Campionato 1973/74 giorno per giorno - Dicembre 1973

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Il contesto storico - La cronaca giorno per giorno:
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L'attentato a Fiumicino

Il contesto storico di Dicembre 1974

I paesi dell'Opec rallentano ulteriormente l'estrazione del petrolio per strozzare l'economia dei paesi che hanno aiutato Israele. Pretendono che i territori occupati siano abbandonati. In Italia le vendite di automobili calano del 25%, quelle di alimentari del 50%, le vendite di beni non necessari dell'80%. Il 2 dicembre è imposto il divieto di circolazione delle auto in tutta Italia. È un Natale triste: il riscaldamento nelle case scarseggia, i locali sono chiusi e i commercianti devono chiedere il permesso in prefettura per tenere aperti i negozi almeno fino alle 13. Il 17 dicembre un commando palestinese assalta un Boeing 747 della Panam in partenza da Roma per Beirut: trenta morti e 14 ostaggi portati via in Kuwait. Viene liberato Paul Getty III, nipote del magnate americano del petrolio e mutilato di un orecchio durante la prigionia. Le Brigate Rosse rapiscono e liberano dopo otto giorni il direttore del personale della Fiat, Ettore Amerio. Carrero Blanco, capo del governo spagnolo e principale collaboratore di Francisco Franco, salta in aria con la sua auto: un commando dell'Eta aveva piazzato una bomba. Muore a Pallanza (Verbania) il generale Raffaele Cadorna.


Un autobus dell'Atac

► Sabato 1 Dicembre

Malgrado l'entrata in vigore del divieto di circolazione festivo delle auto, su tutto il territorio nazionale il programma delle manifestazioni sportive non ha subito notevoli variazioni. Tutte le partite di calcio si svolgeranno regolarmente. Per l'incontro Cagliari-Lazio il Comune ha deciso di impiegare tutti gli autobus a disposizione, ma c'è il rischio che il servizio dei trasporti pubblici resti paralizzato per una vertenza in corso fra l'Inps e l'Azienda consorziale dei trasporti. Anche tutte le altre manifefestazioni sportive avranno svolgimento regolare.


Da l'Unità del 2 dicembre la presentazione della Domenica sportiva

► Domenica 2 Dicembre

La Lazio torna alla vittoria battendo in trasferta il Cagliari 1-0.


La pagina sportiva de l'Unità del 3 dicembre

► Lunedì 3 Dicembre

Scrive La Stampa: E' vigilia di derby anche a Roma, un derby atteso dalla Lazio per una conferma dell'attuale momento favorevole e dalla Roma per dimostrare valide le impressioni di una lenta ma sicura ripresa. La Lazio è favorita d'obbligo; alla Roma rimangono le speranze di sovvertire il pronostico. I tifosi intanto affilano le armi per presentarsi agguerriti alla contesa. Stranamente sembrano più loquaci i giallorossi, che confessano una cieca fiducia nella ricostruzione già iniziata da Liedholm. L'allenatore svedese ha lasciato Roma dopo la sfortunata gara con il Napoli ed ha raggiunto Firenze, poi assieme alla famiglia è andato in Piemonte. Liedholm non si scompone. Accetta e condivide le affermazioni favorevoli a Chinaglia e compagni, ma aggiunge subito: "Questo servirà da sprone per fare meglio. Contro la Lazio vogliamo conquistare almeno un punto. Del resto sono loro i favoriti e nei derbies di solito i favoriti non vincono". E' presto per parlare di formazione, ma Liedholm non nasconde la sua speranza di ricuperare Cappellini. Liedholm è un istruttore atletico d'eccezione, non lascia nulla al caso. Studia le formule valide per raggiungere lo scopo, e le applica senza risparmio di fatica. Tutto sta a vedere se gli impegni del campionato permetteranno una ricostruzione in tempo utile. Come potenziale tecnico la Roma non è inferiore ad altre squadre che pure la precedono in classifica. Bisogna ricuperare il tempo perduto. Questo è l'impegno di oggi. La partita con la Lazio serve da incentivo.

Sul campo opposto incontriamo un Maestrelli tranquillo e senza problemi. Il trainer biancoazzurro dice: "Ho Oddi leggermente contuso, ma riprenderà in tempo". Tutto qui. Ma Oddi non preoccupa per niente. Anzi Maestrelli a fine settimana avrà l'imbarazzo della scelta: Petrelli o Facco, nel ruolo di terzino destro, D'Amico o Manservisi come ala sinistra? Per oggi la risposta d'obbligo è una sola: "Spero di non dover cambiare niente". Lovati ha relazionato il suo superiore sulla Roma vista contro il Napoli. E' stato un rapporto preciso: "Difesa buona, squadra tendente al catenaccio, attacco piuttosto debole". Maestrelli non dice questo, ma lo si intuisce dalle sue parole e specialmente dalla sua olimpica serenità. Il clima acceso della contesa (che potrebbe trasformarsi in battaglia), e il tifo dei romanisti che si preannunciano in maggioranza, non modifica la situazione. "Il risultato è opera dei giocatori, non dei tifosi". Maestrelli insomma dimostra di non temere la Roma. E' così sereno che non muterà il solito programma di lavoro settimanale. Mercoledì pomeriggio la prima squadra biancoazzurra giocherà una amichevole a Ladispoli, proprio nel covo degli appassionati laziali. Sarà una visita ad amici allo scopo di invitarli tutti per domenica allo stadio.


