Domenica 6 marzo 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Palermo 2-0

Da LazioWiki.

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6 marzo 2011 - 3.413 - Campionato di Serie A 2010/11 - XXVIII giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Muslera, Scaloni, Stendardo, Biava, Radu, Ledesma, Matuzalem (90' Garrido), Sculli (52' Gonzalez), Hernanes (78' Bresciano), Zarate, Floccari. A disposizione: Berni, Lichtsteiner, Del Nero, Kozak. Allenatore: Reja

PALERMO: Sirigu, Munoz, Bovo, Andelkovic (46' Liverani), Cassani, Nocerino, Migliaccio, Ilicic (77' Acquah), Balzaretti, Hernandez (68' Paolucci), Pastore. A disposizione: Benussi, Garcia, Kasami, Kurtic. Allenatore: Cosmi.

Arbitro: Sig. Gava (Conegliano) - Assistenti Sigg. Ayroldi e Tonolini - Quarto uomo Sig. Calvarese.

Marcatori: 7' Sculli, 18' Sculli.

Note: serata umida, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Munoz, Scaloni, Liverani, Stendardo, Zarate. Angoli 5-3 per la Lazio. E' stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria del Capitano degli Alpini Massimo Ranzani caduto in Afganistan in un attentato. Presente in tribuna il Ministro della Giustizia On. Alfano. Recuperi: 1' p.t., 5' s.t.

Spettatori: 30.000 circa con 11.397 paganti.


Il riscaldamento delle squadre (Foto di: A.D'Amati)
La rete del vantaggio biancoceleste - Foto ANSA
Un altro fotogramma della prima rete di Giuseppe Sculli - Foto ANSA
Il raddoppio biancoceleste - Foto ANSA
L'abbraccio di Mauro Zarate a Beppe Sculli - Foto ANSA
Giuseppe Sculli: oggi una doppietta - Foto ANSA
L'esultanza del calciatore biancoceleste - Foto ANSA
Stefan Radu in azione - Foto ANSA
Uno striscione goliardico - Foto ANSA
Esultanza biancoceleste
Sergio Floccari
Un fotogramma dell'incontro
Cristian Ledesma
Guglielmo Stendardo
Francelino Matuzalem
Il mister biancoceleste Edoardo Reja
Giuseppe Sculli costretto alla sostituzione da un'allergia
I giocatori della Lazio a fine partita
File:Pierin581:jpg
Il secondo goal di Sculli

La Gazzetta dello Sport titola: "Doppio Sculli, la Lazio va. Il Palermo di Cosmi dura 18'. Il debutto del tecnico dei rosanero si trasforma presto in una sconfitta: Sculli colpisce al 7' e al 18', sempre su assist di Ledesma. Poi la squadra di Reja si limita a controllare e rischia pochissimo: Pastore e Ilicic spenti, poche occasioni per gli ospiti. Finisce 2-0, con i biancazzurri che si riprendono il quarto posto".

Continua la "rosea": A voler vedere per forza il bicchiere mezzo pieno, Zamparini può consolarsi col fatto di aver preso cinque gol in meno della settimana scorsa. Il debutto di Cosmi al Palermo però è tutt'altro che trionfale, la Lazio vince 2-0 e chiude praticamente in 18 minuti la pratica, con una doppietta di Sculli. I rosanero, forse ancora scossi dai sette gol rimediati dall'Udinese e dal cambio in panchina non dimostrano mai di essere in grado di riaprire la partita, tanto che nella ripresa la Lazio si limita a controllare. E a riposarsi in vista del derby. Così il protagonista assoluto resta Sculli, nonostante esca a inizio ripresa. La Lazio si riprende il quarto posto in classifica, avvicinandosi al Napoli, il Palermo non esce dalla crisi.

Beppe Sculli non aveva ancora segnato in questo campionato: fuori a lungo per infortunio, poi passato dal Genoa alla Lazio, si è sbloccato contro il Palermo. E lo ha fatto in fretta e aggiungendoci un secondo gol per la doppietta. Merito di Ledesma (suoi entrambi gli assist) e anche del guardalinee Ayroldi, che non vede la sua posizione di fuorigioco in occasione del 2-0. Il primo gol arriva al 7' di destro, con un piatto su Sirigu in uscita: Ledesma lo aveva trovato con un filtrante dopo aver recuperato palla a centrocampo. Al 18' il bis, stavolta di testa, su un lancio in verticale sempre dell'argentino. Ma Sculli qui parte un passo oltre l'ultimo difensore, oltre a sfruttare una uscita sbagliata di Sirigu. Dopo i due gol, Sculli si piazza a destra per aiutare Scaloni in difesa e poi, a inizio ripresa, deve uscire. Pare che nell'intervallo sia diventato tutto rosso per una reazione allergica alla vernice, con cui sono state dipinte di verde alcune zolle spelacchiate del campo. Prova a rientrare, ma deve cedere. Tanto il grosso del lavoro l'aveva già fatto.

