Il ritorno della maglia stilizzata anni '80

Da LazioWiki.

Giuliano Fiorini, bomber indimenticato, con la maglia stilizzata della stagione 1986/87
Bruno Giordano con la maglia stilizzata della stagione 1982/83
L'immagine pubblicata sul web per la notizia in anteprima sul ritorno della maglia stilizzata nella stagione 2014/15
Una locandina inerente l'evento
Un fotogramma tratto da un video dedicato all'evento
Danilo Cataldi, Stefan Radu, Luis Pedro Cavanda, Antonio Candreva, Federico Marchetti, Keita Balde Diao e Stefan de Vrij indossano la maglia con l'aquila stilizzata anni '80
Foto LaPresse
Stefan de Vrij, Keita Balde Diao, Stefano Mauri, Lucas Biglia, Filip Djordjevic
Foto LaPresse
Un momento dell'evento
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Stefan Radu e Antonio Candreva
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Un momento dell'evento
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Stefan de Vrij
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Pino Insegno in un momento dell'evento
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Pino Insegno con le maglie stilizzate
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Stagione

Il 24 dicembre 2014 gli organi di stampa riportano la notizia che, con ogni probabilità, a partire dalla gara Lazio-Milan del 24 gennaio 2015, la formazione biancoceleste tornerà ad indossare la maglia con l'aquila stilizzata che venne utilizzata negli anni '80. A questa maglia, per molti tifosi biancocelesti, sono legati ricordi indissolubili come la salvezza ottenuta nel campionato 1986/87 nel quale la Lazio era stata penalizzata di nove punti in classifica. Di seguito riportiamo gli articoli reperiti su varie fonti, e in tempi diversi, in riferimento alla notizia.

La gara Lazio-Milan 3-1 del 24 gennaio 2015


Dal Corriere dello Sport del 29 giugno 2013:

Lotito pronto a riprendere l'aquila degli Anni Ottanta.

Batteva forte il cuore sotto le cuciture. Prenderla di petto, quella maglia, era un rischio. Guardarla in faccia incuteva timore se non eri un suo figlio. L'aquila sul petto, con le ali spiegate e il becco uncinato. L'aquila disegnata sul cuore, stilizzata sulle maglie del 1983, l'anno del ritorno in serie A, campeggiava sotto lo sponsor "Seleco". L'aquila difesa con gli artigli dalla "banda del -9" in quell'87 eroico, come fosse un aquilifero di antica e leggendaria memoria. L'aquila come scudo, era un deterrente per gli avversari, se la trovavano di fronte quando la Lazio attaccava. Era una maglia resistente alle intemperie dei cieli e della vita, nasceva celeste, diventava scura di sudore e fango, se la indossavi la sentivi eccome... Il marchio dell'aquila era ed è il simbolo più amato dai tifosi, le loro richieste sono diventate preghiere, il popolo laziale sogna di rivedere quel logo sulle maglie, sogna di poterle riacquistare. E la Lazio sta provando ad accontentare la sua gente, sta trattando per acquisire il marchio ideato dall'ex presidente Gian Casoni nei lontani anni '80, oggi fa capo alla società Lazio Family, di cui la famiglia Casoni è esponente. Lotito vuole acquistarlo, si è mosso, in caso di ottenimento non è chiaro se sarà utilizzato per creare le maglie da gioco future (con la supervisione dello sponsor tecnico Macron). Di certo il logo verrebbe sfruttato per varie iniziative, diventerebbe nuovamente uno stemma di riconoscimento. Lotito e l'ufficio marketing sono all'opera da mesi per acquisirlo, si sta discutendo la proposta di utilizzo con la società che ne detiene i diritti, nelle prossime settimane potrebbero registrarsi novità: "Confermo che siamo in trattative con la Lazio per la cessione dei diritti di licenza. Abbiamo interesse e piacere che il marchio sia messo a disposizione dei tifosi laziali anche per iniziative comuni nel mondo della lazialità", ha dichiarato Paolo Lenzi, presidente di Lazio Family.

Le speranze le aveva accese Marco Canigiani, direttore marketing della Lazio, durante il workshop organizzato in Sardegna, ecco cosa disse: "Cercheremo di accontentare i tifosi - dichiarò il dirigente laziale in un'intervista concessa a Radio Radio – mi ricordo quella maglia, stiamo lavorando anche su questo. Sapete che quel marchio è di titolarità di soggetti terzi, quindi non è della Lazio... La società non è proprietaria del logo, abbiamo dovuto studiare la storia di questo aspetto anche attraverso tutti i passaggi di proprietà del club. Stiamo parlando con chi ne ha disponibilità, diciamo che stiamo lavorando per... e speriamo in una conclusione a breve". L'aquila vola a Formello, all'Olimpico, a Roma e volerà nel ritiro di Auronzo di Cadore. L'idea di dar vita al mito è stata geniale, l'iniziativa della Lazio ha fatto il giro del mondo, è stata imitata anche dal Real Madrid. Prima del galà Real-Juventus di metà giugno, in mezzo al "Bernabeu" mise piede Juan Bernabè, il falconiere di Olimpia. Sul trespolo era posizionata Victoria, la sorellina dell'aquila laziale, fece show prima dell'esibizione delle vecchie glorie galattiche e juventine. Il logo dell'aquila laziale presto potrebbe tornare a Formello, manca da tanti anni. Nei mesi scorsi fece scalpore l'apparizione del marchio sulle maglie dell'Al-Quwa Al-Jawiya, è un club iracheno. I suoi giocatori furono immortalati mentre indossavano una casacca stile Lazio, con l'aquila sul petto, una scopiazzatura non consentita.

