Martedì 13 dicembre 2022 - Manavgat, Emirhan Sport Center - Galatasaray-Lazio 1-2

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13 dicembre 2022 - Manavgat (Turchia), Emirhan Sport Center - Amichevole - inizio ore 18.00 locali (16.00 italiane)


GALATASARAY: Kokuc, Boey (77' Dubois), Bayram (65' Akman), Bardakci (86' Yesilyur), Van Aanholt (65' Karatas), Baltaci (90'+1' Bulbul), Midstjo (86' Kayar), Demir (86' Demiroglu), Mata (77' Dogan), Akturkoglu (65' Mertens), B. Yilmaz (Almazbekov). A disposizione: Ordu, J. Yilmaz, Aksaka. Allenatore: Buruk.

LAZIO: Provedel, Lazzari (46' Hysaj), Casale (79' Gila), Romagnoli (46' Patric), Marusic (79' Radu), Luis Alberto (82' Bertini), Cataldi (46' Marcos Antonio), Basic (65' Vecino), Felipe Anderson (77' Cancellieri), Immobile (46' Zaccagni), Pedro (65' Romero). A disposizione: Maximiano, Adamonis, Kamenovic, Milinkovic. Allenatore: Sarri.

Arbitro: Sig. Kolak - Assistenti Sigg. Yuksel e Gucer - Quarto uomo Sig. Dilmec.

Marcatori: 4' B. Yilmaz, 11' Felipe Anderson, 46' Luis Alberto.

Note: ammonito al 60' Zaccagni per gioco falloso. Recuperi: 1' p.t., 2' s.t.

Spettatori: n.d.


Felipe Anderson
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Toma Basic
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Pedro
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Alessio Romagnoli
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Danilo Cataldi
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Adam Marusic
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Ciro Immobile
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Un momento della gara
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Luis Alberto festeggiato dopo la rete
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Una fase di gioco
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Il passato partenopeo di Mister Sarri con Dries Mertens
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La formazione turca

• Il Corriere dello Sport titola: "Lazio in rimonta. Ci pensa il Mago alla ripartenza. Luis Alberto ha ispirato la vittoria sul Galatasaray: splendido velo per il pari di Felipe Anderson poi il gol del 2-1 dopo soli 15 secondi dall’intervallo. Per Immobile un tempo: assist e una rete sfiorata. I biancocelesti hanno centrato il successo nel primo test della pausa. Inizio incerto poi le giocate giuste sfruttando il contropiede. Decisivo l’uomo più discusso".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Difficile, dopo questo sfoggio di tecnica e i sorrisi sfavillanti regaati dal Mago, restare neutrali tra Sarri e Luis Alberto. Non può essere un ingombro per la Lazio. I suoi fuori onda li conosciamo, ha ragione Mau a detestarli. Ma rinunciare alla sua qualità a gennaio sarebbe una limitazione per la Champions. Serve un accettabile compromesso tra sarrismo e magismo. Il discusso Luis ha dato lustro alla vittoria della Lazio strappata ieri in rimonta contro il Galatasaray (1-2) sul campo dell’Emihran Sports Center, distretto di Manavgat. Partendo in tromba il Mago ha lanciato il contropiede dell’1-1 di Felipe Anderson, ne ha favorito il colpo con un velo anti-radar. Sempre lui ha segnato il raddoppio 15 secondi dopo l’inizio del secondo tempo, finanche da capitano (dopo l’uscita di Immobile e Cataldi) con un piattone di perfida angolazione. Per non farsi mancare nulla ha offerto passaggi visionari a Zaccagni e Basic. Se Luis Alberto è poesia, la Lazio dopo un mese di pausa ha confermato di avere nerbo e testa, di saper restare in partita invertendone trama e risultato. Era il primo test contro i turchi secondi in Süper Lig. Il Galatasaray alla quarta amichevole, è partito con il 4-2-3-1, pressando alto, portando 5-6 uomini nella trequarti laziale. Casale e Romagnoli non erano mai a "piede libero". Cataldi era tampinato da Demir. Per evitare la pressione s’è puntato su un’arma già nota: i rasoterra di Provedel per Luis Alberto. Il contropiede è diventato un atto dovuto.