Chinaglia e compagni nell'allenamento odierno

► Martedì 4 Dicembre

Scrive l'Unità: ...Infine la Roma. Pur perdendo anche contro il Napoli (quinta sconfitta contro due sole vittorie) i giallorossi sono apparsi in leggera ripresa, a conferma che l'avventura di Liedholm ha già fornito qualche risultato positivo. Insomma senza esagerare si può dire che il campionato della Roma comincia adesso con sette giornate di ritardo sulle altre squadre. D'accordo che è meglio tardi che mai, ma domenica c'è il derby con una Lazio che già sta prendendo la rincorsa e che è al colmo dell'euforia per la vittoria a Cagliari (in base alla quale si cominciano a fare i primi propositi di cominciare l'anno nuovo in vetta alla classifica se i biancoazzurri riusciranno a vincere nelle prossime partite che li vedranno opposti anche a Napoli e Milan oltre che alla Roma ed al Verona). E così come stanno ora le cose il derby rischia di dare un altro colpo alla tifoseria giallorossa già piuttosto depressa come si è capito nel match con il Napoli quando all'Olimpico si sono visti e sentiti solo i tifosi partenopei.


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► Mercoledì 5 Dicembre

Doppio impegno per la Lazio. I titolari impegnati a Ladispoli in amichevole (5-1) mentre la "Under23" pareggia a Sorrento per 0-0.


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► Giovedì 6 Dicembre

Non è soltanto il derby di Torino nel cartellone dell'ottava giornata di campionato. Molte attenzioni vanno anche a Lazio-Roma, uno scontro che in questi giorni tiene "calda" pure la capitale. La Lazio deve vincere per tenere il passo delle grandi e convalidare il successo di Cagliari, ma la Roma, con Liedholm per la seconda volta in panchina, non può perdere, altrimenti cadrebbe in una crisi che potrebbe anche aprire il capitolo della retrocessione. Da segnalare, intanto, che per espressa richiesta della società sarda, Cagliari-Juventus verrà anticipata a sabato 22 dicembre, anziché essere giocata, come da calendario, il giorno dopo. Questo perché Cagliari con il blocco della circolazione automobilistica alla domenica, è stata la città che più ne ha avvertito le conseguenze al punto di denunciare in occasione di Cagliari-Lazio una flessione di spettatori nell'ordine del 60%.



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► Venerdì 7 Dicembre

Scrive L'Unità: Va a rilento la vendita dei biglietti per il derby della capitale anche per colpa della Lazio che ha aumentato di 1.000 lire il prezzo del biglietto di curva che è venduto a £. 2.500. Un'assurdità che fa a pugni con il momento di austerity che stiamo vivendo. Inoltre le difficoltà dovute al blocco delle automobili che domenica lasceranno a casa molti tifosi. Ancora non si conoscono le decisioni di Atac e Stefer se riusciranno ad aumentare le corse verso l'Olimpico. In casa Lazio preoccupa Chinaglia che lamenta gonfiore ad un piede che sta facendo stare in ansia Maestrelli. Inoltre anche Oddi non sta bene e rischia di saltare il derby. In casa Roma è sicuro il rientro di Cappellini e c'è un clima di ritrovata fiducia grazie al nuovo allenatore Liedholm.


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► Sabato 8 Dicembre

Laziali e romanisti sono in ritiro alla periferia della città: in un elegante albergo stile americano i giallorossi, in un motel sulla via Aurelia e biancoazzurri. Nel saloni del due hotels regna la massima calma. Oggi è festa, e divieto della circolazione delle macchine private rende impossibile le visite del tifosi che usano trascorrere le ore di vigilia a fianco del loro amici. Manca l'atmosfera eccitata che precede i derbies. C'è calma e serenità. Forse troppa calma e troppa serenità. Il distacco dalle cose reali potrebbe nuocere alla concentrazione degli atleti. Liedholm comunque non dimostra preoccupazione. Il tecnico svedese è al suo primo derby romano ed attende con fiducia la prova dei suoi. "Noi — dice — siamo preparati a dovere. Sappiamo che la Lazio è forte, che Chinaglia segna gol in ogni partita, sappiamo che i nostri avversari puntano decisamente alla vittoria. Ma non ci impressioniamo per questo. In settimana abbiamo lavorato bene, i ragazzi hanno risposto alle mie sollecitazioni, superando le difficoltà di un repentino mutamento di abitudini. Mi sento tranquillo, perché sono convinto che i miei ragazzi abbiano raggiunto un buon grado di forma". Il trainer non ha dubbi sulla formazione. Avuta conferma della guarigione di Cappellini, ha riammesso il centroavanti titolare al suo posto, spostando in panchina Orazi. Per il resto formazione solita. E' la stessa squadra che ha immeritatamente perso domenica scorsa di fronte al Napoli.