L'aquila nel futuro, i progetti saranno svelati dalla società se e quando acquisirà i diritti per utilizzare il marchio, la volontà di entrarne in possesso è certificata e va apprezzata. Le maglie 2013-14 sono invece già pronte, verranno presentate tra l'8 e il 9 luglio durante un grande evento. In un primo momento s'era pensato di battezzarle a Piazza del Popolo, facendo calare dal Pincio una casacca extralarge, ma la Soprintendenza per i beni archeologici di Roma non ha concesso le autorizzazioni necessarie: il segno di una burocrazia che spegne i sogni. La Lazio non s'è arresa, sta progettando una nuova iniziativa, la tiene segreta. Le maglie sono tre: la prima è celeste (colore d'ordinanza), le altre due (da trasferta) sono blu (con una particolarità che sarà svelata alla presentazione) e color oro. Quest'ultima tinta tornerà dopo qualche anno, è di grande impatto e soprattutto porta alla mente le vittorie all'estero, quelle internazionali, quelle da riconquistare presto. Certe maglie sono bandiere, hanno la faccia giusta per vincere...


Dalla Gazzetta dello Sport del 18 ottobre 2013:

Maglia con l'aquila: Lotito avrà in licenza il marchio.

L'accordo è fatto, la firma arriverà nelle prossime ore insieme all'ufficialità: la Lazio tornerà a indossare la maglia con l'aquila stilizzata, vestita dai giocatori dal 1982-83 fino al 1986-87, la cosiddetta stagione del "meno 9". Il marchio era e resterà nelle mani di Laziofamily, a cui il presidente Gian Casoni l'aveva ceduto a titolo gratuito quando era ancora in vita. Però Lotito, al termine di una trattativa lunghissima, ha ottenuto da Laziofamily una licenza pluriennale, a lunghissima scadenza, a fronte di una cifra pressoché simbolica che sarà sfruttata per alcune iniziative benefiche legate alla Polisportiva. Superate dunque le ultime difficoltà. Anche quella legata a uno studio legale, il Pazienti-Clementi, che reclama i diritti del marchio: la cosa non preoccupa a Formello. Ma che cosa ci farà la Lazio con l'aquila stilizzata? Molto probabilmente sarà sfruttata dalla Macron, attuale sponsor tecnico, per le maglie 2014-15 o per una linea di abbigliamento dedicata. Il nuovo/vecchio marchio era finito nel dimenticatoio: nacque su idea dell'allora presidente Gian Casoni, che ne registrò i diritti a Firenze (allora solo una persona fisica poteva farlo), lo concesse per un anno alla famiglia Calleri (nel 1986-87) per poi, prima della morte, donarlo a Laziofamily. Ora una nuova pagina. Che Lotito ufficializzerà con una conferenza stampa in grande stile. Magari al Cc Lazio, proprio come fece Casoni la sera del 22 luglio 1982.


Da Il Messaggero del 18 ottobre 2013:

Lotito prende i diritti della maglia del meno 9.

Si cuce al petto la leggenda. Colpo di Lotito, l'acquisto del marchio con l'aquila stilizzata: manca solo la firma e la prossima stagione la Lazio indosserà la mitica maglia del "meno nove". Da stabilire come e quando, sotto la supervisione della Macron, che aveva già fatto le prove generali sulle divise dell'Al-Quwa Al-Jawiya, un club iracheno. Stretta di mano con Marco Casoni, figlio dell'ex presidente Gian Casoni, che nel 1983 aveva creato quel logo in serie B, passato alla gloria nella stagione 1986/87 con Fascetti. Ci si lavorava da mesi, ora c'è l'accordo. E, salvo sorprese, da qui a 10 giorni sarà annunciata una conferenza stampa di presentazione. L'incasso dell'affare (si parla di circa centomila euro) dovrebbe andare alla Polisportiva, per garantire delle Borse di studio a studenti atleti di alcune sezioni. I tifosi attendono trepidanti l'annuncio, grandi e piccini uniti nella tradizione di un simbolo: dopo Giordano, Manfredonia e D'Amico, dopo Fiorini, Poli e Mimmo Caso, vedranno Lulic e magari Klose ed Hernanes indossare l'aquila disegnata sul cuore di tutti i laziali. Difesa con gli artigli della "banda del meno nove".


Estratto dal Corriere dello Sport del 25 settembre 2014:

Che sorpresa: torna l'aquila del -9. La Lazio ha acquisito i diritti del logo: alle 19.45 conferenza di Lotito per dare l'annuncio. Le maglie future con il marchio? Un nuovo coro della Nord: ricorda il 26 maggio 2013.

Un'aquila nel cielo e sul petto. La sorpresa, annunciata da giorni, è svelata. Lotito regalerà ai tifosi lo storico logo dell'aquila, quello che campeggiava sulle maglie degli anni '80. Il presidente della Lazio ha convocato una conferenza stampa per oggi alle 19,45, si terrà all'Olimpico, al suo fianco ci sarà Marco Canigiani, direttore marketing del club biancoceleste. Un regalo per i tifosi, un altro segnale per provare a riavvicinare sempre di più la gente. La Lazio ha lavorato per molti mesi per acquisire i diritti del logo. Il marchio dell'aquila era ed è il simbolo più amato dai laziali. Le loro richieste, nel corso del tempo, sono diventate preghiere, il popolo della Lazio ha sempre sognato di rivedere quel logo sulle maglie e di poterle riacquistare. I progetti futuri li svelerà Lotito, bisogna aspettare, è bello fantasticare. Non ci sono certezze, ma le maglie della stagione 2015-16 potrebbero avere davvero l'aquila sul petto. Il marchio, ideato dall'ex presidente Gian Casoni nei lontani anni '80, faceva capo alla società Lazio Family, di cui la famiglia Casoni è esponente. Lotito ha trovato un accordo per acquisire i diritti di utilizzo del logo, può essere sfruttato per varie iniziative, non solo per disegnare (eventualmente) le casacche future: può tornare ad essere uno stemma di riconoscimento, come in passato.

