Sabato 3 agosto 2024 - Frosinone, stadio Benito Stirpe - Frosinone-Lazio 0-2

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3 agosto 2024 - Frosinone, stadio Benito Stirpe - Amichevole - inizio ore 20.45


FROSINONE: Cerofolini (75' Frattali), Oyono (85' Bouabre), Cittadini (67' Bracaglia), Monterisi, Marchizza (75' Zaknic), Gelli (75' Vural), Brescianini (46' Cichella), Ghedjemis (75' Haoudi), Distefano (46' Ambrosino), Kvernadze (46' Begic, 57' Garritano), Cuni (85' Sene). A disposizione: Cangianiello. Allenatore: Vivarini.

LAZIO: Provedel (70' Mandas), Lazzari (70' Hysaj), Casale (45' Romagnoli), Patric (86' Ruggeri), Pellegrini (45' Marusic), Cataldi (45' Vecino), Guendouzi (45' Rovella); Tchaouna (60' Isaksen), Dele-Bashiru (45' Castellanos), Zaccagni (70' Akpa Akpro), Noslin (60' Pedro). A disposizione: Furlanetto. Allenatore: Baroni.

Arbitro: sig. Di Marco (sez. Ciampino) - Assistenti: sigg. Dei Giudici e Fontemurato.

Marcatori: 65' Zaccagni, 90'+3' Vecino.

Note: ammoniti 47' Kvernadze, 47' Guendouzi. Al 45'+2' espulso per proteste il club manager della Lazio Alberto Bianchi. Recupero 3' pt, 3' st.

Spettatori: 8.613 paganti, di cui 1.021 nel settore occupato dai tifosi biancocelesti.


Mister Baroni, un ex della partita
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Nel pre-partita, il riscaldamento di Noslin
Un tiro di Tchaouna
Zaccagni pressato dal difensore locale
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Danilo Cataldi
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Noslin trattenuto dai difensori gialloblu
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Uno scatto di Zaccagni
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Diverbio tra Patric e i giocatori ciociari
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La discussione degenera in rissa
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Il capitano biancoceleste porta la Lazio in vantaggio
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Zaccagni scocca il tiro
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Zaccagni complimentato dai compagni
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La soddisfazione del capitano
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Un controllo di Castellanos
Nel corso del secondo tempo l'ingresso di Pedro
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Duello aereo per Castellanos
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Vecino stacca di testa e mette la palla in rete
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L'esultanza del calciatore sudamericano
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► Il Corriere dello Sport titola: “È la Lazio di Zaccagni”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Il capitano subito protagonista, sigillo finale di Vecino. Noslin e Castellanos in rodaggio. L’ex Verona sbaglia un gol colossale. Pesa l’assenza di un palleggiatore. Dele-Bashiru più mezzala che trequartista. Baroni riassembla il 4-2-3-1, Frosinone a specchio. Alti e bassi dei singoli, pressing alto e anche una maxi rissa. Cinque cambi nella ripresa. Cori contro Lotito”.

Certo, fa effetto pensare alla doppietta di Ciro col Besiktas nella notte di Noslin e Castellanos a secco. Malinconia e rammarico. Tempo verrà per i suoi eredi, si spera. Corpo e anima della Lazio è capitan Zaccagni. Palo-gol, sponda da biliardo. La migliore traiettoria s’è vista nel secondo tempo con più “vecchi” in campo: Rovella e Vecino mediani, Pedro trequartista e non Dele-Bashiru. Undici passaggi per spalancare la porta all’Arciere, servito da Pedrito dopo una sponda di Castellanos. Alti e bassi dei singoli di Baroni, squadra in lodevole fermento, ma si tratta sempre di togliere la polvere ai centravanti. Noslin senza ruggito. Taty senza spunto. Baroni ha parlato molto con tutti i mediani, nel 4-2-3-1 la costruzione manca del respiro di un palleggiatore.

L’avvio. Dal caldo torrido al monsone, nel prepartita si è scatenato un diluvio tropicale. Contestazione di principio contro Lotito, cori feroci dai laziali, rilanciati dalla Curva di casa. Vivarini per il Frosinone insiste con il 4-2-3-1. Distefano, Cittadini e Jeremy, l’altro gemello Oyono, le novità. Baroni, amico applaudito a Frosinone, ha riassemblato la Lazio con il 4-2-3-1. Dele-Bashiru trequartista, si è alzato subito per fare pressing con Noslin. Ha il rombo del Tir, ha la falcata, è guastore, si incolla ai portatori di palla. Torero, non picador, ogni confronto con Luis è sacrilego. Baroni lo lascia libero di scorrazzare in lungo e in largo. Prova a rubare rifornimenti, pecca in rifinitura. Più mezzala che trequartista. Schemi tipo: la Lazio di Baroni è riconoscibile. Guendouzi e Cataldi posizionati in verticale. Zaccagni e Tchaouna entrano dentro al campo per creare piste ai terzini. Tocchi vivaci e profondi in avvio. Tiri di Tchaouna e Noslin, sempre murati. Dele-Bashiru ci ha provato con uno scavetto improbabile. Zaccagni ha azionato il destro a giro. Poi ha servito Noslin, che scivolone. Frosinone a specchio. Due mediani in verticale per palleggiare, Gelli e Brescianini (ancora bloccato sul mercato). Cittadini portatore di palla. Distefano perno dietro Cuni. Bene la catena sinistra Marchizza-Kvernadze. Un tiro del primo parato da Provedel. Kvernadze (2003) ha velocità, il sentimento spavaldo di osare e la tendenza a menare.

