Sabato 21 marzo 2009 - Catania, stadio Massimino - Catania-Lazio 1-0

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21 marzo 2009 - 3.322 - Campionato di Serie A 2008/09 - XXIX giornata - inizio ore 18.00

CATANIA: Bizzarri, Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano, P.Ledesma (92' Silvestri), Biagianti, Giac.Tedesco, Martinez, Mascara (88' Llama), Paolucci (74' Izco). A disposizione: Kosicky, Carboni, Sciacca, Spinesi. Allenatore: Zenga.

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu, Foggia, Brocchi (82' Meghni), C.Ledesma, Manfredini (55' Mauri), Rocchi, Pandev (69' Zarate). A disposizione: Carrizo, De Silvestri, Rozehnal, S.Inzaghi. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Brighi (Cesena) - Assistenti Sigg. Ciancaleoni e Perri - Quarto uomo Sig. Cavarretta.

Marcatori: 24' Paolucci.

Note: serata umida, temperatura sui 13 gradi. Terreno in ottime condizioni. Al 60' Pandev fallisce un calcio di rigore. Ammoniti: Martinez, Silvestre, Lichtsteiner, P.Ledesma. Calci d'angolo: 4-6. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.

Spettatori: 15.000 circa.


La rete di Paolucci
Albano Bizzarri para il penalty battuto da Goran Pandev
Cristian Ledesma controllato a vista
Pasquale Foggia in azione
Cristian Brocchi contrasta Mascara
Un momento dell'incontro

Paolucci segna, Bizzarri para e il Catania batte la Lazio 1-0. Il successo dei siciliani nell'anticipo pomeridiano del 29° turno di Serie A porta la firma dell'attaccante, autore del gol decisivo, e del portiere, che para un rigore e non sbaglia nulla. La vittoria lancia la formazione rossoazzurra a 37 punti: la salvezza è a portata di mano. La Lazio, al secondo k.o. consecutivo, rimane a quota 41 e rischia di allontanarsi pericolosamente dalla zona europea dalla classifica. I verdetti maturano al termine di un match che il Catania comincia col piede sull'acceleratore. I padroni di casa spaventano subito Muslera con un paio di punizioni di Mascara: l'attaccante non sfrutta le occasioni, la mira è sempre imprecisa. Il Catania sfonda al 24' con un micidiale contropiede. La conclusione sbagliata di Pablo Ledesma si trasforma in un assist al bacio per Paolucci: tocco elementare e 1-0 al 24'. La Lazio continua a soffrire la vivacità degli avversari e fatica a imbastire una reazione. I biancocelesti si fanno vivi solo al 44', quando Foggia non trova la porta con un insidioso colpo di testa. Prima dell'intervallo entra in scena anche Bizzarri: il portiere dei padroni di casa è attento e devia in corner il tiro di Lichtsteiner.

La Lazio comincia meglio lo ripresa, ma Bizzarri si ripete al 48', quando disinnesca una splendida punizione di Cristian Ledesma. I siciliani mantengono un atteggiamento più guardingo rispetto alla prima frazione ma si fanno cogliere impreparati al 60': Pandev si infila tra le maglie larghe della difesa, Silvestre lo abbatte ed è rigore. Il macedone si presenta sul dischetto, Bizzarri intuisce e para: l'1-0 resiste. Delio Rossi sostituisce Pandev con Zarate, ma la musica è più o meno la stessa. La Lazio continua a sprecare al 65' quando Rocchi, da ottima posizione colpisce debolmente di testa: Bizzarri si limita a raccogliere il pallone. L'attaccante fa molto meglio al 70', quando cerca la porta con un diagonale da 20 metri: l'estremo difensore etneo, però, non si fa sorprendere nemmeno stavolta. I biancocelesti non hanno forza e lucidità per il forcing finale ed il Catania fa festa al triplice fischio finale di Brighi.