Il logo, con tutta probabilità, sarà reso più moderno. I piani e i termini dell'intesa saranno svelati nelle prossime ore, c'è molta curiosità. Lotito e l'ufficio Marketing hanno ideato varie iniziative con lo scopo di sensibilizzare l'ambiente, l'hanno fatto nella speranza di riconquistare consensi e partecipazione. L'aquila, quella reale che vola da anni all'Olimpico, ha generato entusiasmo. L'aquila sul petto, per un popolo legatissimo ai simboli e alle origini, può produrre lo stesso effetto. Il logo attirerà interesse, ma uno sforzo in più sui prezzi dei biglietti (da abbassare) sarebbe auspicabile. Quanti ricordi, quante imprese firmate con quella casacca. L'immagine emoziona tutti, grandi e piccoli, la storia biancoceleste si conosce. L'aquila sul petto, con le ali spiegate e il becco uncinato. L'aquila disegnata sul cuore, stilizzata sulle maglie del 1983, l'anno del ritorno in serie A, campeggiava ad esempio sotto lo sponsor "Seleco". Con l'aquila sul petto la Lazio difese l'onore con gli artigli: la indossò anche la "banda del -9" in quell'87 eroico. La portavano i ragazzi di Eugenio Fascetti, la portava il mitico Fiorini quando segnò al Vicenza. L'aquila era un deterrente per gli avversari, se la trovavano di fronte quando la Lazio attaccava.


Dal Corriere della Sera del 25 settembre 2014:

Dopo 27 anni torna la maglia più amata.

Qual è la maglia più bella della Lazio? A sentire i tifosi non c'è dubbio: quella del -9, cioè la prossima. Aquila stilizzata sul petto, "Ennerre" sponsor tecnico, indossata per la prima volta nella stagione 1982-83 (quella della promozione in A) e poi ripresa appunto dalla banda del meno 9 guidata da Eugenio Fascetti, gli eroi di un'era il cui simbolo indelebile è certamente "bomber" Giuliano Fiorini che il 21 giugno 1987 segnò uno dei gol più importanti nella storia della Lazio (1-0 sul Vicenza che consentì di andare agli spareggi di Napoli ed evitare la retrocessione in serie C grazie alla vittoria contro il Campobasso). Beh, la maglia più bella sarà anche la prossima: dopo una lunghissima trattativa con gli eredi della famiglia Casoni proprietaria del marchio con l'aquila stilizzata, la società di Lotito ha raggiunto un accordo che consentirà alla Lazio di sfoggiare in prima squadra la maglia più amata dai tifosi. Di sicuro la divisa della prossima stagione sarà con l'aquila sul petto, disegno che l'anno scorso era addirittura finito sulla maglia di una squadra irachena (l'Al-Quwa Al-Jawiya sponsorizzata proprio dalla Macron). Ma già dalle prossime settimane la Lazio potrà usare il marchio per la linea di abbigliamento. Oggi all'Olimpico, prima del match con l'Udinese, la presentazione ufficiale.


Da Il Messaggero del 26 settembre 2014:

La maglia dei -9 pronta per il derby.

Nel derby s'alzerà un'aquila sul cuore: "Speriamo di riportare altro entusiasmo allo stadio", prega Lotito. Trovato l'accordo con LazioFamily e Marco Casoni (figlio del presidente Gian) per la storica maglia del meno nove. Il compenso – quasi simbolico garantirà delle borse di studio per 10 ragazzi disagiati di alcune sezioni della Polisportiva. Il debutto dell'eroica casacca due giorni dopo il 9 gennaio per festeggiare i 115 anni: l'11 con la Roma.


Estratto dalla Gazzetta dello Sport del 24 dicembre 2014:

Torna la casacca con l'aquila stilizzata degli Anni 80.

Un tuffo nel passato che farà la gioia anche dei più giovani. Perché certi simboli sono per sempre. E così a gennaio (probabilmente nel match col Milan del 24) la Lazio tornerà ad indossare la maglia con l'aquila stilizzata degli Anni 80. La casacca che nell'immaginario collettivo laziale viene immediatamente identificata con la più epica impresa mai realizzata da una squadra biancoceleste: la salvezza in B dell'87 ottenuta nonostante la penalizzazione di 9 punti (quando la vittoria valeva 2 punti). La Lazio di Lotito nei mesi scorsi ha acquistato il logo dalla famiglia Casoni (i proprietari del club negli Anni 80) ed ora è pronta a far rivivere quella maglia che mai nessun laziale ha dimenticato.


Dal Corriere dello Sport del 24 dicembre 2014:

Volata d'Europa, la Lazio mette l'aquila sul petto.

L'aquila sul petto per volare in Europa. E' nelle intenzioni della Lazio, decisa a decollare nel nuovo anno. Non servono illusioni, conta arrivare al traguardo. E nel processo di crescita della squadra di Pioli possono esserci tappe di avvicinamento. Troppe volte, nel recente passato, posizioni d'avanguardia in autunno si sono sgretolate nel girone di ritorno. I campionati si decidono in primavera e la Lazio, nei prossimi mesi, potrà continuare a crescere e migliorare, preparando una partita alla settimana. Ecco perché dovrà volare tra febbraio, marzo e aprile, quando si lancerà verso il traguardo. Un piazzamento tra le prime cinque è l'obiettivo dichiarato da società e staff tecnico. Il terzo posto resta il sogno non confessato, se la squadra tirerà fuori il massimo potenziale da qui alla fine duellando con Napoli, Milan, Fiorentina, Genoa, Samp e forse Inter, capace di rimontare e di riaprire una partita già chiusa a San Siro. L'aquila sul petto proverà a spingere la Lazio verso l'Europa. Eccola la nuova maglia, svelata dal web. E' pronta per essere consegnata. La Macron, sponsor tecnico della società, ha bruciato i tempi. Facebook traditore. I social hanno anticipato i tempi del lancio, previsto a gennaio. Lotito in estate ha perfezionato l'accordo con Lazio Family per prendere in gestione il marchio dell'aquila stilizzata, quella dei meno 9. La nuova maglia è pronta e verrà indossata dai giocatori di Pioli nel girone di ritorno. Non c'è ancora una data stabilita. Il debutto si potrebbe consumare il 25 gennaio per la partita dell'Olimpico con il Milan, forse anche una settimana prima con il Napoli. Non si sa. Ci sono altri aspetti, collegati alla maglia, da mettere a punto. La società sta studiando iniziative parallele al lancio, previsto a gennaio. I tempi sono prematuri, ecco perché non esistono ancora foto ufficiali. Presto arriverà l'annuncio.

