Giovedì 14 luglio 2022 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Lazio-Dekani 5-0

Da LazioWiki.

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14 luglio 2022 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 18.00


LAZIO: Maximiano (59' Adamonis), Lazzari (46' Hysaj), Patric (46' Gila), Casale (46' Acerbi), Marusic (46' Radu), Milinkovic (46' Kiyine), Cataldi (46' Marcos Antonio), Luis Alberto (46' Basic), Felipe Anderson (46' Romero), Immobile (46' Cancellieri), Pedro (46' Zaccagni). A disposizione: Alia, Furlanetto, Romagnoli, Kamenovic, Ruggeri, Marinacci, Akpa Akpro, Bertini, Moro. Allenatore: Sarri.

DEKANI: Gabric, F. Cukjati (87' Zagar), Vitezica, Stojanovic (46' Vranjes), Klavora (46' Galina), Stepancic (59' Rudonja), Ljutic, J. Cukjati (85' Bembic), Bah (85' Valentic), Mestric (59' Demiri), Doudou (46' Duricin, 87' Babic). A disposizione: Knezevic, Rudonja, Hadzic, Kavrecic, Popovic. Allenatore: Sculac.

Arbitro: Sig. Maccorin (Pordenone) - Assistenti Sigg. Beggiato e Petarlin.

Marcatori: 33' Immobile, 38' Pedro (rig), 45' Pedro, 53' Basic, 80' Zaccagni (rig).

Note: al 12' Immobile ha fallito un calcio di rigore.

Spettatori: 800 circa.


Luis Alberto
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Ciro Immobile
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Sergej Milinkovic-Savic
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Patric
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Matteo Cancellieri
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Pedro
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Luis Alberto, Sergej Milinkovic-Savic e Danilo Cataldi in "Chi la batte questa punizione??"
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Adam Marusic
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Marcos Antonio
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Marcos Antonio e Mario Gila
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Luis Maximiano
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Luka Romero
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► Il Corriere dello Sport titola: "Il secondo test. La scelta a centrocampo sembra un segnale da parte del tecnico biancoceleste. In regia parte Cataldi, Pedro vola: cinquina per Sarri".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Pedro vola. Altro passo rispetto all’estate scorsa, quando era arrivato a poche ore dal debutto in campionato a Empoli. Lo spagnolo, con otto o nove giorni di preparazione, sembra irresistibile. Quattro gol in due amichevoli, sterzate e accelerazioni, il bagaglio di una classe immensa e visibile nel modo semplice in cui gioca. Per Sarri è un punto fermo. Si alternano Felipe e Zaccagni. Pedro parte titolare e c’è da giurarci sarà così anche il 14 agosto all’Olimpico, quando la Lazio debutterà di fronte al Bologna. Cinquina al Dekani, serie B slovena: sono partiti in pullman da Capodistria, hanno finito con le foto accanto a Milinkovic, vera star. Anche ieri ha deliziato e concesso spettacolo, creando soluzioni sulla fascia destra, dove l’intesa con Lazzari e Felipe è collaudata. Da quella parte la Lazio ha costruito le occasioni più pericolose ed è nata l’azione del rigore fallito da Immobile.

Condizione ok. Ciro non ha inquadrato lo specchio dagli undici metri, ma poi è riuscito a celebrare il debutto stagionale sbloccando il risultato. Angolo di Luis Alberto, colpo di testa di Felipe e sulla respinta, il capocannoniere della Serie A ha messo dentro. Pedro ha arrotondato il risultato, segnando sul secondo rigore concesso alla Lazio e firmando di testa il 3-0. Sarri ha sistemato Cataldi in regia e varato una coppia centrale formata da Casale e Patric. Potrebbe essere la formazione che inizierà il campionato con Romagnoli (ieri non rischiato) al posto dell’ex Verona, costretto a scontare la squalifica. Ancora Basic. Marcos Antonio ha confermato di possedere velocità di pensiero e di tocco, sveltisce la manovra, ma dovrà essere protetto da un sistema difensivo di squadra. Non possiede l’interdizione di Leiva. Meno brillante Cancellieri rispetto al debutto. Ha strappato applausi Romero. E’ ancora andato a segno Basic. Il 5-0, ancora dal dischetto, lo ha firmato Zaccagni.


