Articolo del giorno: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
__NOTOC__
__NOTOC__
[[Immagine:Vaccaro2.jpg|thumb|left|180px|Il Generale Giorgio Vaccaro]]

===Giorgio Vaccaro===

Giorgio Vaccaro nasce a San Marzanotto d'Asti (AT) il [[12 ottobre]] [[1892]], deceduto a Roma il [[25 settembre]] [[1983]]. Giunto in giovane età a Roma, si può considerare romano a tutti gli effetti. In gioventù pratica diversi sport tra cui il pugilato, la scherma ed il ciclismo con ottimi profitti. Fu anche uno dei fondatori della Sezione Rugby della Lazio. Durante la [[Prima Guerra Mondiale]] parte per il fronte dove ottiene la medaglia d'argento per le azioni compiute in battaglia. Dopo il conflitto aderisce al Partito Nazionale Fascista dove scala diverse gerarchie e ritorna a Roma, dopo alcuni anni di lontanza, nel [[1922]] per rimanerci stavolta stabilmente. Nonostante la carriera militare, il Luogotenente Generale della Milizia Giorgio Vaccaro non dimentica l'amore per lo sport ed in pochi anni ricopre numerose cariche: da consigliere nella Federazione Italiana Scherma a presidente di quella del Rugby. Nel [[1926]] viene nominato consigliere della [[F.I.G.C.]] ed in seguito presidente del C.O.N.I., carica che manterrà fino al [[1939]].

Nel [[1922]] divenne socio della Lazio, polisportiva che incarnava in pieno i suoi ideali di sport ed aveva in [[Bitetti Olindo|Olindo Bitetti]] un amico fraterno. Il [[5 maggio]] [[1933]] succede a Leandro Arpinati alla presidenza della [[F.I.G.C.]] organizzando con successo i [[II Coppa del Mondo - Italia 1934|Campionati del Mondo in Italia]] nel [[1934]]. Nel [[1939]] diviene anche membro del C.I.O.. Praticamente ha in mano tutto lo sport nazionale grazie alla sua competenza ed organizzazione che fanno dell'Italia un Paese all'avanguardia in quegli anni. ► [[Vaccaro Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Immagine:Lovati7.jpg|thumb|left|180px|Roberto "Bob" Lovati, l'indimenticato campione biancoceleste a cui è intitolata l'Academy]]

===L'Academy Roberto Lovati===

► '''[[12 ottobre]] [[2012]]'''

Dal [[Corriere dello Sport]]:

L’Academy della Lazio, la scuola dentro [[Formello]]. Calcio e matematica, calcio, lettere e lingue, storia e geografia. Studiare e calciare, imparare e giocare. Progetti in grande stile per la società, entro l’estate inizierà la costruzione dell’istituto che ospiterà quotidianamente le lezioni dei talenti biancocelesti. Nel nuovo centro sportivo pensato da [[Lotito Claudio|Lotito]] nascerà l’Academy e una club house riservata ai giovani calciatori, un albergo che ospiterà 35 ragazzi. Scuola e allenamenti alternati seguendo il modello inglese, così sarà organizzata la giornata tipo degli aquilotti. La preparazione scolastica servirà per creare gli uomini del domani, l’educazione calcistica li formerà per diventare calciatori, l’educazione alla lazialità li temprerà, gli farà assimilare i valori più puri. La scuola sarà molto utile per i ragazzi che arriveranno dall’estero o per quelli che avranno particolari necessità. L’Academy curerà vari aspetti della formazione, fornirà le basi d'istruzione. Spesso i ragazzi abbandonano la scuola pur di inseguire il loro grande sogno, la Lazio di [[Lotito Claudio|Lotito]] vuole assecondare il giusto cammino dei piccoli calciatori formandoli sotto ogni punto di vista. La [[Juventus]] ha già intrapreso questa strada, il club biancoceleste si sta muovendo per dare vita al suo progetto. ►[[L'Academy "Roberto Lovati"|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Immagine:RenzoBurini.jpg|thumb|left|180px|Renzo Burini]]
[[Immagine:RenzoBurini.jpg|thumb|left|180px|Renzo Burini]]


Riga 41: Riga 63:


