Mercoledì 19 gennaio 2011 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 2-1

Da LazioWiki.

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19 gennaio 2011 - 3.405 - Coppa Italia 2010/11 - V turno (ottavi di finale) - inizio ore 20.45

ROMA: Julio Sergio, N.Burdisso, Mexes, Juan, Riise, Brighi, De Rossi, Greco (46' Menez), Simplicio, Adriano (46' Vucinic), Borriello. A disposizione: Doni, G.Burdisso, Castellini, Perrotta, Taddei. Allenatore: Ranieri.

LAZIO: Berni, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu, Gonzalez (86' Mauri), Ledesma, Brocchi (81' Bresciano), Hernanes, Kozak (75' Floccari), Zarate. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Diakite, Sculli. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Bergonzi (Genova) - Assistenti Sigg. Manganelli e Marzaloni - Quarto uomo Sig. De Marco.

Marcatori: 52' Borriello (rig.), 57' Hernanes (rig.), 76' Simplicio.

Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Luca Sanna, militare italiano rimasto vittima di un attentato in Afghanistan. Ammoniti Radu, De Rossi, Juan, Simplicio, Ledesma, Biava, Lichtsteiner. Angoli: 7-3 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 40.637 con un incasso di euro 586.488 euro.

La formazione laziale
Il pullman della Lazio danneggiato sul parabrezza da un vile atto teppistico
Il Team Manager Maurizio Manzini ferito al volto
Il minuto di raccoglimento osservato dalle due formazioni in memoria di Luca Sanna, militare italiano vittima di un attentato in Afghanistan
Il calcio di rigore di Borriello
Un momento dell'incontro
Il calcio di rigore di Hernanes
Screzi tra Stefan Radu e De Rossi
Tommaso Berni
Cristian Ledesma
Alvaro Gonzalez
Un'azione di attacco di Libor Kozak
Juan stende Zarate e causa il rigore a favore della Lazio
Una grossa occasione sciupata da Kozak

La Gazzetta dello Sport titola: "Roma ai quarti con la Juve. Scontri e feriti prima del derby. Finisce 2-1 all'Olimpico negli ottavi di Coppa Italia: succede tutto nella ripresa, con le reti di Borriello ed Hernanes su rigore e il gol partita di Simplicio. Accoltellato un 15enne al gluteo, colpito il pullman dei biancocelesti. Una scheggia ferisce all'occhio il team manager laziale Manzini".

Continua la "rosea": Quattro derby su quattro. Claudio Ranieri gongola. Con lui in panchina la Roma ha sempre battuto la Lazio. Ci è riuscita anche stavolta, 2-1 con le reti di Borriello e Simplicio dopo il pari di Hernanes, ma i giallorossi hanno faticato non poco. Complici pure le scelte del tecnico, che tiene Menez e Vucinic in panchina fino al secondo tempo. La vittoria comunque arriva: ai quarti di finale di questa Coppa Italia i giallorossi troveranno la Juventus. Ranieri e Reja schierano le loro squadre con lo stesso modulo, il 4-3-1-2. Nella Roma c'è Adriano con Borriello, davanti a Simplicio, nella Lazio Hernanes alle spalle del giovane Kozak, decisivo contro la Samp, e Zarate. La Roma degli "scazzi" che sembrano non preoccupare Ranieri scende in campo con poca concentrazione ed è la Lazio a gestire il gioco in una partita che nel primo tempo non vale il prezzo del biglietto. Complice pure, per i giallorossi, un Adriano praticamente inesistente, un po' per una spalla che inizia a fargli male al 4', molto perché – è evidente – gli mancano fiato e ritmo partita. I pericoli per la porta di Julio Sergio arrivano soprattutto dalle fasce, Lichtsteiner sulla destra corre indisturbato e Zarate a sinistra riesce a crossare senza troppi ostacoli.