La maglia con l'aquila stilizzata diventerà la prima divisa della Lazio nel girone di ritorno, aggiungendosi alle altre tre della stagione in corso (la celeste che ricorda i quarant'anni dal primo scudetto, quella color vinaccia e quella bianca con le righe celesti tipo Argentina). L'aquila sul petto dal titolo dal titolo del libro che si può trovare in edicola in abbinamento con il Corriere dello Sport-Stadio. Un romanzo di passione per un simbolo diventato leggenda. Già, perché si racconta la storia del logo voluto dal presidente Gian Chiarion Casoni e realizzata nel 1982 con la collaborazione di Otello Cecchi, grafico della Marksport. L'aquila stilizzata, un logo avvenistirico per l'epoca, agli albori del merchandising nel calcio, che abbracciasse il simbolo della società e allargasse le proprie ali per abbracciare tutto il mondo della Lazio, comprese le altre sezioni della Polisportiva. Una maglia bandiera disegnata con le ali intorno alle braccia dei calciatori per riprodurre l'effetto di un'aquila capace di muoversi sul campo. E' la maglia più popolare tra i tifosi biancocelesti. E' la maglia della Lazio di Fascetti, Fiorini e tutti gli altri. La maglia dei meno 9 e degli spareggi del San Paolo per evitare la serie C. La maglia di una tra le squadre più amate di sempre dai laziali. Chissà che l'aquila sul petto non riesca a trasferire lo stesso spirito al gruppo di Pioli. A San Siro sarebbe servito per evitare la rimonta dell'Inter.


Da Il Tempo:

La Lazio ritorna al passato.

Evviva la tradizione, onore alla passione dei tifosi: torna in campo la storia, la Lazio riabbraccia la maglia dei meno 9. L'annuncio era arrivato qualche mese fa, ma le foto erano rimaste segrete, il presidente Lotito aveva comunicato l'acquisto del marchio attraverso una conferenza stampa: "Abbiamo raggiunto un accordo con gli eredi della famiglia Casoni che ci consentirà di indossare nuovamente una delle maglie più belle ed importanti nella storia del nostro club – disse il patron biancoceleste nel pre-gara di Lazio-Udinesela grande aquila stilizzata sul petto, per tornare ogni domenica agli amori e alle passioni di sempre. Eugenio Fascetti, Giuliano Fiorini e quel 21 giugno del 1987, un Olimpico stracolmo di bandiere nella partita più importante della nostra vita". Importanti furono anche le parole di Marco Casoni, figlio dell'ex presidente Gian Chiarion Casoni: "Questo accordo è un modo per ricordare nostro padre. Un logo che ricorda momenti storici, è un onore che la Lazio torni a indossare questa maglia. La società biancoceleste ha esaudito una nostra volontà primaria, verranno istituite borse di studio sportive per i più giovani. Papà è stato presidente delle sezioni della Polisportiva che saranno oggetto di questi finanziamenti, è un modo per omaggiarlo". Mancava soltanto l'ufficialità, è in arrivo, adesso la casacca più bella di sempre prepara il ritorno. Le prime immagini sul web nella giornata di ieri, la Lazio ritrova il passato, la gioia dei tifosi è incontenibile, si è scatenata ieri sui Social Network: "È qualcosa di magnifico, non vedo l'ora di comprarla". E ancora: "Questa volta dobbiamo ringraziare la società, è un gesto bellissimo per tutti noi".

Lotito s'è impegnato in prima persona, ha impiegato qualche anno per raggiungere l'obiettivo, ma alla fine ha chiuso l'operazione: una mossa strategica, sicuramente commerciale, senza dubbio diversa rispetto a quello che accade ogni anno in serie A. Le abitudini sono cambiate, troppo spesso la storia viene dimenticata e messa da parte, i colori sociali non rappresentano più le società: Atalanta in verde, il Napoli in tessuto jeans, la Juventus in blu e la Sampdoria in rosso, è tutto quello che si è visto nel nostro campionato durante le ultime settimane. Ma il debutto è in arrivo, la maglia dei meno 9 verrà indossata (probabilmente) il 25 gennaio contro il Milan (prima gara del girone di ritorno) e in tutte le partite casalinghe fino al termine dell'anno, un'emozione unica per chi vivrà l'appuntamento dal vivo (la prossima stagione sarà la prima divisa da gioco). Sempre contro i rossoneri – qualche anno fa – ci fu l'esordio di Olimpia, il primo volo davanti ai nuovi tifosi. Un ottimo lavoro da parte della Macron, il progetto è riuscito, lo ha confermato anche Vincenzo D'Amico, uno che quella maglia l'ha indossata per tanti anni: "Quando penso ad una maglia di calcio penso a quella maglia, la più bella di tutte. Mi auguro porti fortuna alla Lazio, spero abbia risultati positivi, sarà un'emozione grandissima rivedere in campo i colori del meno 9. Sicuramente è un gesto importante verso i tifosi, finalmente qualcosa è stato fatto. Tutti sono felici per questa iniziativa".

Tanti anni alla Lazio, per Vincenzo D'Amico quella resta la casacca più bella: "Senza dubbio è così, in quel periodo non c'era nemmeno lo sponsor, non c'erano maglie stilizzate, noi indossavamo qualcosa di unico, di una certa caratura. Non esisteva il merchandising, quella maglia ha rappresentato l'anteprima di quello che poi abbiamo conosciuto con il tempo. Io personalmente ce l'ho ancora, sicuramente quella di adesso sarà più leggera rispetto alla nostra, i tessuti sono cambiati". Non resta che aspettare, la maglia della storia tornerà protagonista.


Estratto da La Repubblica del 24 dicembre 2014:

La maglia con l'aquila il regalo del nuovo anno.

