Sabato 18 luglio 2015 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Lazio-Vicenza 0-1

Da LazioWiki.

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18 luglio 2015 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.00

LAZIO: Marchetti (46' Berisha), Konko (60' Basta), Mauricio (46' Prce), Hoedt (60' Gentiletti), Seck (60' Braafheid), Morrison (20' Onazi), Murgia (60' Parolo), Oikonomidis (60' Lulic), Perea (60' Candreva), Djordjevic (60' Klose), Keita (60' Felipe Anderson). A disposizione: Guerrieri, Radu, de Vrij, Cataldi, Zampa, Palombi. Allenatore: Pioli.

VICENZA: Vigorito (36' Marcone), Sampirisi, Brighenti, El Hasni, D'Elia (46' Pinato), Urso, Pazienza (58' Spiridonovic), Cinelli, Vita (72' Corticchia), Giacomelli (58' Gora), Gatto. A disposizione: Magri, Cocconello, Rajevic. Allenatore: Marino.

Arbitro: Sig. Zanonato (Vicenza) - Assistenti Sigg. Zanetti e El Khayr.

Marcatori: 68' Vita.

Note:

Spettatori: 2.000 circa.


Mauricio svetta di testa
Foto LaPresse
Ravel Morrison
Foto LaPresse
Abdoulay Konko
Foto LaPresse
Keita Balde Diao
Foto LaPresse
Perea anticipato dal portiere avversario
Foto Getty Images
Il greco-australiano Oikonomidis
Foto LaPresse
L'infortunato Morrison sostituito da Onazi
L'inglese portato a "braccia" negli spogliatoi
Il "Coco" Perea
Chris Oikonomidis
"Bubu" Konko
Ravel Morrison

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, giornata no. Perde col Vicenza e Morrison va k.o. Biancocelesti stanchi e battuti davanti a Lotito. Per l'inglese distorsione alla caviglia: oggi gli esami. Squadra spenta, Parolo sbotta: "Manca la grinta". Oggi a Bruxelles sfida all'Anderlecht".

Continua la "rosea": Una sconfitta indigesta per la Lazio. Non solo per l'amarezza del flop sotto gli occhi del presidente Lotito, che poi è andato a parlare con la squadra negli spogliatoi. Ma anche per l'infortunio di Ravel Morrison che ha riportato una distorsione alla caviglia sinistra dopo un scontro di gioco con Giacomelli: oggi il centrocampista inglese rientrerà a Roma in stampelle per sottoporsi a tutti gli esami. La vittoria del Vicenza, seguito da 500 tifosi, è legittima. Sancita a metà ripresa da un diagonale di Vita, pronto a sorprendere Berisha e compagni. La squadra di Marino, al debutto dopo tre giorni di lavoro, ha saputo imbrigliare gli avversari più titolati. Lo svantaggio è arrivato quando Pioli aveva rifatto la formazione con l'innesto dei big. Evidenti gli effetti degli sforzi della preparazione, soprattutto sui nazionali al lavoro da lunedì, ma una sconfitta fa sempre fa male. Klose e Gentiletti ne discutevano al fischio finale. E Parolo ha spiegato: "Si possono avere le gambe un po' imballate, ma non si può perdere. È mancata cattiveria e voglia di lottare. I giovani devono capire cosa vuol dire giocare nella Lazio. Dobbiamo fargli comprendere il nostro spirito. Se lo facciamo torneremo a essere la squadra dell'anno scorso". Nel primo tempo, molte difficoltà in fase offensiva. Ma anche dopo il gol è mancata la reazione. Oggi, la Lazio cercherà di riscattarsi subito nel test di Bruxelles (ore 18) contro l'Anderlecht.


