Domenica 15 maggio 2016 - Firenze, Pala Isolotto - Isolotto-Lazio 3-3

Da LazioWiki.

Stagione

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15 Maggio 2016 - PLAY OFF SCUDETTO DI CALCIO A 5 FEMMINILE - 2015/16 – SEMIFINALE - Ritorno – ore 18:00

ISOLOTTO: Giustiniani, Da Rocha, Martin Cortes, Gayardo, Blanco, Brugnoni, Soldevilla, Mauro, Teggi, Del Prete, Galluzzi, Duco. Allenatore: Daniele D'Orto.

LAZIO: Cacciola, Mercuri, Lisi, Taty, Presto, Siclari, Lucileia, Chiesa, Menichelli, Violi, Brandolini, De Angelis. Allenatore: Valeria Scattone.

Arbitri: Sig.ra Salvatore (1°), Sig. Parente (2°), Sig. Giannini (crono).

Marcatori: 13'10" pt Cortes (I), 14'00" pt Violi (L), 18'53" pt Duco (I), 7'50" st Duco (I), 9'17" st Lisi (L), 10'45" st Taty (L).

Note: Lucileia (L) si fa parare un rigore da Giustiniani al 13'00" pt. Due tiri liberi sbagliati dall'Isolotto. Espulse Gayardo (I) al 19'21" pt e Lucileia (L) al 7'30" st, entrambe per doppia ammonizione, ed entrambe squalificate per una gara per reiterato comportamento non regolamentare. Ammonite Blanco (I), Soldovilla (I), De Angelis (L), Taty (L) e Presto (L).


Corrsport del 13/05/2016
Corrsport del 15/05/2016
Corrsport del 16/05/2016
L'entrata del Pala Isolotto
Arbiri e Capitani
L'entrata delle squadre
Lucileia marcata a vista
Marcella Violi, autrice dell'1-1
Le brasiliane contro (Taty e Cely)
Benedetta, più grintosa che mai
Valentina in azione
La ex Sara, portiere dell'Isolotto
Le indicazioni di Taty
Una curiosa espressione di Martina
Ancora Martina
Piccolo diverbio tra Martina e Cely
Taty e Benedetta attorno alla ex Cely
Cartellino per Lucileia
Le inutili proteste di Lucileia
Lucileia vede la partita dietro i vetri ...
La felicità di Taty per il 3-3 finale

Dal Sito www.calcioa5anteprima.com (11 Maggio 2016): Loggia Vernici, Piersigilli: "Non vediamo l'ora di tornare in campo". Il presidente assicura: "Dopo la sconfitta-beffa di domenica non ci abbattiamo di certo, magari proveremo ad essere meno belli ma vincenti. Scattone? Finora era stata la vice Lelli, sta continuando quel lavoro". Una beffa, di sicuro. Ma ancora di più voglia di provare a ribaltare il risultato perché in fondo, per la terza volta in altrettante gare, la Loggia Vernici Lazio ha dimostrato di esserci, di valere l’Isolotto. Anche se, come negli altri due precedenti, è rimasta con le mani vuote. Una sconfitta forse ancora più bruciante, quella di domenica scorsa a Fiano Romano, maturata nell’ultimo minuto al termine di una gara condotta e gestita piuttosto bene dalle biancocelesti. Ma al di là di questo, nessun contraccolpo a livello mentale. Il rischio, in teoria, ci sarebbe pure, ma il Presidente Valerio Piersigilli esclude fermamente l’ipotesi. ”Prendere due gol all’ultimo minuto di gioco è stato un brutto colpo, lo ammetto – precisa il Presidente – ma non ci abbattiamo di certo perché è stata l’ennesima prova che questa squadra ha tutto per competere ai massimi livelli e, se possibile, anche per prendersi la rivincita a Firenze. Non sarà facile, ma siamo tutti convinti di poter fare al meglio la nostra parte, magari senza distrazioni nel finale. Domenica scorsa abbiamo giocato alla grande per 39' e rovinato tutto in meno di un minuto per colpa nostra. Ma adesso guardiamo avanti, non vediamo l’ora di scendere in campo per cercare la vittoria. Il detto ”non c’è tre senza quattro” non esiste: magari stavolta saremo meno belli e un pizzico più concreti e fortunati”. Sulla questione ”panchina”, per Piersigilli non c’è nessun ”caso”. Anche se l’allontamento di Lelli in corso d’opera, forse, un piccolo ”segno” può averlo lasciato. Valeria Scattone è stata la vice Lelli per gran parte della stagione – conclude Piersigilli - perciò la squadra sta proseguendo sul lavoro iniziato la scorsa estate. Anche in questo caso non credo possa cambiare molto, a livello mentale ma soprattutto tecnico. In campo ci vanno le ragazze, dipende molto da loro”.