Un sogno che si realizza, proprio alla vigilia di Natale. Si tratta solo di un’anteprima della riproduzione moderna della celebre maglia con l'aquila stilizzata, ma basta per scaldare i cuori dei tifosi della Lazio. La foto ha fatto immediatamente il giro del web: una casacca praticamente identica a quella dei romantici anni Ottanta, introdotta nel 1983 e passata al mito nella stagione 86/87, quella del "meno nove". Dopo averne acquisito i diritti d'immagine a settembre dalla famiglia Casoni, Lotito è passato ai fatti. Non sarà però possibile regalarla (o regalarsela) già in questo Natale, l'attesa dovrà durare almeno un altro mese: l'idea del marketing infatti è proporre la nuova versione il 25 gennaio, in occasione della prima gara di ritorno Lazio-Milan.


Dal Corriere dello Sport del 20 gennaio 2015:

Lazio, la maglia storica è pronta. Sabato sera la sfida al Milan con l'aquila sul petto.

Il giorno è sabato, l'aquila tornerà sul petto, le ali della Lazio saranno spiegate. Il giorno sta arrivando, manca poco per la gioia dei tifosi, di chi ha aspettato questo momento per anni e anni. La Lazio affronterà il Milan indossando la nuova casacca. Nuova, sì. Ma vecchia nel senso storico del termine. E' il simbolo più amato, il più bello: l'aquila con le ali spiegate, campeggiava sulle divise biancocelesti negli anni '80. E' lei, è l'aquila del -9, è l'aquila del gol di Fiorini, di un'impresa incredibile. Olimpia volerà nel cielo e sul campo, lì dove undici uomini correranno con il simbolo stampato sul petto. La storia ormai si conosce: il logo è stato dato in licenza al club da Lazio Family di cui sono soci di riferimento Paolo Lenzi e Marco Casoni (figlio dell'ex presidente Casoni, guidò il club dal 1981 al 1983). Il presidente Lotito, nel giorno in cui annunciò l'operazione (era il 25 settembre scorso), parlò così: "Con questo simbolo speriamo di riportare entusiasmo tra i tifosi e la voglia di essere presenti allo stadio. Questa maglia ritenevamo fosse giusto rimetterla a disposizione della comunità laziale".

Il debutto avverrà sabato sera (ore 20,45). La Lazio, per adesso, utilizzerà la nuova maglia solo nelle gare casalinghe. Il girone di ritorno inizierà con una novità, l'impatto visivo genererà emozione nelle nuove e vecchie generazioni, in chi quella maglia l'ha ammirata dal vivo durante partite epiche, in chi ha sempre sperato di vederla rivivere. La casacca s'aggiungerà alle altre tre della stagione in corso (la celeste che ricorda i quarant'anni dal primo scudetto, quella color vinaccia e quella bianca con le righe celesti). I collezionisti sono pronti, la maglia con l'aquila fa già gola. La cessione del logo è rientrata nell'ambito di varie iniziative pensate con Lazio Family tra cui l'erogazione annuale di borse di studio Lazio per favorire la pratica sportiva tra i ragazzi under 14 disagiati. Le discipline sono il calcio, la pallavolo, la pallanuoto, il nuoto, la pallamano, gli scacchi, le sezioni che l'ex presidente Gian Chiarion Casoni amava e aveva seguito da dirigente. Fu proprio l'ex presidente Casoni a ideare il marchio dell'aquila. La società valuta tante idee, le comunicherà ufficialmente a tempo debito. Il logo dell'aquila può servire per organizzare eventi, diventerà nuovamente un simbolo d'appartenenza, un segno di riconoscimento. Il match col Napoli ha chiuso il girone di andata con una delusione, il girone di ritorno si aprirà con nuovi propositi, con la voglia di centrare il sogno Champions. L'aquila sul petto dovrà dare più forza a chi la indosserà, a chi la difenderà. Gli eroi del passato vinsero superandosi, traendo forza dal mito...


Dal sito web ufficiale della S.S. Lazio in data 21 gennaio 2015:

TORNA LA MAGLIA BANDIERA!

Macron e la S.S. Lazio presentano la nuova divisa home, che accompagnerà la squadra biancoceleste per tutto il girone di ritorno, a partire da Lazio–Milan. La maglia, voluta dalla S.S. Lazio e da Macron per celebrare i 115 anni di vita del club, è stata realizzata rifacendosi a quella con l'aquila stilizzata indossata nelle stagioni 1982-83 e 1986-87. Una maglia storica, divenuta ormai leggenda, che rievoca anni difficilissimi ma vissuti dal popolo laziale con grande passione e attaccamento ai colori biancocelesti. Dal girone di ritorno dunque "La prima squadra della Capitale" tornerà ad indossare una maglia unica, di grande impatto, con la grande aquila stilizzata al centro del petto e le ali che avvolgono tutto il corpo separando la parte superiore bianca da quella celeste sottostante. La vestibilità sarà body e presenterà inserti in micromesh che andranno a favorire la traspirabilità. La maglia con l'aquila sul petto, la maglia bandiera, sarà in vendita a partire da giovedì 22 gennaio in esclusiva presso i Lazio Style 1900 official store di via Calderini, Parco Leonardo e via Prenestina e sugli store online ufficiali Lazio ( www.sslazio.it ) e Macron (www.macron.com ) e da lunedì 26 gennaio presso tutti i rivenditori autorizzati. La presentazione della maglia bandiera agli organi di informazione si terrà sabato 24 alle ore 18:45 presso la sala stampa dello stadio Olimpico alla presenza di alcuni tra i protagonisti che l'hanno indossata; a seguire l'omaggio dei tifosi biancocelesti presenti sugli spalti.


Dalla Gazzetta dello Sport del 21 gennaio 2015:

E torna in campo la storia...