Il Corriere dello Sport titola: "Doppio ko. Lazio, così non va bene. Passa il Vicenza. Prima sconfitta per Pioli e Morrison s'infortuna alla caviglia sinistra".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: E' presto per far scattare l'allarme, sarebbe superficiale ignorare i rischi e le difficoltà legate ad un precampionato compresso nei tempi di preparazione. A tre settimane dalla finale di Supercoppa con la Juve e ad un mese dai preliminari di Champions, la Lazio non poteva essere pronta. Oggi, però, è ancora lontanissima da una condizione sufficiente, soprattutto perché i giocatori più forti (ovvero i nazionali) si allenano da cinque giorni, perché ai giovani più promettenti non si può chiedere di cambiare nell'immediato la squadra, perché manca Biglia, non ci sono più Ledesma e Mauri, e i nuovi acquisti per adesso rappresentano soltanto delle alternative. Morrison, l'unico che aveva davvero impressionato nelle prime due uscite, ieri si è fermato per una distorsione alla caviglia sinistra ed è stato costretto ad abbandonare il campo dopo venti minuti. Infortunio preoccupante sotto gli occhi di Lotito, piombato in Veneto per confrontarsi con Pioli sulle prossime manovre di mercato: si parla di come completare l'organico. Ad agosto toccherà alla Lazio della passata stagione cercare l'ingresso in Champions.

Pioli ha un vantaggio a cui aggrapparsi ed è rappresentato dall'affiatamento del gruppo. Potrà ritrovare in fretta le antiche certezze. All'ultimo giorno di ritiro ad Auronzo ieri ha incassato la prima sconfitta dell'estate. Ha vinto il Vicenza di Marino, ottima squadra di serie B, reduce dai play-off promozione, già rodata e con buoni ritmi. Forse anche più aggressiva e cattiva della Lazio, troppo molle e predisposta a giocare di fino. No. Ci vogliono intensità e un'altra marcia per fare la differenza attraverso il gioco e le qualità superiori dei singoli. Nel primo tempo si sono viste le cose migliori. Apprezzabile la geometria di Murgia, da sottolineare gli spunti e la vitalità di Oikonomidis, calato alla perfezione nel nuovo ruolo disegnato da Pioli: mezz'ala sinistra di inserimento. Il greco-australiano è pronto per aggiungersi ai titolari. Poco mobile (senza palla) Morrison, portato ad accentrarsi e ad avere il pallone tra i piedi: talento formidabile da adattare al calcio di Pioli. Dopo venti minuti è caduto male sul piede sinistro e poi è stato steso da Giacomelli, che in precedenza era andato vicino al gol con una mezza rovesciata di destro.

Con l'ingresso di Onazi la linea mediana ha acquistato consistenza e la Lazio ha preso il controllo del gioco. Bene Hoedt sulla linea difensiva al contrario di Gentiletti (assai indietro), motivato Konko, inconcludente Keita, il più in forma dal punto di vista fisico ma troppe volte deciso a risolvere da solo. La Lazio ha aumentato la pressione raccogliendo angoli in serie. Un inserimento in area di Onazi, un colpo di testa di Mauricio, poche vere occasioni con il Vicenza impegnato a difendere. La Lazio ha perso velocità e gamba quando sono entrati i titolari, che avevano cominciato ad allenarsi solo mercoledì. Al 23' della ripresa il gol, preso male. Pinato ha infilato Basta sulla fascia sinistra e ha concluso la percussione con un cross. Il pallone danzava al limite dell'area. Spiridonovic lo ha appoggiato indietro a Vita, che ha calciato al volo di destro, beffando Berisha nell'angolino. Poco convinta la reazione della Lazio, una sola vera occasione per pareggiare (tiro di Klose respinto) e un tentativo da fuori di Braafheid. Oggi a Bruxelles rotazione contraria, ai titolari toccherà restare in campo per un'ora e l'impegno con l'Anderlecht sarà ancora più duro. Meglio svegliarsi subito. Le feste per il terzo posto sono finite da un pezzo.


Il Messaggero titola: "Lazio, il cammino è ancora lungo. Ad Auronzo biancocelesti in evidente ritardo e sconfitti (0-1) dal Vicenza. Morrison, grave ko: si teme l'interessamento dei legamenti della caviglia".