Un paio di calci d'angolo al quarto d'ora (con i colpi di testa di Biava e Dias) spaventano i giallorossi. L'occasione migliore arriva al 21': Brocchi serve Kozak in mezzo all'area, Juan sbaglia la copertura, ma Julio Sergio mostra di avere ancora buoni riflessi e interviene sul ceco giunto a un metro dalla porta. Al 34' è bravo Mexes a chiudere su Hernanes, ma è comunque la Lazio ad attaccare. Al 40' deve intervenire Borriello a levare la palla ai biancocelesti, dopo un calcio d'angolo battuto da Zarate. La Roma invece fatica. Le manovre sono disorganiche e lente, nessuna vera occasione, Borriello è troppo solo, De Rossi troppo nervoso e Adriano non incide. Al 43' una punizione proprio di De Rossi, rimessa al centro da Juan e sporcata da Kozak rischia di beffare Berni. Che invece è attento e para. I nervi sono tesi e i falli si sprecano. Due gli ammoniti nel primo tempo: prima Radu che interviene a gamba tesa su Burdisso (che deve sentire particolarmente il clima derby, visto che l'anno scorso aveva chiuso la gara sgambettando l'esultante Perrotta), poi De Rossi (che il derby lo sente di sicuro, da sempre). Il primo tempo si chiude con la Lazio in avanti: prima una punizione potente di Hernanes, troppo centrale, poi un inserimento di Kozak su cui esce male il portiere giallorosso. Per la Roma pericolo scampato, si va negli spogliatoi sullo 0-0.

Nella ripresa Ranieri cambia. Dentro Vucinic e Menez per Adriano e Greco. Dopo dieci secondi il francese già rimedia una punizione da posizione interessante. Punizione che non porta a nulla di buono ma che comunque sveglia la Roma. All'8' un cross al volo di Riise dalla sinistra finisce sulla mano di Lichtsteiner. Calcio di rigore per i giallorossi. E dal dischetto Marco Borriello non sbaglia. Al 12' Zarate vola verso l'area: i metodi di Juan per fermarlo sono decisamente poco ortodossi, Bergonzi lo ammonisce e assegna un altro rigore. La freddezza di Hernanes gela la Curva Sud: 1-1. Sembra decisamente un'altra partita. Per fortuna. Al 23' il pallone sfila per tutta l'area giallorosa, la difesa è ferma, Kozak cicca e manca un raddoppio facile facile. E poco dopo una palla persa di Riise, appoggiata male da Juan, rischia di servire alla Lazio una nuova occasione d'oro. La Roma sembra essere di nuovo distratta e poco precisa, anche in fase offensiva. Al 30' Kozak esce toccandosi la coscia destra, entra Floccari. Ma è la Roma a raddoppiare sfruttando al meglio un erroraccio della difesa laziale: al 32' Radu tocca male, la palla finisce tra i piedi di Fabio Simplicio che di piatto destro la spedisce nell'angolino alla sinistra di Berni. La Lazio non molla e regala la giocata migliore della partita: pallonetto perfetto di Hernanes per Floccari che stoppa e al volo in rovesciata spedisce alto.

Reja inserisce Bresciano per Brocchi, ma è di nuovo Berni a rischiare, spendendo in angolo un tiro teso di Vucinic. I biancocelesti ci provano ancora: un paio di respinte strane in area potrebbero favorire Hernanes, ma alla fine la difesa giallorosa se la cava. Non basta nemmeno l'inserimento di Mauri: su un insidioso colpo di testa di Zarate, Mexes e Burdisso allontanano. Anche Bresciano ha la sua occasione, ma il tiro potente dalla distanza allo scadere termina di poco fuori. Non c'è più tempo, la Roma vince 2-1 e vola ai quarti. Nonostante il questore Tagliente avesse chiuso al traffico l'area intorno allo stadio, prima della sfida non sono purtroppo mancati gli incidenti. Un tifoso della Lazio di 15 anni è stato accoltellato al gluteo e trasportato al Gemelli. Ma anche il pullman biancoceleste ha subito un attacco da parte dei tifosi romanisti: "Un sasso grande come un pallone – racconta De Martino, addetto stampa della Lazio – è stato tirato contro il vetro del pullman all'altezza di Ponte Duca D'Aosta. Il vetro ha retto ma le schegge hanno colpito il nostro team manager Maurizio Manzini. Ha un taglio sulla fronte che gli è stato medicato e gli sono state tolte due schegge dall'occhio". Nonostante lo shock lo storico accompagnatore della Lazio ha visto la sfida in panchina.