Cosmi torna in panchina dopo un anno: l'ultima era stata il 6 aprile scorso, col Livorno in casa Genoa. Riparte dal solito 3-5-2, anche se la seconda punta in realtà è Pastore ed è piuttosto libero di svariare dietro a Hernandez: insomma, è un 3-5-1-1. I due gol presi a freddo sicuramente hanno condizionato l'esordio, ma non è che il cambio convinca troppo. Rispetto alla gestione Rossi ancora manca la tenuta difensiva, in compenso si è perso anche il gioco nella metà campo avversaria. Pastore si perde fra le linee della Lazio, ed è anche più impreciso del solito, Ilicic alterna gran giocate a lunghe, lunghissime, fasi di apatia. Non alterna nulla invece Hernandez, unica punta, perché vede pochissimi palloni e al massimo si sfianca in un pressing poco utile. Nel secondo tempo Cosmi si affida al "talismano" Liverani, ma il centrocampista è visibilmente fuori forma e si muove a ritmi bassissimi. Alla fine il migliore dei rosanero risulterà Balzaretti, specie per quello che fa nel primo tempo, quando scorrazza senza sosta sulla sinistra, costringendo Reja a cambiare piani per limitarlo.

E' l'unica piccola preoccupazione che occupa la serata del tecnico della Lazio: del resto Scaloni era una soluzione di emergenza, così come Stendardo. La difesa della Lazio è falcidiata dagli infortuni, ma rischia pochissimo, anche per demerito del Palermo. In vista del derby la Lazio quasi si riposa nel secondo tempo, dopo aver deciso presto la gara. Il 4-2-3-1 mette in mostra, oltre a Sculli, un Ledesma sontuoso nelle due fasi (chiusure, regia e pure assist) e uno Zarate che dimostra di essere disposto a sacrificarsi, rientrando parecchio, specie nella ripresa. Floccari non tira mai, ma stasera non serviva nemmeno. Squadra quadrata, nonostante una serata anonima di Hernanes: farà strada.

"Aspettavo questo gol - ha detto ai microfoni di Sky Sport - Sculli. Sono molto contento della doppietta personale e del 2-0 parziale contro una grande squadra come il Palermo". I gol di Sculli sono arrivati nei primi 20' di gioco, entrambi su suggerimento di Ledesma.


Il Messaggero titola: "Doppio lampo di Sculli, vola la Lazio. Allo stadio Olimpico di Roma, la Lazio ha battuto il Palermo con una doppietta di Sculli nel primo tempo ed è quarta in classifica".

L'articolo così prosegue: La Lazio trova la vittoria e vola al quarto posto in classifica. Il cambio tra Delio Rossi e Serse Cosmi sulla panchina non cambia invece il volto del Palermo. Nel primo tempo due lampi di Sculli cambiano il risultato in una gara a tratti piacevole e veloce, con i padroni di casa padroni del campo e gli ospiti alla ricerca del gol (traversa al 32'). La ripresa invece offre ai 20mila spettatori dell'Olimpico una gara meno interessante con la Lazio paga del risultata brava a controllare la palla e il Palermo incapace di costruire azioni pericolose. La vittoria della Lazio è arrivata con Sculli nel primo tempo. Al 7' Ledesma riesce a recuperare un pallone e serve Sculli con la difesa del Palermo che dorme (colpevoli sia Bovo che Munoz) e l'attaccante biancoceleste si fa trovare pronto e di piatto mette dentro il suo primo gol con la maglia della Lazio. Al 18' pt ancora Sculli che trova il raddoppio ancora dopo uno scambio vincente con Ledesma: l'attaccante della Lazio stavolta trova la porta di testa, complice un'uscita non felicissima del portiere del Palermo. In questa azione la posizione di Sculli è apparsa irregolare.


Dal Giornale di Sicilia:

Si sperava in una bella favola. Dopo i sette gol subiti contro l'Udinese, c'era la speranza di vedere stasera all'Olimpico contro la Lazio un Palermo grintoso, combattivo, capace di rialzarsi dalla scoppola di domenica scorsa. Ma queste storie, appunto, accadono solo nelle favole. Tutte la paure di sette giorni fa si sono nuovamente presentate come dei fantasmi anche stasera. Ancora una volta i rosanero, alla prima uscita col neo tecnico Serse Cosmi, sono colpiti a freddo già al 6'. E dopo appena diciotto minuti si trovano già sotto di due gol. Stavolta a fare la parte dei vari Sanchez e Di Natale ci ha pensato Beppe Sculli. E da qui tutti i bei propositi dichiarati in settimana di riscossa sono andati a farsi benedire, facendo spazio alle paure che prepotentemente sono tornate sulla testa degli undici rosanero. Così come sono tornati tutti gli orrori difensivi che neanche il nuovo modulo con difesa a tre adottato dal nuovo allenatore è riuscito a cancellare. E alla fine stiamo a parlare di un 2-0 confezionato dai padroni di casa nei primi minuti di gioco, che non è mai stato in discussione con la Lazio che non ha neanche dovuto sudare più di tanto per difenderlo. Per i biancocelesti è bastato entrare come una lama nel burro per fare due gol quasi identici. I numeri sono impietosi. Quarta sconfitta consecutiva e terza partita consecutiva in cui il secondo migliore attacco della Serie A, quello del Palermo, rimane all'asciutto.

