Oddi Giancarlo: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 2: Riga 2:


===Biografia===
===Biografia===

Giancarlo Oddi nasce a Roma il [[23 luglio]] [[1948]] ed è assieme a [[Tripodi Franco|Franco Tripodi]] l'unico romano della squadra dello [[Scudetto]] del [[1974]].


[[Immagine:Oddi_2.jpg|thumb|left|150px|Giancarlo Oddi]]
[[Immagine:Oddi_11.jpg|thumb|right|130px|Oddi nel 1970]]
[[Immagine:Oddi_1.jpg|thumb|left|150px|In maglia biancazzurra]]
[[Immagine:Oddi10.jpg|thumb|left|150px|Oddi, Wilson, Valcareggi e Chiarugi nel 1974]]
[[Immagine:Oddi13.jpg|thumb|left|150px|Oddi in copertina]]
[[Immagine:Oddi_84-85.jpg|thumb|left|150px|Oddi allenatore]]

===Dai primi passi a Maestrelli===
===Dai primi passi a Maestrelli===
[[Immagine:Oddi_11.jpg|thumb|left|150px|Oddi nel 1970]] [[Immagine:Oddi_2.jpg|thumb|right|150px|]]
Giancarlo Oddi nasce a Roma, il [[23 luglio]] [[1948]] ed è assieme a [[Tripodi Franco|Tripodi]] l'unico romano della squadra dello scudetto del [[1974]]. Comincia a giocare da ragazzino nel Santos Roma, la squadra del suo quartiere, il Tufello; a quel tempo viene descritto come una promettente mezz'ala e a quattordici anni passa al Gate, la squadra del quotidiano [[Paese Sera]] per poi essere acquistato l'anno successivo dall'Almas Roma del quartiere San Giovanni. Qui Oddi arretra la sua posizione in campo trasformandosi prima in mediano di spinta, poi in libero e alla fine in terzino destro.
Comincia a giocare da ragazzino nel Santos Roma, la squadra del suo quartiere (il Tufello) ed a quel tempo viene descritto come una promettente mezz'ala. A quattordici anni passa al Gate, la squadra del quotidiano [[Paese Sera]] per poi essere acquistato l'anno successivo dall'Almas Roma del quartiere San Giovanni. Qui Oddi arretra la sua posizione in campo trasformandosi prima in mediano di spinta, poi in libero ed alla fine in terzino destro.

I piedi non sono raffinati ma mostra già il carattere agonistico sebbene non abbia ancora vent'anni, tanto che nel [[1967]] gli osservatori della Lazio lo portano ai campi d'allenamento di [[Tor Di Quinto]]. Nella stagione [[1967/68]] entra nella [[Primavera]], vince il campionato [[De Martino]] e fa una presenza in [[serie B]]. L'anno successivo, per problemi economici della famiglia, chiede di andare a giocare in provincia e la Lazio lo presta al [[Sora]] in [[serie D]] dove fa un buon campionato.
I piedi non sono raffinati ma mostra già il carattere agonistico sebbene non abbia ancora vent'anni, tanto che nel [[1967]] gli osservatori della Lazio lo portano ai campi d'allenamento di [[Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli|Tor Di Quinto]]. Nella stagione [[1967/68]] entra nella [[Primavera]], vince il campionato [[Campionato Italiano De Martino|De Martino]] e una presenza in [[Serie B]].

L'anno successivo, per problemi economici della famiglia, chiede di andare a giocare in provincia e la Lazio lo presta al [[Sora]] in [[serie D]] dove fa un buon campionato.


===Anni indimenticabili===
===Anni indimenticabili===

[[Immagine:Oddi_1.jpg|thumb|right|150px|In maglia biancazzurra]]
Un anno dopo è di nuovo a Roma ma racimola solo 3 presenze e per il [[1970/71]] va a giocare nella [[Massese AC|Massese]], in [[Serie B]]. Tornato per la terza volta alla Lazio nel [[1971/72]], primo anno di [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]] alla guida dei biancocelesti, gioca dieci partite e contribuisce alla promozione in [[Serie A]]. Il nuovo allenatore ha molta stima di lui, ma non vuole bruciarlo. L'anno successivo, con le partenze di [[Legnaro Gaetano|Legnaro]] e [[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]], per lui si aprono le porte della prima squadra come titolare.
[[Immagine:Oddi10.jpg|thumb|left|150px|Oddi, Wilson, Valcareggi e Chiarugi nel 1974]]

