Domenica 18 febbraio 2024 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 1-2

Da LazioWiki.

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18 febbraio 2024 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXV giornata - inizio ore 12.30


LAZIO: Provedel, Lazzari (76' Pellegrini), Patric (11' Casale), Gila, Marusic, Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto (76' Kamada), Isaksen (65' Pedro), Immobile (65' Castellanos), Felipe Anderson. A disposizione: Sepe, Mandas, Hysaj, Napolitano, Andre Anderson, Sana Fernandes. Allenatore: Sarri.

BOLOGNA: Skorupski, Posch, Beukema, Lucumi, Kristiansen (85' Calafiori), El Azzouzi (72' Aebischer), Orsolini, Ferguson, Fabbian (72' Urbanski), Saelemaekers (72' Ndoye), Zirkzee. A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Ilic, Moro, karlsson, Ndoye, Corazza, Odgaard, Lykogiannis, De Silvestri. Allenatore: Thiago Motta.

Arbitro: Sig. Maresca (Napoli) - Assistenti Sigg. Mondini e Ricci - Quarto uomo Sig. Feliciani - V.A.R. Sig. Mazzoleni - A.V.A.R. Sig. Di Martino.

Marcatori: 17’ Isaksen, 40’ El Azzouzi, 77’ Zirkzee.

Note: ammoniti 25' Fabbian, 35' Cataldi, 46' El Azzouzi, 79' Marusic, 90'+2' Aebischer. Angoli 8 a 3. Recuperi: 3' p.t., 4' s.t.

Spettatori: 40.550 circa.


Le formazioni prima della gara nel minuto di raccoglimento
Luca Napolitano
Danilo Cataldi
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Valentin Castellanos
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Manuel Lazzari
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Mario Gila
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Gustav Isaksen
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Ciro Immobile
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Felipe Anderson
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Matteo Guendouzi
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Stop alla guerra, giocate a calcio
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I calciatori convocati per la partita odierna

• Il Corriere dello Sport titola: “Lazio ora è dura”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Lo scontro diretto dell’Olimpico premia i rossoblù, quarti con Gasp: per Sarri ora la Champions è a 8 punti. Sblocca Isaksen, l’1-1 di El Azzouzi dopo il pasticcio di Provedel. Poi sale in cattedra super Zirkzee”.

Joshua Zirkzee, un fuoriclasse, ha spedito in orbita il Bologna. Divino come Roberto Baggio, con i riccioli e diversi centimetri in più, un po’ numero 9 e un po’ 10, perché gli piace arrivare in area di rigore in modo diverso. Da lontano e con eleganza, costruendo gol impossibili, di rara classe. L’ha inventato quando mancavano dodici minuti al traguardo e si capiva che alla Lazio non sarebbe dispiaciuto il pareggio, gelando l’Olimpico. Da numero 10 che pennella calcio, Zirkzee ha aperto il gioco lanciando Kristiansen sulla fascia sinistra. Da numero 9, con velocità e cattiveria, è invece scattato verso l’area per chiudere il triangolo e finalizzare l’inserimento. Casale dormiva, Gila non ha fatto in tempo a uscire, il terzino danese è stato bravo a leggerne il movimento. Il tiro dell’olandese, di controbalzo e tenendo bassa la traiettoria, è stato un capolavoro. Una frustata di potenza e precisione, alla Baggio. Così il Bologna ha sbancato l’Olimpico in rimonta e sogna la Champions: quota 45 punti alla pari con l’Atalanta, secondo successo esterno.

Regalo. Per la Lazio si fa dura. Otto punti in meno, nonostante il recupero di giovedì a Torino, sono un divario enorme. Come i rimpianti di Sarri e della dirigenza, infuriata con Maresca per diverse (discutibili) decisioni nel primo tempo, su tutte il fallo non sanzionato di Fabbian (già ammonito) su Immobile. Un eventuale rosso avrebbe lasciato il Bologna, sotto di un gol, in dieci. Parliamoci chiaro: non l’avrebbe più ripresa. La Lazio stava giocando meglio, era venuta fuori dopo aver sofferto l’impatto iniziale dei rossoblù (cinque uomini in attacco nell’impostazione) alzando la pressione. Bellissimo il gol di Isaksen, nato da un passaggio avventuroso di Lucumi e palla rubata a Ferguson. Bravo Ciro a restituirla al danese e sinistro nell’angolo. La Lazio ha preso confidenza, avrebbe potuto e dovuto raddoppiare. Skorupski ha sfiorato con le dita il sinistro di Isaksen evitando la doppietta, aiutato dal palo. Immobile, dopo un gol annullato per fuorigioco, è andato altre due volte al tiro. Un monologo di 35-40 minuti. Sarri, dal possibile raddoppio, si è ritrovato sul pari. Frittata combinata da Provedel e Luis Alberto, i danni della costruzione dal basso. Feroce la pressione rossoblù, gol facile di El Azzouzi, la mossa a sorpresa di Motta. Un regalo vero e il possibile 2-1 sventato da Lucumi, allontanando di testa e sulla linea il piattone di Guendouzi.

Sorpasso. Era chiaro come si sarebbe sviluppata la partita. Dopo lo sforzo enorme con il Bayern e l’intervallo tempestoso (parapiglia dirigenziale con Maresca), la Lazio è sparita. Benzina finita, flessione mentale. Ciro e Isaksen si sono spenti, Luis Alberto camminava, sono calati Felipe e Cataldi, Patric era uscito per infortunio. Il Bologna ha preso il controllo, palleggiava senza troppa pericolosità, ma stava avanzando. I cambi hanno indebolito la Lazio. Male Kamada, inesistente Pedro, Marusic a destra in confusione. Thiago ha ricavato pericolosità da Ndoye, equilibrio da Aebischer, fisicità da Lykogiannis e Calafiori. Era in agguato Zirkzee per il sorpasso. Sarri non poteva girarsi verso la panchina. Mancavano Zaccagni, Vecino, Romagnoli, Rovella, Hysaj. Troppo per questa Lazio. Quando Lotito chiede di più a tecnico e giocatori, dribblando il capitolo investimenti, ci viene da sorridere. Perché a gennaio non è intervenuto?


La Gazzetta dello Sport titola: .

Continua la "rosea":


• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

.



La formazione biancoceleste:

La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






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