Dopo la prima mezzora Baroni ha ordinato il pressing alto uomo su uomo, fino a 6 giocatori avanti. Il campo è diventato arena al 40', primo raptus di Kvernadze, trattenuta su Lazzari. Mini rissa in allegria. Tirata di capelli di Gelli a Guendouzi, che qui aveva deriso Okoli in campionato. Al 47' maxi-rissa. Ancora Kvernadze, gamba a martello su Zaccagni. Di Marco, era difficile confondere il giallo con il rosso. Nella ripresa cinque cambi per la Lazio: Romagnoli, Marusic, Rovella, Vecino e Castellanos. Tre per Vivarini: Cichella, Kvernadze e Begic. 4-4-2 con Noslin e Castellanos. L’olandese si è mangiato un gol colossale, uno gliel’ha parato Cerofolini. Dentro Pedro e Isaksen. Vivarini con il 4-4-2 e Ambrosino. Cuni ha perso palla e ha regalato il contropiede, righello e compasso, per il gol dell’Arciere. Ambrosino ha mirato fuori. Vecino, su angolo di Rovella, ha chiuso la notte.


Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:.


Il Tempo titola: .

Prosegue il quotidiano romano:.


La Gazzetta dello Sport titola: .

Continua la "rosea":.


► Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara.

Baroni "Voglio una Lazio offensiva". Le impressioni del tecnico a fine partita: "Dele-Bashiru e Tchaouna devono lavorare meglio. Stiamo cercando un calcio fatto di mobilità e aggressività. La rissa? Siamo stati provocati".

Gioco, rifiniture e talenti in costruzione. Baroni ha riprovato il 4-2-3-1, l’analisi sintetica si lega alle sensazioni avute in campo. Mancano collegamenti e disinvoltura in avanti. Hanno giocato insieme Dele-Bashiru, Tchaouna e Noslin in avvio, il tecnico vuole di più: "Devo farli giocare, devo vederli, devono crescere. Qualcuno ha dato buone risposte, qualcuno deve lavorare. Ci sono i pressupposti, è la cosa più importante". L’approfondimento sul nigeriano trequartista: "Dele-Bashiru deve lavorare meglio tra le linee, deve venirsi a prendere il pallone. E’ un giocatore che ha potenzialità incredibili. Gli dobbiamo centrare il ruolo, deve capire il nostro calcio, è di ritmo, non hai i tempi nella ricezione. Da noi i tempi si riducono. Due-tre volte ha ricevuto bene, è mancato l’orientamento, è stato pressato. Diventerà un giocatore importante". Su Tchaouna: "Lo stesso deve fare Tchaouna, è troppo isolato, deve entrare più in mezzo al campo. Ha corsa, qualità, tiro. Nei primi 25-30 minuti ho visto una squadra compatta, cercava la riaggressione stando molto alta". Su Noslin, prima centravanti, poi punta con Taty: "Si è mosso bene, è scivolato su un pallone che era gol, ha calciato due volte in porta. Lo conosco, ha molta mobilità, profondità. L’ho provato con Taty, siamo alla ricerca di un calcio di mobilità, anche di aggressività. Penso a più titolari, non solo a undici". La morale: "Dele-Bashiru ha pochi allenamenti con noi. Con Tchaouna e Noslin non avevamo giocato, c’è stata la ricerca di situazioni su cui lavoriamo, è un segno positivo. La palla tra le linee e la mobilità vanno migliorati". Baroni è contento della pressione che esercita la squadra, servono più gol: "Nel primo tempo abbiamo avuto 4-5 situazioni, ci voleva più attenzione al tiro, c’è stata una buona rifinitura. Ora avremo altre due partite. Tavares e Castrovilli pronti per Cadice".

Le prove. Nel secondo tempo si sono visti Noslin, Zaccagni e Castellanos insieme: "Se possono giocare dipende da loro, dobbiamo trovare gli equilibri, c’è da correre tanto. A me piace la squadra offensiva, che faccia gol". Vecino è sempre una garanzia: "Ci sono ragazzi di qualità, di valori professionali e umani, Vecino è uno di questi". Tra fine primo tempo e inizio secondo ci sono state le risse, poi i cambi: "Siamo stati provocati, falli a rischio infortunio. Ho fatto delle scelte per evitare problemi". I moduli sono cangianti: "Difesa a 4 stabile e doppio esterno, a volte il vertice sarà basso o alto. Quando ho tolto Zaccagni ho messo Pedro centrale, poi esterno. Ma avevamo perso un po’ di campo, ho pensato ad Akpa adattato per riempire il campo davanti a Taty". Cataldi è partito titolare: "Deve stare sereno, ha la stima mia, della società, dei compagni. Non c’è un problema Cataldi, non ci sono problemi nel gruppo".

Patric. Cataldi non è vicecapitano, è Patric: "Per Zaccagni ho solo belle parole. E’ un uomo che si prende le responsabilità. Penso che meriti questo riconoscimento. Tra le linee non siamo stati molto brillanti, ma abbiamo rubato tanti palloni. Speriamo di partire bene altrimenti saranno guai".



La formazione del primo tempo:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




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