Sabato 27 gennaio 2007 - Palermo, stadio Renzo Barbera - Palermo-Lazio 0-3

Da LazioWiki.

Stagione

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27 gennaio 2007 - 3.219 - Campionato di Serie A 2006/07 - XXI giornata- calcio d'inizio ore 20.30

PALERMO: Fontana, Cassani (69' Diana), Zaccardo, Barzagli, Pisano, Guana, Corini, Simplicio (69' Gio. Tedesco), Di Michele, Caracciolo, Bresciano (60' Brienza). A disposizione: Agliardi, Dellafiore, Parravicini, Capuano. Allenatore: Guidolin.

LAZIO: Peruzzi, Behrami, Siviglia, Cribari, Zauri, Mudingayi, Ledesma, Mutarelli (91' Firmani), Mauri (70' Jimenez), Rocchi (89' Pandev), Makinwa. A disposizione: Ballotta, Bonetto, Belleri, Tare. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Dondarini (Finale Emilia) - Assistenti di linea Sigg. M.Farina e Lion - Quarto uomo Sig. Marelli.

Marcatori: 45' Rocchi, 52' Siviglia, 78' Rocchi (rig).

Note: ammoniti Di Michele, Diana e Mutarelli per gioco falloso, Mauri per comportamento non regolamentare. Debutto nella Lazio di Jimenez. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 23.000 circa dei quali 4.480 paganti per un incasso di 70.771,60 e 17.973 abbonati per una quota di 344.692,30.

La prima rete di Tommaso Rocchi
La marcatura vista da altra angolazione
L'abbraccio dei compagni all'attaccante biancoceleste
Sebastiano Siviglia raddoppia
Il difensore calabrese in azione
Gaby Mudingayi in un fotogramma dell'incontro
Il centrocampista biancoceleste oggi ovunque
Massimo Mutarelli in un momento della gara
Valon Behrami in azione
Il calcio di rigore trasformato da Tommaso Rocchi
La prima pagina del Corsport del 27/1/2007

La Gazzetta dello Sport titola: "Tre schiaffi al Palermo. La Lazio ora è quarta. Gol annullato a Caracciolo e i rosanero si bloccano. Un micidiale uno-due di Rocchi e Siviglia poi il rigore del ko. I gol segnati dall'attaccante della Lazio Tommaso Rocchi al terzo campionato in biancoceleste. Lo scorso anno era arrivato a quota 16, nella prima stagione le reti furono 13".

Continua la "rosea": Undici milioni di euro incassati grazie alla cessione di Oddo e la zona Champions ancora più vicina. In questi ultimi giorni la Lazio riesce a trasformare in oro tutto quello che tocca. La squadra di Delio Rossi esce in maniera trionfale dalla temuta sfida col Palermo. Un vero e proprio esame europeo. Dietro il 3 a 0 finale c'è una partita di grande maturità. La Lazio ha sbandato solo nei primi 15'. Quando è stata graziata da alcuni errori di Caracciolo e Bresciano e da uno del guardalinee Lion che ha convinto l'arbitro Dondarini ad annullare un gol validissimo di Caracciolo per un presunto fuorigioco. Ma superata indenne la prima bufera, la formazione biancoceleste non ha più tremato. Segnando, divertendo, dimostrando di avere una marcia in più. Anche dal punto di vista fisico. Delio Rossi ha già trovato in Behrami il degno sostituto di Oddo (il nazionale svizzero deve solo migliorare in fase di marcatura), ha un portiere che è una sicurezza (Peruzzi) e ha trovato il giusto equilibrio nella zona centrocampo-attacco. In più ha i gol di Rocchi. Salito a quota nove nella classifica cannonieri. Rocchi oltre a essere un micidiale finalizzatore riesce a creare spazi importanti per i compagni. Con uno spirito di sacrificio raro per un goleador. Con questa vittoria la Lazio sale in classifica a quota 30. E, almeno per una notte, si gode il 4° posto in beata solitudine. La zona Champions ormai è un progetto concreto da coltivare seriamente. Per il Palermo, invece, questa inattesa sconfitta casalinga suona come un piccolo campanello d'allarme. Da non sottovalutare. Sia chiaro, il 3° posto è saldamente nelle mani della squadra di Guidolin.

