Domenica 14 febbraio 1988 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Messina 2-0

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14 febbraio 1988 - 21 - Campionato di Serie B 1987/88 - XXI^ GIORNATA

LAZIO: Martina, Marino (41' Brunetti), Beruatto, Pin, Gregucci, Savino, Caso, Acerbis, Galderisi (73' V.Esposito), Muro, Monelli. A disp. Salafia, Foschi, Nigro. All. Fascetti.

MESSINA: Nieri, Susic, S.Di Chiara, De Simone, Petitti, Da Mommio (46' Manari), S.Schillaci, Cuccovillo (60' Di Fabio), Lerda, Catalano, Mossini. All. Scoglio.

Arbitro: Sig. Pucci (Firenze).

Marcatori: 2' Susic (aut), 9' Savino.

Note: giornata di sole, ma fredda, terreno in buone condizioni. Al 76' espulso Susic per doppia ammonizione. Presente in tribuna Giuliano Fiorini.

Spettatori: 30.000 circa.

Una Lazio rivitalizzata dai tre punti raccolti nella doppia trasferta di Taranto e San Benedetto, ha fatto all'Olimpico un sol boccone del Messina in 9 minuti. Tanto è infatti bastato agli uomini di Fascetti per conquistare i due punti e chiudere la partita. Già al 2', i biancazzurri passavano: punizione dalla sinistra di Muro e deviazione beffarda di Susic alle spalle del proprio portiere, nel goffo tentativo di anticipare Monelli.

La partita sembrava segnata e i padroni di casa, sullo slancio del gol realizzato, cercavano il raddoppio. All'8' Galderisi entrava in area di rigore e veniva atterrato da Petitti; il centravanti protestava chiedendo il rigore, si vedeva però assegnato solo un calcio d'angolo. Anche se non fruttavano il rigore, le proteste ottenevano lo scopo di distrarre la difesa messinese che, sulla battuta dalla bandierina, restava a guardare e permetteva a Savino di calciare un rasoterra da centroarea nell'angolino sinistro. Il pubblico inneggiava alla serie A e, sospinti dalle grida dagli spalti, i biancazzurri sfioravano più volte il 3-0. Al 12' Gregucci su azione d'angolo, colpiva la traversa con una deviazione di testa toccata dal portiere Nieri.

Due minuti più tardi, un errato intervento aereo di De Simone per poco non beffava l'estremo difensore giallorosso, ma il pallone finiva sulla parte alta della traversa. La Lazio non mostrava di voler allentare la presa e cercava, anzi, di chiudere il Messina nella propria metà campo. Al 24', i padroni di casa tessevano la trama più bella della partita: Caso e Muro orchestravano con una serie di passaggi di prima un'azione che chiamava in causa tutti i biancazzurri. Alla fine, il pallone giungeva a Monelli che, solo in area di rigore, non trovava lo specchio della porta. Il Messina cercava di uscire dal guscio e, al 27', indirizzava il suo primo pallone verso Martina con una debole punizione di Catalano. Sul finire del primo tempo i messinesi si rendevano più pericolosi. Al 39', Martina era bravissimo a uscire sui piedi di Schillaci.

Nella ripresa, si vedeva poco. I laziali mantenevano il controllo del pallone concedendo ben poco agli avversari. Al 50', comunque, il Messina sfiorava il gol: punizione di Catalano respinta da Martina con Savino che, nel tentativo di spazzare l'area, colpiva male la sfera mandandola vicinissima al palo sinistro.

Fonte: La Stampa



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