Il Messaggero titola: "Alla Roma il derby di Coppa: 2-1. Lazio fuori, ma a testa alta. In rete Borriello e Hernanes su rigore, decide Simplicio".

Continua il quotidiano romano: La Roma batte 2-1 la Lazio nel derby di Coppa Italia e affronterà nei quarti la Juventus a Torino mercoledì 26 gennaio. I biancocelesti escono a testa alta, dopo una partita che li hanno visti dominare il primo tempo senza però riuscire a sbloccare il risultato. Giallorossi tonificati nella ripresa dagli ingressi di Vucinic - per un Adriano che continua a destare perplessità - e soprattutto di Menez, cinici dopo il doppio vantaggio propiziato da errori difensivi di Lichtsteiner e Radu, e poi in grado di resistere agli assalti veementi della Lazio. La Roma lascia in panchina Menez e Vucinic: accanto a Borriello gioca Adriano con un centrocampo comprendente De Rossi, Greco, Brighi e Simplicio. In difesa non c'è Cassetti e giocano Burdisso, Mexes e Juan. Nella Lazio fuori Floccari mentre sono in campo Hernanes e Kozak. Al 4' Adriano a terra, dolorante a una spalla dopo un contrasto con Ledesma. Lazio più intraprendente e aggressiva, Roma lenta e macchinosa. Al 13' tutore alla spalla per Adriano. Al 14' Riise anticipa Kozak di un niente nell'area piccola. Al 18' due corner consecutivi della Lazio. Al 19' calcio al volto di Radu a Burdisso: cartellino giallo e scintille in campo. Al 21' miracolo di Julio Sergio su Kozak servito da Brocchi a tu per tu con il portiere. Al 30' ammonito De Rossi per una brutta entrata su Gonzalez. Al 38' Hernanes da fuori, deviato in angolo. Allo scadere Hernanes al centro, Kozak brucia di testa Julio Sergio e Juan ma non inquadra la porta.

Ranieri lascia negli spogliatoi Adriano e Greco, entrano Vucinic e Menez: Roma trasformata. Il francese parte subito in accelerazione, Radu lo ferma fallosamente. Al 49' Dias di testa su angolo, fuori. Al 51' rigore per la Roma: De Rossi serve lungo per Riise, cross e mano di Lichtsteiner. Tira Borriello e segna. Al 56' rigore per la Lazio: Juan stende Zarate appena entrato in area. Tira Hernanes e segna. La Lazio riprende ad attaccare come nel primo tempo, Roma in affanno. Al 74' Floccari in campo per Kozak. Al 76' Menez parte, perde palla al limite, Radu non controlla e il rimpallo finisce a Simplicio che entra in area e infila Berni. Al 78' Hernanes serve Floccari sul filo del fuorigioco, stop a seguire e dal centro dell'area in acrobazia palla fuori di un niente. All'80' Bresciano per Brocchi. Subito dopo Vucinic spara dal limite, Berni in angolo. All'85' Mauri dentro per Gonzalez. Cambi esauriti, Zarate dolorante costretto a rimanere in campo. Due minuti dopo un suo guizzo mette in difficoltà la Roma, la Lazio protesta per un fallo di Burdisso su Mauri. Al 90' gran sinistro di Bresciano dal limite, fuori di poco. Tre minuti di recupero, poi la festa giallorossa.


