Giovedì 23 settembre 2021 - Torino, stadio Olimpico Grande Torino - Torino-Lazio 1-1

Da LazioWiki.

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23 settembre 2021 – Torino, stadio Olimpico Grande Torino - Campionato di Serie A, V giornata - inizio ore 18.30


TORINO: V. Milinkovic, Djidji, Bremer, Rodriguez, Singo, Pobega, Mandragora (62' Lukic), Aina (62' Ansaldi), Linetty (73' Rincon), Brekalo (73' Pjaca), Sanabria. A disposizione: Berisha, Gemello, Buongiorno, Vojvoda, Zima, Baselli, Warming, Verdi. Allenatore: Juric.

LAZIO: Reina, Marusic (62' Lazzari), Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj, Akpa Akpro (79' Muriqi), Cataldi (70' Leiva), Luis Alberto (46' S. Milinkovic), Raul Moro (46' Pedro), Immobile, Felipe Anderson. A disposizione: Strakosha, Adamonis, Patric, Radu, Basic, Escalante, Romero. Allenatore: Sarri in panchina Martuscielloi per squalifica del tecnico titolare.

Arbitro: Sig. Abisso (Palermo) - Assistenti Sigg. Tegoni e Vono- Quarto uomo Sig. Marcenaro - V.A.R. Sig. Orsato - A.V.A.R. Sig. Vivenzi.

Marcatori: 76' Pjaca, 90'+1' Immobile (rig).

Note: osservato un minuto di silenzio in memoria di Romano Fogli. Ammonito al 17' Mandragora, al 31' Aina, al 37' Brekalo, al 45'+2' Marusic, al 60' S. Milinkovic, al 66' Luiz Felipe tutti per gioco falloso. Angoli 6-5. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.

Spettatori: 12.000 circa.


Felipe Anderson in azione
Elseid Hysaj
Francesco Acerbi
Danilo Cataldi
L'abbraccio tra i fratelli Milinkovic
Foto Ansa
Un'azione d'attacco biancoceleste
Foto Ansa
Il calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile
Foto Ansa
L'esultanza del bomber biancoceleste dopo la marcatura <br Foto Ansa
Le due formazioni schierate a centrocampo
Foto Ansa
Luiz Felipe in un'azione di gioco
Foto Ansa

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Toro, bello e beffato. Pjaca colpisce per l'1-0. Ingenuità di DjiDji al 91'. Immobile, pari di rigore. I granata dominano la gara, l’attaccante croato entra e segna il secondo gol di f‌ila. La Lazio si salva nel f‌inale".

Continua la "rosea": Toro sempre più entusiasmante. Stavolta il guizzo sotto rete di Pjaca non produce un meritatissimo successo perché nel corso della sfida tre gol che sembravano già fatti vengono derubricati a "pericoli scampati" da un Reina in vena di prodezze. Però la prestazione corale resta eccellente: Lazio annichilita, quasi cancellata dal campo in un secondo tempo dominato dai granata. A salvare Sarri (in tribuna causa squalifica) un rigore "regalato" al novantesimo da Djidji e trasformato con freddezza da Ciro Immobile. Autore tre minuti prima dell’unico tiro verso la porta di Vanja Milinkovic, inzuccata da angolo respinta prima dalla traversa e poi dal portiere. Sì, la produzione offensiva dei biancocelesti è tutta qui perché il tentativo dello stesso Immobile nel primo tempo va catalogato tra le innocue "telefonate". Dunque solo Toro: si può ben capire, quindi, il rammarico espresso negli spogliatoi a voce alta dal tecnico croato e dai suoi ragazzi. La partita l’ha fatta Juric col suo calcio basato sugli assalti da scatenare dopo una feroce caccia al pallone. Se si vuol trovare un motivo consolatorio per il mancato incasso dei tre punti, questo monologo contro un avversario di alto profilo rappresenta un bel viatico in vista del derby di sabato, e difatti al fischio conclusivo la Maratona ha tributato ai suoi beniamini (ai vecchi e, soprattutto, ai nuovi) gli onori destinati ai vincitori.