Un anno dopo è di nuovo a Roma ma racimola solo 3 presenze e per il [[1970/71]] va a giocare nella [[Massese AC |Massese]], in [[Serie B]]. Tornato per la terza volta alla Lazio nel [[1971/72]], primo anno di [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]], gioca dieci partite e contribuisce alla promozione.
Per un triennio gioca 30 partite su 30 senza mai uscire nemmeno per un minuto. Riveste il ruolo di stopper puro con altissima affidabilità, sempre incollato al centravanti avversario ed esentato dai compiti di manovra, sebbene sia uno dei pochi stopper a giocare con entrambi i piedi e non gli manchino lucidità e visione di gioco. E' uno dei migliori difensori tra il [[1972]] e il [[1974]] e con [[Wilson Giuseppe|Wilson]] e [[Martini Luigi|Martini]] fanno una diga difensiva quasi insormontabile.
Il nuovo allenatore ha molta stima di lui, ma non vuole bruciarlo.

L'anno successivo con le partenze di [[Legnaro Gaetano|Legnaro]] e [[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]] per lui si aprono le porte della prima squadra come titolare.
Nell'estate [[1973]] ha richieste da tutte le squadre del nord, ma [[Lenzini Umberto|Lenzini]] e soprattutto [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]], rifiutano qualsiasi ipotesi di trattativa per il suo cartellino. Nel febbraio [[1974]] viene convocato da [[Valcareggi Ferruccio|Ferruccio Valcareggi]] in Nazionale e per lui si aprono le porte per la [[X^ Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Coppa del Mondo]] che si svolge in Germania ma alla fine gli verrà preferito lo juventino Morini perchè ritenuto più esperto a livello internazionale facendo infuriare non poco gli altri laziali convocati in nazionale. Purtroppo non collezionerà nessuna presenza ufficiale in azzurro.
Per un triennio gioca 30 partite su 30 senza mai uscire nemmeno per un minuto. Riveste il ruolo di stopper puro con altissima affidabilità, sempre incollato al centravanti avversario ed esentato dai compiti di manovra, sebbene sia uno dei pochi stopper a giocare con entrambi i piedi e non gli manchino lucidità e visione di gioco.

E' uno dei migliori difensori tra il [[1972]] e il [[1974]], con [[Wilson Giuseppe|Wilson]] e [[Martini Luigi|Martini]] fanno una diga difensiva quasi insormontabile.
Si consolerà con lo [[Scudetto]] del [[1974]] vinto da romano nel suo stadio. La sera dei festeggiamenti fù derubato della sua auto con dentro il giaccone di pelle che, scaramanticamente, portava anche quando faceva un caldo da spiaggia. La macchina fu ritrovata pochi giorni dopo, ma del giaccone non ebbe più traccia. La stagione [[1974/75]] lo vide sempre protagonista, ma la malattia dell'allenatore fu un colpo tremendo per tutta la squadra che non si ripetè ai livelli della stagione precedente.
Nell'estate [[1973]] ha richieste da tutte le squadre del nord, ma [[Lenzini Umberto|Lenzini]] e soprattutto [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] rifiutano qualsiasi ipotesi di trattativa per il suo cartellino.
Nel febbraio [[1974]] viene convocato da [[Valcareggi Ferruccio | Valcareggi]] in nazionale, e per lui si aprono le porte per la [[X^ Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Coppa del Mondo]] che si svolge in Germania, ma alla fine gli verrà preferito lo juventino Morini, perchè ritenuto più esperto a livello internazionale, facendo infuriare non poco gli altri Laziali convocati in nazionale. Purtroppo non collezionerà nessuna presenza ufficiale in azzurro.
Si consolerà con lo scudetto del [[1974]] vinto da romano nel suo stadio.
La sera dei festeggiamenti, fu derubato della sua auto con dentro il giaccone di pelle che, scaramanticamente, portava anche quando faceva un caldo da spiaggia.
La macchina fu ritrovata pochi giorni dopo, ma del giaccone non ebbe più traccia.
La stagione [[1974/75]] lo vide sempre protagonista, ma la malattia dell'allenatore fu un colpo tremendo per tutta la squadra che non si ripetè ai livelli della stagione precedente.