Cambia il modulo, ma non le vecchie e brutte abitudini. E dopo sei minuti il solito buco centrale permette a Sculli, imbeccato dalla verticalizzazione di Ledesma, di trovarsi a tu per tu con Sirigu e lo batte. Tre minuti prima in un'azione analoga era stato il guardalinee a graziare la difesa rosa, perché anche in quel caso lo stesso Sculli si era trovato solo davanti al portiere rosa, prima che venisse fischiato il fuorigioco. In entrambe le occasioni è Bovo a sbagliare i tempi di salita. Morale della favola, il Palermo nei primi minuti sta ancora vivendo l'incubo di sette giorni fa. La Lazio annusa il momento di paura dei rosanero. Le gambe tremano soprattutto in difesa. E ancora un'altra verticalizzazione sull'asse Ledesma-Sculli al 17' punisce gli uomini di Cosmi. Sul cross del capitano biancoceleste è disastrosa l'uscita di Sirigu. A parziale giustificazione dei rosa c'è la posizione di partenza dell'ex genoano, che si trova al di là della linea dei difensori. La risposta dei rosa è affidata principalmente alla fascia sinistra, dove Balzaretti sembra essere il più in palla dei suoi nella prima mezzora. Sono i fraseggi tra il terzino e Pastore le cose più interessanti che riesce a creare il Palermo. Ma arrivati sul fondo si sente poi l'assenza di un terminale offensivo. Il Flaco prova a coinvolgere nelle trame offensive anche Ilicic, ma spesso lo sloveno si trova a pestarsi i piedi proprio con lo stesso argentino, nel tentativo di trovare una collocazione tattica idonea in campo in questo nuovo centrocampo a cinque. Sul 2-0 i padroni di casa alzano il piede dall'acceleratore e i rosa provano a fare la gara volenterosamente. Ma nulla di più. E il primo tempo finisce così col doppio vantaggio laziale.

Cosmi prova a cambiare volto alla sua squadra, adottando una piccola rivoluzione a inizio ripresa. Torna in cabina di regia Liverani a centrocampo. Migliaccio spostato al centro della difesa a tre. Fuori Andelkovic. Il neo tecnico le prova tutte. Le mosse, però, non danno gli effetti sperati e l'atteggiamento dei rosa nei primi venti minuti della seconda frazione di gioco sembra quello di una squadra che si "accontenta" di perdere solo 2-0. Poco pressing, infatti, e tutto ciò fa il gioco di una Lazio che di certo, con due playmaker di valore come Ledesma e Matuzalem, non ha problemi a mettere spesso la palla nel congelatore, facendo correre il cronometro. Al 67' Cosmi inserisce Paolucci per Hernandez. Ancora una volta la Joya è stata evanescente, facendo tutto il contrario di quelle che sono le sue caratteristiche. La sua prerogativa è quella di attaccare gli spazi in profondità e spesso, invece, si è ritrovato a prendere palla a centrocampo. Ma non succede nulla e la partita tira avanti stancamente fino al 45'. E gli occhi di Serse Cosmi sotto la tipica coppola grigia indossata stasera sono quelli di un allenatore preoccupato che sa che per uscire da uno dei momenti più drammatici del Palermo degli ultimi anni serviranno tante settimane.


Dal Corriere dello Sport:

A Reja bastano venti minuti di Sculli per festeggiare un'altra vittoria e continuare a sognare la Champions League. La Lazio infatti risponde allo scatto dell'Udinese e si riprende il quarto posto grazie al 2-0 sul Palermo nel posticipo della ventottesima giornata, firmato da una doppietta dell'attaccante esterno che non faceva due gol in una partita dai tempi di Modena. Due assist di Ledesma, uno palla a terra e uno a mezz'altezza, e due facili conclusioni dell'ex genoano per raggiungere quota 51 in classifica e puntare il Napoli, ora a sole due lunghezze. Per i rosanero una sconfitta che sancisce l'addio all'inseguimento dell'Europa "che conta". I padroni di casa a trazione anteriore, con Zarate, Floccari, Sculli ed Hernanes, mentre Cosmi per il suo esordio sceglie di coprirsi con Hernandez unica punta, Pastore in attacco e Ilicic tra le linee. Si parte tra una fiammata di Maurito e una giocata del Flaco, poi dopo 8' si sblocca il match: Ledesma imbecca Sculli che dalla sinistra taglia verso il centro seminando Cassani e finalizzando in solitudine.

