Domenica 8 ottobre 2023 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atalanta 3-2
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8 ottobre 2023 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, VIII giornata - inizio ore 15.00
LAZIO: Provedel, Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj, Guendouzi (64' Kamada), Rovella (77' Cataldi), Luis Alberto (56' Vecino), Felipe Anderson (77' Isaksen), Castellanos, Zaccagni (56' Pedro). A disposizione: Sepe, Mandas, Lazzari, Gila, Patric, Pellegrini. Allenatore: Sarri.
ATALANTA: Musso, Scalvini, Djimsiti, Kolasinac, Zappacosta (81' Bakker), De Roon, Ederson, Ruggeri (81' Holm), Pasalic (46' Koopmeiners), De Ketelaere (70' Muriel), Scamacca (60' Lookman). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Palomino, Bonfanti, Zortea, Hateboer, Adopo, Miranchuk. Allenatore: Gasperini.
Arbitro: Sig. Orsato (Schio) - Assistenti Sigg. Scatragli e Zingarelli - Quarto uomo Sig. Tremolada - V.A.R. Sig. Di Martino - A.V.A.R. Sig. Abisso
Marcatori: 5' De Ketelaere (aut), 11' Castellanos, 33' Ederson, 63' Kolasinac, 83' Vecino.
Note: ammoniti 79' Ruggeri, 84' Vecino, 85' Sarri. Angoli 4 a 6. Recuperi: 3' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 38.000 circa.
► I calciatori convocati per la partita odierna
• Il Corriere dello Sport titola: “Vecino risolve problemi”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Autorete di De Ketelaere e bis di Castellanos, poi la rimonta di Gasp con Ederson e Kolasinac azzerata da un’altra perla dell’uruguaiano. Con il secondo gol in cinque giorni firma il sorpasso sull’Atalanta e rilancia la Lazio, ora a -3 dal sesto posto. Sarri l’ha vinta con i cambi”.
Ecco la nuova Lazio di Sarri, senza l’asso Milinkovic e con Ciro ai box, più consapevole e ricca di alternative: dentro ci sono le magìe di Luis Alberto, i ricami di Zaccagni, ma anche l’energia sconosciuta di X e Y, se il tecnico consente la battuta dopo il caso mediatico scoppiato otto giorni fa a San Siro. Bene Rovella e Guendouzi, decisivo Vecino, di nuovo a segno come a Glasgow. Mau ha vinto con il suo gioco, entusiasmante nella prima mezz’ora, e ha messo sotto l’Atalanta, piazzando l’allungo con cinque cambi e un mix ideale tra vecchi e nuovi acquisti, in cui si è esaltato Castellanos, l’unico a tenere il campo dall’inizio alla fine. Un gol e un assist capolavoro per il 3-2 di Vecino a sette minuti (più recupero) dal traguardo, ma sarebbe riduttivo circoscrivere la prova del Taty alle sole giocate. Il vice Ciro, confermando di possedere buone doti di palleggio, ha dimostrato di essere anche abilissimo nel gioco aereo e di sponda: il modo in cui ha visto e servito di testa l’uruguaiano, la predisposizione ad anticipare Djimsiti e Scalvini in torsione sui rilanci di Provedel hanno fatto la differenza e permesso alla Lazio di respirare e costruire il gioco meglio del solito. Ora Immobile (fermo per un sospetto stiramento, oggi nuovi esami) potrà recuperare ed essere gestito dopo la sosta con molta più tranquillità. Indovinate le scelte di formazione e la gestione. Sarri ha cominciato con l’interdizione di Rovella e ha finito con le geometrie di Cataldi (assai più portato a giocare), rivoltando totalmente il centrocampo (Vecino per Guendouzi, Kamada per Luis Alberto gli altri due cambi) e optando per la staffetta degli esterni. La crescita di Pedro e i progressi di Isaksen non hanno fatto avvertire in maniera pesante le sostituzioni di Zaccagni e Felipe.
Svolta. Per il modo in cui ha vinto e per il totale coinvolgimento della rosa, può essere il crocevia della stagione della Lazio. Un precedente beneaugurante: nell’ottobre 2019, la rimonta (da 0-3 a 3-3) sull’Atalanta permise a Inzaghi, che sarebbe entrato in corsa per lo scudetto, di allontanare il rischio esonero e di aprire un nuovo campionato. Ieri Mau ha ridotto le distanze da Gasp, portandosi a meno 3 dal sesto posto. Vittoria pesantissima, non solo per gli effetti in classifica. L’impatto ha entusiasmato l’Olimpico, autogol di De Ketelaere e raddoppio di Castellanos nel giro di undici minuti. Gioco verticale, aggressione, attaccanti esterni di nuovo pericolosi. La Dea è entrata malissimo in campo, sembrava dormisse. L’invenzione di Luis Alberto (velo su Scalvini) ha creato i presupposti per il 2-0 con un’azione da urlo. Zaccagni ha lasciato sul posto Zappacosta e ha calibrato il lancio in profondità, Felipe ha fatto rimbalzare una sola volta la palla e in corsa l’ha rimessa al centro: Castellanos si è staccato dalla marcatura di Djimsiti e ha appoggiato in rete. Il peccato della Lazio? Non chiuderla subito. Musso, con un riflesso felino, ha respinto Casale cancellando il possibile 3-0. Guendouzi dal limite ha colpito la traversa.