Nella boxe il verdetto sarebbe stato unanime: k.o tecnico. E invece la classifica si è mossa poco. Perché tra il 42’ del primo tempo e il 24’ della ripresa il vecchio Josè Reina (classe 1982: l’Italia di Bearzot vinceva il Mondiale) ha risposto da campione a una girata di testa di Sanabria (e dopo la mano del portiere c’è pure la traversa a sventare) e a una legnata in diagonale di Ansaldi che pareva davvero imparabile: è scattata una molla e il pallone al posto di finire in rete è andato in angolo. Poi irrompe dalla panchina Pjaca, come col Sassuolo, e su cross perfetto di Singo riesce finalmente a superare Reina (girata di testa nell’angolo più lontano): a quel punto sembra proprio fatta. Solo che quattro minuti più tardi, il portiere laziale ha completato il suo trittico di capolavori arrivando in tuffo su un rigore in movimento calciato dallo stesso Pjaca su pregevole assistenza di Lukic. Occhio, è un episodio fondamentale. Perché evitato lo 0-2, la Lazio ha avuto il classico sussulto di orgoglio, aiutato dalla mossa della disperazione fatta dalla panchina un minuto prima della terza prodezza di Reina: dentro anche Muriqi.

Contenimento. Negli ultimi 10’, il Toro si è quindi predisposto a un realistico contenimento. Sarri stava giocando con quattro punte (Anderson, Pedro, Immobile e, appunto, Muriqi) più uomini di spiccate qualità offensive quali Lazzari e Sergej Milinkovic, di conseguenza Juric ha organizzato una retroguardia a cinque limitando le uscite in contropiede di Singo e Ansaldi e ordinando a Rincon e Lukic, inseriti da poco, di badare più alla fase di contenimento che a quella di propulsione. Questo atteggiamento ha pagato nel senso che la Lazio è riuscita a costruirsi una palla gol soltanto al termine di quattro angoli consecutivi, tutti calciati in maniera velenosa da Felipe Anderson, fin lì notato solo per una sgroppata a inizio ripresa conclusa da un cross radente sul quale Pedro arrivava con un secondo di ritardo. Sull’ultimo corner lo stacco di Immobile respinto dalla traversa ha dato nuovo slancio ai laziali. Ma senza l’eccesso di impeto di Koffi Djidji che ha indotto l’arbitro a concedere il rigore, la partita sarebbe terminata col risultato più giusto.

Il contrasto. A provocare l’errore del difensore granata (fin lì impeccabile) un controllo in area "a seguire" di Vedat Muriqi. Con maggiore calma, il difensore si sarebbe limitato ad accompagnare l’attaccante verso l’esterno (dov’era diretto il pallone) anche perché in zona era arrivato Bremer. Invece Djidji ha cercato subito il contrasto trovando il corpo di Muriqi al posto della sfera. Bravo Immobile a trasformare in uno stadio che lo aveva beccato sonoramente a ogni pallone toccato. La Lazio si è salvata grazie al suo capitano, ma il punto è l’unica cosa buona di questa serata. La manovra corale latita, troppi uomini si esprimono al di sotto dei loro standard. Meno male che la classifica non è ancora allarmante, però i numerosi avvicendamenti in formazione fatti da Sarri non hanno prodotto segnali incoraggianti. Però siamo appena a fine settembre e il lavoro di un tecnico appena arrivato esige tempi ragionevolmente più lunghi.


► Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:


Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:


► Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:




Galleria di immagini sulle reti della gara
La rete del vantaggio granata
Il pareggio di Ciro Immobile



La formazione biancoceleste:
Reina, Immobile, Acerbi, Luiz Felipe, Akpa Akpro, Luis Alberto;
Hysaj, Felipe Anderson, Raul Moro, Marusic, Cataldi
La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






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