Prosegue il quotidiano romano: La smorfia di dolore non lascia presagire nulla di buono. Morrison colpito duro da Giacomelli si accascia a terra tenendosi la caviglia sinistra. Chiede il cambio, ma Pioli dalla panchina gli chiede di provare a stringere i denti. L'inglese zoppica vistosamente, prova a giocare un paio di palloni, ma pochi minuti dopo chiede nuovamente il cambio (entra Onazi) e va in panchina. Dove i medici biancocelesti controllano la caviglia che in pochi istanti si è già gonfiata, gli applicano una borsa del ghiacco. L'ultima immagine di Morrison ad Auronzo di Cadore è quella dell'inglese che esce dal campo, sostenuto a spalla dai fisioterapisti. Non riesce a poggiare il piede. Dovrà osservare un po' di riposo, bisognerà aspettare la notte per capire qualcosa in più. Nei prossimi giorni verranno effettuati tutti gli esami strumentali. La paura è che possa esserci un interessamento dei legamenti. Di sicuro non ci sarà oggi a Bruxelles, nell'altra amichevole che la Lazio giocherà contro l'Anderlecht. Pioli storce il naso, è tanta l'apprensione per l'infortunio a Morrison. Soprattutto perché l'8 agosto a Shangai è in programma la finale di supercoppa contro la Juventus e il tecnico a centrocampo non avrà nemmeno gli squalificati Parolo e Senad. Una coperta decisamente troppo corta.

Il ko per 1-0 contro il Vicenza, prima vera amichevole del ritiro, lascia comunque un po' d'amaro in bocca. Gli uomini di Marino sono apparsi più tonici e con le gambe più leggere di quelle dei biancocelesti. Alla Lazio,è mancata anche un po' di cattiveria sotto porta e qualcuno è ancora indietro con la preparazione. Gentiletti, per esempio, è sembrato in sovrappeso e poco lucido. Suo l'errore per il vantaggio di Vita nella ripresa, arrivato anche con la complicità di un Berisha poco reattivo. E anche quando Pioli ha buttato dentro i big le cose non sono cambiate. Anderson (tra i più brillanti, comunque) ha tentato a più riprese di saltare l'uomo ma con alterne fortune; Candreva ha lottato molto, mentre Klose non è quasi mai riuscito a liberarsi dalla marcatura. A centrocampo Onazi ha faticato tantissimo in fase d'impostazione, troppi errori nel ruolo di play-maker. L'assenza di Biglia, ancora in vacanza per gli straordinari in Coppa America, pesa tantissimo. C'è poco da salvare di questa amichevole. Bene Hoedt in difesa. L'olandese ha presoin mano il pacchetto arretrato guidandolo con l'esperienza e il piglio dei veterani. Ottima l'intesa con Mauricio e con Marchetti. Anderson fisicamente sta bene, ha messo su anche massa muscolare ed è diventato più smaliziato con gli avversari. Piacevole sorpresa il giovane Prce che nel ruolo di centrale ha giocato una buona gara. Da sottlineare il comportamento corretto dei circa 2000 spettatori presenti allo Zandegiacomo. Fugata la paura d'incidenti della vigilia, originata dal gemellaggio dei tifosi vicentini con quelli del Pescara, acerrimi rivali degli ultras biancocelesti. Un cordone di celerini e la Digos hanno impedito contatti tra le due tifoserie. Qualche coro di scherno ma fortunatamente stavolta ha prevalso il buon senso.


Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:

Una sconfitta amara, nella prima vera amichevole stagionale. "Dispiace per questo risultato, già domani c'è una partita importante, dobbiamo migliorare, essere più aggressivi. La strada è lunga, continuiamo a lavorare, i risultati arriveranno". Il commento di Parolo ai microfoni di Lazio Style Channel. Proprio la mancanza di cattiveria è stata la causa della sconfitta, secondo il centrocampista laziale: "Dobbiamo avere cattiveria e rabbia, anche in queste partite. I giovani devono capire cosa significa giocare nella Lazio, noi dobbiamo farglielo capire: se lo facciamo torneremo ad essere la squadra che eravamo l'anno scorso".



La formazione biancoceleste al fischio d'inizio
Foto Getty Images




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