Domenica 19 maggio 1974 - Bologna, stadio Comunale - Bologna-Lazio 2-2

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19 maggio 1974 - 1.819 - Campionato di Serie A 1973/74 - XXX giornata

BOLOGNA: Buso, Roversi, Caporale, Battisodo, Cresci, Gregori, Pecci, R.Vieri, Savoldi I, Bulgarelli (46' Ghetti), Landini II. A disposizione: 12 Adani, 14 Mei. Allenatore: Pesaola.

LAZIO: F.Pulici, Petrelli, Polentes, Wilson, Oddi, Nanni, Franzoni, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico (86' Tripodi). A disposizione: 12 Moriggi, 13 Inselvini. Allenatore: Maestrelli.

Arbitro: Sig. Toselli (Cormons).

Marcatori: 7' Petrelli, 19' Savoldi I, 45' Pecci, 48' Chinaglia.

Note: giornata calda, terreno in ottime condizioni. In tribuna il presidente della Lega Carraro e il tecnico azzurro Vicini. Prima della gara grandi festeggiamenti per la Lazio con consegna di medaglie d'oro ai giocatori, a Maestrelli e a Lenzini da parte del Bologna. Sorteggio per il controllo antidoping negativo. Calci d'angolo 11 a 8 (pt 6 a 4) per la Lazio. Al fischio finale festosa invasione di campo da parte delle due tifoserie.

Spettatori: 40.000 circa di cui 15.000 giunti da Roma. Incasso £. 52.216.700.

Lo stadio di Bologna fotografato dalla curva biancoceleste  (gent. conc. sig. Carlo Amilcare Sciamplicotti)
I capitani Wilson e Bulgarelli con un piccolo tifoso rossoblù
Chinaglia e Savoldi
La formazione biancoceleste

Passerella finale a Bologna per i neo campioni d'Italia. Maestrelli schiera Franzoni e Polentes, per il resto tutti confermati. Dopo 30 secondi dal fischio d'inizio Nanni va in rete ma l'arbitro annulla per fuorigioco di Chinaglia. Rete solo rinviata, perché al 7' ci pensa Petrelli, dopo uno scambio con Franzoni, a portare in vantaggio la Lazio. Partita gradevole, il pubblico si diverte ed è la volta del Bologna a pareggiare con Savoldi I, che insacca alle spalle di Pulici in uscita; siamo al 19'. Al 45' è la volta di Pecci a portare in vantaggio il Bologna con uno splendido tiro al volo che batte l'estremo difensore biancoceleste. Il primo tempo finisce coi rossoblù in vantaggio per 2-1, ma l'unica preoccupazione dei laziali è far segnare Chinaglia per la classifica dei cannonieri.

Ed infatti è proprio l'ariete biancoceleste a pareggiare al 48' su perfetto passaggio di Re Cecconi ed a segnare il suo ventiquattresimo gol stagionale in campionato. La Lazio incanta col suo gioco; Nanni potrebbe portarla in vantaggio, ma il suo tiro colpisce il palo e attraversa tutta la porta. Poi le squadre tirano i remi in barca, l'arbitro fischia la fine dell'incontro e il pubblico invade festosamente il campo. A tarda notte, rientrando a Roma, un pullman di tifosi sbanda alle porte della capitale, forse per un malore dell'autista. Muoiono in tre, uno di loro era l'indimenticabile Alfredo Monza. Una tragedia che getta un velo di mestizia su una stagione meravigliosa.


l'Unità titola: "I biancoazzurri chiudono in bellezza a Bologna il loro brillante campionato. La Lazio festeggia il suo scudetto. Due reti per parte fra due squadre in stato di grazia. Applausi per tutti a Bologna e medaglie ai campioni d'Italia. I rossoblù dovranno disputare proprio a Roma, giovedì, la finalissima di Coppa Italia. I gol messi a segno da Petrelli, Savoldi, Pecci e Chinaglia".

L'articolo così prosegue: Per via di qualche screzio e colpo proibito capitati nella partita d'andata, fino a poco tempo fa il match di oggi fra bolognesi e laziali doveva essere pieno di pepe e animosità. Ma la Lazio ha vinto con anticipo lo scudetto e il Bologna dovrà disputare la finalissima di "Coppa Italia" giovedì prossimo proprio a Roma, per cui si è ritenuto di dovere placare ogni polemica, così che prima del match ci sono stati abbracci, fiori e tante medaglie per tutti. Conti ha dato una medaglia a Lenzini, i giocatori bolognesi hanno dato tante medaglie a quelli laziali, Pesaola addirittura ne ha date due a Maestrelli (la prima il trainer laziale l'aveva persa). Insomma, è venuta fuori una contesa che di contesa non ha proprio detto nulla. Si è giocato in tranquillità. Ci sono stati quattro gol perché in qualche modo occorreva accontentare il pubblico che anche oggi (pagando da un minimo di 3.000 lire a un massimo di 10.400) è accorso numeroso. E, ovviamente, la partita non ha avuto né vinti né vincitori e tutti se ne sono andati felici e contenti. L'unico ad essere seccato parecchio è stato, giustamente, il laziale Nanni. Gli è andata parecchio storta oggi. All'avvio ha segnato un bel gol, ma l'arbitro lo ha annullato per fuori gioco di Chinaglia. Nella ripresa il centrocampista azzurro ha sparato due gran legnate, ma la prima è finita sul palo e l'altra sulla traversa. Per il resto tutto secondo logica. L'inizio della partita è stato tutto laziale: c'è dopo un minuto il gol di Nanni annullato, ma all'8' c'è quello valido: azione Chinaglia, Petrelli, Franzoni questi restituisce immediatamente a Petrelli che controlla male, ma la difesa di casa fa ancora peggio e non riesce a liberare per cui Petrelli, dopo un attimo di sbigottimento, si avventa sulla palla e batte Buso. A questo punto c'è il risveglio bolognese e intorno al 20' i rossoblù agguantano il pareggio su azioni Cresci-Vieri la palla giunge a Savoldi leggermente spostato sulla destra: il centravanti supera Oddi poi chiama fuori dai pali Pulici e riesce a batterlo: per il centravanti bolognese (che è stato richiesto da Napoli, Fiorentina, Milan e Juventus) questa rete gli fa aumentare di un centinaio di milioni la sua quotazione sul "mercato".

