Domenica 12 agosto 2001 - Atene, stadio Louis Spiridon - Olympiacos-Lazio 1-1

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12 agosto 2001 - Amichevole pre-campionato 2001/02

OLYMPIACOS: Eleftheropoulos, Mavroghenidis (71' Anatolakis), Amanatidis (71' Kontis), Bermoudez (83' Antzar), Tziortopoulos (66' Castillo), Patsatzoglou (77' Giovanni), Karembeu, Zé Elias (83' Poursanidis), Venetidis, Alvez (56' Roberts), Zetterberg (56' Niniadis). Allenatore: Lemonis.

LAZIO: Marchegiani, Colonnese, Favalli, Fernando Couto, Castroman, Mendieta (82' D.Baggio), Giannichedda, De La Peña (77' Fiore), Cesar (56' Gottardi), S.Inzaghi, Berrettoni (88' Poborsky). Allenatore: Zoff.

Arbitro: Sig. Kasnaferis.

Marcatori: 74' Berrettoni, 83' Roberts.

Note: ammoniti Patsatzoglou e Castroman per gioco scorretto. Calci d'angolo 7-2 per l'Olympiacos. Recuperi: 1' p.t., 2' s.t.

Spettatori: 30.000 circa.


Un pareggio quasi telefonato, in onore dello sponsor comune che ha voluto quest'amichevole e che vende cellulari. Una partita lenta e noiosa nel primo tempo, ravvivatasi nel finale grazie a un po' d'agonismo e qualche discreta iniziativa personale. Per Dino Zoff, comunque, nulla a che vedere con l'atmosfera di 18 anni fa, quando in questo stadio, intitolato al grande maratoneta Spiridon Louis, tentò con la Juve l'ultimo personale assalto alla coppa dei Campioni, fallito causa l'Amburgo e quel velenoso tiro di Magath. Ma per Dino non è tempo di ricordi: deve tenere sott'occhio soprattutto le prestazioni di tre uomini: il debuttante Cesar, il rientrante Couto, il ritardante (nel senso di preparazione fisica) Mendieta. Alla fine bene Couto, da rivedere invece sia lo spagnolo che il brasiliano. Quest'ultimo ha mostrato sicuramente qualcosa di buono in fase offensiva, sulla fascia sinistra, alternata però ad alcune indecisioni palla al piede, che non è il massimo per uno che viene dal Paese con i più grandi giocolieri del mondo. Per Cesar, come per Mendieta, c'è l'attenuante di una condizione fisica ancora precaria. Lo spagnolo, tra l'altro, è parso un po' abulico e svogliato, ma non può che trattarsi di un momento particolare, perché il valore tecnico-tattico del giocatore non può essere in discussione. E qualche sprazzo di classe messo in mostra ne è la conferma. Le note buone (si dovrebbe dire positive, ma meglio evitare equivoci) vengono da Fernando Couto. Il portoghese non dà l'impressione di uno cui manchi da quattro mesi l'agonismo della partita.

A questo punto Zoff non ha che da sperare in una riduzione della pena per doping in appello (a metà settembre probabilmente la decisione), perché con Fernando la difesa a tre non avrebbe solo una valida alternativa, ma una certezza. Non è un caso che Zoff lo schieri sul lato sinistro dei tre, visto che il posto di centrale nella difesa titolare sarà comunque del capitano Nesta. Couto convince nelle chiusure, coprendo anche qualche sbavatura difensiva di Cesar, e non disdegnando di dare una mano alla fase di costruzione del gioco. La partita offre qualcosa di interessante solo nel finale (con rissa) per via di qualche fallo di troppo. Buoni guizzi di Lucas Castroman sulla fascia destra (ma Inzaghi ne spreca uno da ottima posizione). Poi l'attivissimo Berrettoni, s'inventa un tiro cross valorizzato dal portiere greco, sorpreso dall'iniziativa del ragazzo, che così diventa meritatamente protagonista della serata con il gol. I greci tengono di più l'iniziativa, ma concludono poco e creano solo qualche mischia nella quale si disimpegna bene un Favalli essenziale in un ruolo non suo, quello del libero. E proprio da una mischia, nell'assalto finale dell'orgogliosa squadra del Pireo, nasce la punizione dal limite, tirata velenosamente dal brasiliano Giovanni (entrato da poco), non trattenuta da Marchegiani e ribadita in gol da Roberts. In definitivo, poco spettacolo per i 30 mila appassionati che sfidano il caldo umido della serata di Atene. Gli unici soddisfatti sono di sicuro i tifosi accomodati nei pressi della tribuna d'onore dove si accomoda la signora Karembeu, la splendida modella Adriana Sklenarikova. Lei sì che tiene fede alle aspettative.

Alessandro Nesta ieri non è andato nemmeno in panchina nell'amichevole con l'Olympiacos. Il tecnico Zoff, d'accordo con lo staff medico, ha preferito non rischiare il capitano alle prese con un po' di affaticamento muscolare. Il difensore però si è allenato un'ora prima della partita sul prato dello stadio olimpico ateniese, in compagnia del preparatore atletico Valter Di Salvo. Un po' di corsa, qualche allungo e lo stretching per non perdere l'elasticità muscolare. Sia lui che il febbricitante Negro saranno comunque disponibili per la partita contro il Copenaghen.

Fonte: La Gazzetta dello Sport