Alla Lazio parla per tutti Maestrelli: "Noi abbiamo tutto da perdere. Sarà una partitaccia". Maestrelli teme che la gara possa trasformarsi in battaglia. Non è che i biancoazzurri si tirino indietro, però la formazione tecnicamente più dotata ha tutto da perdere quando il gioco lascia il passo alla lotta. Alla domanda sulla formazione, il trainer dà una risposta sconcertante: "Non so ancora chi giocherà domani". In via ufficiosa si apprende invece che le scelte sono state fatte da tempo: giocheranno gli stessi uomini che vinsero a Cagliari sette giorni fa. A Facco, prima titolare ora riserva, spetterà ancora un posto in panchina. All'ala sinistra sarà confermato D'Amico accentuando così l'abitudine al gioco d'attacco. Lo scorso anno la Lazio era considerata fortissima in difesa, attualmente con D'Amico, più mezzapunta che ala tornante (come era invece Manservisi), la propensione al gioco offensivo diventa una necessità. Maestrelli non accetta la critica: "Nanni starà più indietro in zona di copertura eliminando così ogni scompenso". Sarà anche vero, ma la difesa non dà la garanzia di sicurezza di un tempo.

I giocatori laziali sono sereni, forse sono addirittura sicuri. Ciò è utile solo in parte. Una eccessiva sicurezza potrebbe portare a qualche sgradita sorpresa. Il clima del derby che indubbiamente esploderà allo stadio, potrebbe innervosire gli impreparati. E i derbies Lazio-Roma di solito non sono partite calme perché si disputano con grinta, con decisione e con qualche cattiveria. In simili casi il pronostico tecnico non regge. La logica dà favorita la Lazio, ma sarà bene essere prudenti. La Roma potrebbe giocare un brutto scherzo agli "odiati cugini". Liedholm ha ridato alla squadra un volto più logico rispetto ai tempi di Scopigno: ora si nota più ordine nella manovra e si registra pure più carattere nei singoli.

Secondo le pessimistiche previsioni dell'ufficio organizzazione della Lazio, al derby capitolino che si disputerà domani all'Olimpico assisterà poco più della metà del pubblico previsto in simili occasioni. La prevendita dei biglietti, cominciata sotto i migliori auspici fin da lunedì, sembra essersi improvvisamente fermata. Fino a stasera, infatti, sono stati incassati circa 80 milioni. Il maggior numero dei tifosi della Lazio risiede in provincia. Molti circoli hanno dovuto rinunciare ad organizzare comitive in pullman per mancanza di gasolio. Anche l'Atac, con una decisione che ha sorpreso, ha deciso di diminuire di 200 vetture, rispetto a domenica scorsa quando si disputò l'altro derby Roma-Napoli, il parco dei torpedoni messo a disposizione delle linee che servono l'Olimpico. L'azienda tranviaria ha giustificato il provvedimento con la necessità di non sguarnire le linee periferiche. Esistono, però, anche altri motivi che rischiano di convogliare allo stadio non più di 50 mila persone: la maggior parte degli appassionati capitolini fa il tifo per la Roma e molti di loro, temendo una sconfitta contro i lanciatissimi cugini, non se la sentono di affrontare anche il sacrificio di un disagevole viaggio in autobus. Ma prima di pronosticare uno stadio semivuoto, è meglio aspettare il fischio di inizio dell'arbitro.


Gioia dei giocatori dopo la rete di Franzoni

► Domenica 9 Dicembre

Vittoria per 2-1 per i biancazzurri nel derby


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► Lunedì 10 Dicembre

Polemiche a non finire sul derby. La Roma recrimina sul goal di Chinaglia che comunque la moviola della Domenica Sportiva non ha ben chiarito se Long John abbia sfiorato di mano il pallone. Maestrelli e Lenzini hanno lodato la squadra che ha saputo reagire allo svantaggio. Unica nota dolente è stato il giovane D'Amico che è stato lasciato negli spogliatoi alla fine del primo tempo sostituito da Franzoni autore della prima rete all'esordio e che è entrato subito nel cuore dei tifosi biancocelesti.


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► Martedì 11 Dicembre

Per la gara di Coppa Italia Maestrelli pensa di rivoluzionare la squadra anche in vista dell'incontro di domenica contro il Napoli capolista. Giocheranno molte seconde linee in quanto il trainer biancazzurro vuol dare un turno di riposo ad alcuni suoi giocatori. Fuori Pulici, Petrelli, Nanni, Frustalupi e D'Amico; dentro Facco, Inselvini, Mazzola e Franzoni. Vista la classifica è plausibile che la Coppa scivoli in secondo piano anche se Maestrelli al momento neghi questa scelta.


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► Mercoledì 12 Dicembre

Nella prima partita del girone finale di Coppa Italia la Lazio è sconfitta a Cesena per 2-1


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► Giovedì 13 Dicembre

Ripresa degli allenamenti in vista della gara interna contro il Napoli. Maestrelli può contare su tutti i giocatori titolari