Ma gli ultimi giorni di mercato potrebbero suggerire a Zamparini di arricchire un reparto offensivo reso orfano dal grave infortunio di Amauri. Anche ieri la formazione rosanero ha commesso troppi errori in fase conclusiva. La zona Champions vale forse un ultimo sacrificio economico. E' stata partita vera subito. L'errore di Lion ha tolto al Palermo il gol di Caracciolo abile a raccogliere un lancio di Di Michele e a battere Peruzzi. Ma dopo la squadra rosanero è andata in tilt. Fragile in attacco, inesistente sulle corsie esterne dove né Cassani, né Pisano sono stati in grado di accompagnare le iniziative di Corini e Simplicio. E si è spento definitivamente dopo il micidiale uno-due della Lazio. Prima il gol di Rocchi in mischia al 45' del p.t. poi, il raddoppio di Siviglia al 7' della ripresa bravo a deviare di testa in rete una punizione battuta da Ledesma. Partita chiusa. La Lazio è una delle formazioni più brave d'Italia a operare in contropiede. Rocchi e Makinwa hanno offerto delle esecuzioni da manuale. Sfiorando la goleada. Il 3 a 0, invece, è arrivato grazie a un rigore trasformato da Rocchi per fallo di Corini su Makinwa. Un dato curioso: Rocchi ha preso il posto di Oddo quale rigorista della squadra. E non ha tradito la fiducia del tecnico. Nel finale Delio Rossi ha fatto debuttare anche il cileno Jimenez. Il colpo invernale del presidente Lotito. Jimenez è talento allo stato puro. Può essere l'arma in più nella sfida al Milan per il quarto posto in Champions League.


Il Corriere della Sera così racconta la partita:


Per una notte, dolce come mai, la Lazio è sola al quarto posto. La quinta vittoria in trasferta della stagione rilancia le quotazioni della squadra di Delio Rossi alla borsa europea e conferma che anche senza Oddo, il vecchio capitano passato al Milan, gli obiettivi restano immutati. Il 3-0 in casa del Palermo si materializza dopo mezz'ora di grande sofferenza e un briciolo di fortuna. Perché nel periodo in cui i siciliani giocano costantemente nella metà campo biancoceleste, evidenziando uno scatenato Di Michele, una rete riescono a segnarla, con Caracciolo, ma l'assistente Lion vede un fuorigioco che non c'è (Zauri tiene in gioco il centravanti) e Dondarini annulla. La Lazio, che così si vendica della bruciante sconfitta dell'andata, ha il grande merito di non mollare mai la presa: soffre, barcolla, sbanda, ma non cede un millimetro e prova a colpire in contropiede. Quando Rocchi sblocca il risultato all'ultimo minuto del primo tempo, la partita cambia completamente. Il Palermo si spegne, come una candela che si consuma troppo in fretta, la Lazio mostra piglio, carattere e un gioco di prima qualità, segnando altre due volte, con Siviglia (perfetta la sua incursione) e ancora con Rocchi su rigore. Il Palermo è annichilito, mentre i suoi tifosi pensano già al derby di venerdì contro il Catania. Rossi, che non ha sbagliato una mossa, si gode il primo successo del 2007 e una classifica che, per una notte, vuol dire Champions League. Il Palermo all'inizio è un rullo compressore. Di Michele gioca largo a sinistra per mettere in difficoltà Behrami, confermato sulla linea di difesa; Bresciano parte a destra ma spesso si trasforma in trequartista anche se non è ispirato come nei giorni migliori. I siciliani fanno pressing e guadagnano metri di campo, attaccando in velocità. Manca il colpo del k.o. Caracciolo più che un airone sembra un papero quando, liberato da un lancio millimetrico di Corini, tira fiacco su Peruzzi. Si gioca da appena nove minuti. Al 13', il centravanti, servito da Di Michele, fa tutto bene, scaricando alle spalle di Peruzzi la rabbia di chi si sente incompreso. Ma la sua felicità viene smontata dalla bandierina alzata di Lion e dal successivo provvedimento di Dondarini. La Lazio è dentro la partita.

