Sabato 27 luglio 2024 - Rostock, Ostseestadion - Hansa Rostock-Lazio 0-3
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27 luglio 2024 - Rostock (Germania), Ostseestadion - Amichevole - inizio ore 15.00
HANSA ROSTOCK: Uphoff, Rossbach, Neidhart, Harenbrock (74' Schuster), Froling (56' Gebuhr), Schumacher (56' Kinsombi), Lebeau (56' Guojohnsen), Gurleyen, Rossipal, Pfanne (74' Dietze), Krohn (81' Dirkner). A disposizione: Hagemoser, Lang, Koster, Wagner, Zamzow. Allenatore: Hollerbach.
LAZIO: Provedel (46' Mandas), Lazzari, Casale, Patric, Marusic (46' Pellegrini), Vecino (46' Cataldi), Rovella (68' Akpa Akpro), Guendouzi (68' Dele-Bashiru), Isaksen (61' Tchaouna), Castellanos (79' Cancellieri), Zaccagni (61' Pedro). A disposizione: Furlanetto, Hysaj, Basic, Ruggeri. Allenatore: Baroni.
Arbitro: sig. Dankert (Germania) - Assistenti .
Marcatori: 44' Zaccagni, 50' Castellanos, 71' Tchaouna.
Note: ammoniti 4' Schumacher, 15' Rovella, 39' Pfanne, 67' Casale, 77' Cataldi
Spettatori: .
► Il Corriere dello Sport titola: “Zac e Taty ispirati Tchaouna esplosivo”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Squadra in crescita a Rostock: tre gol dagli attaccanti. Baroni è partito con il 4-3-3 e ha chiuso col 4-2-3-1. Primi segnali della Lazio di Baroni: Zaccagni in gol da capitano. Per Castellanos una rete e due assist. Il francese a segno nel secondo tempo. Mezzali mobili gioco apprezzabile”.
Colpi di tridente. Zaccagni nel giorno solenne, gol da capitano, ruolo imposto dalla società, legittimato da Baroni, un vizio di forma. Ha sfiorato anche il bis e regalato sterzate alla sua velocità. Taty di lusso, boa da galleggiamento e rifornimento, centravanti più sfondatore con l’11 sulle spalle: raddoppio di fino, un gol di rabona annullato per fuorigioco, due assist, inviti di testa e di destro. I colpi d’occhio li aveva, i colpi non stanno rimanendo in canna. Senza Ciro i gol devono essere suoi. Se rimarrà, come dicono. Tchaouna ha sparato forte sotto la traversa dieci minuti dopo l’ingresso (0-3). Niente visioni celestiali, l’Hansa Rostock è retrocesso nella C tedesca, ma per la prima volta si sono visti i segnali della formula Baroni. Parliamo di idee. In partenza Lazio da 4-3-3: Rovella vertice basso, Vecino sul centrosinistra, Guendouzi sul centrodestra. Non è un calcio posizionale, è di mobilità e s’è visto. In fase difensiva Vecino e Guendouzi si alternavano abbassandosi o alzandosi per fare gioco o pressing. Il Rostock si è presentato con un 3-4-2-1 che assomigliava ad un 3-5-2. Baroni ha spiegato che il modulo (4-3-3 o 4-2-3-1), la scelta del vertice basso o alto, saranno decisi anche in base agli avversari.
La Lazio (senza Noslin, Romagnoli, Gila e Castrovilli) è partita subendo l’aggressività dei tedeschi, pimpanti per meno di un tempo, poi sono scoppiati, avevano solo fiato e hanno menato. Il tridente di partenza, Isaksen-Castellanos-Zaccagni, si è dedicato alla pressione dei tre difensori del Rostock. Nessun vero tiro in porta fino al gol di Zaccagni, finalmente la fotografia del 4-3-3 su cui sta lavorando Baroni. Ballo di ali e mezzali: riaggressione di Vecino dopo palla persa, lo sbarramento ha favorito l’apertura per Guendouzi defilato a sinistra, cross per l’uruguaiano piombato in area, ponte di Castellanos (defilato sul secondo palo) per Zaccagni (inchino e colpetto di testa davanti alla porta). Le mezzali erano invertite, in area c’era tutto il tridente più Guendouzi e Vecino. Baroni vuole un calcio aggressivo, ha visto anche cambi di fronte e palleggio di prima. Simboli operativi del nuovo corso. Il raddoppio è nato da una sventagliata di Rovella per Isaksen sulla destra, palla a Guendouzi, assist un po’ ingarbugliato per Taty (mezzo avvitamento e destro all’angolino).
Il cambio. Con Dele-Bashiru, Akpa Akpro e Cataldi s’è passati al 4-2-3-1. Il nigeriano trequartista, gli altri due mediani. Dele-Bashiru, stazza da Tir, dopo un po’ di imprecisione ha messo in mostra qualche virtù tecnica. Il terzo gol di Tchaouna è nato ricamando da dietro: Patric in verticale per Dele-Bashiru, palla protetta per Akpa, palleggio in verticale per Tchaouna, triangolo con Castellanos e bordata vibrante del francese, quasi tutto di prima. Tchaouna ha dato gli sprint che Isaksen non ha dato. Baroni, a Dele-Bashiru, chiede di giocare meno spalle alla porta, più al fronte. Ci sono stati dei rischi tra primo e secondo tempo, sono nati da costruzione dal basso forzata, che ha messo in difficoltà Provedel, e da uscite sballate. Casale, trafelato, ha barcollato più di tutti. Mandas, subentrato a Provedel, ha salvato su Rossipal. Sta nascendo una Lazio di gamba, di forza fisica, un po’ di fantasia in più non guasterebbe.
► Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
► Il Tempo titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
► La Gazzetta dello Sport titola: .
Continua la "rosea": .
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