Dal Sito www.laziopolis.it (15 Maggio 2016): Poteva essere la terza finale scudetto consecutiva per le biancocelesti ma l’impresa non è riuscita. In casa dell’Isolotto Firenze la squadra di Scattone non è andata oltre il pareggio per 3-3 e la squadra toscana, forte della vittoria nella gara di andata (2-3 a Fiano Romano) si è aggiudicata il pass per la finalissima. Un peccato soprattutto perché la squadra allenata da Scattone nella gara di sette giorni fa, si era fatta recuperare a un minuto dalla fine. I gol di Violi, Lisi e Taty non sono quindi bastati, anche per l’espulsione di Lucileia decisa dal duo arbitrale. In precedenza era stata espulsa anche Cely Gayardo per l’Isolotto, ex proprio biancoceleste. Montesilvano e Isolotto si giocheranno quindi il tricolore a partire da domenica prossima 22 marzo.


Dal Sito www.calcioa5anteprima.com (16 Maggio 2016): Loggia Vernici Lazio, De Angelis: "Ha vinto la squadra più cinica". Intervista alla giocatrice biancoceleste: "La gara di andata ha pesato tanto nell'economia del doppio confronto. Ora c'è delusione, ma sappiamo di averci provato con tutte le nostre forze, oltre lo scetticismo generale". Fuori, ma con grande onore. E con parecchi rimpianti. Più per la gara di andata che per quella di ieri in cui la Loggia Vernici Lazio ha dimostrato, ancora una volta, di valere la finale. Perché forse, senza quello ”svarione” nell’ultimo minuto del match di Fiano Romano le biancocelesti avrebbero potuto davvero arrivare alla tanto agognata terza finale consecutiva, ma hanno dovuto fare i conti con un Isolotto che, dal canto suo, non ha fatto altro che confermare le sue grandissime qualità confermandosi la ”bestia nera” delle laziali. ”Sapevamo che la partita di ritorno sarebbe stata un’enorme incognita – commenta Benedetta De Angelis - e gli episodi rocamboleschi che si sono susseguiti lo hanno dimostrato. Quindi, a posteriori, penso che ciò che ha influito maggiormente sia stata la partita di andata. Non dovevamo e non potevamo perdere in quel modo, arrivare a Firenze con un vantaggio a nostro favore avrebbe sicuramente reso tutto meno complicato. Ha vinto la squadra più forte? Ha vinto la più cinica”. Alla resa dei conti, pesa anche quel rigore che Giustiniani ha parato a Lucileia, poi espulsa a seguito di due gialli (eccessivi?) per simulazione: se la brasiliana avesse realizzato, forse sarebbe cambiata l’inerzia della partita. ”Il rigore fallito da è la dimostrazione che anche i campioni possono sbagliare, ma non per questo sono da considerare meno campioni, anzi – chiarisce De Angelis -. Una partita non toglie assolutamente i meriti di un’intera stagione giocata ad altissimi livelli, segnando un gol più bello dell’altro”. Questo è il momento dell’amarezza e della delusione, ma entrambe sono così vive proprio perché l’obiettivo finale, alla prova dei fatti, è rimasto davvero a pochi millimetri. ”Sappiamo di averci provato con tutte le nostre forze – conclude De Angelis - oltre i problemi e lo scetticismo generale, e di aver dato il massimo. Ma dobbiamo assolutamente migliorare per evitare quegli errori che, in partite come queste, ti puniscono. Faccio il mio sincero in bocca al lupo alle due squadre finaliste”.