L'analisi. La Lazio, senza più cerotti e grucce, s’è ripresentata a pieno organico capitanata da Immobile due mesi dopo l’infortunio con l’Udinese. Deve ricarburare, ha giocato 45 minuti, ha servito l’assist a Felipe e non ha segnato per un soffio. Non male. Hanno rigiocato tutti i big a parte Milinkovic, preservato. Sarri, davanti a un Provedel ancora stranamente frastornato, nel 4-3-3 ha ritrovato Lazzari e il resto della difesa di ultimo conio: Casale, Romagnoli, Marusic. Luis Alberto è partito a destra, Cataldi in regia. Basic, suggeritore e stoccatore, s’è esibito a sinistra. Mau, rilanciando Ciro, ha potuto risistemare Felipe da ala. Pedro era a sinistra. Nei primi minuti è stata una Lazio sorniona, più giocate che gioco. La prima occasione è stata di Felipe (tiro deviato sul palo), ma il Gala dell’ex interista Buruk ha colpito al 4’. Felipe ha rifinito male, i turchi hanno azionato un lungo giro palla e Mata ha spalancato la porta a Baris Yilmaz (1-0). Provedel è stato bucato sul primo palo. La Lazio ha pareggiato dopo 7 minuti. Palla soffiata da Luis Alberto a Baltaci, ha servito Ciro, assistman per Felipe (colpo mancino). Al culmine della pressione turca si è arrivati quando lo stopper Bardakci ha anticipato Luis dopo che Provedel aveva tentato di imbeccarlo rasoterra. Tiro di Akturkoglu, respinto di piede dal portiere. Sarri ha iniziato a infuriarsi con l’arbitro Kolak dopo un pestone di Baltaci a Cataldi. Ciro ha chiesto un rigore, dopo sei minuti ha avuto l’occasionissima. Il Gala ha reagito con Akturkoglu, tiro-cross sul palo (Provedel sperduto). Una rimessa invertita ha scatenato una mezza rissa. Nel secondo tempo Felipe ha fatto il vice Ciro, Pedro s’è rivitalizzato a destra. Luis ha colpito dopo un tiro di Basic rimpallato, poi vicino al tris. Sono entrati tutti tranne Maximiano e Kamenovic. Provedel, dopo una smanacciata, finalmente si è esaltato su Boey, Bardakci e Mertens (subentrato). L’abbraccio tra il Ciro belga e Sarri aveva fatto da amarcord.


Il Messaggero titola: "Il Mago vuol riprendersi la Lazio. Con lampi e un colpo da biliardo, Luis Alberto regala la vittoria (2-1) contro il Galatasaray. In gol anche Felipe. Sarri: "Sono soddisfatto"".

Prosegue il quotidiano romano: Esame superato da scolaretto col suo talento immenso, addirittura con la fascia da capitano al braccio. Ironia del destino, proprio il gioiello più discusso, Luis Alberto, risolve la prima uscita di una Lazio, a tratti già in forma campionato. Magari stavolta Sarri gli perdonerà il passo al trotto, o forse no. Perché quando il Mago si accende in fondo sono sempre fuochi d’artificio: nel primo tempo avvia la ripartenza e allunga un velo fatato sull’assist rasoterra di Immobile per il pari di Felipe Anderson. Nella ripresa stende il Galatasaray (avanti nella preparazione, in Süper Ligi secondo) con un piattone dalla distanza all’angolino. Abbraccio con l’amico Pedro, nessuno sguardo per Sarri, che ne aveva chiesto la cessione a gennaio. Forse è questo "il compromesso" invocato da Lotito: "È stato bello segnare subito dopo la ripresa degli allenamenti, siamo tornati con la voglia di fare ancora meglio nel girone di ritorno". Altri due lanci per Basic e Cancellieri da standing ovation, da due settimane l’impegno dello spagnolo è massimo. Chissà se verrà ripagato dal tecnico a Lecce (il prossimo 4 gennaio) oppure sarà solo una vetrina per il mercato.