Il gol è uno schiaffo all'idea di una partita conservativa per gli ospiti, ancora gelati dentro dallo 0-7 subito dall'Udinese la scorsa giornata, e al quarto d'ora l'intesa Ilicic-Balzaretti sembra il segnale di una scossa, spenta tre minuti dopo ancora da Sculli che raddoppia, ancora su assist di Ledesma: stavolta è un taglio a mezz'altezza su cui Sirigu sbaglia completamente il tempo di uscita, facile di testa la doppietta dell'attaccante. Cosmi se la prende con Ilicic, assente dal gioco secondo il tecnico, lo sloveno risponde con un taglio splendido per Balzaretti, palla dentro per Hernandez che prova il colpo di tacco, la palla scorre ma non è bene indirizzata nello specchio. Al 33' si rivede Pastore, che di testa su corner impegna Muslera. Dall'altra parte un siluro di Hernanes chiama alla risposta in tuffo Sirigu. L'ultimo lampo lo regala ancora Ilicic che si guadagna una punizione dal limite con un tunnel su Biava. Bovo vanifica l'occasione, poi il tiro di Nocerino da fuori viene neutralizzato da Muslera.

Ripresa con Sculli, allergico alla vernice verde che dipinge le parti del campo non coperte da erba, che rientra anche se debilitato dall'allergia. Cosmi cambia, dentro Liverani per Andelkovic. Al 6' Ilicic irride Matuzalem e prova il destro, debole e facile per Muslera in tuffo. Sculli intanto è costretto a lasciare il campo, sostituito da Gonzalez. L'ingresso di Liverani non aiuta la manovra rosanero che resta lenta e prevedibile, senza profondità: Hernandez è un fantasma, Pastore e Ilicic non si accendono, la Lazio di Reja ha buon gioco nell'addormentare la partita. Cosmi butta dentro Paolucci per Hernandez ma è la Lazio ad andare ancora vicina al gol con Stendardo di testa, servito ancora una volta da un Ledesma eccellente in cabina di regia. All'andata decise Dias, stavolta Sculli: la Lazio è cliente indigesto per il Palermo. L'Olimpico sogna la Champions, il Palermo la saluta.

"Nell'intervallo ho visto Sculli diventare rosso come un gambero. Anche gli occhi erano molto arrossati. Così ho chiamato il medico che ha fatto al giocatore un'iniezione ma, alla ripresa, Sculli, si è accasciato in campo e ho dovuto cambiare". Lo "strano" caso di Giuseppe Sculli raccontato, nel dopopartita di Lazio-Palermo, dal suo allenatore Edy Reja ai microfoni di Sky. Tra i possibili fattori scatenanti della crisi allergica dell'attaccante della Lazio (autore di una doppietta contro il Palermo), è stata menzionata la vernice verde utilizzata per coprire le zolle in campo. Il giocatore si è ripreso e adesso sta bene.

"Possiamo dire che abbiamo perso due tiri a zero. Non dico che la partita l'abbiamo regalata ma...": il nuovo allenatore del Palermo, Serse Cosmi analizza la partita senza drammi ma con una idea in testa: "Rendere concreta una squadra talentuosa. I primi venti minuti - spiega a Sky - sono stati choccanti. Siamo entrati in campo esattamente al contrario di come avremmo dovuto. I primi venti minuti sono stati troppo brutti". Ma c'è tempo per recuperare: "Inizieremo un percorso di ricostruzione e aspettiamo il rientro di giocatori determinanti come Pinilla e Miccoli".

Nota[modifica | modifica sorgente]

L'Agenzia giornalistica Italpress, in merito all'evento che ha costretto Giuseppe Sculli alla sostituzione a pochi minuti dall'inizio della ripresa, riporta il 7 marzo 2011:

"Sculli ha avuto una classica reazione allergica, orticaria gigante, il problema è stato risolto". Sono le parole del medico sociale della Lazio Roberto Bianchini, intervenuto a Sky Sport 24 per spiegare cosa è accaduto ieri all'attaccante biancoceleste in occasione del match con il Palermo. "Il ragazzo sta bene e ci allerteremo per eseguire gli accertamenti e cercare di capire cosa possa essere stato a determinare questa reazione allergica. La vernice per colorare l'erba? Non posso escludere nulla, può essere una delle ipotesi che deve essere studiata e vagliata. Di certo qualcosa ha scatenato la reazione allergica e cosa sia stato lo stabiliremo nei prossimi giorni con tutti gli accertamenti del caso".