Mercoledì 23 aprile 2025 - Genova, stadio L. Ferraris - Genoa-Lazio 0-2

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedenteTurno successivo

23 aprile 2025 – Genova, stadio L. Ferraris - Campionato di Serie A, XXXIII giornata - inizio ore 18.30

GENOA: Leali, Otoa, De Winter, Vasquez, Martin (68' Messias), Masini (80' Ekhator), Frendrup, Norton-Cuffy (80' Sabelli), Vitinha (61' Venturino) Thorsby, Pinamonti (68' Ahanor). A disposizione: Siegrist, Sommariva, Bani, Badelj, Kassa, Zanoli, Barbini, Nuredini. Allenatore: Vieira.

LAZIO: Mandas, Lazzari (45' Pedro), Gila, Romagnoli, Pellegrini, Rovella (68' Belahyane), Guendouzi, Marusic, Dia (68' Vecino), Zaccagni (88' Hysaj), Castellanos (88' Noslin). A disposizione: Provedel, Furlanetto, Gigot, Dele-Bashiru, Tchaouna, Provstgaard, Basic, Ibrahimovic. Allenatore: Baroni.

Arbitro: Sig. Ayroldi (Lecce) - Assistenti: Sigg. Di Gioia e Moro - Quarto uomo: Sig. Cosso - V.A.R.: Sig. Paterna - A.V.A.R.: Sig. Fabbri.

Marcatori: 32' Castellanos, 65' Dia

Note: Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile, giorno in cui era originariamente prevista la partita. Gara sospesa per fitto lancio di oggetti e petardi al 16', colpito il portiere Mandas che, lievemente ferito, si rialza e prosegue. Ammoniti 45'+3' Rovella, 51' Pinamonti, 80' De Winter, 85' Sabelli. Espulsi 21' Otoa, 72' Belahyane. Angoli 6 a 8. Recuperi: 9' p.t., 4' s.t.

Spettatori: 31 mila circa, di cui 3.945 paganti (incasso di 89.060 euro) e 28.093 abbonati.


I calciatori convocati per la partita odierna

► Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:


Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano: .


Il Tempo titola: “Colpo Champions”. Continua il quotidiano romano: “Dopo l’eliminazione contro il Bodo la Lazio si rilancia con la decima vittoria in trasferta. Espulso Otoa, segnano Castellanos e Dia poi rosso a Belahyane. Finisce 0-2: i biancocelesti salgono a un punto dal quarto posto. Fumogeno lanciato dai genoani colpisce Mandas che resta a terra. Infortunio muscolare per Lazzari”.

Lazio da trasferta. Passa a Marassi contro il Genoa, centra il decimo successo esterno del campionato confermando di preferire le partite lontano dall'Olimpico (dei 59 punti totali, 31 sono arrivati fuori casa). Il riscatto è servito nel pomeriggio genovese dopo il blitz in giornata della squadra, partita alle 7 di mattina e rientrata in serata dopo il disastro della Lega che ci ha capito poco e niente con rinvii e spostamenti delle partite dopo la morte di Papa Francesco. Tant'è, la Lazio conquista una vittoria pesante che rilancia le ambizioni europee grazie anche all'inatteso ko della Juve a Parma. I biancocelesti sono a una sola lunghezza dal quarto posto (due in realtà visto che è in svantaggio nei confronti diretti col Bologna), in piena corsa per l'Europa che conta a cinque giornate dalla fine. Inutile, però, fare calcoli visti i risultati degli ultimi tempi con la banda di Baroni capace di vincere solo tre partite delle ultime nove (tutte in trasferta).

Di certo da Marassi torna un gruppo rinfrancato dopo la delusione dell'eliminazione dall'Europa League nella maledetta notte contro il Bodo. Un'ottima prova contro una squadra di medio livello anche se la sfida è stata indirizzata dalla netta espulsione di Otoa al 22' per fallo da ultimo uomo su Zaccagni. Poco prima l'episodio vergognoso della curva del Genoa, che entrata un quarto d'ora dopo l'inizio, ha colpito Mandas con un fumogeno costringendo l'arbitro a interrompere la partita per quattro minuti col portiere greco a terra. Alla ripresa la perla di Castellanos (decima rete in campionato) che ha ritrovato il gol che mancava da febbraio con una prodezza al volo sulla rifinitura di Pellegrini. Fondamentale nell'economia del risultato la connessione con Dia, riecco la coppia che era stata il segreto dello spettacolare girone d'andata giocato dalla Lazio, ancora decisiva nella sfida contro il Genoa. Non giocavano insieme dal 9 febbraio, dalla gara interna contro il Monza, anche stavolta hanno regalato giocate e i due gol. Il raddoppio, infatti, lo ha siglato proprio il senegalese (undici reti totali tra serie A ed Europa League).

A quel punto, eravamo al 20' del secondo tempo, la partita è finita con la resa del Genoa nonostante i tentativi di Viera di rivitalizzare la sua truppa. Ci ha provato anche Belahyane (appena entrato al posto di Rovella) con un'ingenuità colossale a rialzare i rossoblù: entrata in ritardo su Thorsby e il Var lo ha espulso in modo un po' fiscale. Baroni che aveva perso Lazzari sul finire del primo tempo (guaio al polpaccio) sostituendolo con Pedro, ha inserito anche Hysaj e Noslin per portare a casa tre punti di platino per classifica e morale vincendo su un campo che era diventato il fortino del Genoa dal ko contro il Napoli del 21 dicembre. Ora pochi giorni per riordinare le idee e tuffarsi nella gara di lunedì sera all'Olimpico per ritrovare la vittoria in casa in campionato che manca da una vita. Serve accelerare in casa per alimentare il sogno Champions.


