Domenica 28 settembre 1980 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Catania 4-0

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28 settembre 1980 - 3 - Campionato di Serie B 1980/81 - III^ Giornata

LAZIO: Moscatelli, Spinozzi, Citterio, Perrone, Pochesci, Mastropasqua, Viola, Sanguin, Garlaschelli (56' Albani), Bigon, Greco (67' Valenzi). A disp. Nardin, Ghedin, Manzoni. All. Castagner.

CATANIA: Sorrentino, Raimondi, Croci, Casale, Tarallo, Chiavaro, Castagnini, Barlassina, Mastrangioli (28' Bonesso), Morra II, Piga Marco. A disp. Papale, Mencacci, Cantone. All. De Petrillo (in panchina Mazzetti).

Arbitro: Sig. Angelelli (Terni).

Marcatori: 4' Citterio, 15' Bigon, 42' Bigon, 67' Albani.

Note: giornata serena e calda, terreno in buone condizioni. Ammonito Spinozzi. Angoli 9-6 per la Lazio. Esordio in serie B per Raoul Albani classe 1957.

Spettatori: 25.000 (11.889 paganti).

Una fase della partita
(Gent.conc. Lorenzo D'Amario)
Garlaschelli in azione
La rete di Bigon
Da l'Unità: la cronaca della gara
Castagner osserva dalla panchina
Il biglietto della gara

La Lazio rompe il ghiaccio, conquista a suon di reti il primo successo nel torneo cadetto e getta le premesse per risalire al più presto in «A». Un'affermazione, quella dei biancazzurri, ancora più netta di quanto non dica il risultato: quattro gol, a spese di un Catania per la verità piuttosto dimesso, hanno riconciliato la squadra col pubblico. Ma, al di là dei due punti messi al sicuro dopo appena un quarto d'ora, la Lazio ha dimostrato d'essere una squadra di carattere che sa quello che vuole. Andata subito in gol, grazie ad una cannonata di Citterio, con una facilità straordinaria, la squadra non ha ripetuto l'errore commesso una settimana fa a Verona.

Invece di fermarsi, di rifugiarsi nella propria metà campo per difendere il vantaggio, ha continuato ad attaccare. Mastropasqua, Viola e Bigon, in netto progresso, hanno orchestrato la manovra schiacciando i rossoblu nella loro area. Il raddoppio è giunto puntuale al 15' e da quel momento il Catania è pressoché scomparso, se si eccettua qualche sporadica azione di alleggerimento che non ha mai impensierito la difesa laziale. Le lacune emerse a Verona e soprattutto la mancanza di mentalità vincente e di coraggio sono state cancellate con una prestazione spumeggiante. La squadra sembra aver trovato un buon amalgama. Giocatori, come Sanguin, che avevano denunciato un comprensibile ritardo di condizione per gli infortuni patiti, sono apparsi in confortante ripresa, Citterio è stato impeccabile sia in fase di copertura che di propulsione, sfruttando puntualmente i varchi aperti nella retroguardia etnea. Impiegato suo malgrado in un ruolo che non gli è congeniale, Garlaschelli ha avuto qualche battuta a vuoto, come Greco, veloce e insidioso ma talvolta a disagio nella posizione d'ala sinistra.

Due parole su Albani e Valenzi, entrati al 56' e al 68' a rilevare Garlaschelli e Greco. Si tratta di due giovanissimi da rivedere e in un campionato come quello di «B», con i suoi 38 incontri, avranno l'occasione di essere messi alla prova Il primo ha comunque segnato un gol di ottima fattura, mentre il secondo, in campo soltanto negli ultimi venti minuti, ha ancora molto da imparare. Per concludere, le principali note di cronaca. La Lazio parte a spron battuto e già al 4' sblocca il punteggio. C'è una punizione dal limite dopo un fallo subito da Garlaschelli. Viola tocca corto per Sanguin che lascia a Citterio: gran botta di sinistro del terzino e palla in rete. Il Catania abbozza una timida reazione e all'8' Morra sfiora l'incrocio dei pali con un destro da fuori area. Ancora attacchi dei padroni di casa che bissano il successo al 14': Garlaschelli appoggia a Bigon sulle tre quarti, la mezz'ala scatta e, vinto un rimpallo su Casale, avanza e batte sull'uscita il portiere rossoblu con un preciso rasoterra.

L'azione più pericolosa degli ospiti è al 39': Morra calcia a colpo sicuro ma Perrone libera sulla linea. Passano tre minuti e arriva il terzo gol, ancora di Bigon. Mastropasqua lancia Citterio, cross dal fondo che trova il capitano puntuale nell'appoggiare la palla in rete. Ripresa. La Lazio comanda il gioco a suo piacimento e al 67' porta a quattro le segnature. Sanguin alza un pallonetto che scavalca stopper e libero etnei. Albani, sul filo del fuorigioco, è in agguato, aggancia al volo e spara un destro imparabile. Il Catania è alle corde ed i biancazzurri anche se visibilmente paghi del punteggio, riescono a sfiorare la quinta marcatura con un guizzo di Valenzi.