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► Venerdì 14 Dicembre

Scrive La Stampa: Lazio contro Napoli: la terza in graduatoria sfida la prima. E' il "vero" derby del sud, per motivi di classifica e di prestigio. Quasi certamente stavolta all'Olimpico si avrà il tutto esaurito. L'ultimo allenamento settimanale è stato molto sostenuto per i giocatori della Lazio, che hanno lasciato il campo di Tor Di Quinto quando era già sera. Dopo mezz'ora di esercizi atletici, Maestrelli ha fatto disputare la solita, accesa partitella in famiglia che si è protratta per oltre un'ora. Infine, lavoro supplementare per i due portieri Pulici e Moriggi. Tutti i giocatori a disposizione del trainer sono apparsi in splendido condizioni di forma. La sconfitta di Cesena è stata rapidamente assorbita grazie allo stesso Maestrelli, il quale si è preoccupato di svolgere un proficuo lavoro sul piano psicologico allo scopo di ridimensionare l'episodio. Squadra rimaneggiata e scarsa convinzione per il mercoledì di Coppa, sono state, secondo il tecnico biancoazzurro, le cause dell'insuccesso e del gioco non certo brillante. "Con il Napoli la musica sarà totalmente diversa — ha aggiunto Maestrelli con un certo tono di sicurezza —, i ragazzi sono concentrati al massimo". Lo stimolo nasce dal valore del Napoli primo in classifica. I giocatori laziali sono apparsi poco propensi a parlare della gara con i napoletani, evidentemente la squadra di Vinicio incute timore. Non è opportuno lasciarsi andare a pronostici troppo ottimistici. Per quanto riguarda la formazione che affronterà i napoletani, Maestrelli ha lasciato capire che permane il solito dubbio sul ruolo di ala sinistra. Quasi certamente, però, il trainer finirà per dare fiducia a D'Amico, anche per recuperarlo psicologicamente dopo il piccolo dramma vissuto dal giovane durante il derby con la Roma.

L'altro pretendente alla maglia numero 11, Franzoni, non ha infatti molto convinto a Cesena. Al termine dell'allenamento Maestrelli, dimostrando di non essere affatto superstizioso, ha convocato 17 giocatori che si ritroveranno domattina alle ore 12 nel solito ritiro sulla via Aurelia: Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico, Franzoni, Moriggi, Facco, Manservisi, Inselvini e Mazzola. Lo schieramento, come al solito, si potrà conoscere soltanto dall'altoparlante dell'Olimpico. Prosegue intanto abbastanza sostenuta la vendita dei biglietti, nonostante i noti disagi che devono affrontare gli sportivi ogni domenica. Stavolta, però, sembra che i napoletani, contrariamente alle loro abitudini, non abbiano intenzione di affrontare grossi sacrifici per seguire la squadra. Dei 20 mila biglietti inviati dalla Lazio nel capoluogo partenopeo, pare che ne siano stati venduti soltanto cinquemila. E' un fatto molto strano di cui non è facile trovare una spiegazione. Il divieto di poter organizzare treni speciali ed anche la spesa sostenuta appena 15 giorni fa in occasione della trasferta per il derby con la Roma sono comunque le cause più probabili della scarsa partecipazione. Non si esclude, però, che all'ultimo momento, conoscendo l'esuberanza degli appassionati partenopei, la marcia sulla capitale assuma gli aspetti massicci e coloriti di altre analoghe occasioni.

I giocatori del Napoli sono giunti a Roma questa sera. La comitiva azzurra è composta da sedici atleti: Carmignani, Bruscolotti, Pogliana, Zurlini, Vavassori, Orlandi, Canè Juliano, Clerici, Esposito, Braglia, Da Pozzo, Albano, Ferradini, Landini e Mascheroni. E' il Napoli di sempre, ma non è detto che contro la Lazio debba giocare il solito Napoli. Pare anzi che Vinicio intenda portare almeno una variante alla squadra di domenica scorsa. Il tecnico brasiliano non ha voluto anticipare nulla, ma ha fatto capire che vorrebbe trovare un posto ad Albano. Il giovane napoletano (è nato nei pressi di Fuorigrotta, a poche centinaia di metri dallo stadio), potrebbe essere utilizzato all'ala destra come sostituto di Canè. E' un'idea che Vinicio cova da tempo. La realizzerebbe a Roma per dare maggior peso ed un ritmo superiore al centrocampo. Il trainer partenopeo tace sulle sue intenzioni tattiche, ma risultano evidenti i suoi timori sulle possibilità dinamiche di Re Cecconi e di regia di Frustalupi. Albano, Esposito, Juliano e Orlandinl formerebbero una diga valida per controbattere la forza degli avversari. Anche curando il centrocampo, Vinicio non trascura il severo controllo delle punte. Per Chinaglia è pronto Vavassori. Lo scontro fra i due costituirà uno degli elementi più interessanti della gara. Vavassori è uno stopper d'urto, di quelli che combattono e soffrono. Chinaglia non avrà vita facile. Bruscolotti e Pogliana, con l'ausilio di Zurlini, costituiscono un baluardo di garanzia quasi assoluta.

Chiediamo a Vinicio cosa pretenda dai suoi in questa seconda trasferta romana. Il brasiliano risponde sicuro: - "Portare a Napoli almeno un punto". Ed aggiunge: "Poi ospiteremo il Milan e cercheremo di strappare al rossoneri un altro punticino. Se non dovessimo riuscire a prendere due punti in queste due gare dovremmo ridimensionare le nostre ambizioni. Praticamente dovremmo ricominciare un altro campionato". Vinicio però crede che i suoi sapranno trarre profitto da queste due difficili gare. Spera addirittura di superare l'obiettivo "ufficiale" dei due punti. Parliamo della Lazio: "E' una bella realtà del campionato italiano — risponde Vinicioe non la scopro io, la Lazio gioca bene da almeno un anno". Il discorso prosegue sui singoli giocatori e Vinicio afferma: "Conosco bene Chinaglia e Wilson, erano con me nell'Internapoli, e conosco anche Franzoni, che allenai nel Brindisi". Vinicio si sbilancia in giudizi impegnativi. Di Chinaglia dice: "E' un attaccante fortissimo, potente, pericoloso. E' diventato una forza insostituibile di questa bella Lazio". Aggiunge subito: "Altra garanzia di sicurezza viene da Wilson, difensore attento ed intelligente". E' più cauto su Franzoni: "Un giocatore forte fisicamente".


