Sabato 6 agosto 2022 - Valladolid, estadio municipal José Zorrilla - Real Valladolid-Lazio 0-0 (4-1 d.c.r.)
► Stagione
6 agosto 2022 - Valladolid (Spagna), estadio municipal José Zorrilla - Amichevole - Trofeo Città di Valladolid - inizio ore 20.00
REAL VALLADOLID: Asenjo (46' Masip), Luis Perez (73' Victor Garcia), Javi Sanchez, El Yamiq, Escudero (73' Olaza), Kike Perez (59' Ivan Sanchez), Monchu, Aguado (59' Roque Mesa), Plata (46' Plano), Sergio Leon (73' Arroyo), Toni Villa (73' Hugo Vallejo). A disposizione: Yari, Waldo, Sekou Gassama, Joaquin, Torres, Chuki. Allenatore: Pacheta.
LAZIO: Maximiano, Lazzari (78' Hysaj), Patric (59' Gila), Romagnoli (78' Casale), Marusic, Milinkovic, Cataldi (59' Marcos Antonio), Basic (59' Vecino), Felipe Anderson, Immobile (81' Cancellieri), Pedro (46' Zaccagni). A disposizione: Adamonis, Furlanetto, Radu, Kamenovic, Bertini, Kiyine, Romero, Moro. Allenatore: Sarri
Arbitro: Sig. Ruiz - Assistenti Sigg. Lopez e Rodriguez - IV uomo sig. Moral
Sequenza calci di rigore: Javi Sanchez (gol), Zaccagni (gol), Olaza (gol,) Milinković Savić Sergej sbagliato, Ivan Sanchez (gol), Vecino Falero Matías (parato), El Yamiq (V) gol.
Note: ammonito al 31' Escudero, al 53' Lazzari, all'83' Vecino Falero Matías, all'85' Monchu tutti per gioco falloso, al 33’ Gabarròn Gil Patricio, Cataldi e Pedro tutti per proteste. Angoli 4-2. Recupero 1' p.t., 2' s.t.
Spettatori: 12.000 circa.

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images

Foto Getty Images
► Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio promette, va ko solo ai rigori. Manca il gol, poche occasioni, ma la fase difensiva tiene benissimo e nell’ultima mezz’ora domina. Sergej e Vecino Falero Matías, errori dal dischetto. Il Città di Valladolid agli spagnoli (4-1) dopo il pareggio nei novanta minuti. La squadra di Sarri dimostra di essere in crescita e con molte più soluzioni".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Promettente, non ancora brillante, tradita da Milinković Savić Sergej e Vecino Falero Matías dal dischetto. La Lazio ha perso ai rigori il trofeo Città di Valladolid (1-4). Sarri, a una settimana dal debutto in campionato, torna dalla Spagna con alcune risposte positive e qualche dubbio. Solo 0-0, poca costruzione, ma la squadra ha dimostrato di essere in crescita e ha tirato fuori una buona prova difensiva. Considerando i limiti emersi nella passata stagione, è un segnale confortante. Bene Gabarròn Gil Patricio e Romagnoli, attenti a non "rompere" la linea, costanti nell’applicazione, con le distanze giuste. Ha destato una grande impressione Gila, velocissimo e tosto, entrato nella ripresa. L’ex Real Madrid Castilla si sente anche nel gioco aereo. La Lazio ha assunto il controllo della partita nell’ultima mezz’ora, quando l’ingresso di Marcos Antônio (Silva Santos Marcos Antônio) ha dato un ritmo diverso al centrocampo. Ecco il dubbio da risolvere in previsione del Bologna di Mihajlović Siniša. Il tema della staffetta con Cataldi governerà l’inizio della stagione, ben sapendo che tutti serviranno per tenere botta in campionato e in Europa. Un dato è certo. Sarri si ritroverà una panchina più profonda, fermi restando i dubbi relativi a Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) (in uscita) e Milinković Savić Sergej, svagato e ancora lontano dalla condizione migliore. Fabian Ruiz al Psg lo potrebbe avvicinare alla conferma, tuttavia il suo agente continua a tenere contatti in Premier. Semmai la Lazio deve interrogarsi su un aspetto. Il tasso di inventiva, senza quei due, è destinato a scendere. Ieri Immobile è stato poco assistito.