Doppietta. Ci sono dei limiti difensivi su cui Sarri deve lavorare. Dopo l’occasione fallita da Pasalic, il pallone regalato a Ruggeri ha consentito alla Dea di riaprirla con il colpo di testa di Ederson. Scamacca è ancora in ritardo. Dopo l’intervallo largo a Koopemeiners, poi è entrato anche Lookman e quando Kolasinac ha firmato il 2-2 (saltando in testa a Marusic) sull’Olimpico è calato il gelo. Mancava mezz’ora, Gasp si è giocato la carta del funambolo Muriel, fiutando il sorpasso. Invece no. Sarri ha saccheggiato la panchina, cambiandone cinque su sei da centrocampo in su. La Lazio ha riacquistato freschezza, convinzione ed è riemersa con personalità, prendendosi la partita con un colpo di rara bellezza: cross di Marusic, stacco di Castellanos e destro volante di Vecino, l’uomo del destino, trattenuto da Mau quando era sul punto di trasferirsi al Galatasaray.
• Il Messaggero titola: . Prosegue il quotidiano romano: .
• Il Tempo titola: . Prosegue il quotidiano romano: .
• La Gazzetta dello Sport titola: . Continua la "rosea":
• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara.
Disgelo Sarri-Lotito "Lazio avanti così". Dopo le tensioni post-Milan una vittoria che dà serenità. L’allenatore ha elogiato vecchi e nuovi volti. Abbraccio tra tecnico e presidente negli spogliatoi. Mau: "Siamo più vicini alla squadra che voglio. Vecino un assegno circolare. Orsato mi ha espulso non l’ho offeso".
L’incubo è finito con gli abbracci finali di riconciliazione tra Lotito e Sarri negli spogliatoi. Molto simbolici, hanno stemperato il gelo presidente-allenatore post-Milan. Mau ha vinto con Castellanos titolare e con tutti, per la gioia del presidente. L’energia dei nuovi, la rabbia della vecchia guardia. Nei primi 20 minuti e negli ultimi 15 il tecnico ha visto ciò che non aveva ancora visto, il meglio del meglio di questa Lazio. E ora bisogna evitare i cali di mezzo, i su e giù: "Dobbiamo arrivare alla versione finale della Lazio in cui i livelli d’energia, di determinazione e di cattiveria agonistica sono quelli visti per larghi tratti in questa partita. Giocando con questa qualità diventa difficile perdere le partite e serve anche un po’ di solidità. Nell’intervallo ho detto che si è concesso il cross del primo gol dando la possibilità ad uno partito dalla bandierina, dandoci le spalle, di colpire di testa. Ci vuole maggiore attenzione. Bisogna essere meno superficiali e più cattivi". Maurizio si rifà al safari delle ultime otto partite per tracciare un nuovo bilancio, vissute e giocate all’altezza dei suoi appetiti: "Nelle ultime otto partite abbiamo affrontato Napoli, Juve, Milan e Celtic fuori casa. Dentro l’Atletico, il Monza, il Toro e l’Atalanta. Abbiamo fatto 14 punti, una media notevole. Le prime due sconfitte restano di nostra responsabilità. Contro l’Atalanta abbiamo fatto i primi 20 minuti di altissimo livello, soprattutto per la costruzione da dietro. Dispiace perché il risultato poteva essere molto più rotondo. L’obiettivo era la sopravvivenza, se ci fanno giocare sotto 100 gradi è impossibile tenere lo stesso ritmo. Buona la reazione finale".
I complimenti. Sarri ha elogiato tutti: "I cambi sono andati tutti bene, di consistenza, ci hanno rinvigorito". Mau si gode un Vecino modello Milinkovic, ecco cosa gli ha detto per convincerlo a restare, senza censura: "Gli ho detto “non rompere i c....... non puoi andare via, saluta e vai. Vecio è un assegno circolare, prima o poi lo porti all’incasso. Ci sta segnando e ci sta risolvendo problemi. Dopo l’ottima partita in Champions gli ho fatto giocare uno spezzone, ma vero mentalmente e materialmente". E si gode un Castellanos da aggiramento e sfondamento: "Buona partita, è cresciuto molto, ha ancora margini di crescita, ha un grande temperamento, è un grande combattente. È la sua base per crescere". Menzione speciale per Luis Alberto, utile anche dopo il cambio per come ha trascinato i compagni: "Abbiamo un gruppo fatto di grandi valori umani, a livello di reazioni mentali possiamo migliorare". Sarri è stato espulso da Orsato, ma si professa innocente: "Ho solo detto “dai questo è fallo”. A fine partita mi ha risposto “non hai detto solo questo”. Ho grande stima di lui, ha capito qualcosa nel frastuono che penso di non aver detto". I nuovi lo stanno convincendo: "Kamada esprime numeri che ho visto fare solo a Kanté. Guendouzi ha fatto un primo tempo di ottimo livello. Isaksen ci ha dato benzina e ha messo in difficoltà Kolasinac". Sarri aveva confessato di essere tra i migliori per costruzione del gioco, meno per inserimento dei nuovi: "Se son migliorato di qui, son peggiorato di qua. Più forte hai l’obiettivo di avere una squadra d’alto livello, più fai fatica negli inserimenti". Bordate finali alla Lega di A: "Giocare alle 15, con i ritmi che abbiamo tenuto noi, è un attentato alla salute, le condizioni atmosferiche si conoscevano da un mese". E all’Uefa: "Chi sta lì non pensa al calcio, solo a prendere voti".
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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