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► Sabato 15 Dicembre

Giorgio Chinaglia ha promesso un sostanzioso regalo di Natale al suo amico Oddi se questi riuscirà a non far segnare Clerici nel derby di domani fra Lazio e Napoli. Dunque il centravanti biancoazzurro vuole così bene alla Lazio? Certo, non ci sono dubbi. Ma dietro il piano concertato con Oddi c'è qualcosa di più che lo riguarda personalmente. Chinaglia ha vinto indirettamente tre grossi duelli, disputati di recente, con rivali che rispondono al nome di Boninsegna, Riva e Prati. "Bene — confessa candidamente Long John"per fare poker mi manca Clerici". Con un poker d'assi spesso si vincono le partite. Giorgio ci conta. Sempre, però, che il Napoli di Clerici non azzecchi una scala reale. In questo caso difficilmente il fossato dell'Olimpico riuscirebbe a contenere le lacrime dei laziali. Il clima della vigilia ha rivelato infatti un aspetto sorprendente dell'attesa fra gli appassionati delle due sponde. I tifosi della Lazio sembrano favoriti nella disputa sul piano dell'entusiasmo contro avversari che pure non hanno rivali in Italia. Spinti da una sicurezza sfrenata i seguaci di Chinaglia e compagni stanno vuotando rapidamente i botteghini. La stessa cosa non sembra accadere a Napoli dove sono stati venduti appena 5 mila biglietti dei 20 mila messi a disposizione dalla società romana. Possibile che con la tredicesima in tasca e un Napoli primo in classifica se ne vada in fumo la solita marcia dei 30 mila sulla capitale ? Roma, nel campo nemico. E' una suggestiva ipotesi che si inserisce bene nell'atmosfera di Piedigrotta che caratterizza i momenti più felici della gente di Napoli.

Proprio per evitare che la festa si guasti troppo presto, il presidente Ferlaino sembra che abbia promesso, in caso di risultato positivo, il premio di un milione per ogni giocatore. Lenzini ha subito replicato incontrandosi con il capitano Wilson con il quale ha concordato una cifra superiore al milione (a testa, naturalmente) se la Lazio rimanderà a casa sconfitti gli avversari. La battaglia fra i due presidenti, combattuta a colpi di milioni, rischia però di eccitare oltre misura gli animi. Potrebbe riaffiorare improvvisamente il ricordo della violenta disputa che caratterizzò gli incontri fra le due squadre lo scorso anno. Con tanti saluti alla "cena della pace". Intanto anche Vinicio e Maestrelli combattono a modo loro la battaglia della vigilia. Il tecnico biancoazzurro coglie l'occasione anche di un solo dubbio, che riguarda il ruolo d'ala sinistra (D'Amico o Franzoni), per impegnarsi in una pretattica serrata. Il suo avversario non si scompone. Anzi, ha tirato fuori la storia di un Napoli a sorpresa con l'evidente proposito di mettere in imbarazzo Maestrelli. Tuttavia sembra che ci sia del vero nei piani di rinnovamento che avrebbe in mente il brasiliano. Il trainer non è rimasto molto soddisfatto domenica scorsa, della prova fornita dalla squadra contro il Cesena. Quasi certamente, quindi, come mossa più probabile, schiererà al posto di Canè il giovane napoletano Albano. Un accorgimento che consentirebbe a Vinicio di poter contare sul brillante dinamismo del ragazzo di Fuorigrotta in grado di poter assicurare, assieme con Esposito, Juliano e Orlandini, una valida barriera a centrocampo.


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► Domenica 16 Dicembre

Ancora una vittoria in campionato per i biancazzurri. E' il Napoli a soccombere per 1-0.


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► Lunedì 17 Dicembre


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► Martedì 18 Dicembre

Scrive La Stampa:

La Lazio gioca per lo scudetto. Sembrano finiti i tempi delle titubanze, del timore nell'azzardare pronostici impegnativi. Lo stesso Maestrelli, maestro di prudenza, non ritiene più opportuno insistere sul ritornello "Viviamo alla giornata". Dopo il successo sul Napoli, che ha consentito ai biancoazzurri di installarsi in testa alla classifica con gli uomini di Vinicio e con la Juventus, il trainer ha espresso pacatamente il suo giudizio, senza proclami di sapore herreriano, in cui traspare, però, una certa convinzione nell'obiettivo che si propone la Lazio. "Rispetto all'anno scorso — ha detto Maestrellila squadra gioca un football più pratico, più essenziale, mettendo da parte inutili coreografie. Durante il campionato dell'anno passato si parlò di un exploit casuale. La squadra veniva dalla serie B, noi stessi non eravamo sicuri delle nostre possibilità". Adesso, invece, cosa è cambiato? "I giocatori si sono convinti del loro valore — ha sottolineato il tecnico — che consente loro di esprimersi al massimo sia sul piano psicologico che della forza morale e del gioco".

