Domenica 9 marzo 1997 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 0-0

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Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1996/97 - 23ª giornata - Cagliari-Lazio 0-0

CAGLIARI: Sterchele, Pancaro, Villa, Minotti, Bettarini, Muzzi (66' Scugugia), Berretta, Sanna, O'Neill (66' Lonstrup), Dario Silva, Tovalieri. A disposizione Abate, Taccola, Tinkler, Cozza, Carlet. All. Mazzone.

LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta, Chamot, Favalli, Buso (46' Rambaudi), Fuser, Piovanelli, Nedved, Protti, Signori (57' Gottardi). A disposizione Orsi, Fish, Grandoni, Marcolin, Baronio. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Farina (Novi Ligure).

Note: ammoniti Chamot, Dario Silva, Lonstrup. Espulso il dirigente accompagnatore del Cagliari Giorgio Cellino.

Spettatori: paganti 5.235 per un incasso di L. 121.405.000; abbonati 9.463 per una quota di L. 215.682.000.

Una fase di gioco
Una fase di gioco
Lazialità di aprile 1997

La Gazzetta dello Sport titola: "Il Cagliari sbatte contro un muro. Un palo, una traversa e Marchegiani salvano la Lazio. La squadra di Mazzone gioca bene ma non riesce a concretizzare i suoi attacchi. Dopo un brutto primo tempo, la Lazio gioca meglio nella ripresa ma nel finale è ancora il Cagliari a sfiorare il gol".

Continua la "rosea": Mancava una manciata di secondi alla fine. L'arbitro Farina stava già portando il fischietto alle labbra, quando il Cagliari lanciava l'ultimo, disperato assalto alla porta di Marchegiani. C'era un angolo calciato da Minotti. Villa riprendeva la palla e colpiva in pieno la traversa. Si avventava Lonstrup che metteva dentro, però aiutandosi sfacciatamente con la mano e rimediando, così, una sacrosanta ammonizione. Appena il tempo di segnare il nome sul taccuino, e Farina fischiava la fine. Svaniva così, definitivamente, il sogno del Cagliari di guadagnare i 3 punti. Deve prendersela innanzitutto con la malasorte, la formazione isolana. Oltre alla traversa colpita al 49', c'era stato il palo preso in pieno da Silva al 17' del primo tempo e qualche parata di Marchegiani (una, su Tovalieri, era stata prodigiosa) a tenere incatenato il risultato sullo 0-0. E' vero, anche la Lazio ha avuto la sua dose di sfortuna. Ci riferiamo all'infortunio che, nel secondo tempo, ha tolto di mezzo Signori. Nel primo tempo, la Lazio era chiaramente in difficoltà contro un Cagliari deciso a chiudere il conto al più presto. Fra quelli maggiormente attivi, Silva, che pareva deciso a mostrare finalmente qualcosa di buono. Ma il migliore del Cagliari e, insieme con Marchegiani, il migliore della partita è stato Pancaro. Sulla fascia destra, una spina costante nel fianco della Lazio. Dicevamo dell'inizio galoppante del Cagliari.

Già al 3' Muzzi sbagliava misura di testa, su passaggio di Silva. Al 12' e al 13' ancora Silva in evidenza. Nel secondo caso, il tiro veniva fermato da Marchegiani. Al 17', Silva, lanciato da Pancaro, colpiva in pieno il palo alla destra del portiere laziale. La Lazio in difficoltà si aiutava con l'esperienza e facendo scattare il fuorigioco. Uno segnalato a Silva, determinava la spropositata reazione di Giorgio Cellino, dirigente accompagnatore del Cagliari, che cercava di avvicinarsi urlando al guardalinee Zuccolini ma veniva bloccato. Interveniva immediatamente Farina, che cacciava dal campo il troppo focoso dirigente. Al 43' la grande parata "salva-risultato" di Marchegiani su Tovalieri, lanciato da O'Neill. Al 47' un fallo di mano di Fuser in area scatenava qualche protesta del Cagliari. Un Cagliari bello a vedersi e una Lazio con molti problemi. Le cose cambiavano nella ripresa. Con Rambaudi al posto di Buso, la Lazio era più tonica. Al 13', Gottardi sostituiva Signori infortunato. Seguiva il periodo migliore della Lazio, almeno quanto a predominio territoriale. Per lunghi tratti, il Cagliari non riusciva a superare la metà campo. Solo nel finale, i rossoblù si scrollavano di dosso la fatica e si rifacevano sotto. E, nel finale, era la traversa a spezzarne le velleità di vittoria.