Il Messaggero titola: "Lazio, riecco Ciro-gol. Il bomber senza età. Primo test per Immobile: non è ancora al top ma apre le danze nel 5-0 col Dekani. A segno anche Pedro (doppietta), Basic e Zaccagni. Luka Romero incanta i tifosi".

Prosegue il quotidiano romano: L’ultimo dei decani in campo. Contro il Dekani (13esimo in seconda divisione slovena), Immobile comincia a fare sul serio. Gli basta un tempo per timbrare il tabellino (finisce 5-0) e calamitare gli olé dello Zandegiacomo. Tutti sono pazzi di Romagnoli, stravedono per Milinkovic, ma alla fine i riflettori tornano puntati su Ciro. Non è ancora al massimo, scaglia il rigore sul palo esterno, se la prende con le zolle irregolari del terreno, ma poi in semi-rovesciata ribatte la capocciata respinta a Felipe Anderson. Il capitano aveva saltato il primo test contro l’Auronzo, la caviglia destra aveva rilanciato un allarme per fortuna rientrato. Quest’estate in vacanza ha lavorato sodo per rimettere a posto quel maledetto malleolo, che lo aveva fatto fuori nel rush finale e lo aveva costretto a rinunciare all’Italia e alla Nations. È stato tenuto nascosto, ma Ciro ha scongiurato persino un piccolo intervento, perché la caviglia tornava a infiammarsi di continuo. Riecco la Scarpa d’oro, quattro volte capocannoniere – come nessun italiano – del nostro campionato. Tornerà al meglio, ma intanto gli manca il bis al primo appuntamento solo per un legno e uno scavetto annullato in fuorigioco.

Romagnoli out. Si alza un attimo il livello dell’avversario, ma si sentono di più i carichi di lavoro. La Lazio sembra imballata e Sarri urla in avvio: "Giriamo la palla, siamo sotto ritmo". Romagnoli a parte (differenziato per un problema all’adduttore che si trascina al Milan da marzo), il tecnico schiera finalmente dall’inizio la nuova Lazio, presumibilmente la formazione del 14 agosto contro il Bologna all’Olimpico (il dato sugli abbonamenti sale a 8200). In porta esordio per Luis Maximiano, che già chiama e dirige il gruppo. In regia, Cataldi è il titolare in attesa dell’ambientamento di Marcos Antonio (diligente secondo tempo), ma è Milinkovic a dare spettacolo con filtranti e giochi di prestigio. Dietro Casale e Patric murano tutto. Davanti Lazzari e Felipe Anderson scartavetrano la fascia destra e crossano a più non posso. Le loro sgroppate premiano Pedro, che prima sfiora l’incrocio, poi griffa la doppietta di testa e col rigore lasciato da Immobile e trasformato. Generoso, Ciro, è anche merito suo se questa Lazio ha di nuovo ambizioni da Champions. Ha controfirmato la carta privata di Sarri e Lotito con i rinforzi per fare il salto. Dentro ci sono ancora Ilic e Zielinski in caso di addio a Milinkovic e Luis Alberto. Eppure nella ripresa Basic si conferma pronto a diventare un valore aggiunto: diagonale-palo-gol. Davanti Zaccagni è fumoso, ma alla fine si conquista e realizza il penalty che chiude il match all’ottantesimo. Luka Romero invece è una formica atomica, destinata a rubarsi lo spazio. Strappa applausi e cori con un guizzo dietro l’altro, in un assolo dimostra tutto il suo talento: recupera palla in difesa, supera tre sloveni in slalom sulla fascia e, con un giro fatato, sfiora il palo opposto. Anche Cancellieri si muove bene in attacco, ma stavolta non trova in acrobazia lo specchio. Bisogna aspettarlo, ci vuole tempo. Beata gioventù, ma a 32 anni di Immobile ce n’è sempre e solo uno. Ecco perché nel foglio consegnato a Lotito c’è ancora l’acquisto di un altro vero Ciro, ma Mertens rischia di rimanere solo un sogno.


Il Tempo titola: "Pedro resta l’arma in più. Un’altra doppietta dello spagnolo nell’amichevole della Lazio ad Auronzo contro l’NK Dekani. A segno anche Immobile, Basic e Zaccagni: f‌inisce 5-0. Romagnoli a riposo ed esordio rinviato".