Sabato la Lazio scenderà in campo con la maglia "bandiera", quella storica con l'aquila stilizzata legata alla stagione del -9 (1986-87) ed entrata nel cuore dei tifosi. Ieri mattina l'annuncio del responsabile della comunicazione del club, Stefano De Martino, a Lazio Style. Oggi, alle 10, sul canale satellitare del club la presentazione della maglia che d'ora in poi affiancherà le altre. Eugenio Fascetti, tecnico di quella Lazio che evitò con una vera impresa la caduta in C, ha detto: "Indossare quella maglia significa onorare la storia". Da domani la nuova divisa sarà in vendita nei Lazio Style di Parco Leonardo, via Calderini e via Prenestina.


Estratto da La Repubblica del 21 gennaio 2015:

Debutta contro il Milan la maglia con l'aquila.

Farà un certo effetto vedere i giocatori scendere in campo indossando un pezzo di storia. Una casacca che incarna anni di sofferenza, di gioie e dolori. Anni da Lazio, insomma. Torna romanticamente a vivere la maglia leggendaria del "meno 9", quella con l'aquila stilizzata, ora è ufficiale: "È un regalo per i nostri tifosi — dice il responsabile della comunicazione De Martinoe allo stesso tempo un'emozione che ci riporterà tutti indietro nel tempo". In vendita da domani, sabato alle 18.30 sarà poi presentata ufficialmente con una conferenza stampa all'Olimpico, dove due ore più tardi i giocatori di Pioli la indosseranno per affrontare il Milan nella prima giornata di ritorno. Non solo: "Sono stati invitati i protagonisti che l'hanno indossata in passato — rivela il responsabile Marketing Canigianie molti di loro hanno già dato la propria adesione. Ci sarà anche la famiglia di Giuliano Fiorini". Sarà certamente un'atmosfera suggestiva quella che accompagnerà la squadra di Pioli.


Estratto dalla Gazzetta dello Sport del 23 gennaio 2015:

Boom per la maglia con l'aquila stilizzata. Scorte già esaurite.

Nei negozi Lazio Style file così lunghe probabilmente non si erano mai viste. Ieri sono stati tanti, anzi tantissimi i tifosi laziali che si sono messi in coda nei punti vendita ufficiali del club per quella che la Lazio ha giustamente chiamato "maglia bandiera". La divisa che riproduce quella degli anni 80 con l'aquila stilizzata, la maglia passata alla storia perché indossata dalla squadra del -9, che nell'87 evitò la retrocessione in Serie C nonostante una penalizzazione di 9 punti. La Lazio la indosserà già domani sera all'Olimpico contro il Milan. Ieri è scattata la vendita, e di maglie con l'aquila stilizzata ne sono state vendute 2.500, tanto che per lunedì nei negozi del club arriverà un nuovo stock, vista l'altissima richiesta. Il costo della maglia – acquistabile anche su internet – è di 82 euro, per un incasso totale di oltre 200mila euro soltanto oggi.


Dal Corriere dello Sport del 24 gennaio 2015:

La festa più bella, la maglia più amata.

L'aquila volerà e correrà su un prato che sarà un cielo. Ci sarà una squadra di aquile, ci sarà un popolo di aquile stasera all'Olimpico, ancora di più. Chiamarla maglia è banale, è una bandiera. Stretta al corpo fa sentire più forti, sotto le cuciture fa battere forte il cuore. Indossarla significa attraversare campi e tempo, rievocare vittorie e sconfitte, eroi, lacrime e sudore. A volte si sporcava di fango, diventava gloria. E' stata una seconda pelle, tornerà ad esserlo, s'attaccherà alla carne. Chi ci ha giocato sa cosa si prova, chi ci giocherà sentirà il suo peso. E' un giorno tanto atteso, la maglia del -9 è la maglia bandiera, da oggi la Lazio può rivestirsi con la casacca più amata dai tifosi, la più bella. Lo farà nel match con il Milan, lo farà in tutte le gare casalinghe da qui al termine della stagione. Quella di oggi darà il via al girone di ritorno, dovrà essere un girone da Champions. Non è vecchia, va sempre di moda, è il look preferito dal laziale di ogni tempo. E' andata a ruba, ne sono state vendute tremila in poche ore e già s'aspettano le altre scorte: "Contrordine per quanto concerne le nuove maglie in vendita. Già da domani mattina (stamattina, ndr), dunque non da lunedì prossimo, tutti i LazioStyle che ne hanno fatto richiesta avranno a disposizione una nuova dotazione. Ne approfitto per ricordare che ci saranno anche degli stand appositi dove si potrà acquistare la nuova maglia, presumo andranno a ruba", ha detto Marco Canigiani, il responsabile marketing della Lazio alla radio ufficiale. Gli stand saranno piazzati all'Olimpico in occasione di Lazio-Milan. In tanti vestiranno la maglia-bandiera, in tanti terranno l'aquila sul petto, sul cuore, con le ali spiegate e il becco uncinato. Quando campeggiava sulle maglie del 1983, l'anno del ritorno in serie A, era in bella mostra sotto lo sponsor "Seleco". E' sempre lei, è l'aquila difesa con gli artigli dalla banda del -9 in quell'87 eroico. "Quando scenderemo in campo con questa maglia saremo molto più di 11 giocatori... Saremo un intero popolo che lotta per un unico traguardo", ha detto nei giorni scorsi Danilo Cataldi, un laziale vero, il giocatore-tifoso, il simbolo del futuro. La maglia bandiera la indosserà dopo averla ammirata nei video, nei film d'epoca. E' immortalata dalle foto d'antan.