Fastidioso il Valladolid, complicato da attaccare, come aveva spiegato Sarri, con i due centrocampisti d’ordine, Monchu e Kike Perez, pronti ad abbassarsi a turno tra Javi Sanchez ed El Yamiq, i due centrali. In realtà, degli spagnoli, la Lazio ha sofferto la fase di non possesso, perché sembravano l’Atalanta di Gasperini o il Toro di Juric. Marcature a uomo a tutto campo, pressione alta e ben organizzata. Quasi mai la squadra biancoceleste è riuscita a uscire con un palleggio rapido perché Gabarròn Gil Patricio e Romagnoli potevano appoggiarsi solo su Lazzari e Marušić Adam. Cataldi e Milinković Savić Sergej erano sempre anticipati, Basic è un cursore, non un manovratore. Pedro, toccato subito duro da Kike Perez, ai margini. Felipe Anderson (Pereira Gomes Felipe Anderson) era fermo, passivo, fuori contesto come spesso gli capita. Ciro, braccato, non è mai stato messo in condizione di attaccare in profondità. La Lazio, sino all’intervallo, ha prodotto zero. Neppure un tiro. L’aspetto positivo ha riguardato la fase difensiva. La linea è stata registrata bene da Gabarròn Gil Patricio e da Romagnoli. L’unica vera occasione per il Valladolid è nata da un retropassaggio sbagliato di Milinković Savić Sergej. Sergio Leon ha sganciato una sassata dal limite, colpendo la traversa.
Qualcosa di meglio si è visto nella ripresa. La Lazio, svegliata da Sarri, si è ripresentata con una vitalità diversa, ha cominciato a prendere l’iniziativa e creare gioco. Gli spagnoli erano calati. L’ingresso di Zaccagni ha aggiunto imprevedibilità e la ricerca dell’uno contro uno. Masip è riuscito a murare la girata di Basic e poi ha anticipato Immobile. Sono entrati Gila, Vecino Falero Matías (al debutto) e Marcos Antônio (Silva Santos Marcos Antônio). Sorprendente l’impatto del brasiliano, tecnico, rapidissimo negli anticipi, non solo nel fraseggio. Ha impresso una velocità superiore, permettendo alla Lazio di cambiare marcia. Negli ultimi minuti Sarri si è giocato anche il cambio offensivo, sganciando Cancellieri. E’ mancato l’ultimo passaggio, il guizzo decisivo, per evitare i rigori. Milinković Savić Sergej ha sparato altissimo, di Vecino Falero Matías l’altro errore, ma gli spagnoli avevano centrato l’en plein, quattro su quattro e trofeo in bacheca.
► La Gazzetta dello Sport titola: "Test in Spagna. Lazio in ombra. Non trova il gol e va ko ai rigori col Valladolid".
Continua la "rosea": Nell’ultimo test del precampionato la Lazio conclude la partita a reti inviolate prima di cedere il trofeo “Ciudad di Valladolid” ai rigori. Non riesce a entusiasmare la squadra di Sarri nell’amichevole disputata in Spagna. Non ha ancora il giusto ritmo e la manovra soprattutto nel primo tempo non esprime la dovuta profondità. Ai rigori gli errori di Milinković Savić Sergej e Vecino Falero Matías spianano la strada al successo del Valladolid. Senza Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto), non convocato da Sarri e in attesa di sviluppi di mercato da Siviglia, spazio a Basic sulla sinistra del centrocampo, poi nella ripresa nel ruolo tocca a Vecino Falero Matías, all’esordio in biancoceleste. In difesa, come centrale al fianco di Romagnoli c’è Gabarròn Gil Patricio, soluzione in vista del debutto in campionato quando Casale sarà squalificato. Tra i pali Maximiano Luìs (Arantes Maximiano Luís Manuel) che per il campionato si giocherà il posto da titolare con Ivan Provedel. Definito l’arrivo del 28enne friulano dallo Spezia: domani mattina sosterrà a Roma le visite mediche e da martedì sarà a disposizione di Sarri che nei prossimi giorni potrebbe avere novità anche da Verona per Ilic, il candidato a sostituire Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto). Indicazioni. Lazio poco fluida nei movimenti, frenata dal pressing avversario. Nella ripresa buoni segnali dall’ingresso di Marcos Antônio (Silva Santos Marcos Antônio), arrivato per sostituire Leiva Pezzini Lucas in regia. Nel ruolo era partito dal 1’ Cataldi, che però non ha fornito il consueto apporto dinamico. Preoccupazione per Pedro per un pestone alla caviglia in avvio: è stato sostituito dopo l’intervallo.
► Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
► Il Tempo titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
; |
| << Amichevole precedente | ► Torna alla Stagione | ▲ Torna ad inizio pagina |