Prosegue il quotidiano romano: Doppietta alla prima, doppietta anche alla seconda. È già in forma campionato Pedro, al suo primo ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo. Un privilegio per i tifosi della Lazio, che quest'anno lo possono ammirare da vicino. Dodici mesi fa infatti era arrivato a ridosso dell'inizio della stagione. E subito aveva lasciato tutti senza parole. Il gol al derby d'andata non ha fatto altro che rafforzare il rapporto tra il popolo laziale e l'ex attaccante di Barcellona e Chelsea. Un professionista che alla soglia dei 35 anni - li compirà il 28 - si allena sempre come se dovesse dimostrare il suo valore. Anche in ritiro, anche in una amichevole di metà luglio contro una squadra di seconda divisione slovena, l'NK Dekani. Nel primo tempo è stato il più attivo, lanciandosi su ogni pallone. Dopo il vantaggio di Immobile (che aveva sbagliato un rigore in apertura di match), e stato proprio lo spagnolo a segnare il secondo e il terzo gol della Lazio. Il primo sempre dagli undici metri, il secondo con un colpo di testa sul pallonetto di Lazzari. Nella ripresa il tridente titolare ha lasciato spazio a Zaccagni, Cancellieri e Luka Romero. L’argentino classe 2004 è stato il piu acclamato dal pubblico, che ha accolto ogni suo dribbling come un gol.

Ad andare in rete però sono stati Basic al minuto 53 (rasoiata mancina) e Zaccagni a dieci minuti dalla f‌ine, siglando il terzo penalty assegnato ai biancocelesti. Si è concluso quindi con un 5-0 il secondo test pre-campionato della squadra di Sarri. Il Dekani si è dimostrato un avversario già in ritmo partita, che ha pressato a tutto campo, senza risparmiarsi entrate ruvide, che hanno anche indispettito i calciatori della Lazio. A fare un bilancio a fine gara è stato Sof‌ian Kiyine, che ai microfoni del canale uff‌iciale ha dichiarato: "Il mister ci sta preparando per il campionato, stimo molto tutti i calciatori che sono arrivati. Sto provando a dare il massimo, io mi metto sempre a disposizione del tecnico, continuo a lavorare, poi se posso essere d'aiuto sono a completa disposizione". Esordio rimandato invece per Alessio Romagnoli. Dopo il primo giorno di allenamenti, l'ex capitano del Milan ha svolto un semplice lavoro differenziato per un problema all’adduttore. Nel pomeriggio, prima della gara, ha scelto i test di Cooper e viaggia verso il ritiro. Oggi da programma è previsto solo un allenamento mattutino per effettuare lavoro di scarico, dopo di che parlerà in conferenza stampa Patric. La prossima amichevole invece ci sarà domenica pomeriggio, sempre alle ore 18, contro la Triestina. In serata è poi previsto l'arrivo del presidente Lotito e la consueta cena di squadra.


La Gazzetta dello Sport titola: "Schemi, movimenti e taccuino "caldo". Sarri va di corsa con la nuova Lazio. L’inserimento dei nuovi, una mentalità ancora da assimilare. Ma qualcosa nel primo test contro il Dekani (5-0) si è cominciato a vedere".

Continua la "rosea": Maurizio Sarri non smette di prendere appunti sul suo blocchetto. Concentrantissimo il tecnico nel segnarsi ogni particolare durante il test di ieri vinto dai biancocelesti per 5-0 sul Dekani. Da perfezionista tattico vuol portare la nuova Lazio più vicina possibile alla sua idea di calcio, quella che nella passata stagione ha faticato a imporsi. "Sarrismo" per la Treccani è "Concezione del calcio fondata sulla velocità e sulla propensione offensiva". Il gruppo di lavoro nel ritiro di Auronzo sta vivendo una full immersion tra schemi e movimenti che dovranno deliniare la nuova squadra, arricchita da sei rinforzi. Il calcio d’attacco del Comandante però dovrà passare dal rodaggio di una difesa rifondata. In un progetto che deve considerare anche un’altra fisionomia, quella che la Lazio dovrà assumere se partirà un big: Milinkovic o Luis Alberto. Tra gli appunti di Sarri c’è un doppio capitolo sul centrocampo.



La formazione del primo tempo:
Maximiano, Immobile, Milinkovic-Savic, Casale, Marusic, Luis Alberto;
(Juan Bernabè e l'aquila Olimpia), Pedro, Felipe Anderson, Cataldi, Lazzari, Patric




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