E anche nei momenti più difficili non rinuncia a colpire in contropiede, mostrando cuore e anima. Gioca come una grande squadra in cui tutti si aiutano e sanno cosa fare, soffrendo nei momenti difficili e aspettando quello buono per colpire. Mudingayi arretra spesso per aiutare Behrami contro lo scatenato Di Michele, Mutarelli dà sostanza al centrocampo, Mauri si muove bene tra le linee, Makinwa ci mette l'anima nelle ripartenze. E Rocchi è il solito, infallibile, cecchino. Fontana, con un'uscita disperata, lo neutralizza al 14', ma niente può fare in conclusione di primo tempo dopo una travolgente azione di Makinwa. Tommasino è il più lesto a catturare il pallone e a trovare il varco giusto nell'affollata area siciliana. Aspetti la reazione del Palermo e invece scopri la Lazio migliore. Sicura, tranquilla, autoritaria. Non difende il vantaggio, ma alza il baricentro e prova a fare la partita, approfittando di un calo sensibile dei rivali: il 2-0 è una logica conseguenza. Perfetta la punizione di Ledesma, così come lo stacco vincente di Siviglia, lasciato solo nel cuore della difesa palermitana. I siciliani, ormai, hanno mollato. Di Michele è la pallida controfigura di quello del primo tempo, Caracciolo riceve i fischi dei suoi tifosi. Il terzo posto è, per il momento, inattaccabile. Ma la corsa al secondo della Roma si complica. Ci sono anche attimi di nervosismo e Guidolin spedisce a casa un tifoso che lo tormentava dietro la panchina. "Qui evidentemente sono abituati troppo bene", dice con ironia. La Lazio chiude in scioltezza e, prima della fine, segna ancora dal dischetto con Rocchi, nove gol in questa stagione, sei al Palermo da quando veste la maglia biancoceleste. Oddo è davvero il passato.


In un altro articolo è riportato:


Tre punti pesantissimi nella corsa per il quarto posto. La Lazio ha cominciato il dopo Oddo nel migliore dei modi, espugnando Palermo e vendicando, così, l'immeritata sconfitta dell'andata. Proprio come Delio Rossi aveva chiesto ai suoi alla vigilia della trasferta. "Abbiamo fatto una grandissima partita e ringrazio i ragazzi che mi hanno voluto regalare questa vittoria per il mio compleanno. Questa squadra ha dimostrato ancora una volta la sua forza. Forse non siamo superiori al Palermo, ma di sicuro anche noi siamo una buona squadra. Vincere per tre a zero non è cosa semplice, noi abbiamo dimostrato di essere superiori sul campo, non a parole. Nel primo tempo è stata una partita aperta, giocata molto velocemente. Però nell'arco dei novanta minuti abbiamo dimostrato di essere più forti e meritare la vittoria". Quinta vittoria in trasferta: ruolino in controtendenza con quello della passata stagione, quando la Lazio costruì la qualificazione in Uefa con i successi casalinghi. Il tecnico laziale promuove anche Valon Behrami, nel ruolo di vice Oddo. "Di Michele è un giocatore tra i più talentuosi del campionato - spiega Rossi - Behrami ha fatto benissimo il suo lavoro impedendo al palermitano di rendersi pericoloso". È tornato sugli scudi Tommaso Rocchi. Con la doppietta di ieri sera il bomber è salito a quota 9 reti in campionato, consacrandosi anche come nuovo rigorista, dopo la partenza di Oddo. "Siamo stati bravi in tutto. Abbiamo sbagliato nelle ripartenze all'inizio, ma la squadra fisicamente stava molto bene e alla fine abbiamo concretizzato le occasioni, meritando la vittoria. Non è facile vincere a Palermo, solo le buone squadre possono ottenere certi risultati". Nella corsa alla Champions League forse il rammarico più grande per la Lazio è non avere lo stesso ritmo con squadre meno blasonate. "È vero, dovremo cercare di avere la stessa mentalità anche contro formazioni più deboli. E non so se i punti persi in casa contro squadre alla nostra portata potranno influire nella corsa al quarto posto. Oddo? In bocca al lupo, ma ora dobbiamo pensare a fare il meglio per la Lazio". Un po' a sorpresa in attacco a Palermo ha trovato un nuovo partner: Makinwa.

"Pandev è un giocatore che si sacrifica di più ed è quasi un secondo rifinitore, assieme a Mauri. Makinwa è un attaccante puro e mi crea più spazi in area. L'importante è avere dei giocatori bravi che danno il massimo quando vengono chiamati in causa". Doppiamente felice il presidente Lotito: per il dissequestro delle azioni e per il clamoroso 3-0 di Palermo. "Questa è una squadra determinata ed un buon gruppo. Puntiamo sul collettivo e non sul singolo". Bella sorpresa, infine, ieri nel ritiro della Lazio prima della partita: Oddo ha inviato un fax con gli auguri ai suoi vecchi compagni e a Delio Rossi. Da domani, però, si dovrà pensare alla gara interna di domenica prossima che attende la Lazio contro il Chievo. Un'occasione da non sprecare se si vuole restare in corsa per l'Europa che conta. Le curiosità: la Lazio non vinceva a Palermo da 26 anni. L'ultimo successo laziale in Sicilia risaliva infatti alla stagione 1980/81, 2-0 in serie B con reti di Bigon e Greco.