La Repubblica titola: "Coppa Italia. Roma, suo il derby ora sfida la Juventus. La squadra di Ranieri batte la Lazio 2-1. Tutti i gol nella ripresa: Borriello e Hernanes su rigore, poi Simplicio sfrutta un errore della difesa laziale".

Continua il quotidiano: Scene da derby, solite scene da derby: è il popolo della Roma a fare festa, per la quarta volta consecutiva tra campionato e coppa. Fotocopia sugli spalti rispetto ai tre precedenti dell'era Ranieri, tutto sommato fotocopia anche in campo. Non c'è una squadra che prevale nettamente sull'altra, ma alla fine la tenuta mentale, la migliore qualità e il classico episodio che non manca mai, fanno pendere la bilancia sul versante giallorosso. Un successo importante, che oltre a valere la sfida alla Juve ai quarti della coppa Italia, determina una probabile svolta psicologica in una fase topica della stagione, perturbata - o caricata, come dice Ranieri - da parecchi "scazzi" estemporanei. Gagliarda la Lazio, che dimostra nell'approccio alla gara di aver acquisito una mentalità degna della posizione occupata in campionato. Nessun timore reverenziale, gara giocata con grande personalità e gestita molto meglio nella prima frazione.

La Roma del primo tempo indubbiamente è un paradosso. Lo si evince dalle scelte sorprendenti di Ranieri, che lascia in panca Vucinic e Menez, optando per l'attacco pesante Borriello-Adriano. Scelta legittima, ma inadatta alla tattica adottata: i giallorossi contengono, ma non propongono mai contropiede. Borriello si danna l'anima, anche in fase difensiva, mentre ad Adriano, che tra l'altro accusa un problema alla spalla, tutto si può chiedere in questo momento tranne che la profondità. Il tutto, combinato, dà zero occasioni. La Lazio mostra un approccio migliore. Alla fine il posto da trequartista dietro le punte (Zarate e Kozak) è di Hernanes, con Mauri che va in panchina. Muscolare il centrocampo, efficace nella fase di non possesso palla, con Gonzalez schierato sulla destra. Senza addentrarci troppo in alchimie tattiche, e pur ravvisando che Zarate, opposto ad un Burdisso oggettivamente più lento, potrebbe fare di più, il miglior primo tempo dei biancocelesti lo si deve al maggiore dinamismo. Parecchie situazioni interessanti, due belle occasioni, entrambe per Kozak: nella prima Julio Sergio è bravissimo nella parata d'istinto, nella seconda è Juan a salvare dopo che il portiere era stato scavalcato.

Nella ripresa la Roma cambia faccia. Menez e Vucinic, gettati nella mischia per Greco ed Adriano, conferiscono indubbiamente un altro piglio. A parte la prestazione dei due, buona ma niente di eccezionale, è importante la recezione del messaggio della squadra, che si riversa nella metà campo laziale: conseguenziale l'azione del rigore (fallo di mano di Lichtsteiner, come nel derby di novembre), che Borriello trasforma. Lazio di carattere comunque, pronta nella reazione, come pronto è Zarate nello scatto su invito di Kozak: Juan conferma il momento no e stende l'argentino, Hernanes è freddo e non fallisce il rigore che ne segue. Inizia la classica fase di braccio di ferro. Chi sbaglia paga, di Radu la distrazione fatale: Simplicio lo beffa al limite, poi elude Berni con un tocco preciso. A tattica spalancata, nel finale succedono tante cose. Floccari avvicina il pareggio con una splendida acrobazia, ma anche Vucinic impegna Berni. Il tabù Lazio prosegue; nel derby in trasferta il successo non arriva da 13 anni. La Roma invece mostra di saper vincere il derby anche a gennaio: l'ultima volta gli era capitato nel 1942.