La Gazzetta dello Sport titola: “Mago Taty. La Lazio riparte”. Continua il quotidiano: “Castellanos super. Juve raggiunta e Champions a -1. Genoa subito in 10: l’argentino incanta in acrobazia, Dia chiude. Baroni torna in corsa per il quarto posto”.

Spesso la bellezza è la cura migliore contro la stupidità. In tutti i campi, quindi anche quello da calcio. Ieri Marassi è stato scosso nel giro di pochi minuti da due diverse manifestazioni della natura umana. Prima (16’) l’inciviltà di un gruppetto di ultras rossoblù, entrati in ritardo per protestare contro il rinvio della partita tra Genoa e Lazio, ha costretto l’arbitro Ayroldi a sospendere la gara per 5’ a causa di lanci di petardi e fumogeni, uno dei quali aveva colpito Mandas. È lecita l’espressione pacifica di ogni dissenso, ovviamente non quella scelta ieri. Poi (32’) Taty Castellanos è volato alto per sforbiciare il cross di Pellegrini e segnare lo stupendo gol con il quale la Lazio ha sbloccato la gara: la bellezza che cancella la stupidità. A quel punto le speranze del Genoa, che da qualche minuto era in dieci per l’inevitabile espulsione di Otoa (chiara occasione da rete di Zaccagni, spintonato alle spalle dal difensore debuttante), si sono notevolmente assottigliate fin quasi ad azzerarsi, anche perché tra le qualità della squadra di Vieira non c’è l’inesorabilità in area. L’ennesima dimostrazione era arrivata al 13’, quando Pinamonti aveva calciato con poca cattiveria da ottima posizione consentendo la parata a Mandas. Difficile stabilire se il vantaggio avrebbe cambiato la partita: di certo c’è una bella differenza tra un possibile 1-0 in parità numerica e uno 0-1 in dieci contro undici. Il Genoa, a salvezza ottenuta, ha probabilmente poche motivazioni e anche per questo Vieira aveva deciso di cominciare ieri qualche prova in vista della prossima stagione. Si spiegano così il debutto di Otoa e i successivi innesti di Venturino e Ahanor. La Lazio, invece, si sta giocando l’Europa e sono stati preziosi i due giorni in più per preparare la gara e per recuperare dallo sforzo e dalla delusione di giovedì scorso contro il Bodo Glimt. Adesso la squadra di Baroni ha raggiunto la Juve, che ospiterà al terzultimo turno, ha messo nel mirino il Bologna che è appena una lunghezza più avanti e ha tenuto a distanza la Roma (-2) e la Fiorentina (-3).

La partita. Sulla gara l’incidenza dell’espulsione di Otoa è molto evidente anche perché arrivata presto. Il 4-2-3-1 di Vieira aveva creato qualche iniziale difficoltà alla Lazio: Pinamonti ha fatto tuffare due volte Mandas e la fisicità di Thorsby era fastidiosa da contenere. Comunque nulla di trascendentale e la Lazio aveva cominciato a prendere in mano l’incontro grazie soprattutto ai ritmi e alle idee di Rovella anche prima che Otoa chiudesse la sua prima prova in rossoblù con il plateale fallo su Zaccagni, spedito in porta da Castellanos. A quel punto Vieira ha stretto Vitinha vicino a Pinamonti arretrando Thorsby a centrocampo con Masini e Frendrup, ma gli avversari hanno accelerato: un rasoterra centrale di Guendouzi, un bel tiro di Lazzari deviato bene da Leali e poi la splendida esecuzione volante di Castellanos su cross di Pellegrini.

La gestione. Il Genoa ha il quinto peggior attacco della Serie A e una media inferiore a un gol a partita: non ha segnato in tre delle ultime quattro gare. Era impensabile che potesse recuperare, oltretutto con un deficit motivazionale rispetto ai rivali. L’unica occasione è capitata a Thorsby, che a inizio ripresa ha lisciato un cross di Martin. La Lazio, invece, ha fatto emergere la propria superiorità facendo girare bene il pallone e cercando con calma gli spazi giusti. Soprattutto sulla sinistra la manovra era fluida e armonica, il Genoa non ha mai trovato le contromisure alle discese di Pellegrini. Rovella non ha inquadrato la porta da pochi metri proprio su cross del terzino e poi ha infilato il corridoio giusto per Dia, che ha raddoppiato in diagonale. Vieira è passato al 4-4-1, ha inserito Messias per creare qualcosa e ha chiuso con Thorsby prima punta, segnale di resa piuttosto evidente. Baroni ha gestito le forze ma senza esagerare: un cambio prima dell’intervallo (Lazzari ko, dentro Pedro), due a metà ripresa, gli ultimi due intorno al 90’. Evidentemente la squadra ha recuperato bene dallo sforzo in Europa League, al punto da non soffrire nemmeno quando Belahyane si è fatto espellere. Mancava una ventina di minuti, ma la decima vittoria in trasferta in campionato (quarta volta che la Lazio ci riesce) non è mai stata in discussione e così Baroni torna prepotentemente in corsa per la Champions. Il calendario non è impossibile, ma tutte le cinque avversarie hanno un obiettivo da raggiungere. Probabilmente il match-chiave sarà lo scontro diretto con la Juve, però in ogni sfida servirà una concentrazione totale. Come quella mostrata ieri a Marassi.




La formazione biancoceleste:

La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






<< Turno precedente Turno successivo >> Torna alla Stagione Torna ad inizio pagina