===Ceduto al Cesena===
===Ceduto al Cesena===

Poi, con Maestrelli malato, la Società compie l'errore di smembrare la squadra. Così, su indicazione dell'allenatore [[Corsini Giulio|Corsini]], spinto anch'esso da cattivi suggerimenti, anche Oddi viene ceduto, dopo 132 presenze in sei anni di Lazio. Finisce, insieme a [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] al [[Cesena]] in cambio di [[Ammoniaci Paolo|Ammoniaci]] e [[Brignani Francesco|Brignani]], facendo la fortuna del piccolo club romagnolo che centrò la qualificazione in [[Coppa UEFA]] l'anno successivo. Nella primavera del [[1976]] prima della gara di ritorno contro i biancazzurri è al centro di uno spiacevole episodio che per poco non costa caro alla Lazio. Infatti i dirigenti biancazzurri, prima dell'incontro, ingenuamente vogliono saldare delle pendenze con lui ea [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] riguardanti le stagioni trascorse in biancazzurro. La faccenda viene scambiata per un tentativo di illecito e finisce sotto l'occhio del ciclone. Fortunatamente la [[Procura Federale]] capisce che si trattava solo di soldi arretrati e assolve tutti, ma la leggerezza poteva costare il deferimento al giocatore e la retrocessione a tavolino ai Laziali. Nella squadra emiliana Oddi trascorre otto lunghi anni tra serie A e serie B ma il desiderio di tornare a Roma è così forte che nel [[1983]], a trentacinque anni, accetta di buon grado la chiamata dalla [[Lodigiani]] in C2, dove rimane un altro anno prima di terminare la sua carriera di calciatore.
Con [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] malato, la Società compie l'errore di smembrare la squadra. Così, su indicazione dell'allenatore [[Corsini Giulio|Corsini]], spinto anch'esso da cattivi suggerimenti, anche Oddi viene ceduto, dopo 132 presenze in sei anni di Lazio. Finisce, insieme a [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] al [[Cesena]] in cambio di [[Ammoniaci Paolo|Ammoniaci]] e [[Brignani Francesco|Brignani]], facendo la fortuna del piccolo club romagnolo che centrò la qualificazione in [[Coppa UEFA]] l'anno successivo.

Nella primavera del [[1976]], prima della gara di ritorno contro i biancazzurri, è al centro di uno spiacevole episodio che per poco non costa caro alla Lazio. Infatti i dirigenti biancazzurri, prima dell'incontro, ingenuamente vogliono saldare delle pendenze con lui e [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] riguardanti le stagioni trascorse in biancazzurro. La faccenda viene scambiata per un tentativo di illecito e finisce sotto l'occhio del ciclone. Fortunatamente la [[Procura Federale]] capisce che si trattava solo di soldi arretrati e assolve tutti, ma la leggerezza poteva costare il deferimento al giocatore e la retrocessione a tavolino.

Nella squadra emiliana Oddi trascorre otto lunghi anni tra [[Serie A]] e [[Serie B]] ma il desiderio di tornare a Roma è così forte che nel [[1983]], a trentacinque anni, accetta di buon grado la chiamata dalla [[Lodigiani]] in C2, dove rimane un altro anno prima di terminare la sua carriera di calciatore.


===Il ritorno in panchina===
===Il ritorno in panchina===


Nel [[1984]] Oddi si toglie gli scarpini e salta dall'altra parte del campo e cioè sulla panchina della Lazio. All'inizio fa il vice di [[Carosi Paolo|Paolo Carosi]] che l'anno prima ha salvato la Lazio all'ultima giornata. Ma le cose quell'anno vanno male e la gioia della direzione tecnica della squadra annega nell'abisso della retrocessione. Dopo gli esoneri di [[Carosi Paolo|Carosi]] e del subentrato [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] a dieci partite dalla fine del [[Campionato]], non basta il cuore di Oddi, rimasto il solo allenatore, a raddrizzare la rotta.
[[Immagine:Oddi_84-85.jpg|thumb|left|150px|]] [[Immagine:Oddi13.jpg|thumb|right|150px|]]

Il mister venuto dal Tufello racimola in tutto cinque punti frutto di cinque pareggi e la Lazio si classifica ultima, al pari con la [[Cremonese]]. Dopo questa stagione tempestosa, in cui la retrocessione riflette soprattutto il grande caos a livello societario più che le reali qualità tecniche dei giocatori, Oddi ritorna allenatore in seconda fino agli inizi degli anni Novanta, affiancando prima [[Simoni Luigi|Gigi Simoni]] e [[Fascetti Eugenio|Fascetti]] in [[Serie B]], poi, dopo il ritorno in [[Serie A]], [[Materazzi Giuseppe|Materazzi]] e [[Zoff Dino|Zoff]].