Delio Rossi dopo la gara: "Non siamo ancora una squadra. Certe volte giochiamo bene, altre no e comunque la prestazione della Lazio non è stata così negativa. Dopo il gol abbiamo reagito bene. Se l'arbitro non avesse segnalato Rocchi in fuorigioco e se Pandev avesse segnato il rigore, staremmo a parlare di un risultato positivo. Sulla zona Uefa non ha senso parlarne. La Lazio deve vivere alla giornata". Sul rigore affidato al macedone, il tecnico si esprime così: "Il nostro rigorista a dire il vero è Zarate. Goran li calcia bene, così come Rocchi. In questi casi calcia chi se la sente". Il portiere del [[Catania] Bizzarri: "Il rigore parato? Una grande soddisfazione per la mia squadra che ha conquistato altri tre punti. Era importante tornare a vincere davanti al nostro pubblico e l'abbiamo fatto. Speriamo di poter dare altre soddisfazioni ai nostri tifosi".

Fonti: Il Messaggero e Ansa.


La Gazzetta dello Sport titola: "Paolucci-Bizzarri. Catania, che numeri. L'attaccante segna, il portiere para un rigore a Pandev: i siciliani vedono salvezza e record di punti. La Lazio non riesce a ripartire".

Continua la "rosea": La salvezza arriva col cappotto. Il Catania si era salvato nei precedenti 2 campionati di A sempre all'ultima giornata, in maniche corte e in un clima estivo. Stavolta, a 9 partite dalla fine, l'ingresso della primavera rimane solo una data sul calendario: sembra di essere alla vigilia di Natale, altro che Pasqua imminente. E se è vero che manca ancora il conforto della matematica, tutto il resto lascia presagire il quarto campionato consecutivo dei siciliani nella massima serie. La Lazio gli lascia campo libero per tutto il primo tempo, ridestandosi troppo tardi, con l'aggravante di un determinante errore dal dischetto. La vittoria è meritata e sancisce un secondo verdetto, l'addio dei romani alle ambizioni europee. Possiamo chiamarla motivazione? Abbiamo più di un sospetto che di questo si tratti: la Lazio ha spento la luce, il Catania la tiene ancora accesa.

La squadra di Rossi dopo la sconfitta della settimana precedente, a Roma contro il Chievo, pensa di aver perso l'ultimo autobus per l'Uefa e non trova lo stimolo giusto per stringere ancora i denti. Quella di Zenga invece si è posta un nuovo obiettivo: battere se stessa per superare il record di punti in serie A (41). Poi ci sono le scelte tecniche, il Catania ritorna al tridente offensivo, la Lazio preferisce lasciare in panchina Zarate e affidarsi ancora a Pandev che da un mesetto lamenta un certo appannamento. Ed è decisiva la seconda opzione che pesa sull'andamento della gara, compreso il tardivo inserimento di Mauri. Capitolo Catania. Zenga sacrifica Izco a centrocampo per concedere un'altra chance a Paolucci. E il centravanti di scuola Juve torna al gol (settimo sigillo in 23 presenze) dopo 3 settimane, l'ultima volta era stato nel derby. Poi fa poco o nulla, ma il suo tocco da 3 punti è più che sufficiente. Il gol nasce su una ripartenza fulminea dei padroni di casa che con 4 tocchi dalla propria area a quella avversaria vanno in buca. Comincia Tedesco, prosegue Mascara con appoggio a P.Ledesma e da un tiro quasi svirgolato dell'argentino arriva un assist magnifico per Paolucci. Non corre rischi il Catania in questa frazione, se si esclude una buona parata di Bizzarri su Lichtsteiner nel minuto di recupero. Nella ripresa Zenga modifica l'assetto passando al 4-3-2-1 con arretramento del risorto Martinez e Mascara alle spalle di Paolucci.