Frutto anche del lavoro di Maestrelli? "Io c'entro in minima parte — ha ribattuto l'allenatore — diciamo che si tratta di un risultato collettivo. Voglio chiarire però una cosa. Almeno in questo momento, la nostra principale preoccupazione non è tanto quella di inseguire la conquista del titolo ma di riuscire a disputare un campionato uguale a quello dell'anno scorso. E' chiaro che se nelle ultime giornate ci troveremo ancora fra le prime, stavolta tenteremo senz'altro di assicurare alla Lazio il primo scudetto della sua storia". Qual è il suo giudizio sullo strepitoso momento di Chinaglia? "Giorgio è maturato come uomo e come calciatore. Prima era assillato dal timore di non poter far parte stabilmente della Nazionale. Adesso invece è più tranquillo. Il suo traguardo è Monaco. Ci guadagnerà la Lazio e la stessa Nazionale azzurra".


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► Mercoledì 19 Dicembre

Allenamento a ranghi ridottii per gli uomini di Maestrelli in quanto la squadra riserve è impegnata nell'omonimo campionato a Caserta dove batte i locali per 2-1. Intanto il campo di allenamento è "invaso" da panettoni, spumanti, casse di vino regalati ai giocatori dai tifosi. Il tutto sarà diviso equamente fra tutto lo staff che lavora al centro sportivo; dal presidente all'ultimo dei giardinieri.


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► Giovedì 20 Dicembre

Consueta partitella del Giovedì vinta dai giocatori col fratino Verde per 5-3 sui Rossi ROSSI: Pulici, Wilson, Oddi, Martini, Re Cecconi, Petrelli, Franzoni, Paris VERDI: Avagliano, Garlaschelli, Chinaglia, Frustalupi, Nanni, D'Amico, Tinaburri, Moriggi

Marcatori: D'Amico, Petrelli, Martini, Chinaglia, D'Amico, Petrelli, Nanni, Nanni



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► Venerdì 21 Dicembre


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► Sabato 22 Dicembre

La Lazio è partita per Verona a ranghi completi. Maestrelli è probabile che schiererà gli stessi giocatori che hanno battuto il Napoli. Il Verona è privo di Busatta e Zigoni e Luppi.


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► Domenica 23 Dicembre

Quarta vittoria consecutiva e primato per i biancazzurri che battono il Verona fuori casa per 1-0.


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► Lunedì 24 Dicembre

Preoccupano le condizioni di Frustalupi colpito da attacco influenzale.


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► Martedì 25 Dicembre

Natale in famiglia per squadra e dirigenti. Chinaglia è a Castevolturno nella villa di Famiglia, Maestrelli è rimasto a Roma


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► Mercoledì 26 Dicembre

Scrive La Stampa: Il primato in classifica, conquistato con la vittoria sul campo di Verona, ha generato intorno alla Lazio un'atmosfera di diffuso ottimismo. Centinaia di tifosi, accompagnati dalle loro famiglie, hanno approfittato del giorno festivo per accorrere in massa sulle tribune del piccolo stadio di Tor di Quinto dove i giocatori biancoazzurri hanno ripreso la preparazione. Non è difficile, quindi, immaginare l'attesa che già circonda la partita di domenica prossima con il Milan. Si parla apertamente di scudetto, nonostante la prudenza di Maestrelli il quale evita diplomaticamente di affrontare un serio discorso sull'argomento. "Anche alcuni colleghi allenatori — ha detto il trainer biancoazzurro — dicono che siamo favoriti. Forse è così. Ma lo voglio sottolineare che, rispetto allo scorso anno, troviamo sul nostro cammino avversari difficili, che non ci concedono respiro. Con il primo posto in classifica, aumentano per noi le responsabilità e naturalmente anche le difficoltà". Per quanto riguarda le perplessità sorte sulla Lazio del secondo tempo a Verona, Maestrelli ha cercato di ridimensionare il suo giudizio espresso a caldo negli spogliatoi dello stadio veneto: "Abbiamo disputato un primo tempo buono riuscendo ad andare in vantaggio. Il Verona ci ha poi aggrediti creandoci qualche difficoltà. Però siamo riusciti ugualmente a portarci via i due punti. In quelle condizioni non so quante squadre avrebbero potuto resistere". Superato senza danni lo scoglio di Verona, il discorso è adesso rivolto alla gara con i rossoneri. "Mi aspetto un grande Milan — ha commentato Maestrellinoi sappiamo benissimo quanto sia difficile battere il Napoli che abbiamo incontrato recentemente".

Ci sarà anche stavolta la mossa a sorpresa, come quella dello scorso anno quando decise di far marcare Rivera dal "tornante" Manservisi? Il trainer non ha voluto chiarire le sue intenzioni, ma sembra certo che la Lazio, più che cercare di soffocare la manovra milanista, tenterà di imporre il suo gioco con una tattica coraggiosa. In questo caso sarà confermato in prima linea il giovane D'Amico. Anche Chinaglia si augura che scenda in campo una Lazio decisa ad attaccare: "Bisogna aggredire i nostri avversari, senza un attimo di tregua — ha dichiarato il centravanti — non dobbiamo accontentarci del pareggio. Questo potrebbe essere l'anno buono per la Lazio anche se le favorite alla conquista del titolo rimangono sempre Juventus, Inter e Milan. La partita di domenica prossima è molto delicata. Un nostro eventuale successo potrebbe costituire una svolta importante nel campionato della Lazio". Nella breve partitella disputata oggi a ranghi misti, si è notata una squadra in piena salute, pronta a rispondere alle attese della folla biancoazzurra. Frustalupi ha smaltito rapidamente un attacco influenzale che l'ha colpito all'inizio della settimana. Un altro segno della buona sorte che continua ad assistere i laziali. Non dovrebbero quindi sorgere problemi nella scelta della formazione.