Dal Sito www.shefutsal.it (16 Maggio 2016): Duco porta in finale l’Isolotto; cuore ed audacia non bastano alla Lazio C5 Femminile. Dopo ottanta minuti di memorabile battaglia, l’Isolotto Calcio a 5 Femminile conquista la prima finale scudetto della sua storia eliminando la Loggia Vernici Lazio Femminile, sempre presente nelle finali delle ultime due stagioni. Semifinale equilibratissima e spettacolare quella tra gigliate ed aquilotte, che ha regalato a tifosi due gare vibranti, a tratti concitate, incerte e rocambolesche che hanno stregato il pubblico. Una Lazio con un cuore immenso esce a testa alta e senza demeritare ma pagando a carissimo prezzo gli ultimi sciagurati 65 secondi della gara di andata (da 2-1 a 2-3). L’Isolotto mostra solidità e possesso palla e quando affonda fa male con una semplicità che ha del divino. Soprattutto può contare su molte frecce al proprio arco e quando non segnano Dayane, Blanco o Gayardo ci pensano Duco e Cortes. Al Pala Isolotto in una domenica pomeriggio umida e grigia è andata in scena la gara decisiva per l’accesso alla finale scudetto, anticamera dell'eden tricolore. Da una parte la squadra di Mister D’Orto galvanizzata dalla vittoria per 2-3 ottenuta con un incredibile colpo di coda a Fiano Romano sette giorni prima. Dall’altra la Lazio chiamata a resettare la testa e cercare l’impresa contro un avversario che è riuscita ad imbrigliare e tenere sotto per quasi tutta la semifinale di andata. La partita è da subito intensa, travolgente, impetuosa; da bordo campo, a pochi passi dal pallone, i respiri delle atlete diventano urla di battaglia ed i loro sguardi sono saette che fulminano l’avversaria di turno. Partita energica e vigorosa, dove c’è bisogno del gesto tecnico, dell’intuizione di gioco ma anche di fisicità e di un pizzico di malizia. Non manca davvero nulla a questa partita capace di rapire l’attenzione del pubblico e trascinarlo in un saliscendi di emozioni fino alla sirena finale. Vola il tempo, si susseguono i colpi di scena; una doccia emozionale travolge il pubblico che fa traboccare di passione il piccolo Pala Isolotto. Iniziano Lucileia e Dayane a scaldare le mani dei portieri, poi ci provano Violi (palo) e Taty. Gayardo trova Lisi sulla linea di porta a salvare il risultato. Le squadre si pressano quasi ai 12 metri e cercano di superarsi incessantemente senza risparmiare nulla, che sia una goccia di sudore o una rude sportellata. Duco impegna con un siluro da fuori area Cacciola che si rifugia in angolo e dall’altra parte la ripartenza brasiliana Taty-Lucileia chiama Giustiniani alla provvidenziale uscita. Al minuto numero 13 succede di tutto: prima Cacciola sfodera una parata miracolosa a mano aperta su girata in area di Dayane. Poi il veloce contrattacco della Lazio viene spezzato da un tocco di mano in area di Soldevilla. Rigore per la Lazio che Lucileia batte male e Giustiniani intuisce bene. Il gelo silenzia per un attimo i canti incessanti degli Orgogliosi. Fallito il rigore Mister Scattone chiede subito il time out ma la palla è dell’Isolotto che riparte ancora e trova con Cortes il jolly incrociato verso i pali lontani (1-0). Neanche il tempo per chiedersi se la Lazio saprà reagire al colpo o se i fantasmi di Fiano inizieranno ad aleggiare anche a Firenze, che Violi, dopo altri 50 secondi, mette fine alle paure ed ai dubbi biancazzurri. Il numero 13 riscatta un paio di ingenuità commesse in gara-1 e con un diagonale dalla distanza beffa Giustiniani e ristabilisce la preziosa parità (1-1). L’Isolotto ha l’opportunità