
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Versione delle 09:09, 27 mag 2014



Renzo Nostini
Presidente Generale della Polisportiva Lazio, nato a Roma il 27 maggio 1914 ed ivi deceduto il 1° ottobre 2005.
Renzo Nostini è stato lo sportivo più poliedrico e completo della storia della Lazio e uno dei suoi massimi dirigenti. Laureato in Ingegneria è stato presidente dell'Assistal. Avviato giovanissimo alla scherma nella palestra del Maestro Fabrizi insieme a suo fratello maggiore Giuliano, dimostrò fin da subito la sua predisposizione per lo sport. Contemporaneamente alla scherma cominciò a praticare il nuoto e fu subito iscritto a questa sezione della Polisportiva grazie all'intuito di Olindo Bitetti. Nel nuoto ha vinto numerosi titoli italiani nelle staffette e poi ha giocato a pallanuoto nella Lazio in Serie A. I suoi successi più prestigiosi li ha ottenuti, senza alcun dubbio, nella scherma. Specialista del fioretto e della sciabola, ha gareggiato fino al 1957 ottenendo i seguenti risultati: 7 titoli mondiali tra il 1937 e il 1955 e precisamente nel fioretto individuale 1950, fioretto a squadre (1937, 1938, 1949, 1955), sciabola a squadre 1949 e 1950.
Quattro medaglie d'argento ai giochi olimpici nel fioretto e nella sciabola a squadre nel 1948 e 1952. Sette medaglie d'argento ai campionati mondiali. Due medaglie d'oro, una d'argento ed una di bronzo ai campionati mondiali universitari e molti titoli italiani a squadre mentre, nel 1953, ha vinto il titolo individuale di fioretto. Nel 1936 fu selezionato per le Olimpiadi di Berlino per il Pentathlon ma, pur essendo nettamente il più forte, fu escluso dal regime fascista perchè non militare. Ha giocato nella Serie A di Rugby nelle file della Rugby Roma. Come dirigente è stato presidente, dal 1950 alla sua morte, della Lazio Nuoto e presidente della Rugby Roma e vice presidente della F.I.R. Nel 1947 fu presidente del C.U.S.I. Nel 1959 fece parte del Comitato di Gestione della F.I.S. di cui sarà Presidente per 32 anni dal 1961 al 1993. Dal 1970 è Membro d'onore della Federazione Internazionale della Scherma. Membro di giunta esecutiva del C.O.N.I. nel 1965 e nel 1967 Vicepresidente del C.O.N.I. Presidente Onorario del C.O.N.I.
Non è possibile elencare tutte le onorificenze di cui fu insignito ma le più importanti sono: Medaglia d'Oro al Valore Atletico, Stella d'Oro al Merito Sportivo, nel 1984 il C.I.O. lo insignisce dell'Ordine Olimpico d'Argento e nel 2005 il presidente della Repubblica italiana gli concede il Collare d'Oro al Merito Sportivo. Renzo Nostini è stato a lungo Presidente Generale della S.S. Lazio. Egli ha incarnato in pieno quegli ideali di passione, lealtà, sportività e sano agonismo che furono i fondamenti della nascita stessa della Società biancoceleste. ► Clicca qui per continuare la lettura







Paul "Gazza" Gascoigne
Centrocampista, nato a Gateshead (Regno Unito) il 27 maggio 1967. Conosciuto anche con il soprannome di "Gazza".
L'inizio al Newcastle
I primi calci al pallone di Paul Gascoigne avvengono alla tenera età di quattro anni per le streets di Gateshead. La prima squadra organizzata in cui gioca è il Redheugh Boys Club. Non occorre molto tempo affinchè gli occhi esperti della vecchia gloria Jackie Milburn notino qualcosa di speciale nei piedi del giovane Paul, pertanto lo segnala agli schoolboys del Newcastle United nel 1980. Nel 1983 inizia la carriera nelle giovanili del Newcastle United. L'esordio nel mondo professionistico è del 13 aprile 1985, quando Jack Charlton fa entrare il diciassettenne Gascoigne, nel secondo tempo, contro il Queens Park Rangers in campionato. Nella stagione 1984/85 colleziona 2 presenze. Inoltre guida la formazione giovanile alla conquista della FA Youth Cup, segnando due gol nel secondo tempo della finale contro il Watford (4-1). La stagione 1985/86 lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo gol lo segna all'Oxford United nel settembre 1985.
Nell'aprile 1986 colpisce Robert Hopkin del Birmingham e gli costa il primo cartellino rosso. Chiude la stagione con 31 presenze e ben 9 reti in campionato, oltre a 4 presenze nelle Coppe nazionali. Tutto ciò gli vale la copertina di luglio del Rothmans Football Yearbook. Segue una stagione (1986/87) che conferma le sue ottime qualità di centrocampista offensivo (24 presenze e 5 reti in campionato, 2 presenze nelle coppe). Del 1987 è il famigerato scatto fotografico che immortala Vinnie Jones del Wimbledon che stringe i testicoli di Gazza. Il 1987/88 è il suo ultimo anno al Newcastle. 35 presenze e 7 reti in campionato, più 6 presenze e 4 reti nelle coppe contribuiscono a farlo eleggere, nell'aprile 1988, PFA Young Player of the Year. Complessivamente con la squadra bianconera gioca 104 gare e segna 25 gol. L'opinione pubblica lo apprezza e lo considera uno dei migliori talenti degli ultimi decenni del calcio inglese.