Dal Corriere della Sera:

Marchegiani grande, Silva scatenato, ma impreciso e scoordinato, Signori che si infortuna quando sta per concludere a rete e due squadre che raggranellano soltanto un punto per le loro classifiche, per un verso o per l'altro, non esaltanti. Cagliari-Lazio è tutta qui. Ma lo 0-0 finale non ha annoiato. Il Cagliari, per puntare alla salvezza, doveva assolutamente vincere: non l'ha fatto, ma la speranza, seppure più sfocata, resta ancora in piedi, visti i risultati delle concorrenti; lo stesso discorso vale per la Lazio, impegnata in una disperata rincorsa all'Europa. Tra le due situazioni, comunque, la più difficile è quella del Cagliari, e per questo la squadra di Mazzone, finché il fiato l'ha sorretta, ha giocato d'assalto. Di occasioni gol ne ha imbastite parecchie (Mazzone, a fine gara, ne ha contate otto), ma tutte si sono scontrate, oltre che con l'ottimo portiere avversario, con la sfortuna (palo di Silva, viziato però da un fallo di mano; e traversa di Villa, non sfruttata da Lonstrup), con la giornata poco felice di Tovalieri, con la non usuale apatia di Muzzi, con l'inconsistenza, in fase conclusiva, di un Silva sempre volenteroso e che, fino alla tre quarti, ha messo in grande difficoltà la difesa biancoceleste. La Lazio ha contenuto, talvolta con affanno, le frequenti offensive dei sardi e ne ha subito l'iniziativa per tutto il primo tempo. Nella ripresa, Zoff ha la trovata giusta: fuori Buso e dentro Rambaudi, che porta nuova linfa e nuove idee. Ma dodici minuti dopo, la Lazio perde il suo uomo più significativo: in uno stacco per colpire di testa un pallone d'oro regalatogli da uno svarione della difesa di casa, Signori, si infortuna (contrattura) ed esce, sostituito da Gottardi. Le potenzialità offensive laziali restano così affidate al solo Protti, ancora lontano anni luce da un rendimento apprezzabile. Poi Mazzone richiama O'Neill e Muzzi per sostituirli con due difensori per difendere il punticino fin lì conquistato. Finisce così 0-0, anche se proprio il nuovo entrato Lonstrup ha le occasioni più limpide per sbloccare il risultato: al 37' quando, a porta sguarnita, conclude alle stelle una bella azione Silva-Tovalieri, e al 48' quando non trova di meglio che il pugno per spedire in rete una palla scagliata da Villa sulla traversa.


Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

Mazzone fa i complimenti ai suoi, Zoff continua a sottolineare un'emergenza che diventa sempre più grave dopo l'incidente occorso a Beppe Signori, stiratosi all'adduttore della gamba destra. "Ho saltato di testa - racconta il capitano - e ho sentito una fitta. Però non credo sia grave. Spero già di tornare fra due settimane contro il Vicenza". Intanto però domenica prossima, con Casiraghi ancora fermo, ci sarà solo Protti disponibile in attacco e Zoff dovrà inventarsi qualcuno da affiancargli: "Vedremo, ci penserò. Intanto però la situazione resta delicata per noi, siamo sempre più in emergenza. E' arrivato questo punto e dobbiamo accontentarci. Il Cagliari nel primo tempo ha giocato molto bene e ci ha costretto a rimanere indietro: lo abbiamo sofferto. Nella ripresa ci siamo aggiustati e abbiamo avuto anche qualche occasione". Il protagonista della Lazio è stato un impeccabile Luca Marchegiani: "Non voglio sembrare presuntuoso, ma certe caratteristiche le ho e cerco di sfruttarle. Se dite che do sicurezza alla squadra, non posso che esserne orgoglioso. Però con un punto a partita non si va in Europa. Infine voglio fare i complimenti all'arbitro. E' stato sempre bravo nelle occasioni più delicate: il fallo di mano di Lonstrup non era facile da vedere". Orgoglioso anche Carlo Mazzone, del suo Cagliari: "Abbiamo giocato un primo tempo di grande intensità, creato 6-7 palle gol e non abbiamo vinto per bravura di Marchegiani ed un pizzico di sfortuna. L'arbitraggio ? Inutile recriminare". Quasi una presa di distanza da Giorgio Cellino, il dirigente accompagnatore (fratello del presidente) che si è fatto espellere per le plateali proteste.