All'arrivo di [[Zeman Zdenek|Zeman]] alla Lazio passa al settore giovanile. Fà anche una breve esperienza in Cina, ma dopo un pò ritorna a casa. Nel campionato [[2007/08]] è l'allenatore in seconda del [[Lecce]], con [[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]] trainer, e il [[15 giugno]] [[2008]] conquista la promozione in [[Serie A]].


Nel [[1984]] Oddi si toglie gli scarpini e salta dall'altra parte del campo, sulla panchina della Lazio. All'inizio fa il vice di [[Carosi Paolo|Carosi]] che l'anno prima ha salvato la Lazio all'ultima giornata. Ma le cose quell'anno vanno male e la gioia della direzione tecnica della squadra annega nell'abisso della retrocessione. Dopo gli esoneri di Carosi e del subentrato [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] a dieci partite dalla fine del campionato, non basta il cuore di Oddi, rimasto il solo allenatore, a raddrizzare la rotta. Il mister venuto dal Tufello racimola in tutto cinque punti frutto di cinque pareggi e la Lazio si classifica ultima, al pari con la [[Cremonese]]. Dopo questa stagione tempestosa, in cui la retrocessione riflette soprattutto il grande caos a livello societario più che le reali qualità tecniche dei giocatori, Oddi ritorna allenatore in seconda fino agli inizi degli anni Novanta, affiancando prima [[Simoni Luigi|Simoni]] e [[Fascetti Eugenio|Fascetti]] in serie B, poi, dopo il ritorno in serie A, [[Materazzi Giuseppe|Materazzi]] e [[Zoff Dino|Zoff]]. All'arrivo di [[Zeman Zdenek|Zeman]] passa al settore giovanile.
Fa anche una breve esperienza in Cina, ma dopo un pò ritorna a casa.
Nel campionato [[2007/08]] è l'allenatore in seconda del [[Lecce]], con [[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]] trainer, e il [[15 giugno]] [[2008]] conquista la promozione in [[serie A]].


[[Immagine:Scudetto.png]]
[[Immagine:Scudetto.png]]

Versione delle 22:57, 12 nov 2008

 Questa voce  è solo un abbozzo: contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di LazioWiki.

Biografia

Giancarlo Oddi nasce a Roma il 23 luglio 1948 ed è assieme a Franco Tripodi l'unico romano della squadra dello Scudetto del 1974.


Giancarlo Oddi
Oddi nel 1970
File:Oddi 1.jpg
In maglia biancazzurra
Oddi, Wilson, Valcareggi e Chiarugi nel 1974
Oddi in copertina
Oddi allenatore

Dai primi passi a Maestrelli

Comincia a giocare da ragazzino nel Santos Roma, la squadra del suo quartiere (il Tufello) ed a quel tempo viene descritto come una promettente mezz'ala. A quattordici anni passa al Gate, la squadra del quotidiano Paese Sera per poi essere acquistato l'anno successivo dall'Almas Roma del quartiere San Giovanni. Qui Oddi arretra la sua posizione in campo trasformandosi prima in mediano di spinta, poi in libero ed alla fine in terzino destro.

I piedi non sono raffinati ma mostra già il carattere agonistico sebbene non abbia ancora vent'anni, tanto che nel 1967 gli osservatori della Lazio lo portano ai campi d'allenamento di Tor Di Quinto. Nella stagione 1967/68 entra nella Primavera, vince il campionato De Martino e fà una presenza in Serie B.

L'anno successivo, per problemi economici della famiglia, chiede di andare a giocare in provincia e la Lazio lo presta al Sora in serie D dove fa un buon campionato.

Anni indimenticabili

Un anno dopo è di nuovo a Roma ma racimola solo 3 presenze e per il 1970/71 va a giocare nella Massese, in Serie B. Tornato per la terza volta alla Lazio nel 1971/72, primo anno di Tommaso Maestrelli alla guida dei biancocelesti, gioca dieci partite e contribuisce alla promozione in Serie A. Il nuovo allenatore ha molta stima di lui, ma non vuole bruciarlo. L'anno successivo, con le partenze di Legnaro e Papadopulo, per lui si aprono le porte della prima squadra come titolare.