Arbitri e ripresa. Intanto Luis Alberto si gode questo rilancio: "È un orgoglio indossare la fascia, ma i capitani sono Cataldi e Ciro. È stata bella la reazione della Lazio, non era semplice con una squadra che picchiava tanto e per come il match è stato arbitrato". Già, lo spettro della persecuzione dei fischietti arriva persino all’Emirhan Spor Kompleksi, nel mini-ritiro turco. Sarri è furioso con l’arbitro Kolak, gli assistenti Yksel e Gucer, e Dilmec, il quarto uomo. C’è un rigore netto (non fischiato) su Immobile, un fuorigioco inesistente, rimesse laterali invertite e falli da dietro pesanti su Cataldi e Pedro. Sarebbe potuta finire più di 2-1, ma Sarri si tiene stretto il risultato: "Per essere la prima, sono soddisfatto". L’allenatore era teso ieri mattina nella rifinitura (pretattica con Patric e Romero nell’11 fratinato), voleva che la Lazio scendesse già in campo come fosse già l’inizio del campionato. Le gambe non girano ancora a mille, ma c’è il pressing alto, il palleggio, l’attenzione, la giusta distanza fra i reparti, e così viene subito cancellato il primo errore di Romagnoli, che tiene male la lineaa sinistra e fa trafiggere Provedel all’incrocio. Il portiere non è ancora tornato quello d’avvio stagione, ma Maximiano non trova comunque spazio: in teoria, programmato l’impiego contro Hatayspor, il secondo test di dopo domani pomeriggio alle 18.

Ciro: "Buone sensazioni". Stamattina immediata ripresa alle 11, buone sensazioni su Immobile (due pali sfiorati, oltre il passaggio decisivo), uscito insieme a Lazzari a fine primo tempo: "È tutto ok. E dopo due mesi è stato bello rimettere piede in campo", assicura Ciro a fine gara col sorriso. Preoccupa invece un po’ la caviglia di Milinkovic (già ieri mattina accusava un nuovo dolorino), finito in tribuna col ds Tare ad assistere in borghese all’incontro. Vecino si mostra tirato a lucido nel secondo tempo, quando al posto di Cataldi entra anche Marcos Antonio, sempre molto tecnico, ma davanti all’area tanto leggero. Zaccagni riprende confidenza con la fascia, ma ora deve riprendersi il posto. Pedro vola, Felipe Anderson ormai sa far tutto, oltre il gol: "Conta la mentalità giusta, la cattiveria anche nelle amichevoli per fare sempre risultato. Non conta invece se gioco centravanti come nella ripresa o sull’esterno". In realtà, il brasiliano sgomma persino in ripiegamento, è fondamentale per una difesa che, nel finale col fiato corto, si conferma un muro di ferro. Il Galatasaray (senza tanti big) ci prova, ma la vera Lazio di Sarri è di un altro livello.


Il Tempo titola: "La Lazio vince e ritrova Luis Alberto. Spagnolo protagonista nel successo sul Galatasaray. Sarri si gode anche il rientro di Immobile".

Prosegue il quotidiano romano: Molto più di una semplice amichevole. Ottima prestazione della Lazio contro un Galatasaray battagliero. Partita vera sotto tutti i punti di vista. Ritmo, intensità, grinta. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, quasi fosse una sfida ufficiale. Un confronto alla pari in cui è emersa la maggior qualità della rosa biancoceleste. Alla fine a esultare è Sarri. Il sorriso più splendente però è quello di Luis Alberto. Dopo essere stato al centro delle solite voci di mercato, il Mago ha risposto con giocate di classe e tanta corsa. Nonostante lo svantaggio iniziale (gol di Yilmaz dopo 4'), lo spagnolo ha preso per mano i compagni. Il velo per liberare Felipe Anderson sul primo gol (11'), il piattone da fuori area per il sorpasso della Lazio a inizio secondo tempo (46'). Ha lasciato il suo zampino su entrambe le reti. "È stato bello farlo dopo la ripresa, dà fiducia e si lavora meglio - il commento ai microfoni del canale ufficiale nel post gara - penso che sia stato un mese difficile, volevamo tornare con la voglia di fare la seconda parte meglio della prima". Un test che acquista importanza considerando il livello dell'avversario affrontato: "Il Galatasaray è una buona squadra. Ha dato tante botte, sapevamo che fossero così. Il gruppo, dopo il primo gol, si è ripreso bene e ha provato a stare corta e alla fine penso che abbiamo fatto una bella partita".

