Mercoledì 10 gennaio 2024 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 1-0

Da LazioWiki.

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10 gennaio 2024 – Roma, stadio Olimpico - Coppa Italia, Quarti di finale - inizio ore 18.00


LAZIO: Mandas, Lazzari (67' Pellegrini), Patric, Romagnoli, Marusic, Guendouzi, Cataldi (67' Rovella), Vecino, Felipe Anderson, Castellanos (77' Isaksen), Zaccagni (67' Pedro). A disposizione: Sepe, Magro, Casale, Gila, Hysaj, Luis Alberto, Basic, Kamada, Sana Fernandes. Allenatore: Sarri.

ROMA: Rui Patricio, Kristensen, Mancini, Huijsen (81' Belotti); Karsdorp (58' Azmoun), Bove (76' El Shaarawy), Paredes, Cristante, Zalewski (58' Spinazzola), Dybala (46' L. Pellegrini), Lukaku. A disposizione: Marin, Svilar, Llorente, Celik, Kumbulla, Pagano, Pisilli. Allenatore: Mourinho.

Arbitro: Sig. Orsato (Schio) - Assistenti Sigg. Imperiale e Rossi - Quarto uomo Sig. Manganiello - V.A.R. Sig. Irrati - A.V.A.R. Sig. Abbattista.

Marcatori: 51' Zaccagni (rig).

Note: esordio in una competizione ufficiale con la maglia della Lazio per Mandas. Ammonito al 59' Cristante, al 60' Castellanos, al 66' Guendouzi, al 66' Mancini, al 90'+4' Luca Pellegrini, al' 90'+5' Pedro. Espulso al 90'+6' Pedro per doppia ammonizione, al 90'+10' Azmoun, al 90'+11' Mancini. Angoli 3 a 1. Recuperi: 2' p.t., 10' s.t.

Spettatori: 49.500.


Matteo Guendouzi
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Matias Vecino
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Alessio Romagnoli
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Luca Pellegrini
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Mattia Zaccagni
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Il fallo su Valentin Castellanos punito con il calcio di rigore
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Il calcio di rigore trasformato da Mattia Zaccagni
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Manuel Lazzari
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Felipe Anderson
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Patric

I calciatori convocati per la partita odierna

• Il Corriere dello Sport titola: “Esce Dybala si accende la Lazio”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Partita nervosissima che si chiude in rissa. Sarri in semifinale mentre i giallorossi, già in difficoltà, spariscono quando s’infortuna la Joya. Ai biancocelesti basta l’avvio di ripresa: rigore di Zaccagni e altre due occasioni. La Roma ci prova solo negli ultimi minuti”.

Dal derby di Lulic a oggi, la storia non cambia. Vince la Lazio grazie al rigore di Zaccagni, Sarri vola in semifinale e aspetta stasera la vincente di Juventus-Frosinone. La Coppa Italia a Roma è biancoceleste, quella giallorossa si riempie di tristezza e di due espulsioni (Azmoun e, a gara finita, Mancini). Ma è la logica conseguenza di una partita che è scivolata dalla parte della Lazio inesorabilmente, minuto dopo minuto: più sostanza in campo, più iniziativa, più occasioni. La Roma è stata condannata probabilmente dall’uscita di scena di Dybala, sostituito dopo l’intervallo per un nuovo fastidio fisico, e sicuramente dallo scomposto intervento di Huijsen, l’ultimo arrivato che fino a quel momento era stato diligente e preciso: il fallo su Castellanos all’inizio della ripresa era sfuggito a Orsato, il Var è intervenuto e Zaccagni ha realizzato il gol che ha deciso il derby. Sarri può fare festa, ha mostrato la Lazio degli ultimi tempi, meno bella ma concreta, capace di controllare la gara e accelerare all’improvviso. Dal ko di Dybala in poi, Mourinho ha invece provato a modificare la Roma più di una volta, ma i giallorossi non hanno mai avuto la forza e gli schemi per essere incisivi. Lo sono stati solo in un finale giocato più sui nervi che sulla tecnica: troppo poco. Come i tiri nello specchio della porta: due in tutto. Il primo, debolissimo e difficilmente catalogabile come tiro, di Lorenzo Pellegrini al 16' della ripresa, il secondo al 41' quando Belotti ha esaltato Mandas, al debutto in biancoceleste. La Lazio invece ha creato di più nell’arco della sfida, soprattutto ha avuto un inizio di secondo tempo devastante: il rigore, poi altre due occasioni. In 13 minuti ha messo la firma sul derby.

Voglio ma non posso. Sarri ha sorpreso tutti con Mandas in porta al posto del febbricitante Provedel. Senza Luis Alberto e Immobile, ha recuperato Zaccagni e si è affidato alla sicurezza che Cataldi offre nel derby e a Vecino. I biancocelesti hanno chiuso molto bene la propria metà campo, ripartivano veloci, con Zaccagni a sinistra e spesso Lazzari. a destra. La Roma, sempre con la difesa in emergenza, ha avuto subito più possesso palla (un dato che l’ha accompagnata per tutta la gara), ma non ha mai trovato la qualità delle giocate. Né sugli esterni, dove Karsdorp e Zalewski sono apparsi inconsistenti, né in mezzo al campo. Qualche lancio per un Lukaku senza smalto, qualche dribbling di Dybala, spesso molta imprecisione, di cui la Lazio non ha però approfittato. Insomma: il canovaccio giallorosso sembrava essere quello del “voglio ma non posso”. E il risultato di una sfida in cui tutti facevano attenzione è stato un primo tempo chiuso con un unico tiro nello specchio della porta, una punizione di Cataldi.

La svolta. Perso Dybala, Mourinho ha ridisegnato la Roma con Lorenzo Pellegrini dietro Lukaku. Solo che la Lazio ha forzato fin dai primi secondi della ripresa: al 2' Vecino ha impegnato Rui Patricio, poi il rigore di Zaccagni, quindi un’altra grande occasione (ribattuta ancora da Rui Patricio) e un tiro finito fuori dello stesso Vecino. Mourinho ha inserito Azmoun e Spinazzola (13'), poi El Shaarawy e Bove (31'): Roma col 4-2-3-1, diventato 4-2-4 (36') quando è entrato Belotti. Sarri ha risposto con cambi per dare freschezza senza mutare l’assetto. E la freschezza serviva, perché la Roma nel finale ci ha provato di più, esaltando Mandas, decisivo su un tiro di Belotti al 41'. Una rovesciata di Lukaku finita alta è stato l’ultimo squillo prima che esplodesse la tensione: a Pedro sono saltati i nervi dopo un incontro ravvicinato con Paredes e si è preso il rosso, poi è toccato ad Azmoun. E alla fine anche a Mancini. Un brutto epilogo. .


Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano: .


Il Tempo titola: .

Prosegue il quotidiano romano: .


La Gazzetta dello Sport titola: .

Continua la "rosea":




La formazione biancoceleste:
La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






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