Capitolo Lazio. Le prova tutte Rossi, passando in rassegna i moduli possibili dello scibile calcistico. Comincia con il 4-4-2 di ordinanza. Il primo cambiamento lo attua invertendo gli esterni, Manfredini] e Foggia che per mezzora rimbalza contro la roccia Capuano. Nel primo tempo l'unico a giocare sul serio è C.Ledesma. Nella ripresa entra Mauri che compone con Foggia e Pandev il trittico di trequartisti, dietro Rocchi. Infine l'inserimento di Zarate per il tridente offensivo che non sposta gli equilibri. L'unica emozione rimane il rigore parato da Bizzarri a Pandev (contatto dello stesso macedone con Silvestre) con ottimo fiuto. E la primavera? Arriverà.


La Repubblica titola: "Il Catania vince, salvezza vicina. Pandev tradisce la Lazio. La squadra di Zenga ritrova la vittoria al Massimino e compie un importante passo in avanti per la salvezza. Decide un gol di Paolucci. Nella ripresa i biancocelesti, al secondo ko consecutivo, sprecano il rigore del pareggio con il macedone".

L'articolo prosegue: Basta un gol di Paolucci nel primo tempo al Catania per chiudere la pratica Lazio. Nel primo anticipo della 10/a di ritorno, i siciliani ritrovano la vittoria al Massimino e compiono un passo importante verso la salvezza. Eroe di giornata è anche il portiere etneo Bizzarri, che nella ripresa respinge un rigore di Pandev negando agli ospiti un pareggio che sarebbe stato immeritato. Per la squadra di Delio Rossi è il secondo ko consecutivo: i biancocelesti si confermano formazione discontinua e non riescono a riscattare la batosta interna col Chievo allontanando, tra l'altro, tutti i sogni europei. Il Catania, invece, mette in saccoccia tre punti d'oro che permettono di giocare un finale di campionato tranquillo. Per cercare di archiviare subito la batosta col Chievo, Delio Rossi si affida a Tommaso Rocchi, che in attacco affianca Pandev con Zarate relegato in panchina. Zenga a sorpresa schiera in campo Paolucci a supporto di Mascara e Martinez. La scelta del tecnico rossoazzurro si rivelerà decisiva.

Parte subito forte il Catania che stordisce gli ospiti con un pressing asfissiante. I primi a tentare il tiro sono però i biancocelesti con Pandev che si libera di un paio di avversari, entra in area ma calcio alto. Poi una lunga serie di conclusioni dalla distanza. Ci prova spesso, specie su punizione, Mascara, alla ricerca di un altro eurogol dopo i gioielli di Palermo e Udine. Il piede del siciliano è caldo e la mira di poca sbagliata. Il Catania gestisce il gioco e al 24' passa meritatamente in vantaggio. Su un'azione di contropiede Mascara avanza a sinistra, assist per Pablo Ledesma. Il tiro sbagliato dell'argentino taglia l'area e si trasforma in un assist perfetto per Paolucci che deve solo insaccare. La Lazio stenta e reagire e si fa vedere soltanto nel finale con Foggia, il migliore dei suoi, che di testa sfiora il palo alla sinistra di Bizzarri. Subito dopo Bizzarri è bravissimo a deviare in angolo una bella conclusione ravvicinata di Lichtsteiner.

Nella ripresa, la Lazio comincia con un altro spirito e cerca subito di pareggiare i conti. L'occasione più grande arriva al quarto d'ora quando Pandev conquista un calcio di rigore. Sul dischetto si porta lo stesso attaccante macedone che però calcia un sinistro non irresistibile che Bizzarri para distendendosi sulla sinistra. I biancocelesti insistono. Al 20' è Rocchi a sbagliare una facile occasione colpendo male di testa un invitante cross di Pandev. Subito dopo ancora il veneziano impegna Bizzarri con un diagonale deviato in angolo. Delio Rossi tenta la carta Zarate, al posto di Pandev, ma la mossa non dà alcun frutto perché l'argentino è impalpabile. La Lazio non ne ha più: il forcing finale solo di facciata. Il Catania può controllare agevolmente e fare festa al fischio finale.