Con l'uscita di Immobile e Cataldi dal campo, la fascia da capitano è finita sul braccio di Luis Alberto: "È una cosa a cui non do tanta importanza, qui siamo tutti uguali. Il capitano è Ciro, stiamo qui da tanti anni, è un orgoglio portarla ma non è una cosa a cui ho pensato. Va bene che la portano Ciro e Danilo, io sono uno come tanti". Tra i protagonisti assoluti è impossibile non parlare di Felipe Anderson, il sempre presente di Sarri. Da quando si è seduto sulla panchina della Lazio, l'attaccante brasiliano è stato l'unico calciatore a essere stato sempre impiegato nelle 69 partite giocate fino a questo momento. "Dobbiamo entrare sempre bene - ha detto l'ex West Ham al 90' - ogni gara non pensare ad altro che non sia la vittoria. Questa è la mentalità giusta per vincere amichevoli o partite di campionato. Dobbiamo avere cattiveria e questa vittoria ci dà consapevolezza". Poi una battuta sulla condizione fisica: "Stiamo tutti bene, anche gli infortunati sono rientrati e sono a disposizione. Nessuno ha sentito dolori e siamo felici per loro che hanno lavorato tanto per tornare a disposizione del mister". A proposito di infortuni, ieri si è rivisto Immobile guidare il tridente dopo l'infortunio accusato durante il match contro l'Udinese. "Bello rimettere piede in campo dopo due mesi", ha scritto il centravanti sui social.


La Gazzetta dello Sport online titola: "Lazio già in forma campionato: 2-1 al Galatasaray di Mertens. In Turchia la squadra di Sarri, che non giocava una partita da un mese esatto, ha vinto con pieno merito e ha mostrato una condizione atletica già più che soddisfacente. In gol Luis Alberto e Felipe Anderson".

Successo convincente per la Lazio nella prima amichevole giocata nel ritiro turco di Manavgat. I biancocelesti si sono imposti per 2-1, in rimonta, sul Galatasaray, che si sta preparando alla ripresa del proprio campionato, prevista per il 25 dicembre. Turchi, quindi, più avanti nella preparazione rispetto alla formazione di Sarri, che non giocava una partita da un mese esatto, dall’ultima giornata di serie A, quando perse per 3-0 contro la Juve. Brutta prestazione, al di là del pesante punteggio finale. L’esatto contrario di quella fornita contro il Galatasaray, che in patria è secondo in classifica. La Lazio ha vinto con pieno merito (i gol sarebbero potuti essere anche più dei due messi a segno), ma soprattutto ha mostrato una condizione atletica già più che soddisfacente. Sarri ha schierato inizialmente la formazione migliore, con Luis Alberto titolare e il solo Milinkovic assente (il serbo è rientrato dal Mondiale con una caviglia malconcia ed è così rimasto in panchina). Poi nella ripresa, un po’ alla volta, sono entrati tutti gli uomini della rosa. Il portiere Provedel è l’unico rimasto in campo per tutta la gara, degli uomini schierati inizialmente ad uscire per ultimo (a cinque minuti dalla fine) è stato Luis Alberto.

Decide il Mago. Lo spagnolo era il protagonista più atteso dopo le polemiche circa il suo futuro. E Luis non ha smentito le attese. E’ stato lui a decidere il risultato, in apertura di ripresa, quando il punteggio era sull’1-1. Con un colpo di biliardo dei suoi, da fuori area, ha sorpreso il portiere dei turchi Kokuc e fissato il punteggio sul 2-1 per i biancocelesti. Ad aprire le marcature era stato invece il Galatasaray dopo appena 4 minuti grazie ad una rete realizzata da Baris Yilmaz su assist perfetto di Juan Mata. La reazione della Lazio non si è però fatta attendere. Già all’11’ la squadra di Sarri è pervenuta al pareggio grazie a Felipe Anderson che, con un preciso diagonale in area, ha degnamente chiuso un’azione impostata da Luis Alberto e rifinita da Immobile per il brasiliano (con pregevole velo dello stesso Luis Alberto). Da quel momento la Lazio si è impadronita del centrocampo ed ha dettato i ritmi della gara. Avrebbe potuto raddoppiare già nel primo tempo, ma Immobile prima e Felipe Anderson dopo non sono stati precisi. E a frenare i biancocelesti ci si è messo anche l’arbitro (il turco Kolak) che non ha concesso un netto rigore per un fallo su Immobile ed ha sorvolato pure su un altro contatto da penalty (vittima Lazzari) nell’area turca.