Sarà festa all'Olimpico, il programma è definito. Alle 18.45 è prevista la presentazione ufficiale della casacca storica, sarà battezzata da tanti protagonisti del passato, da alcuni rappresentanti delle Lazio 1982-83 e 1986-87. Sono stati invitati dalla società, ecco i nomi in ordine sparso: Calisti, Camolese, Caso, D'Amico, Gregucci, Giancarlo Marini e Raimondo Marino, Nando Orsi, Piscedda, Surro, Pochesci, Rizzolo ed altri ancora. Ci saranno la mamma e la figlia di Giuliano Fiorini, l'uomo della salvezza. L'immagine del suo gol, della sua corsa, del suo urlo liberatorio, tenero per quanto felice, è idealmente stampata sulle maglie d'aquila. Tutti loro, alle 20,15, scenderanno in campo, saluteranno i tifosi. Saranno ospitati all'Olimpico per tutta la sera, vivranno Lazio-Milan dalla Tribuna Monte Mario. Sui maxischermi sarà diffuso un cortometraggio. E' una maglia amata da tutti, dai grandi che l'hanno conosciuta, dai piccoli che la conosceranno e l'hanno aspettata perché i papà non hanno mai smesso di evocarla, di chiederla. Si faceva sentire quando veniva indossata, è questa la sensazione che dava. Si sentiva eccome quella maglia, non aveva una faccia simpatica per gli avversari che la affrontavano. All'Olimpico sono attesi circa 35mila tifosi: "Siamo vicini ai 17mila tagliandi venduti. L'aspettativa è raggiungere le 32-33mila presenze considerando anche i circa 10 mila abbonati", annunciavano ieri dalla società. Saranno tutti aquile e in tanti indosseranno la maglia dei sogni. E' realtà, non è più immaginazione. In campo dovranno indossarla e prenderla di petto.


Dal Corriere dello Sport del 25 gennaio 2015:

E’ una maglia che vale la storia. Ha l'aquila stilizzata sul petto come quella del -9. Ha debuttato ieri in una notte di ricordi. Lotito: "Sono emozionato, abbiamo ritirato fuori un simbolo. Ora serve responsabilità".

Una serata da Lazio, per la Lazio. La partita con il Milan, almeno inizialmente, passa in secondo piano: si parte presto perché è il giorno del nuovo battesimo della vecchia maglia, "la bandiera" che ha segnato due fasi degli anni '80, tra cui la stagione '86-'87, quella del -9, della sofferenza e della gioia finale. Il club ha curato tutto nei dettagli: la maglia con l'aquila sul petto torna protagonista a quasi trent'anni di distanza dall'ultima volta. Per l'occasione sono stati richiamati i protagonisti di quell'epoca. Sotto la Curva Nord che è tutta una sciarpa biancoceleste sfilano Orsi, Piscedda e Gregucci. "Questo gruppo ha scritto una pagina importante della Lazio – ricorda Mimmo Caso, capitano di allora – una pagina storica. Sono onorato che oggi quella nostra maglia venga indossata ancora". Ci sono tutti. Scorrono insieme pagine indelebili, per la Lazio e con la Lazio: c'è la storia, c'è il senso di lazialità che ci mette un attimo a tornare su. C'è appartenenza, mista a sensazioni che si portano dietro anche più di qualche occhio lucido. In tribuna stampa spunta uno striscione in ricordo di Pietro Pasquetti, vicedirettore del Tg3, figura storica della cronaca sportiva romana, scomparso da poco: "Pietro sempre nel cuore". La voce dello speaker lo ricorda: "Un saluto a un grande laziale". E la Nord risponde con il coro: "Pasquetti uno di noi...".

Il presidente Lotito e i suoi collaboratori hanno ultimato anche la produzione di un cortometraggio: semplicemente da brividi. La maglia-bandiera è stata ritirata fuori anche grazie alla collaborazione con Lazio Family, associazione di Paolo Lenzi e Marco Casoni (quest'ultimo figlio dell'ex presidente Gian Chiarion Casoni, ideatore del logo). La storia della Lazio si fonde in pochi minuti tramite il video, attraverso tifosi, esultanze, bandiere. Il mondo biancoceleste. Pioli chiude il filmato davanti alla squadra, nello spogliatoio: "Chi non se la sente può anche andare via subito". Risponde Mauri, il capitano di oggi, circondato da tutti i compagni: "Mister, da qui non se ne va nessuno!". Una vita di Lazio, con e per la Lazio. Lo stesso video – prima proiettato in sala stampa – è ritrasmesso dai maxischermi all'interno dell'Olimpico, a pochi minuti dalla partita con il Milan: in 35.000 sono in festa sugli spalti, tra lacrime e abbracci, ricordi e sorrisi. La voce della Lazio si alza sempre di più: è festa assoluta. Nella pancia dell'Olimpico c'è Claudio Lotito, fiero di aver mantenuto la promessa di riportare la maglia in campo. La Lazio la indosserà per tutte le gare casalinghe di questo girone di ritorno. "Sono molto emozionato – racconta il presidente biancoceleste – perché ritiriamo fuori un simbolo che rappresenta la storia del club, il passato, il presente e il futuro. Deve essere tramandato e deve costituire una responsabilità per tutti i laziali, soprattutto per chi la indossa. Questa maglia avrebbe significato nulla senza le gesta che la hanno portata ad essere riconosciuta da tutti. Credo che solo così si può portare avanti una storia iniziata nel 1900. Dobbiamo ringraziare la famiglia Casoni e Paolo Lenzi, con loro abbiamo rivissuto la storia di questa maglia. Qui c'è solo cuore, nessuno ne trarrà vantaggi. Questa società, al contrario di quanto si pensi, tiene molto al percorso storico. Oggi inizia un capitolo nuovo di un club proiettato verso il futuro, un gruppo che si fonda sulla base dei valori che da sempre ci accompagnano. La maglia dovrà servire a portare gioia, risultati e nuova unione". Poi ancora cori e brividi, fino al Milan. Olimpia conclude di nuovo il suo volo andando a posizionarsi nella Curva Sud, vuota. Alla fine è tempo di calcio giocato: la Lazio ci arriva di nuovo con l'aquila sul petto.


