Domenica 11 febbraio 1979 - Bergamo, stadio Comunale - Atalanta-Lazio 0-0

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11 febbraio 1979 - 1991 - Campionato di Serie A 1978/79 - XVIII giornata

ATALANTA: Bodini, Osti, Mei, Prandelli, Vavassori, Tavola, Marocchino (77' Pircher), Rocca, Paina, Festa, Chiarenza. A disp.: Dal Bello, Mastropasqua. All. Rota.

LAZIO: Cacciatori, Ammoniaci, Tassotti, Wilson, Manfredonia, Cordova, De Stefanis, Agostinelli (87' Labonia), Giordano, Nicoli, Viola. A disp.: Fantini, Cantarutti. All. Lovati.

Arbitro: Terpin (Trieste).

Note: pioggia insistente, terreno molto scivoloso. Ammoniti: Rocca, De Stefanis, Manfredonia, Prandelli e Labonia. Esordio in Serie A per Fernando Labonia classe 1959.

Spettatori: 15.000 circa (3.587 paganti).

La schedina Totocalcio n° 24 dell'11 febbraio 1979
Da l'Unità: la cronaca della partita
Cacciatori esce di pugno

L'Atalanta non è riuscita a ottenere la seconda vittoria in campionato, ma questa volta ha valide attenuanti. Lo zero a zero è un premio immeritato per la Lazio, che ha presentato sul campo di Bergamo un catenaccio vecchio stile, limitandosi a distruggere il gioco e soltanto in rare occasioni ha superato la metà campo, con azioni che avevano l'unico scopo di alleggerire la pressione avversaria e di dare un po' di respiro ai difensori. L'Atalanta aveva ottenuto il suo unico successo un mese fa battendo per 2 a 0 la Roma. Ieri, contro l'altra squadra della capitale, sperava di ripetere l'impresa. Ha disputato una partita intelligente, attaccando in continuazione e cercando al tempo stesso di non intasare l'area avversaria, evitando le mischie inutili, ma i suoi tentativi sono falliti.

L'allenatore nerazzurro Rota aveva impostato l'attacco sul giovanissimo Marocchino, al quale aveva affiancato Chiarenza e Paina. I tre, ben appoggiati da Rocca, Festa e Tavola, non sono riusciti a far breccia nella difesa laziale, non sempre per loro demerito. La Lazio voleva pareggiare, ed è riuscita nell'intento, ma ha praticato un gioco duro, a volte cattivo. La partita si era iniziata con l'Atalanta subito all'attacco. Già al 1' Marocchino, dopo aver superato un paio di avversari, ha passato un pallone d'oro a Chiarenza, il quale, a due passi da Cacciatori, ha mancato l'aggancio. Subito dopo altra azione pericolosa dei bergamaschi: Festa, su punizione, è riuscito a superare la barriera, ma nessuno dei compagni ha saputo approfittare dell'occasione.

Nella ripresa si sono registrati altri attacchi a catena dei bergamaschi. Al 10' si reclamava il rigore per un fallo di mani, peraltro involontario, di Nicoli. La partita, disputata su un campo particolarmente pesante e sotto la pioggia, è finita con una serie di scontri e di falli. Tre laziali ed un atalantino sono stati ammoniti. All'ultimo minuto, dopo, l'ennesimo fallo dei laziali. Rota ha perduto la calma ed ha abbandonato polemicamente la panchina.

Fonte: La Stampa