Domenica 31 agosto 2008 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 1-4

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31 agosto 2008 - 3.290 - Campionato di Serie A 2008/09 - I giornata - inizio ore 15.00

CAGLIARI: Marchetti, Pisano (74' Lazzari), Lopez, Canini, Agostini, Conti, Fini, Biondini, Cossu (64' Magliocchetti), Jeda (78' Matri), Larrivey. A disposizione: Aresti, Acquafresca, Ferri, Parola. Allenatore: Allegri.

LAZIO: Carrizo, Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov, Brocchi (46' Foggia), Ledesma, Matuzalem, Mauri, Zarate (47' Makinwa), Pandev (89' Manfredini). A disposizione: Muslera, Cribari, Radu, Diakite. Allenatore: D.Rossi - in panchina Crialesi per squalifica del tecnico titolare.

Arbitro: Sig. Bergonzi (Genova) - Assistenti Sigg. Faverani e Stefani - Quarto uomo Sig. Scoditti.

Marcatori: 31' Larrivey, 62' Zarate (rig), 71' Zarate, 75' Foggia, 84' Pandev.

Note: giornata torrida con 33°. Terreno in ottime condizioni. Delio Rossi, squalificato, assiste la gara dalla tribuna. Espulso al 61' Lopez per fallo di mano in area. Ammoniti: 26' Agostini, 29' Brocchi, 56' Cossu, 91' Biondini per gioco scorretto, 31' Larrivey per comportamento non regolamentare. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t. Esordio in serie A per Carrizo, Lichtsteiner, Zarate e Marchetti.

Spettatori: 12.000 circa (dato non ufficiale).


Il vantaggio del Cagliari
Il pareggio di Mauro Zarate su calcio di rigore
Il pallonetto vincente di Maurito per il vantaggio biancoceleste
Pasquale Foggia insacca la rete dell'1-3
Goran Pandev sigla il definitivo 1-4
L'argentino Mauro Zarate in azione
Aleksandar Kolarov
Pasquale Foggia non esulta dopo la rete per rispetto verso i suoi ex tifosi
Cristian Ledesma
Un momento dell'incontro

Delio Rossi non è il mago Mourinho, ma c'è lo stesso qualcosa di magico in questa Lazio. In quale altro modo spiegare infatti una gara che si era incanalata male e si stava mettendo anche peggio, dopo il vantaggio sardo? I biancazzurri hanno tirato fuori orgoglio e carattere e battuto 4-1 un Cagliari tutt'altro che facile da domare, che si è arreso soltanto quando è rimasto in dieci e dopo aver dominato i primi 45 minuti di gioco. E' una Lazio diversa per cinque undicesimi rispetto a quella della scorsa stagione, mentre il Cagliari gioca con gli stessi uomini ad eccezione del portiere Marchetti. Nei primi minuti di partita, condizionati senza dubbio dal caldo torrido del Sant'Elia, male la difesa della Lazio, che a stento riesce a sbrogliare le situazioni più intricate, complice anche un Carrizo un po' incerto nelle uscite. Nemmeno l'attacco va bene: l'unica vera azione è un triangolo Zarate-Pandev all'8', con la palla che sfila di poco sul primo palo.

Non è certo il tiro da trenta metri di Lichtsteiner a mettere quindi in difficoltà l'esordiente Marchetti, ma sono le uniche carte che può giocare la Lazio, visto l'inconcludenza del centrocampo. Al 24' Larrivey colpisce il palo con un colpo di testa in solitario sul cross di Jeda. Carrizo intanto sbaglia un paio di interventi e sul secondo ci pensa Rozehnal a salvare su un'iniziativa di Conti. Ma al 31' Larrivey lascia la sua impronta: verticalizzazione di Cossu, l'argentino sfugge alla marcatura di Kolarov ed infila il portiere biancoceleste portando in vantaggio i sardi. Nel secondo tempo poche novità, stessa carenza di gioco, a cui la panchina biancoceleste cerca di ovviare con l'ingresso in campo dell'ex Foggia al posto di un Brocchi ancora non al meglio. Nel primo quarto d'ora non arrivano segnali di riscatto. Poi, bella, travolgente e inaspettata, arriva la sveglia laziale.

