Domenica 20 giugno 1976 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio 3-2

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Stagione

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Coppa Italia - Girone Semifinale A - gara 5

INTER: Bordon, Oriali (23' Galbiati), Canuti, Bertini, Gasparini, Facchetti, Pavone, G.Marini, Boninsegna (65' Cesati), Mazzola I, Cerilli. A disp. Busi, Acanfora, Roselli. All. Chiappella.

LAZIO: Pulici, Ammoniaci, Ghedin, Wilson, Polentes, Borgo, Garlaschelli (80' Ferrari G.C.), Lopez, Giordano, D'Amico (80' Brignani), Badiani. A disp. Moriggi, Manfredonia, Agostinelli. All. Maestrelli.

Arbitro: Menicucci (Firenze).

Marcatori: 25' Garlaschelli, 27' G.Marini, 65' Bertini (rig), 69' Wilson, 85' Cesati.

Note: serata afosa.

Spettatori: 10.000 circa.

Da l'Unità: la cronaca della partita

Sembrava la finale della Coppa e non una delle tante gare di qualificazione di un torneo che va inevitabilmente modificato (in proposito va registrata una dichiarazione del presidente Franchi, il quale ha lasciato intendere che la prossima Coppa si svolgerà con la formula inglese, cioè con eliminazione diretta e la partecipazione anche del club di serie C). Inter e Lazio in effetti, dopo aver inizialmente trotterellato oltre il lecito con un'andatura da weekend, si sono improvvisamente scatenate, lanciando nella mischia tanto agonismo da rischiare di trasformare l'incontro in una rissa. Oltre tutto l'Inter si era trovata in svantaggio e anche quando è riuscita, con una faticosa rimonta, a portarsi in testa, ha dovuto quasi subito incassare il gol del 2-2. Il succedersi di colpi e contraccolpi, con la solita pessima direzione del fiorentino Menicucci, immobile a centrocampo, innervosiva indubbiamente le due parti, anche perché la rete dell'1-1, quella cioè firmata da Marini, era irregolare in quanto il nerazzurro si era liberato del diretto avversario Lopez con un plateale spintone. La Lazio, che si sentiva giustamente defraudata del vantaggio, allungava il piede oltre il dovuto colpendo qualche stinco ed accentuando così lo spirito combattivo degli interisti, che in occasione del rigore assegnato da Menicucci al 20' della ripresa, avevano tre uomini a terra acciaccati: Facchetti, Mazzola e Boninsegna, falciati senza troppa pietà dalla difesa laziale.

Boninsegna abbandonava il campo per una botta alla caviglia destra e il caso ha voluto che il suo sostituto, Cesati, risultasse poi il match-winner. Insomma, dopo tanti sbadigli i 20 mila tifosi di San Siro hanno fatto una scorpacciata di gol, assistendo inoltre alla quasi sicura qualificazione della loro squadra per la finale del 29 giugno: all'Inter infatti basterà un pareggio a Verona sabato prossimo e addirittura anche una sconfitta con solo un gol di scarto, vantando una miglior differenza reti rispetto ai veneti. Mazzola, come al solito, ha suonato la carica ben assecondato da Marini: Canuti si è confermato un ottimo difensore, merita un posto nel prossimo campionato; Bordon ha riscattato con una bella parata nel finale l'uscita a vuoto in occasione del gol di Wilson. Quest'ultimo è stato irriducibile nella sua area, assieme al bravo Pulici e al coriaceo Polentes: fra gli altri buone note per Lopez e D'Amico. E Menicucci ? Ha confermato di saper arbitrare male in qualsiasi circostanza, si tratti di campionato o Coppa. Queste, in breve, le marcature. Al 25' la Lazio in contropiede coglie il primo gol: azione volante Lopez D'Amico e conclusione di Garlaschelli.

Cambiamento di fronte e pronto pareggio dell'Inter: su cross di Boninsegna dalla sinistra Marini si sbarazza di Lopez spintonandolo e concludendo poi con un tiro a mezza altezza. Nella ripresa, al 20', la confusa azione che ha provocato il calcio di rigore: Facchetti, dopo un duro scontro sul fondocampo è rimasto a terra a un certo punto per salvar la situazione Pulici è uscito sui piedi di Boninsegna e oltre a respingere il pallone ha anche atterrato il centravanti. Calcio di rigore, che Bertini ha trasformato con una cannonata sulla destra di Pulici. Il tempo di riprendere il gioco e la Lazio pareggiava: calcio d'angolo battuto da Giordano; Wilson, indisturbato in area, mentre Bordon usciva a vuoto, realizzava il 2-2. A sette minuti dalla conclusione l'azione si ripete: stavolta però è Mazzola a calciare dalla bandierina di corner, Cesati supera tutti in elevazione e di testa di prepotenza batte Pulici.

Fonte: La Stampa