In un altro articolo del quotidiano sportivo romano:

Loro che l'hanno indossata, loro che hanno giocato con l'aquila sul petto. Loro sanno quanto vale e che poteri trasmette questa maglia. Tra di loro, ieri all'Olimpico, c'era anche Giuliano Fiorini, riviveva negli occhi di mamma Ernestina e della figlia Fabiana: "Non abbiamo parole, vorremmo solo ringraziarvi". C'era anche Giuliano accanto ai compagni di quel tempo, c'era nel video che lo immortala dopo il gol rifilato al Vicenza, il gol che avvicinò la salvezza. C'era e ci sarà sempre nei ricordi, nei racconti del capitano Mimmo Caso, il capitano del -9: "La notte prima di Lazio-Campobasso non dormimmo, erano le 7 del mattino, io e Giuliano eravamo in piedi, avremmo giocato alle 16. Furono tante le notti insonni". L'emozione di Caso è fortissima, l'ha provata riprendendo in mano la maglia più amata e più bella, rivedendo il video storico: "Rivedere certe immagini riporta indietro nel tempo, ti fa rivivere ricordi ed emozioni. Sono stato il rappresentante di un gruppo di ragazzi che con i tecnici e la società ha vissuto questo simbolo sulla pelle. Ci ha accompagnato nei momenti drammatici, riuscimmo nell'impresa grazie all'unione, grazie ai valori importanti che vivevamo nello spogliatoio, erano valori umani. Chi ha vissuto quei momenti non li dimenticherà mai. Sono onorato di aver indossato questi colori. La maglia con l'aquila bisognava saperla indossare, la mia Lazio non fece chiacchiere, fece i fatti".

I grandi ex, degli anni 1982-83 e 1986-87, si sono accomodati in prima fila durante la presentazione della maglia e durante Lazio-Milan. C'erano Marino, De Nadai, Rizzolo, Marini, Calisti, Miele, Surro. Mancava Eugenio Fascetti, il guru della Lazio del -9, c'era col cuore. Giancarlo Camolese ha scelto poche parole per descrivere la gioia: "E' tutto indimenticabile. Spero che anche i giocatori di oggi leghino un'impresa, non so quale, a questo simbolo così come accadde a noi". Angelo Gregucci s'è unito al coro: "E' una maglia che abbiamo portato in giro con il massimo dell'onore e della potenza, con sacrifici e orgoglio. Mi auguro che questa maglia raduni il popolo laziale, è il simbolo più giusto per far sì che questo accada". Da Gregucci a Carlo Perrone, due laziali, due ex tecnici della Salernitana di Lotito, si sono ritrovati accanto al patron. Perrone è stato chiaro: "Al mondo non c'è squadra che abbia un simbolo così bello, stilizzato. La sfida più importante è difendere le tradizioni". Nando Orsi punta sulla sacralità dei simboli: "Il senso di appartenenza, ecco cosa caratterizza il tifoso laziale, l'ambiente Lazio. Chi non ha memoria non ha futuro, la Lazio ha tanta memoria e deve avere tanto futuro". Massimo Piscedda è rimasto colpito: "Un evento molto romantico ed emozionante, l'augurio è che la Lazio regali ai tifosi ciò che meritano". La maglia-bandiera è andata a ruba, magari diventerà appetibile per qualche sponsor. A Roberto Casolari, rappresentante di Macron (sponsor tecnico), brillavano gli occhi: "Per noi è un risultato di immagine e commerciale unico, lo abbiamo avuto in pochi altri casi. Grazie per averci dato questa possibilità, la maglia è nel cuore dei tifosi".


Da Il Messaggero:

Emozione e commozione per la maglia del -9.

Olimpia plana sul petto, l'aquila si lega al cuore. Bentornata maglia-bandiera, bentornata 28 anni dopo. E sembra ieri. Anzi, era ieri il debutto. Giro di campo e standing ovation. Sugli spalti non l'avevano mai dimenticata, all'Olimpico si torna tutti a vestirla: "La storia non ha tempo, gli uomini entrano in campo quando decidono che il momento è giusto e quella maglia non si staccherà più dalla pelle", recita Pino Insegno nel cortometraggio proiettato sui maxi-schermi. Applausi scroscianti e cori da urlo. Il distacco da quella casacca d'altronde non è mai avvenuto. Come dimostrava l'abbraccio con Gregucci e compagni sotto la Nord. Bastava poco per riportare l'entusiasmo, anche se questa maglia significa tanto: "Innanzitutto che la Lazio onora la storia", giura Lotito alla presentazione all'Olimpico della casacca con l'aquila sul petto: "Questo simbolo rappresenta il passato, il presente e il futuro di questo club. Un club preservato dalla gesta di singoli, senza i quali chissà dove saremmo ora. Questa maglia deve unirci e va tramandata, deve costituire responsabilità per noi laziali e soprattutto per chi la indosserà d'ora in avanti". Fanno il giro del campo, i giocatori attuali, s'alza in piedi e viene applaudita in conferenza la banda dei meno nove. Mentre passa sugli schermi la storia, dal gol di Poli alle lacrime di Fiorini: "Ringrazio tutti", bisbiglia commossa la figlia Fabiana. E il capitano Caso: "Rivedere queste immagini riporta alla mente grandissime emozioni. Io sono il rappresentante di un gruppo che ha vissuto momenti drammatici". Ora ci si gioca la gloria, Pioli nel cortometraggio invita la "sua" Lazio a lottare per la Champions: "Chi non se la sente, lo dica adesso". Erano le parole magiche di Fascetti (ieri assenti per impegni personali) nello spogliatoio dell'87. Già tantissimi tifosi allo stadio con l'aquila, dopo il sold out (5mila vendute) in due giorni nei Lazio Style. La maglia fa boom al botteghino e anche la Macron ringrazia: "Siamo orgogliosi d'aver riportato questo simbolo sulle casacche biancocelesti. Abbiamo deciso di riprenderle fedelmente. Felici d'aver prodotto qualcosa che entra nel cuore di questa società e dei laziali". Anche del lazialissimo Pietro Pasquetti, scomparso pochi giorni fa: "Io vi ringrazio per avermi fatto compagnia in tutti questi anni", il saluto del giornalista al Tgr, proiettato sui maxi-schermi dalla Lazio.





Stagione La gara Lazio-Milan 3-1 del 24 gennaio 2015 Torna ad inizio pagina