Al 16' ottima azione di Zarate che innesca Mauri sul filo del fuorigioco, Marchetti respinge il tiro ma la palla finisce sui piedi di Pandev che calcia con una mezza sforbiciata ma sulla traiettoria c'è Lopez che devia il pallone con un braccio: espulsione del rossoblù e rigore per la Lazio. Occasione d'oro per riprendere la partita e Zarate, esordio fantastico per lui, non se la fa scappare, spiazzando dal dischetto il portiere cagliaritano. I biancazzurri a questo punto ci credono e la caccia al vantaggio non dura molto e porta ancora il nome del giovane argentino: Magliocchetti sbaglia l'intervento e permette al laziale di calibrare il pallonetto vincente che scavalca Marchetti. Quattro minuti dopo il crescendo irresistibile della Lazio vede Kolarov dal fondo cercare assistenza al centro e trovare pronto l'ex Foggia per il 3-1 che, per rispetto verso i suoi ex tifosi, non esulta. Al 39' Pandev chiude definitivamente i conti siglando la quarta rete. Finisce qui la gara. Per i sardi un risultato pesante, mentre per i biancazzurri un'ottima iniezione di fiducia in vista del prosieguo del campionato. In classifica i biancazzurri sono in testa con 3 punti assieme a Chievo, Torino, Atalanta, Udinese, Bologna, Catania.


La Gazzetta dello Sport titola: "Irrompe Zarate. Poker Lazio. Cagliari a picco. La chiave della gara il rosso a Lopez. Il tecnico Allegri è già in discussione".

Continua la "rosea": C'è poco da stare Allegri: Il debutto in A del pupillo (?) di Cellino è da shock. Un'ora per illudersi, 22' per crollare con poche attenuanti. I bookmaker non regalano nulla e se il tecnico del Cagliari ha la quota più bassa sul primo esonero, qualcosa significa. Allegra è invece la faccia di Mauro Zarate, 21 anni, argentino, che al ballo dei debuttanti infila una doppietta pesantissima realizzata con personalità (si prende palla e va sul dischetto senza paura) e classe (delizioso il pallonetto del 2-1). Una vittoria scaturita da un errore. Capita dopo 60' di gioco in cui il Cagliari controlla segnando un gol e colpendo un palo, con Larrivey: la difesa si addormenta, Zarate trova il corridoio per lanciare Mauri che solo davanti all'esordiente Marchetti fallisce clamorosamente: sulla respinta tira Pandev e nel tentativo di salvare Lopez incespica e... para. Rigore e rosso. Avesse segnato Mauri, il Cagliari non sarebbe finito in 10. Perché anche se Rossi aveva schierato il tridente nella ripresa col fischiatissimo Foggia, una Lazio un po' molle in mezzo e poco reattiva non sembrava avere le forze per rimettere in pari la gara. Almeno fino all'harakiri sardo, completato poi con l'incredibile dormita che consente a Zarate di confezionare il tocco dell'1-2.

Il Cagliari incoraggiante del primo tempo, quando gestisce pallone e gara, diventa imbarazzante nella ripresa quando deve affrontare la fase difensiva. E ancora più perplessi lascia la gestione di Allegri che toglie l'uomo migliore (Cossu) e lascia in panca un centrocampista di sostanza come Parola e il miglior cannoniere, Acquafresca. L'improvvisazione di Fini terzino destro invoglia le discese di Kolarov, che confeziona il tiro cross per il classico gol dell'ex, quello di Foggia che non festeggia. Il resto della frittata la fa Conti che perde palla in area ancora con Foggia che trova Pandev, abile di sinistro. Incuriosisce ora l'atteggiamento di Cellino spettatore da Miami: che farà con Allegri? E cederà oggi Bianco e Del Grosso (con una difesa in panne) all'"odiato" Giampaolo, col Siena prossimo avversario? Senza illusioni Rossi, che farebbe bene per scaramanzia a lasciare in panca il fortunato Crialesi: 3 vittorie su 3, sa bene che il successo più largo della 1ª giornata serve per il morale ma non è indicativo per una squadra da rivedere con Matuzalem troppo compassato, Mauri un po' fuori ruolo e una costruzione di gioco troppo leziosa.


