Domenica 28 maggio 2023 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cremonese 3-2
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28 maggio 2023 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXXVII giornata - inizio ore 18.00
LAZIO: Provedel, Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj (80' Pellegrini), Milinkovic, Vecino, Luis Alberto (90' Basic), Pedro (60' Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni (90' Radu). A disposizione: Maximiano, Adamonis, Patric, Gila, Ruggeri, Marcos Antonio, Bertini, Cancellieri, Gonzalez. Allenatore: Sarri.
CREMONESE: Sarr, Bianchetti, Ferrari, Lochoshvili (77' Vásquez), Sernicola, Pickel, Meité, Valeri (68' Quagliata), Galdames (68' Castagnetti), Ciofani (59' Bonaiuto), Tsadjout. A disposizione: Carnesecchi, Saro, Aiwu, Ghiglione, Afena-Gyan, Chiriches, Acella, Okereke. Allenatore: Ballardini.
Arbitro: Sig. Giua (Olbia) - Assistenti Sigg. Galetto e Rossi L. - Quarto uomo Sig. Serra - V.A.R. Sig. Banti - A.V.A.R. Sig. Paganessi.
Marcatori: 4' Hysaj, 37' Milinkovic, 54' Galdames, 58' Lazzari (aut), 89' Milinkovic.
Note: ammonito 24` Sernicola, 66` Galdames, 72` Zaccagni, 81` Pellegrini. Espulso al 95' Sarri per proteste. Angoli 4 a 3. Recuperi: 0' p.t., 6' s.t.
Spettatori: 65.000.
► I calciatori convocati per la partita odierna
► Domenica 28 maggio 2023 - La festa per il Decennale del 26 maggio
• Il Corriere dello Sport titola: “Lazio all’ultimo respiro”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “La Cremonese fa 2-2 e resiste fino al minuto 89, poi Milinkovic (doppietta) regala i tre punti a Sarri. Doppio vantaggio biancoceleste nei primi 45’, ma il gruppo di Ballardini spaventa l’Olimpico. Nel finale il colpo del serbo che vale il successo e il secondo posto”.
Momenti di gloria, di storia e di panico. Non è la Lazio se non ti fa scioccare e impazzire di gioia e di paura. Dall’apoteosi dell’Olimpico sold out, per gli eroi del 26 maggio e la festa Champions, s’è sfiorata l’apocalisse. Sopra di due gol nel primo tempo (Hysaj e Milinkovic), nel secondo (dal 9' al 13') la Lazio s’è fatta rimontare dalla cenerentola Cremonese del vipereo ex Ballardini. Le amnesie sono rituali anche nei giorni di festa. Prima Galdames d’antologia, poi l’autorete clownesca di Lazzari, pesa nel computo dei calcoli legati alla differenza reti. È stato Milinkovic, come con il Lecce, a segnare nel finale (89') regalando stavolta il 3-2, sfruttando un corner di Luis Alberto, una sfarfallata di Sarr e un misericordioso rimpallo di Vasquez. Due anime pie. Il gol ha avuto le sembianze del bacio divino, l’ultimo prima dell’addio del Sergente. Troppo presto dargli del Giuda. E chi ci penserà al suo posto? È un colpo che sfonda il muro dei 70 punti, che vale il pass per la Supercoppa, non ancora il secondo posto. Per Sarri si deciderà tutto all’ultima giornata, nella sua Empoli. Se la giocherà con Inzaghi, altro ex. La Lazio, con una vittoria, sarà certa del secondo posto. Lo sarà anche se l’Inter non vincerà contro il Torino fuori casa. A pari punti (pareggio Lazio e vittoria Inter), Inzaghi sarebbe favorito dalla differenza reti.
Le emozioni. Gli eroi, l’arme e gli amori, le Iliadi del tempo laziale si sono vissute in un Olimpico festoso e fastoso, con un magico raduno di 65.000 laziali. Squadre di ieri e di oggi, popolo e patria. Sono state celebrate due Lazio, quella del 2013, quella del 2023. Dopo lo show, Sarri è partito con Pedro al posto di Felipe Anderson. Ballardini cambiando 5 uomini (portiere compreso, Sarr alla prima in A), puntando su un 5-3-2 pronto a trasformarsi in 3-5-2. La Lazio edizione Champions s’è presentata con uno spirito fiammeggiante. Hysaj ha colpito dopo 4 minuti: Luis Alberto per Immobile, assist volante e inserimento lampo del terzino (gol dopo 638 giorni). Le fasce sono state le chiavi. Sarri ha sfruttato i raid di Hysaj e Lazzari. Ballardini alzando Sernicola e Valeri. Inizialmente hanno avuto la meglio i laziali, poi no. La Lazio ha comandato ritmo e gioco fino al 30', quando è calata. Ciofani, da fuori, ha avvisato Provedel. È arrivato in soccorso il raddoppio di Milinkovic (37'): assist a giro di Pedro, carezza volante del Sergente.