Gli anni al Tottenham
Nel luglio 1988 viene ceduto al Tottenham Hotspur, che batte la concorrenza del Manchester United, per la cifra record di 2,3 milioni di sterline. L'esordio in campionato avviene proprio contro la sua ex-squadra: Newcastle-Tottenham termina in parità 2-2. Il 14 settembre 1988 esordisce in nazionale, entrando come sostituto in Inghilterra-Danimarca 1-0, disputata a Wembley. Il primo gol in nazionale arriva il 26 aprile 1989 nella gara valida per le qualificazioni ai mondiali di Italia 90, Inghilterra-Albania 5-0. La prima stagione agli Spurs si conclude con 32 presenze e 6 reti in campionato e 5 presenze con 1 rete nelle coppe. Il 1989/90 è una stagione molto importante per Gascoigne. Con il club disputa 34 partite segnando 6 gol in campionato, più 4 presenze e 1 rete nelle coppe. L'Inghilterra disputa un ottimo campionato mondiale e Gazza ne è uno degli artefici principali. Nel corso della semifinale disputata il 4 luglio 1990 contro la Germania (poi persa ai rigori), Gascoigne viene ammonito ed essendo già diffidato capisce che dovrà saltare l'eventuale finale. L'immagine di Gazza in lacrime fa il giro del mondo e resta uno degli eventi mediatici più forti dell'intera manifestazione.
Ormai Gazza è sulla bocca di tutti, è scoppiata la Gazza-mania, considerato tra i migliori giocatori dei mondiali e fra i 10 più forti del mondo. L'Inghilterra, sconfitta dall'Italia nella finalina per il 3° posto, raggiunge il miglior risultato della storia dopo la vittoria del 1966. Nel mese di dicembre riceve il premio Sports Personality of the Year della BBC, secondo calciatore di sempre dopo Bobby Moore. Nel febbraio 1991 arriva l'investitura più autorevole: è Diego Armando Maradona a dichiarare Paul Gascoigne come suo successore. Nella stagione 1990/91 colleziona 26 presenze e 7 reti in campionato. Strepitoso il suo contributo nelle coppe nazionali, dove realizza ben 11 reti in 12 incontri disputati. Uno di questi è un gol divenuto leggenda: è il 14 aprile 1991, semifinale di FA Cup. L'avversario è l'imbattibile Arsenal di George Graham, una sola sconfitta in 38 partite di campionato. La partita è iniziata da 4 minuti e l'arbitro assegna una punizione al Tottenham. Gazza non si cura di posizionare il pallone e lascia l'incombenza all'arbitro. Calcia in porta da oltre 30 metri, la traiettoria è poesia, una pennellata impressionante e il volo di Seaman sta al tiro come la cornice al capolavoro ma il risultato è il gol del vantaggio. Il Tottenham vince 3-1 e accede alla Finale di FA Cup. In attesa di disputare la finale, una voce dapprima flebile e sommessa a poco a poco prende una forma e una sostanza che non lascia più spazio alla fantasia: la Lazio vuole Gazza! Ma c'è una finale da disputare, ed è la finale che tutti gli appassionati di football d'oltremanica sognano da quando sono bambini, incluso il bambino Paul di Gateshead.
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Roma-Lazio 0-1 - Finale di Coppa Italia 2012/13 del 26 maggio 2013
26 maggio 2013 - 3.530 - Coppa Italia 2012/13 - Finale - inizio ore 18.00
ROMA: Lobont, Marquinhos, Burdisso, Castan, Balzaretti (76' Osvaldo), De Rossi, Bradley, Lamela, Totti, Marquinho (83' Dodò), Destro. A disposizione: Goicoechea, Svedkauskas, Taddei, Piris, Florenzi, Romagnoli, Tachtsidis, Perrotta, Lopez, Pjanic. Allenatore: Andreazzoli.
LAZIO: Marchetti, Konko Faye Abdoulay, Biava, Cana, Radu, Candreva, Onazi Ogenyi Eddy (92' Ciani), Ledesma (54' Mauri), Hernanes (De Carvalho Viana Lima Anderson Hernanes) (85' A. Gonzalez), Lulic, Klose Miroslav (Kloze Mirosław Marian). A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Dias (Gonçalves Dias André), Crecco, Ederson (Campos Ederson Honorato), Pereirinha Marques Bruno Alexandre, Stankevičius Marius, Floccari, Kozak. Allenatore: Petković Vladimir.
Arbitro: Sig. Orsato (Schio) - Assistenti Sigg. Di Liberatore e Tonolini - Quarto uomo Sig. Mazzoleni - Arbitri di porta Sigg. Damato e Banti.
