Venerdì 12 aprile 2024 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Salernitana 4-1

Da LazioWiki.

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12 aprile 2024 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXXII - inizio ore 20.45


LAZIO: Mandas, Patric, Casale, Gila (84' Isaksen), Marusic (58' Hysaj), Vecino (80' Cataldi), Kamada, Lazzari, Felipe Anderson, Luis Alberto (80' Rovella), Castellanos (80' Pedro). A disposizione: Sepe, Renzetti, André Anderson. Allenatore: Tudor.

SALERNITANA: Costil, Boateng (46' Manolas), Zanoli (46' Sambia), Pirola, Bradaric, Maggiore (46' Legowski), Coulibaly, Tchaouna, Candreva (85' Martegani), Gomis, Ikwuemesi (76' Weissman). A disposizione: Ochoa, Allocca, Pasalidis, Simy, Gomis, Fazio, Pellegrino, Pierozzi, Vignato. Allenatore: Colantuono.

Arbitro: Sig. Zufferli (Udine) - Assistenti Sigg. Berti e Del Giovane - Quarto uomo Sig. Doveri - V.A.R. Sig. Paterna - A.V.A.R. Sig. Aureliano.

Marcatori: 7' Felipe Anderson, 14' Vecino, 16' Tchaouna, 35' Felipe Anderson, 86' Isaksen.

Note: ammonito 36' Coulibaly. Angoli 9 a 0. Recuperi: 4' p.t., 5' s.t.

Spettatori: 28.000.


Duello tra Castellanos e Manolas
Foto Bartoletti
Candreva, ex della partita
Foto Masi
La gioia di Felipe dopo il gol
Foto Getty Images
Vecino autore del gol del raddoppio
La smorfia di Luis Alberto
Felipe Anderson festeggiato da Luis Alberto dopo il terzo gol
Fotonotizia
Il poker firmato da Isaksen
Foto Getty Images
La festa con i tifosi laziali
Foto Getty Images
Luis Alberto, sostituito, esce dal campo
Foto Bartoletti

I calciatori convocati per la partita odierna

• Il Corriere dello Sport titola: “Lazio, c’è poco da festeggiare”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Serata difficile per i biancocelesti che si riavvicinano alla zona Europa. Dura contestazione alla squadra, Felipe Anderson (2 gol), Vecino e Isaksen stendono la Salernitana. Granata sempre più giù, inutile la rete di Tchaouna”.

Fischiata e vincente. Il poker di Tudor dentro un clima surreale e la contestazione modello vecchi tempi della Curva Nord. La Lazio quest’anno non aveva mai segnato quattro gol, vedremo se basteranno per scuotersi dalla crisi di identità e ambientale in cui è caduta dopo le dimissioni di Sarri e il ko nel derby. L’Olimpico sembrava tornato indietro di dieci anni. Bersaglio Lotito e tutti i giocatori, nessuno è stato risparmiato, dall’inizio alla fine. Felipe, l’eroe della serata, è il vero simbolo di questa strana primavera della Lazio. Ha segnato una doppietta, come non gli capitava dai tempi di Pioli (2015-16), è stato fischiato dai tifosi che intonavano cori contro la Juve (a cui si è promesso), è andato ad abbracciare il suo nuovo allenatore e chissà non possa essere il segnale di una svolta se dovesse ripensarci e prolungare con la Lazio. Per Tudor un passo avanti e forse un finale di campionato più disteso. Serviranno verifiche. La Salernitana, virtualmente retrocessa, non è un banco di prova attendibile. Certe criticità sono emerse anche dentro una partita che doveva essere in discesa dopo i primi due gol. Preoccupano i casi Guendouzi e Luis Alberto. Più che sul modulo, va fatta chiarezza sui ruoli e sui punti fermi del nuovo corso. C’è tanto lavoro davanti, la Lazio ha bisogno di essere ricostruita dalle fondamenta. Colantuono sta facendo quello che può: onorare il campionato e giocare con dignità.

Subito fuga. La Lazio ha superato l’avvio incerto con una fiammata di dieci minuti in cui ha prodotto due gol, sei angoli a favore e un buon calcio, figlio dell’intensità e dell’aggressione chiesta da Tudor. Il modo in cui Felipe è andato a sradicare il pallone dai piedi di Candreva rappresenta il manifesto a cui si ispira il croato. Il resto è toccato alla classe del brasiliano, assai più pericoloso e produttivo in una posizione da mezzala offensiva. Lo strappo in velocità per puntare l’area della Salernitana, il dribbling a rientrare per saltare Pirola e il sinistro nell’angolo opposto. Alta classe. La Curva Nord era talmente infuriata da non accontentarsi. Fischi per Felipe dopo il gol e lo stesso è accaduto al 14', quando Vecino ha trovato il raddoppio. L’uruguaiano, sugli sviluppi di un angolo, ha risolto in mischia e senza concedere il tempo all’arbitro di fischiare il rigore per il fallo di mano di Gyomber.

Fragilità. La Salernitana non è uscita dal campo. La Lazio, invece, si è concessa una pausa. La chiave è semplice: appena il ritmo si abbassa e non sei aggressivo nei duelli, concedi spazio e pallone. L’inserimento di Maggiore e il colpo di testa di Tchaouna hanno evidenziato le difficoltà ad adeguarsi al nuovo sistema difensivo. Marusic e Patric troppo morbidi quando il centrocampista della Salernitana è andato al cross. Casale e Gila, guardando la palla e non l’uomo, sono stati scavalcati e hanno perso la marcatura. Lazzari. non ha chiuso la diagonale. Gol. La partita è diventata allegra come lo erano le due difese. Incertezze di Mandas. Bradaric e Maggiore hanno avuto due possibilità per pareggiare. Kamada, subendo la pressione di Coulibaly, non si è ripetuto da mediano: era fuori dal gioco, ai margini come nel resto della stagione.

Doppietta. Lazzari, trasferito da Tudor nell’inedito ruolo di esterno sinistro per non pestarsi i piedi con Felipe, ha cominciato a spingere. All’appello mancava l’invocatissimo Taty, bravo a costruire, meno a finalizzare: gioca per gli altri, passa il pallone, va poco al tiro. Così ci ha pensato di nuovo Felipe, entrando nella difesa della Salernitana, a ristabilire le distanze. Sponda di Castellanos, Luis Alberto ha visto l’inserimento, diagonale del brasiliano, Costil battuto. A quel punto, partita chiusa. La Salernitana si era rassegnata. Al tramonto è arrivato anche il quarto gol. Palla rubata da Rovella, destro di Isaksen, l’ultimo entrato. La Curva Nord non ha perdonato. La Lazio è stata fischiata anche al novantacinquesimo.


La Gazzetta dello Sport titola: .

Continua la "rosea":


• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:




La formazione biancoceleste:

La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Igor Tudor ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






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