Oltre a Luis Alberto le note positive sono arrivate soprattutto dagli esterni offensivi: Felipe Anderson e Pedro, che sono stati utilizzati nella prima frazione e poi Zaccagni e Romero nella ripresa (l’italiano dall’inizio del secondo tempo, l’argentino a metà). Bene anche i difensori, a parte la distrazione iniziale che ha consentito alla squadra turca di passare in vantaggio. Sarri può comunque essere più che soddisfatto. Dopo i duri allenamenti svolti a Formello nelle ultime due settimane, nel ritiro turco il tecnico chiede alla squadra di tradurre sul campo tutto il lavoro svolto. Dopo l’amichevole con il Galatasaray ce ne sarà un’altra venerdì, sempre a Manavgat. Avversaria un’altra formazione turca, l’Hatayspor, che milita anch’essa nel massimo campionato turco. Per Sarri un altro test importante per saggiare le condizioni della sua Lazio.


• Tratte dal Corriere dello Sport alcune dichiarazioni post-gara:

Non può esserci un Luis Alberto di troppo nella Lazio. Non se è così sorridente e illuminante. Non se è così ispirato, promotore di gol e vittorie. E’ stato tra i più in vista della pausa e s’è visto ieri contro il Galatasaray. Sarri, preservando Milinkovic e Vecino, ieri l’ha sganciato titolare e l’ha tenuto in campo per 82 minuti. L’ennesimo strappo con Sarri e le conseguenti voci di mercato non hanno turbato il Mago. Anzi, hanno avuto un effetto rigenerante. Luis è entrato in tutte le azioni decisive contro i turchi, in questa versione scintillante può essere un uomo Champions. Più volte in campo è apparso sorridente, mai così tanto: "È stato bello andare in gol nella prima partita dopo la ripresa degli allenamenti. Questa rete mi dà fiducia e motivazione. Il mese di ottobre è stato molto difficile, abbiamo dovuto giocare tante partite, siamo tornati con la voglia di fare molto bene nella seconda parte della stagione". Luis ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio, gli unici riferimenti sono stati alla partita, non al futuro. Ieri ha chiuso da capitano, dopo l’uscita di Ciro e Cataldi (nell’intervallo) la fascia è toccata a lui non essendoci neppure Milinkovic: "Non do molta importanza alla fascia, qui siamo tutti uguali. Il capitano è Ciro e anche a Cataldi piace indossare la fascia. In ogni caso è sempre un onore essere il capitano della Lazio". Luis ha visto una Lazio ferrea, anche intraprendente: "Dopo il primo gol abbiamo reagito bene, siamo stati stretti e abbiamo giocato un bella partita". Ha dichiarato la sua fede argentina per il Mondiale in corso: "Tifo Argentina per Messi, il miglior giocatore della storia. Lui è il calcio e non può smettere senza vincere questo trofeo".

Dalla Gazzetta dello Sport online:

Il giorno dopo l’amichevole vinta (2-1) contro il Galatasaray, Maurizio Sarri ha fatto il punto sulla Lazio. "Abbiamo giocato una buona partita contro una squadra molto tecnica – ha dichiarato il tecnico ai microfoni di Lazio Style dal ritiro dei biancocelesti in Turchia -. Per essere la prima gara dopo un periodo così lungo senza attività agonistica penso che abbiamo fatto bene, quindi la sensazione è che il lavoro fatto sia buono. Ora vedremo, la prima partita è sempre più semplice rispetto alla seconda, l’obiettivo fare bene anche nella prossima (venerdì contro un’altra formazione turca, l’Hatayspor, ndr). Devo dire che i ragazzi hanno fatto 10 giorni a Formello con tante sedute doppie a un livello di entusiasmo e partecipazione che ha trasportato anche noi dello staff. Raramente avevo visto una squadra allenarsi a questi livelli lontano dalle competizioni ufficiali. Per ora siamo contenti del lavoro svolto e del clima che c’è intorno alla squadra".



La formazione iniziale biancoceleste in grafica




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