Marcatori: 71' Lulic.
Note: espulso al 91' dalla panchina Tachtsidis. Ammoniti: Ledesma, Balzaretti, Marquinho, Hernanes (De Carvalho Viana Lima Anderson Hernanes), Klose Miroslav (Kloze Mirosław Marian), Lulic, Burdisso, Totti. Angoli: 1-4 per la Lazio. Recuperi: 0' p.t., 5' s.t..
Spettatori: 50.000 circa.








► La conquista della Coppa Italia 2012/13
La La Gazzetta Dello Sport titola: "Roma AS-Lazio 0-1, decide un gol di Lulic. Biancocelesti in Europa. Il gol del bosniaco a un quarto d'ora dalla fine regala il sesto trofeo alla Lazio e un posto ai gironi di Europa League. Squadre lunghissime e tanta tensione: 8 ammoniti e un espulso. La Lazio spinge di più e alla fine si vede premiata in un match intenso ma non bello".
Continua la "rosea":
Niente stella d'argento per la Roma AS. La coppa Italia va alla Lazio che la conquista per la sesta volta (seconda con Lotito) e si aggiudica l'ultimo tram per l'Europa. Vince meritatamente la squadra di Petković Vladimir, che nel ritiro di Norcia riesce a rivitalizzare un gruppo calato fisicamente in maniera preoccupante. Candreva e Lulic in gran forma fanno la differenza e confezionano il gol che decide. Alla Roma AS non resta che recriminare per una stagione da dimenticare. Grandi potenzialità sfruttate male. L'atomico attacco giallorosso produce poco e resta a secco. Le scelte di Andreazzoli non convincono e la sua Roma AS non comanda il gioco come dovrebbe e soprattutto non riesce a cambiare marcia nei momenti topici. Cosa che riesce agli esterni laziali. Dura da digerire per la proprietà americana un'altra stagione senza Europa. Alza il trofeo la Lazio, che sfiderà in agosto la Juventus nella Supercoppa.
Non succedono fatti gravissimi, prima e durante la partita, ciò non toglie che il clima sia pesante, i cori beceri (o razzisti, fate voi) fanno da leit-motiv a una platea che chiede ai giocatori di fare da gladiatori. E qualcuno ci crede pure. Bravo Orsato a mantenere il tutto in binari accettabili. Ma i nostri dirigenti pallonari invece che chiacchierare dovrebbero pensare a qualche svolta efficace, che non può essere la pop star (fischiatissima) Psy. Tornando al campo. Nelle formazioni in campo solo una novità, rispetto alle attese. Andreazzoli preferisce Destro a Osvaldo. La controprova non c'è mai in questi casi, ma il centravanti dell'Under 21 ci mette fisicità e fa a sportellate per creare spazi a Totti, ma conclude poco in porta e quando si ritrova a fine primo tempo - sulla fronte - la palla da spingere (ottimo il cross di Marquinhos) spreca alzando sulla traversa pur avendo staccato nell'area piccola. Partita di buona intensità e anche ritmo nel primo tempo, visto che siamo a fine maggio, ma come al solito fallosissima. Le cose migliori le fanno vedere entrambe nelle ripartenze, in velocità. All'inizio è Lulic che riesce a trovare spazio dai 25 metri: il suo destro non è trattenuto da Lobont e Klose Miroslav (Kloze Mirosław Marian) non riesce a inquadrare per il tap-in perché è troppo defilato rispetto al bersaglio.
Poi è Totti a dare un'accelerata, Lamela asseconda lo sfondamento centrale di Bradley. Un po' come Robben nel gol che è valso la Champions a Londra: ma con l'olandese l'americano ha in comune solo la pelata, il suo diagonale è inguardabile. Dunque la migliore occasione per la Lazio: Marquinhos chiede troppo alle sue accelerazioni, la morsa di Lulic e Radu funziona, quest'ultimo pennella il cross che Klose Miroslav (Kloze Mirosław Marian) indirizza bene, ma Lobont si salva in Gangnam style. Non bello da vedere ma efficace. Si riparte e quasi subito si fa male Ledesma. Questo obbliga Petković Vladimir a variare un po' l'assetto tattico. Entrando Mauri, che si va a piazzare dietro Klose Miroslav (Kloze Mirosław Marian), arretra il suo raggio Hernanes (De Carvalho Viana Lima Anderson Hernanes) e con gli esterni che restano alti ora le squadre giocano quasi a specchio col 4-2-3-1. Ma al di là dei moduli, la fatica sale e le squadre si allungano. La partita si fa brutta e spezzettata e si va a fiammate. Lulic vince un contrasto con Marquinhos e crossa sul secondo palo, Mauri appoggia in mezzo ma Klose Miroslav (Kloze Mirosław Marian) stavolta manca l'appuntamento. De Rossi capisce che ora deve correre la palla: gran lancio per Marquinho, bene in mezzo per Destro che si gira macchinosamente, tiro centrale.
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