Ha ottenuto ben quattro promozioni in [[Serie A]]: la prima con il [[Brescia]] nel [[1997]] poi con il [[Vicenza]] nel [[2000]], [[Cagliari]] nel [[2004]] e poi con il [[Napoli SSC|Napoli]] nel [[2007]] dove ritrova finalmente la [[Serie A|massima serie]], chiudendo il [[Campionato|campionato]] all'ottavo posto e guadagnandosi l'accesso alla [[Intertoto|Coppa Intertoto]]. ► [[Reja Edoardo|Clicca qui per continuare la lettura]]
Ha ottenuto ben quattro promozioni in [[Serie A]]: la prima con il [[Brescia]] nel [[1997]] poi con il [[Vicenza]] nel [[2000]], [[Cagliari]] nel [[2004]] e poi con il [[Napoli SSC|Napoli]] nel [[2007]] dove ritrova finalmente la [[Serie A|massima serie]], chiudendo il [[Campionato|campionato]] all'ottavo posto e guadagnandosi l'accesso alla [[Intertoto|Coppa Intertoto]]. ► [[Reja Edoardo|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Immagine:2sturmer.jpg|thumb|left|180px|Sturmer, a sinistra, nel 1938]]

==<font color=green> '''9 ottobre''' </font>==

===Karl Sturmer===

Allenatore, nato a Vienna il [[9 ottobre]] [[1882]], deceduto nel [[1943]].

Nel ruolo di centromediano esordì nel Wien F.C. Passò in seguito al Wiener A.C. nel [[1907]] e in seguito nel WAC Wien. Disputò 2 partite con la Nazionale del suo Paese nel [[1903]] e nel [[1907]]. Dal [[1920]] al [[1922]] fu allenatore della [[Reggiana]] e poi ancora nel [[1923/24]] e [[1925/26]]. Nel frattempo guidò il [[Torino]] nel [[1922/23]], nel [[1924/25]] e più tardi nel [[1929/30]]. Dal [[1926]] al [[1929]] sedette sulla panchina del Prato e nel [[1930/31]] su quella dell'[[Alessandria]]. [[Palmieri Alfredo|Alfredo Palmieri]] lo chiamò alla guida della Lazio nel [[campionato]] [[1932/33]] in sostituzione di [[Barbuy Amilcar|Amilcar Barbuy]]. Il [[29 aprile]] [[1934]], [[Domenica 29 aprile 1934 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Juventus 0-2|dopo una sconfitta patita in casa]] con la [[Juventus]] (0-2), il nuovo presidente [[Gualdi Eugenio|Eugenio Gualdi]] lo esonerò e ingaggiò il tecnico [[Alt Walter|Walter Alt]]. Sturmer passò alla guida del [[Livorno]] dal [[1934]] al [[1936]] e poi tornò all'[[Alessandria]] nel [[campionato]] [[1936/37]]. ► [[Sturmer Karl|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Immagine:Badiani.jpg|left|180px|thumb|Roberto Badiani]]

===Roberto Badiani===

Centrocampista, nato a Tavola di Prato (FI) il [[9 ottobre]] [[1949]]. Soprannominato "Scheggia".

Cresciuto nelle giovanili del Club Sportivo Firenze, dove ha vinto anche la classifica cannonieri, inizia la carriera in serie D con la Sangiovannese nella stagione [[1968/69]]. L'anno seguente viene ceduto in [[serie B]] al [[Livorno]] dove rimane per 2 stagioni e nel novembre del [[1971]] viene acquistato dal [[Mantova]] squadra con cui esordisce nella [[Serie A|massima serie]].

Al termine della stagione, culminata con la retrocessione per i virgiliani, viene ceduto alla [[Sampdoria]] con cui disputa due [[Campionato|campionati]] collezionando 57 presenze e 5 reti. Acquistato da [[Lenzini Umberto|Umberto Lenzini]] come rinforzo post-[[Scudetto|scudetto]], Badiani disputa 7 stagioni in maglia biancazzurra divisi in due periodi (nella stagione [[1979/80]] gioca col [[Napoli SSC|Napoli]] e la seguente con la [[Pistoiese]]). Nella Lazio soffre molto la forte personalità dei cosiddetti "senatori", ed è più volte vittima di scherzi da parte dei compagni, che comunque hanno molta stima di lui. ► [[Badiani (I) Roberto|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Image:Ciabattini.jpg|thumb|left|180px|Ugo Ciabattini]]

==<font color=green> '''8 ottobre''' </font>==

===Ugo Ciabattini===

Attaccante, nato a Napoli l'[[8 ottobre]] [[1908]].

Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Nella stagione [[1931/32]] è nella Ster di Roma. Nell'ottobre [[1932]] gioca con la Avieri Ciampino.
Con la Lazio colleziona 2 presenze in [[Campionato]] a partire dal [[1929/30]]. ► [[Ciabattini Ugo|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Image:KoenigHenglebert.jpg|left|thumb|180px|Henglebert Koenig]]

===Henglebert Koenig===

Attaccante, nato a Vienna (Austria) l'[[8 ottobre]] [[1920]].

Inizia nel [[1939/40]] nel First Wien per passare l'anno successivo al [[Messina]] e poi alla [[Fiorentina]] che nella stagione [[1941/42]] lo cede al [[Catania]]. La Lazio lo preleva dagli etnei nell'estate [[1942]]. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste dove si distingue come ottima punta. ► [[Koenig Henglebert|Clicca qui per continuare la lettura]]

{{-}} {{-}}

[[Immagine:Andrea Pesciarelli 2.jpg|thumb|left|180px|Andrea Pesciarelli]]

===Andrea Pesciarelli===


Giornalista, nato a Roma il [[20 ottobre]] [[1964]] ed ivi deceduto l'[[8 ottobre]] [[2011]].

Giornalista cresciuto in Rai, dal [[2007]] passa in Mediaset come notista politico per il TG5. Muore in un incidente in scooter sul Lungotevere delle Armi a Roma, lasciando la moglie e due figli. Al Tg 5 Pesciarelli è stato caporedattore e seguiva i servizi politici sul Presidente del Consiglio in carica Silvio Berlusconi. A Mediaset approda dopo anni di gavetta in Rai nel [[2007]] per volere del direttore Clemente Mimun. ► [[Pesciarelli Andrea|Clicca qui per continuare la lettura]]


{{-}} {{-}} {{-}}
{{-}} {{-}} {{-}}

Versione delle 08:05, 12 ott 2014

Il Generale Giorgio Vaccaro

Giorgio Vaccaro

Giorgio Vaccaro nasce a San Marzanotto d'Asti (AT) il 12 ottobre 1892, deceduto a Roma il 25 settembre 1983. Giunto in giovane età a Roma, si può considerare romano a tutti gli effetti. In gioventù pratica diversi sport tra cui il pugilato, la scherma ed il ciclismo con ottimi profitti. Fu anche uno dei fondatori della Sezione Rugby della Lazio. Durante la Prima Guerra Mondiale parte per il fronte dove ottiene la medaglia d'argento per le azioni compiute in battaglia. Dopo il conflitto aderisce al Partito Nazionale Fascista dove scala diverse gerarchie e ritorna a Roma, dopo alcuni anni di lontanza, nel 1922 per rimanerci stavolta stabilmente. Nonostante la carriera militare, il Luogotenente Generale della Milizia Giorgio Vaccaro non dimentica l'amore per lo sport ed in pochi anni ricopre numerose cariche: da consigliere nella Federazione Italiana Scherma a presidente di quella del Rugby. Nel 1926 viene nominato consigliere della F.I.G.C. ed in seguito presidente del C.O.N.I., carica che manterrà fino al 1939.

Nel 1922 divenne socio della Lazio, polisportiva che incarnava in pieno i suoi ideali di sport ed aveva in Olindo Bitetti un amico fraterno. Il 5 maggio 1933 succede a Leandro Arpinati alla presidenza della F.I.G.C. organizzando con successo i Campionati del Mondo in Italia nel 1934. Nel 1939 diviene anche membro del C.I.O.. Praticamente ha in mano tutto lo sport nazionale grazie alla sua competenza ed organizzazione che fanno dell'Italia un Paese all'avanguardia in quegli anni. ► Clicca qui per continuare la lettura



Roberto "Bob" Lovati, l'indimenticato campione biancoceleste a cui è intitolata l'Academy

L'Academy Roberto Lovati

12 ottobre 2012

Dal Corriere dello Sport:

L’Academy della Lazio, la scuola dentro Centro Sportivo di Formello. Calcio e matematica, calcio, lettere e lingue, storia e geografia. Studiare e calciare, imparare e giocare. Progetti in grande stile per la società, entro l’estate inizierà la costruzione dell’istituto che ospiterà quotidianamente le lezioni dei talenti biancocelesti. Nel nuovo centro sportivo pensato da Lotito nascerà l’Academy e una club house riservata ai giovani calciatori, un albergo che ospiterà 35 ragazzi. Scuola e allenamenti alternati seguendo il modello inglese, così sarà organizzata la giornata tipo degli aquilotti. La preparazione scolastica servirà per creare gli uomini del domani, l’educazione calcistica li formerà per diventare calciatori, l’educazione alla lazialità li temprerà, gli farà assimilare i valori più puri. La scuola sarà molto utile per i ragazzi che arriveranno dall’estero o per quelli che avranno particolari necessità. L’Academy curerà vari aspetti della formazione, fornirà le basi d'istruzione. Spesso i ragazzi abbandonano la scuola pur di inseguire il loro grande sogno, la Lazio di Lotito vuole assecondare il giusto cammino dei piccoli calciatori formandoli sotto ogni punto di vista. La Juventus ha già intrapreso questa strada, il club biancoceleste si sta muovendo per dare vita al suo progetto. ►Clicca qui per continuare la lettura