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► Giovedì 27 Dicembre

Si prevede il tutto esaurito allo stadio Olimpico per la gara contro il Milan. Prevendita dei biglietti quasi esaurita con oltre 70.000 tagliandi già venduti. Chinaglia è convinto di vincere come è successo ad aprile, mentre Maestrelli è più cauto.


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► Venerdì 28 Dicembre

Scrive La Stampa:

I giocatori della Lazio hanno completato la preparazione sul campo di Tor di Quinto disputando la consueta partitella a ranghi misti. La squadra ha ribadito di essere in perfetta forma. Gli atleti sono apparsi caricati al massimo e non hanno nascosto la loro fiducia per la partitissima con il Milan. L'obiettivo immediato dei biancazzurri è quello di conquistare il titolo di campioni d'inverno. Maestrelli non ha voluto rivelare lo schieramento che affronterà i rossoneri. Sembra, però, che il trainer intenda confermare la formazione di domenica scorsa vittoriosa a Verona. Sarà quindi la solita Lazio impostata per tentare la via del successo pieno. L'anno scorso il tecnico biancoazzurro, con una mossa a sorpresa, fece marcare Rivera dall'ala tornante Manservisi. Questa volta, invece, avrebbe intenzione di confermare D'Amico all'estrema sinistra e di tenere come riserva in panchina lo stesso Manservisi, che potrebbe rivelarsi utile se i biancoazzurri riuscissero a portarsi in vantaggio. Domattina i laziali si ritroveranno nel solito albergo sulla Via Aurelia, dove Chinaglia si trova già da alcuni giorni in "ritiro volontario".


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► Sabato 29 Dicembre

Scrive La Stampa: Rocco ha deciso. Il "paron" deve rinunciare a Schnellinger non ancora ristabilitosi da uno stiramento. Turone quindi giocherà "libero" e se confermerà anche a Roma la bella prova di Napoli sarà dura per il tedesco rientrare in formazione. Quanto a Sogliano probabilmente giocherà, almeno un tempo. Un giocatore di grinta come l'alessandrino può rendere grandi servigi specialmente nelle gare calde, in trasferta. Contro la Lazio, in una partita che Rocco ha definito "decisiva" per il futuro del Milan, i rossoneri dunque schiereranno con ogni probabilità questa formazione: Vecchi, Sabadini, Zignoli, Anquilletti, Turone, Biasiolo, Sogliano (Bergamaschi), Benetti, Bigon, Rivera, Chiurugi. La partitissima che vedrà di fronte all'Olimpico Lazio e Milan sta per entrare in orbita. Dopo il fiume di parole, commenti, pronostici, che hanno occupato l'intera settimana della vigilia, i tifosi aspettano con ansia il responso del campo. Saranno in tanti, forse in numero record a seguire dagli spalti il match che potrebbe infondere una svolta storica alla lunga vita della società biancoazzurra. Il presidente Lenzini continua a pronosticare vittorie, ma per maggiore sicurezza ricorre all'infallibile mezzo per ottenere il massimo dai suoi giocatori. Un assegno di un milione a testa, per i quattordici che tenteranno di rimandare a Milano il diavolo senza le corna, è un argomento più che convincente. Non sarà un grosso sacrificio considerato il vistoso incasso che frutterà il probabile "tutto esaurito".

Accertato che i giocatori non sono insensibili a simili argomenti, il presidente arricchisce il suo show con divagazioni profetiche che tuttavia finiscono per divertire soltanto lui. "Ci ho ripensato — rivela il presidente "veggente" — in un primo momento avevo predetto il classico risultato di 2-0 in nostro favore. Oggi, però, dopo aver scrutato attentamente le stelle in cielo, dico che Chinaglia batterà Vecchi e che Pulici non subirà nessun gol". Sarà dunque uno a zero il risultato dell'incontro. Lenzini non ammette dubbi "Wilson e compagni contro i grandi diventano immensi — aggiunge in tono trionfante — è vero che Rivera e Chiarugi fanno paura ma io dico che il risultato non si discute più. Eppoi c'è da cancellare l'ombra di un anno fa quando Lo Bello annullò la rete di Chiarugi e noi vincemmo la gara. Ci furono tante polemiche". — E se fosse ancora l'onorevole a dirigere la partita? "Ben venga Lo Bello. Non abbiamo alcuna preclusione nei suoi confronti". Ma Lenzini sa benissimo che l'arbitro siracusano non ci sarà e continua a trastullarsi con la sfera di cristallo solleticando la curiosità di chi vuole conoscere il futuro di questa Lazio. Sarà l'anno dello scudetto? "Scioglierò la mia riserva — risponde — il 31 marzo, dopo Roma-Lazio". Mentre il presidente chiede lumi alle stelle traendone lieti auspici, Maestrelli e i suoi giocatori, più realisticamente, studiano il modo per far cadere nella trappola i rossoneri di Rocco. Primo provvedimento del trainer: terapia d'urto di carattere psicologico. "E' il Milan che ha tutto da perdere — afferma con malcelata furbizia Maestrellii nostri avversari non possono permettersi passi falsi per non restare fuori definitivamente dal giro scudetto. Giocheranno quindi con l'angoscia dei due punti e forse commetteranno degli errori. A noi, tutto sommato, va bene anche un pareggio che ci consentirebbe di restare in testa alla classifica".