Sembrava la parola fine sulla partita. Il timor panico e la solita sindrome freudiana hanno colpito ancora. La Lazio è entrata scarica, stanca, smarrita. Sarri, allarmato, ha chiesto di alzare il ritmo. È rimasto inascoltato. La Cremonese ha iniziato ad accendere fuochi con Valeri a sinistra, che sgommate. È nato da lui l’assalto del primo gol: ha servito l’assist per Galdames dopo un duello vinto con Lazzari e sfruttando un rimpallo. La parabola è stata deviata da Casale di testa. Lazzari, non pago, ha regalato il 2-2 incornando nella porta di Provedel un cross che Ferrari aveva indirizzato a Ciofani. Quello che si pensava non potesse succedere, succede. Sarri ha iniziato a sbracciarsi. Ballardini a prenderci gusto. I fantasmi hanno iniziato a volteggiare sui 65.000. Ballardini ha inserito Buonaiuto al posto di Ciofani, Castagnetti e Quagliata. Sarri ha risposto con Felipe per Pedro. Immobile ha sparacchiato due volte. Sono entrati Basic e Pellegrini per la Lazio, Vasquez per la Cremonese. Milinkovic s’è visto togliere il 3-2 da Ferrrari sulla linea (colpo di tacco) e Provedel l’ha tolto a Tsadjout. Sergej, fatale, s’è trovato la porta spalancata. È piombata in campo tutta la panchina. È entrato Radu, tributo al recordman all time di presenze (427). Cinque minuti di recupero. Sarri espulso per proteste. Incornata di Vasquez alle stelle. L’Olimpico è scoppiato d’amore.
• Il Messaggero titola: . Prosegue il quotidiano romano.
• Il Tempo titola: . Prosegue il quotidiano romano: .
• La Gazzetta dello Sport titola: . Continua la "rosea":
• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara.
Parla il protagonista, Milinkovic "Il mio futuro? Solo alla fine". Luis Alberto felice "È bello tornare in Champions, ma servono rinforzi".
Quel che sarà del domani non si può sapere. Quello che si sa, che poi è anche quello che conta oggi, è che ieri Milinkovic ha riportato la Lazio al secondo posto, regalandole la vittoria nel giorno di festa e garantendole la possibilità di accedere alla Final Four della prossima Supercoppa italiana. Il Sergente ha trascinato la squadra biancoceleste con due gol, il provvisorio 2-0 nel primo tempo e l'altro, pesantissimo, all'89', quando ha permesso alla Lazio di prendersi i tre punti con la Cremonese: "È stata una bella giornata, anche se poteva finire ancora meglio, perché sul 2-0 abbiamo rischiato di rovinare una serata del genere. Per fortuna ho segnato, avevamo da festeggiare tante cose".
Sergej. Dal punto di vista sportivo, ovviamente, la qualificazione in Champions League: "Dal primo giorno era quello l'obiettivo, lo avevamo in testa e ci siamo riusciti". Per quanto riguarda l'aspetto sentimentale, invece, il riferimento è all'addio al calcio del suo amico Radu, che ha omaggiato andandolo ad abbracciare sul 2-0: "Gli avevo detto: “Boss, se segno vengo subito da te". L'ho abbracciato come lui ha fatto con me quando sono arrivato il primo giorno. Per me sarà un fratello maggiore per sempre". Intanto Milinkovic è arrivato a 9 gol e 8 assist in questa stagione, numeri che confermano la crescita continua del centrocampista serbo in biancoceleste: "Da due anni giochiamo con un sistema nuovo, ci siamo abituati. L'anno scorso ne ho segnati 11, quest'anno 9. Vuol dire che anche il mister ci ha dato una grande mano". Se il loro rapporto continuerà, però, è da vedere, come suggerito pure dallo striscione esposto in Tevere nel secondo tempo: “Forse altrove, magari qui, sicuramente nel nostro cuore. Sergej laziale a vita”. Anche lo stesso Sergente al termine dell'incontro ha lasciata aperta ogni possibilità sul futuro: "Vediamo, ho un altro anno, ho sempre detto che si sarebbe parlato alla fine. Dal primo giorno si diceva “facciamo bene, andiamo in Champions, poi si parla”. Adesso abbiamo un'altra partita e poi si vedrà".