Renzo Burini

10 ottobre

Renzo Burini

Attaccante, nato a Palmanova (UD) il 10 ottobre 1927.

Viene acquistato dal Milan AC nel 1953 con un palmarès di tutto rispetto, ma reduce da un grave infortunio ad un piede che i medici rossoneri ritengono incurabile per un atleta. Invece Burini guarisce e oltre a segnare reti importanti si rivela uomo squadra e rimane in biancazzurro fino alla stagione 1958/59, contribuendo a far vincere la Coppa Italia nel 1958. ► Clicca qui per continuare la lettura



Giuseppe Ercoli

Giuseppe Ercoli

Dirigente biancazzurro, nato a Roma nel 1891 e ivi morto il 10 ottobre 1933.

Fratello maggiore di Andrea, fu lui a portarlo a frequentare l'ambiente biancazzurro che conosceva benissimo. Amico di Augusto Parboni, diviene prima socio vitalizio, poi dirigente del sodalizio. E' lui, nel 1924, a portare, a sue spese, l'allenatore Ungherese Desiderio Koszegi sulle rive del Tevere. Il suo entusiasmo contagiava gli altri dirigenti. ► Clicca qui per continuare la lettura



Roberto Clagluna

Roberto Clagluna

Allenatore, nato a Pisa il 10 ottobre 1939, deceduto l'11 luglio 2003 a Camaiore (LU).

In gioventù si dedica all'atletica leggera e consegue la laurea in Scienze Politiche. Nel 1967 ottiene il patentino di allenatore al Corso di Coverciano e nel 1970 entra a far parte del settore giovanile della Lazio facendosi apprezzare per le sue grandi capacità tecniche e psicologiche. Nella stagione 1977/78 gli viene assegnato il prestigioso premio Il Seminatore d'oro (targa d'oro come allenatore che ha conseguito particolari benemerenze nell'istruzione e nella valorizzazione dei giovani). Guida la Lazio in Serie B, subentrando a Ilario Castagner, nel corso del campionato 1981/82 e viene confermato anche l'anno successivo dal presidente Gian Casoni. A poche giornate dalla fine della stagione, dopo il pareggio casalingo con la Reggiana per 3-3, viene esonerato per assecondare l'opinione pubblica che teme che la squadra fallisca la promozione in serie A e viene sostituito da Giancarlo Morrone. ► Clicca qui per continuare la lettura



Edoardo Reja

Edoardo "Edy" Reja

Allenatore, nato a Gorizia il 10 ottobre 1945 da padre sloveno e madre friulana. Soprannominato "Edy".

Ex centrocampista. Inizia la sua carriera di calciatore grazie al patron Paolo Mazza che lo porta a Ferrara nella Spal. Esordisce giovanissimo in Serie A e vince, nel 1965, lo scudetto nella categoria Primavera. Nella sua carriera di calciatore, che dura dal 1963 al 1975, ha vestito la maglia della Spal, del Palermo, dell'Alessandria US e del Molinella nella quale chiude la carriera nei dilettanti e inizia ad allenare. Preso il brevetto di allenatore a Coverciano nel 1979, inizia la nuova carriera che lo porta alla guida di numerose squadre di serie minori come Monselice, Pro Gorizia, Treviso, Mestre, Varese, sino ad arrivare in Serie B con il Pescara nel 1987. In seguito allena il Cosenza, Varese, Bologna, Lecce, Brescia, Torino AC, Vicenza, Genoa, Catania, Cagliari, Napoli, Hajduk di Spalato.

Ha ottenuto ben quattro promozioni in Serie A: la prima con il Brescia nel 1997 poi con il Vicenza nel 2000, Cagliari nel 2004 e poi con il Napoli nel 2007 dove ritrova finalmente la massima serie, chiudendo il campionato all'ottavo posto e guadagnandosi l'accesso alla Coppa Intertoto. ► Clicca qui per continuare la lettura




Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio Torna ad inizio pagina