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Tensione attorno allo stadio Olimpico prima del derby di Coppa Italia: il pullman della Lazio è stato fatto oggetto di una sassaiola a ponte Duca d'Aosta. In frantumi un finestrino. Il team manager biancoceleste, Maurizio Manzini, è stato ferito al volto dai frantumi del finestrino colpito da una grossa pietra. E' stato medicato sul posto e si è poi regolarmente accomodato in panchina con una vistosa fasciatura a un occhio. In piazza della Farnesina un ragazzino di 15 anni, tifoso laziale, è stato accoltellato a un gluteo intorno alle 18.15 ed è stato trasportato al San Filippo Neri ma non sarebbe in gravi condizioni. La polizia ha sequestrato 25 bomboni, ovvero petardi di grosso calibro, durante i controlli di filtraggio e prefiltraggio degli spettatori allo stadio Olimpico. II bilancio di alcune perquisizioni effettuate dalla Digos questa mattina nei confronti di 11 tifosi della Lazio parla di quattro denunciati, di cui tre sottoposti a Daspo, e di sequestri di grossi petardi, fumogeni, tirapugni e spranghe di ferro. I controlli sono stati effettuati nell'ambito delle indagini avviate dopo gli episodi di violenza verificatisi la sera dell'8 gennaio, in occasione delle celebrazioni per l'anniversario della fondazione della Lazio.

Un 37enne è stato trovato in possesso di 4 fumogeni e di 12 petardi di grosso calibro tipo Rambo 31 k, per un peso complessivo di 330 gr. di materiale esplosivo. Oltre alla denuncia è stato sottoposto a Daspo per la durata di 5 anni. Ne aveva avyuto uno già nel 2009, sospeso però dal Tar Lazio. Ha precedenti per rissa, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Per il negozio all'interno del quale è stato rinvenuto il materiale esplosivo è già stata avviata l'istruttoria per la cessazione dell'attività commerciale. Un 23enne ha avuto aggravato da 3 a 5 anni il Daspo di cui era già destinatario, oltre alla denuncia: aveva una spranga in ferro e di 2 aste in plastica della lunghezza variabile dai 60 ai 90 cm. La spranga è stata trovata all'interno dell'auto del 23enne, nella quale vi erano anche degli indumenti, verosimilmente per cambiarsi in caso di eventuali incidenti. Il giovane ha precedenti per oltraggio ad organo giudicante e resistenza a pubblico ufficiale. Un 30enne con precedenti per oltraggio a magistrato in udienza e interruzione di pubblico servizio, è stato denunciato perché in possesso di un tirapugni e di un manganello telescopico. Anche per lui è scattato il Daspo per la durata di 5 anni. Un quarto tifoso è stato invece denunciato per la violazione della sorveglianza speciale, cui era già stato sottoposto.


E' un Edy Reja a dir poco indispettito quello che si presenta ai microfoni di Rai 1 nel postpartita del derby perso per 2-1. Il tecnico biancoceleste non ha nascosto la sua amarezza per l'ennesima prestazione sfortunata in cui i suoi ragazzi hanno incappato contro i cugini: "Ogni volta la sorte sorride alla Roma - ha detto con un sorriso ironico sul volto - Da parte nostra abbiamo fatto una gran bella prestazione ed abbiamo recuperato la giusta condizione. Siamo stati più reattivi di loro, andando in difficoltà solo con l'entrata in campo di Menez". Su Kozak: "Sono soddisfatto delle sue prestazioni, sta crescendo molto ed è chiaro che ogni volta mi costringe a tenerlo più in considerazione. E' uno che la butta dentro". Zarate lo ha fatto arrabbiare: "Salta sempre l'uomo, ma se non impara a giocare con i compagni mi costringerà a prendere dei provvedimenti". La Lazio ha "concesso" con un'ingenuità clamorosa il gol vittoria a Simplicio: "Radu ha fatto un brutto errore. Per quanto riguarda il rigore è una questione di centimetri, la palla poteva sbattere da un'altra parte, ma la Roma ha sempre episodi del genere a favore". Sull'arbitraggio: "Vorrei rivedere un fuorigioco fischiato a Zarate su un disimpegno sbagliato di un avversario. E Juan sul rigore per noi era ultimo uomo".