Luis Alberto. Altra situazione in sospeso è quella di Luis Alberto, pure lui grande protagonista del ritorno della Lazio nell'Europa che conta: "Abbiamo dimostrato di essere squadra. Perché se non lo sei, è impossibile fare così tanti punti. Se guardiamo le altre concorrenti c'è tanta differenza, per cui o sei squadra o non si può fare questo risultato. È bello tornare in Champions, perché quando l'abbiamo giocata abbiamo fatto abbastanza bene. Poi ci è capitato il Bayern Monaco, che era la squadra più forte. Ora dobbiamo capire cosa fare, ci manca qualcosa e qualcuno per fare bene sia in Serie A che in Champions. Vediamo che succede. Se resterò? Ho due anni di contratto, vediamo come sarà il mercato, la società sa quello che penso. È una questione tra me e il presidente". Chi non ha alcuna intenzione di andarsene, invece, è il connazionale Pedro: "È presto per parlare di futuro, ma sono tranquillo. La gente sa che sono felice qua. Ho parlato con il presidente, la società, i tifosi, il mister, i compagni. Speriamo che vada tutto bene per il rinnovo".
Sarri a Lotito “Quale Lazio posso avere?”. Il tecnico chiede chiarezza sulle strategie. “Non ho intenzione di andare via, ma neanche di fare cose che non mi stanno più bene. Il primo passo? Certezze su chi resta. Voglio giocatori forti”.
Sarri ha ottenuto, Sarri ora pretende: "Se c'è un contratto, non vuol dire che bisogna proseguire per forza insieme. Sentiamo le idee che ha il presidente, se sono le stesse come lo scorso anno si va avanti tranquillamente". La "festa", per non interrompersi, deve andare nella direzione indicata dall'allenatore. Non ha messo in dubbio la permanenza o la voglia di Lazio, ma confidato la necessità di un chiarimento sulle strategie con la società: "Parlerò con Lotito, vediamo che si può fare sul mercato, che macchina si può avere. Ci dovrebbero essere introiti in più. Non ho nessuna intenzione di lasciare la Lazio, ma neanche di fare cose che non mi stanno più bene. Questa eventualità al momento è estremamente remota, ci sono tutti i presupposti per andare avanti insieme. So che lui non farà follie, questo fa parte della storia della Lazio. Se Lotito desse retta a me si spenderebbero 2 miliardi di euro, io prenderei De Bruyne e Haaland". Si dovrà procedere per step: "Il primo passo è avere la certezza su chi rimane. Se non si fa questo, per andar dietro al mercato, si rischia di prendere giocatori inutili alla causa. In certe zone di campo siamo carenti in alcune caratteristiche. Per fare il salto bisogna fare la Champions per tre anni consecutivi, l'aspetto più importante è che arrivino giocatori forti".
Decisioni. Sarri ha poi precisato sul suo arrivo a Roma: "Lo stipendio che ho accettato qui non lo avrei accettato da nessun’altra parte. Prima era molto più alto, però non mi interessava come aspetto perché alla Lazio ho avuto l’impressione di tornare a fare calcio in maniera pura. I due anni precedenti avevo fatto fatica in questo. Avevo bisogno di ritrovare il gusto del campo. A che punto siamo? Non siamo ancora adulti, la partita con la Cremonese lo ha dimostrato. Non abbiamo le giuste reazioni mentali, i passi da fare sono tanti, ci sono comunque margini di miglioramento. Siamo andati oltre le previsioni, i giornali ci davano al settimo posto l'estate scorsa". Su Milinkovic e Radu: "Bisogna capire se Sergej sia disposto a prolungare, un addio a zero sarebbe pesante. La società e lui devono prendere una decisione. Stefan purtroppo l'ho allenato a fine carriera, è una persona splendida, di una fedeltà unica. Lo vedrei bene nel curare il rapporto tra dirigenza e squadra".
Lotito. Il patron biancoceleste ha commentato il pomeriggio speciale vissuto, senza spingersi oltre l'ultima giornata: "Il secondo posto non è certo, dobbiamo vincere con l’Empoli. Contro la Cremonese è stata una bella giornata che ha rappresentato il presente, il passato e il futuro di questo club. Klose è un esempio per coloro che intraprendono questo percorso, solo con i sacrifici si ottengono certi risultati. Alla Lazio abbiamo introdotto un modello che ricorda quello di una famiglia". All’Olimpico, una volta salutati i tifosi, squadra e dirigenza hanno tagliato la torta di fine stagione. Presente anche il diesse Tare, in scadenza di contratto: ieri era previsto un vertice con Lotito per definire la propria posizione. A quanto sembra hanno preferito privilegiare la festa ed è stato rinviato ai prossimi giorni.
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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Dal sito http://www.legaseriea.it/it/serie-a/ |
Dal sito http://www.legaseriea.it/it/serie-a/ |
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