Per un triennio gioca 30 partite su 30 senza mai uscire nemmeno per un minuto. Riveste il ruolo di stopper puro con altissima affidabilità, sempre incollato al centravanti avversario ed esentato dai compiti di manovra, sebbene sia uno dei pochi stopper a giocare con entrambi i piedi e non gli manchino lucidità e visione di gioco. E' uno dei migliori difensori tra il 1972 e il 1974 e con Wilson e Martini fanno una diga difensiva quasi insormontabile.

Nell'estate 1973 ha richieste da tutte le squadre del nord, ma Lenzini e soprattutto Maestrelli, rifiutano qualsiasi ipotesi di trattativa per il suo cartellino. Nel febbraio 1974 viene convocato da Ferruccio Valcareggi in Nazionale e per lui si aprono le porte per la Coppa del Mondo che si svolge in Germania ma alla fine gli verrà preferito lo juventino Morini perchè ritenuto più esperto a livello internazionale facendo infuriare non poco gli altri laziali convocati in nazionale. Purtroppo non collezionerà nessuna presenza ufficiale in azzurro.

Si consolerà con lo Scudetto del 1974 vinto da romano nel suo stadio. La sera dei festeggiamenti fù derubato della sua auto con dentro il giaccone di pelle che, scaramanticamente, portava anche quando faceva un caldo da spiaggia. La macchina fu ritrovata pochi giorni dopo, ma del giaccone non ebbe più traccia. La stagione 1974/75 lo vide sempre protagonista, ma la malattia dell'allenatore fu un colpo tremendo per tutta la squadra che non si ripetè ai livelli della stagione precedente.

Ceduto al Cesena

Con Maestrelli malato, la Società compie l'errore di smembrare la squadra. Così, su indicazione dell'allenatore Corsini, spinto anch'esso da cattivi suggerimenti, anche Oddi viene ceduto, dopo 132 presenze in sei anni di Lazio. Finisce, insieme a Frustalupi al Cesena AC in cambio di Ammoniaci e Brignani, facendo la fortuna del piccolo club romagnolo che centrò la qualificazione in Coppa UEFA l'anno successivo.

Nella primavera del 1976, prima della gara di ritorno contro i biancazzurri, è al centro di uno spiacevole episodio che per poco non costa caro alla Lazio. Infatti i dirigenti biancazzurri, prima dell'incontro, ingenuamente vogliono saldare delle pendenze con lui e Frustalupi riguardanti le stagioni trascorse in biancazzurro. La faccenda viene scambiata per un tentativo di illecito e finisce sotto l'occhio del ciclone. Fortunatamente la Procura Federale capisce che si trattava solo di soldi arretrati e assolve tutti, ma la leggerezza poteva costare il deferimento al giocatore e la retrocessione a tavolino.

Nella squadra emiliana Oddi trascorre otto lunghi anni tra Serie A e Serie B ma il desiderio di tornare a Roma è così forte che nel 1983, a trentacinque anni, accetta di buon grado la chiamata dalla Lodigiani in C2, dove rimane un altro anno prima di terminare la sua carriera di calciatore.

Il ritorno in panchina

Nel 1984 Oddi si toglie gli scarpini e salta dall'altra parte del campo e cioè sulla panchina della Lazio. All'inizio fa il vice di Paolo Carosi che l'anno prima ha salvato la Lazio all'ultima giornata. Ma le cose quell'anno vanno male e la gioia della direzione tecnica della squadra annega nell'abisso della retrocessione. Dopo gli esoneri di Carosi e del subentrato Lorenzo a dieci partite dalla fine del Campionato, non basta il cuore di Oddi, rimasto il solo allenatore, a raddrizzare la rotta.

Il mister venuto dal Tufello racimola in tutto cinque punti frutto di cinque pareggi e la Lazio si classifica ultima, al pari con la Cremonese. Dopo questa stagione tempestosa, in cui la retrocessione riflette soprattutto il grande caos a livello societario più che le reali qualità tecniche dei giocatori, Oddi ritorna allenatore in seconda fino agli inizi degli anni Novanta, affiancando prima Gigi Simoni e Fascetti in Serie B, poi, dopo il ritorno in Serie A, Materazzi e Zoff.

All'arrivo di Zeman alla Lazio passa al settore giovanile. Fà anche una breve esperienza in Cina, ma dopo un pò ritorna a casa. Nel campionato 2007/08 è l'allenatore in seconda del Lecce, con Papadopulo trainer, e il 15 giugno 2008 conquista la promozione in Serie A.