La Repubblica titola: "Il punteggio finale non dice tutto: gli ospiti soffrono per un tempo e mezzo. Poi un penalty parato in seconda battuta da Lopez (espulso) manda all'aria gli equilibri. Lazio, prima soffre poi domina. Un doppio rigore stende il Cagliari".

L'articolo così prosegue: La Lazio vince 4-1 contro un Cagliari che ha retto per un'ora di gioco, poi l'espulsione di Lopez ha dato il via alla rimonta degli avversari. Esordio in campionato sfortunato, quindi, per il Cagliari targato Massimiliano Allegri. Il club sardo debuttava al "S. Elia" contro un ospite ostico come la Lazio di Delio Rossi (squalificato, in panchina Crialesi). Allegri schierava il 4-3-1-2: davanti al portiere Marchetti; linea difensiva con Pisano, Lopez, Canini e Agostini; Fini, Conti e Biondini a centrocamnpo; Cossu schierato alle spalle di Jeda e Larrivey. Il club capitolino con il 4-4-2: esordio per il portiere Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal e Kolarov in difesa; il neoacquisto Brocchi con Ledesma, Matuzalem e Mauri a centrocampo; tandem offensivo tutto straniero composto da Pandev e Zarate. L'ex di turno, Foggia, in panchina. Al 2' subito sardi pericolosi con Larrivey che ben servito da Jeda lasciava partire un gran tiro, neutralizzato da Carrizo. Al 10° deviazione volante di Ledesma con palla in angolo ed un minuto dopo ci provava Pandev dalla distanza e la conclusione dell'attaccante macedone terminava alta sopra la traversa. La partita scorreva via vivace con continui capovolgimenti di fronte ma poche idee in fase offensiva. La Lazio premeva decisamente sulle fasce ma la difesa sarda era attenta e non si faceva sorprendere.

Al 19' assist di Fini per Larrivey ma l'attaccante sudamericano veniva fermato in extremis dalla difesa laziale. Al 24' Cagliari vicinissimo al gol con il palo centrato da Larrivey su perfetto cross di Fini e un minuto dopo Lazio ancora in affanno (salvataggio sulla linea di Rozehnal) sul pallonetto di Conti. Al 32' la squadra di Allegri sbloccava il punteggio con il guizzante Larrivey, bravo a girare in porta la palla dell'1-0. Al 38' Zarate provava la girata a rete ma trovava la respinta di Biondini. Nella seconda frazione di gioco, Lazio in campo con Foggia al posto di Brocchi (prova sottotono per l'ex Milan) ed al 52' il Cagliari provava a centrare al porta di Carrizo ma la conclusione di Biondini era altissima sopra la traversa. Lazio con poche idee in fase offensiva, Cagliari più attivo in contropiede. Al 16' la Lazio otteneva un calcio di rigore: gran parata di Marchetti su Mauri, riprende Pandev che tirava a porta vuota ma Lopez salva ma col braccio e veniva espulso. Dal dischetto Zarate non falliva e firmava il pareggio. Al 26' l'attaccante argentino concedeva il bis: pallonetto delizioso su Marchetti in uscita e rimonta completata. La Lazio affondava ancora e al 30' triplicava: preciso cross di Kolarov e deviazione vincente dell'ex Foggia per il 3-1 (il calciatore sardo non esultava). Cagliari praticamente in ginocchio e al 39' arrivava anche il definitivo poker firmato da Pandev.