di mettere nuovamente la freccia con due tiri liberi, entrambi falliti (fuori e parato). Il nuovo vantaggio viola arriva quando manca poco più di un minuto alla fine del primo tempo, grazie ad un’invenzione di Duco che interviene di tacco, spalle alla porta, su un tiro di Gayardo e sigla il nuovo sorpasso (2-1). Come nei migliori thriller l’ennesimo colpo di scena arriva in extremis, quando a Gayardo viene fischiato un fallo di simulazione nell’area avversaria. Per la brasiliana arriva così la seconda ammonizione e conseguente espulsione. Pesante tegola per l’Isolotto che comunque resiste negli ultimi ventuno secondi giocati in inferiorità numerica e poi ha l’intervallo per riordinare le idee. In 5 contro 4 la Lazio diventa inconcludente nel primo minuto e mezzo della ripresa e non costruisce occasioni, subendo a sua volta lo stesso trattamento dagli arbitri al 7': simulazione in area fischiata a Lucileia ed ammonizione. È la seconda anche per il numero 10 che deve guardare il resto della partita da dietro una porta a vetri. L’Isolotto capitalizza al meglio la superiorità ed è ancora Duco che trova un diagonale velenoso e mette a segno l’allungo (3-1). Senza Lucileia, sotto di due gol e con un altro gol di scarto da recuperare la Lazio costruisce un altro capolavoro di generosità e audacia. Mister Scattone alterna Lisi portiere di movimento ed in cento secondi le ospiti accorciano proprio con il loro capitano, dopo un pregevole scambio con De Angelis (3-2). Passa un altro giro di lancette, il cuore non ha ripreso ancora il suo battito normale, ed arriva il bolide terra-aria di Taty che sbatte sotto la traversa, rimbalza a terra e gonfia la rete. Pareggio 3-3 quando mancano ancora dieci minuti alla fine. Entrambe le squadre aumentano la pressione; le giocatrici sono chiamate a raschiare il fondo delle loro energie, a chiedere ai muscoli quello sforzo aggiuntivo che l’orgoglio avidamente reclama. Taty salva sulla linea di porta una conclusione di Duco. Siclari sfiora il palo su schema d’angolo. Cortes prova a sorprendere Cacciola dalla lunghissima distanza. L’ultimo sussulto degli Orgogliosi è per una deviazione mancata di un soffio da Lisi su un prezioso assist di Taty nell’ultimo minuto di gioco. Si ferma così ad un metro dalla porta il sogno della Lazio che ai punti avrebbe meritato di più per quanto ha fatto vedere in tutti gli ottanta minuti della semifinale, sia come gioco che come temperamento. Vola in finale scudetto un Isolotto cinico e spietato nel ribaltare il risultato in gara-1 e capace di difenderlo al ritorno con una Duco decisiva ed in forma smagliante. La finale scudetto del Calcio a 5 Femminile italiano 2015-2016 è del tutto inedita: Montesilvano ed Isolotto non sono mai arrivate tanto lontano da quando c’è la Serie A. Gara-1 lunedì 23 maggio alle ore 20:30 al Pala Roma di Montesilvano in diretta su RAI Sport 2. Poi tutti a Firenze per gara-2 (domenica 29 maggio) ed eventuale “bella” giovedì 2 giugno (sempre in diretta su RAI Sport 2). Due i precedenti in questa stagione tra abruzzesi e fiorentine, entrambe a favore della squadra di Mister D’Orto: a marzo lo spettacolare quarto di Final Eight in cui le gigliate si imposero per 6-3 (dopo un primo tempo equilibratissimo) e a Firenze il 6-5 nella penultima giornata del Girone Gold. Tante top players in campo e tanta fame di tricolore; tutti gli ingredienti giusti per una finale scudetto che promette di mandare gli appassionati in brodo di giuggiole!




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