Adesso il Bologna tiene il campo con decoro e crea qualche grattacapo alla Lazio che, a dire il vero, non è che appaia molto preoccupata. Fatto è che all'ultimo minuto del tempo il Bologna passa in vantaggio: c'è un calcio d'angolo battuto da Bulgarelli e dopo una difettosa respinta della difesa laziale, la palla capita dalle parti di Pecci che con una dosata legnata batte Pulici. Nella ripresa Pesaola che pensa soprattutto alla finalissima di giovedì col Palermo, lascia negli spogliatoi Bulgarelli e lo sostituisce con Ghetti. Dopo 3 minuti la Lazio acchiappa il pareggio definitivo: la compiacente difesa bolognese pasticcia un po', la palla attraverso Nanni e Re Cecconi arriva fra i piedi di Chinaglia e questi stavolta non perdona: è il 2 a 2. Nei restanti minuti la Lazio ha da proporre come si è detto un palo e una traversa di Nanni, mentre il Bologna ha una gran conclusione di Savoldi di testa sulla quale Pulici è bravissimo a deviare in angolo, poi Caporale ha una palla-gol, ma avendo per niente il piede morbido si lascia sfuggire l'occasione propizia. Ovviamente questa partita non va giudicata nel contesto di un campionato conclusosi anzitempo per tutte e due le squadre. La Lazio ha avuto a tratti buoni momenti, ma è chiaro che non dovendo chiedere assolutamente niente a questa partita ha giocato senza affanni. Frustalupi ha trotterellato e qualche volta ha ecceduto in sicurezza sbagliando. D'Amico non ha imbroccato la giornata giusta. I restanti laziali se la sono cavata egregiamente anche se Nanni ha giocato un po' per conto suo risultando alla fine un protagonista sfortunato. In difesa il migliore è stato Pulici, autore di due parate prestigiose; valide le incursioni offensive di Petrelli; Oddi in qualche modo, con le buone o con le cattive, si è difeso dignitosamente contro Savoldi. Il centrocampista più continuo è stato Re Cecconi, suggeritore attento.

Inizialmente Franzoni ha messo in crisi Roversi, mentre Chinaglia si è battuto su ogni pallone cercando le reti per la sua personale classifica. Il Bologna complessivamente non ha sfigurato. Ha ragione Pesaola quando dice che nella sua squadra mancano i ...piedi, cioè attraverso un meccanismo di movimenti i difensori riescono spesso a portarsi nei pressi dell'area di rigore avversaria e a mettersi in posizione agevole per la conclusione, ma quando arriva il pallone non riescono a tirare o a inquadrare la porta: cose incredibili anche oggi hanno combinato in fase d'attacco Caporale e Cresci. La difesa è apparsa ingenua in più di una occasione denunciando sbandamenti notevoli. In una partita sostanzialmente allegra Vieri, non marcato, ha potuto mettere a profitto l'abilità negli appoggi; non gli si può chiedere il contrasto. Discreto il primo tempo di Bulgarelli e sufficiente anche quello di Ghetti che lo ha sostituito. Non ha convinto Gregori, buoni nell'impegno Landini e Pecci. Savoldi è andato in gol su azione, il che, quest'anno, non gli è capitato molte volte: sulle 12 reti realizzate, 6 sono su calcio di rigore. Pur tuttavia il centravanti è fra i giocatori più richiesti di tutto il mercato.


In un altro articolo:

Chinaglia: "Ma chi è il vero capo cannoniere?"

... (omissis)... Alla Lazio si continuano i festeggiamenti iniziati domenica scorsa. A dire il vero il Bologna ha voluto strumentalmente (e lo si capisce bene) accentuare la gra festa per creare un clima favorevole per giovedì allo'Olimpico. Infatti ai giocatori, tecnici, e dirigenti laziali sono stati offerti fiori e medaglie e alla fine della partita anche numerose bottiglie di champagne. Sul "momento" laziale Maestrelli afferma: "Anche oggi si è vista una partita buona, con gol e emozioni, il pubblico si sarà sicuramente divertito. Sul futuro beh devo ancora parlare con il presidente e i dirigenti. Non abbiamo ancora tracciato un programma dato che tutti noi eravamo protesi a conquistare questo scudetto. Adesso andrò in clinica per un piccolo intervento, avrò il tempo per tracciare un programma definitivo per la prossima stagione. Però lasciatemi ribadire ancora una volta che questi giocatori sono stati veramente bravi. Si sono rivelati scrupolosi professionisti. Vorrei anche lanciare uno schietto e sincero augurio al Foggia perché torni al più presto in serie A". Chinaglia è tranquillo: "La classifica cannonieri? Beh mi hanno detto che Boninsegna ha realizzato due gol. Non mi resta che attendere che venga riesaminata la rete "contestata" contro il Genoa, poi si vedrà chi è il capo cannoniere".


Nota[modifica | modifica sorgente]

Nella notte del 20 maggio ritornando dalla trasferta di Bologna, periva in un tragico incidente stradale Alfredo Monza. Con lui moriranno altri 2 tifosi e l'autista del pullman che li trasportava.