Una volta costruite le basi della tranquillità (apparente) Maestrelli si impegna a risolvere un problema che non lo fa dormire. Il problema si chiama Rivera. Da una parte sarebbe tentato di rimettere alle costole del golden boy il tenace Manservisi; dall'altra vorrebbe invece schierare D'Amico per potenziare l'attacco. Molti prevedono che il tecnico finirà per scegliere la via di mezzo portando Manservisi in panchina. Se l'uomo addetto alla marcatura di Rivera (che forse sarà Martini) dovesse perdere la tramontana, c'è sempre il valido sostituto pronto ad entrare in campo. Nonostante la cortina fumogena, non è difficile intravedere lo schieramento che sarà annunciato dall'altoparlante dello stadio: Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico.


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► Domenica 30 Dicembre

Quinta vittoria per i biancazzurri che all'Olimpico battono il Milan per 1-0.


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► Lunedì 31 Dicembre

Scrive La Stampa: "Re mago", in anticipo Capodanno romano, anzi laziale. Con l'ultimo gol del 1973, alle 16,14 nello Stadio Olimpico, i biancocelesti di Maestrelli voltano la pagina della vecchia stagione. Il volto di Umberto Lenzini, costruttore edile e presidente del club romano, brilla come una statuina. Di qui alla Befana, il vincitore è lui, grazie alla rete messa a segno da Re Cecconi, autentico "re mago" per la squadra capitolina. Dicevamo ieri: carissimo contropiede. Ma solo per chi riesce a infilare un pallone nella porta avversaria. Sbagliano in modo incredibile Bigon e Biasiolo a Roma, proprio nel momento di pressione laziale, e qui la squadra meneghina perde la partita. Rimane la Juventus a tener testa alle "grandi" del Sud, cioè Lazio e Napoli. Ma aggiungiamo subito che "questa" Lazio ha nel suo interno le molle e i meccanismi adatti ad un anno che abbiamo definito "anomalo" fino alla noia. Perché? Perché al gioco disteso e ispirato dell'anno scorso ha aggiunto un briciolo di grinta determinatissima. Pur non facendo cose straordinarie, pur riuscendo a servire il suo Chinaglia solo a corrente alternata, i biancocelesti accumulano punti. Superano il '73 a quota diciassette, numero magico, misterioso, balordo, ma hanno un tocco fortunoso e meritevole che gli cade sempre a proposito, magari a pochi secondi dalla fine della partita. E si sa che la fortuna aiuta solo i migliori.

Proprio Altafini e Re Cecconi, commentando "a caldo" la domenica, hanno dato la misura di questa giornata. José rimpiange il punto perduto a Cagliari, Re Cecconi riconosce che la Lazio ha sofferto le sue difficoltà, e intorno alla metà della ripresa è stata addirittura graziata dal Milan. Nereo Rocco ha più di un diavolo per capello, ma deve lamentare gli errori dei suoi sventati ragazzuoli. Maestrelli sviene per la gioia, Vycpalek tira il fiato. Su San José "testina d'oro" i campioni possono far perno a difesa dello scudetto. Gli "eroi della domenica", insomma, non hanno affatto tradito le aspettative. L'impennata juventina è notevole, il ritorno alla vittoria dei granata procura sollievo. Da oggi sono proprio i "tremendisti" (se ritrovano carattere e manovra) a poter stabilire le leggi del campionato: in tre domeniche incontreranno Milan, Lazio, Napoli. Il primo è probabilmente fuori gioco, ormai, ma le altre due sono squadre che brillano di novelle virtù e sanno accendere fuochi. Le antiche virtù del Toro possono determinare un'altra svolta alla stagione, e su questo piano deve venir fuori la possibile carica della squadra piemontese. "Undicesima" al fulmicotone: perché Boninsegna obbliga Liedholm a cambiar partita dopo trenta secondi, perché il Milan perde quando già l'arbitro sta per fischiare la fine, perché le nobilissime provinciali, dal Foggia al Cesena, tengono testa sia ai signori Riva sia ai signori Savoldi. Mentre capitombola una Fiorentina che ha classe ma minor nerbo (e un De Sisti morde il freno con sagacia diplomatica).

Inizia un "altro" campionato, il 1974 deciderà le sue preferenze. Una squadra regolare come la Lazio ha fatto vedere il meglio, una squadra ora sorniona ora arrembante come la Juve cercherà di far rispettare la sua legge. Maestrelli ha meno uomini a disposizione di Vycpalek. Per questo è un "favorito ma non troppo". Però il tifoso esamini il calendario predisposto dalla Befana: è un sacco di pericoli e carbone. L'augurio di "Buon Anno" risulta ambiguo: vinceranno davvero i migliori?




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