Martedì 7 marzo 2023 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-AZ Alkmaar 1-2

Da LazioWiki.

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7 marzo 2023 – Roma, stadio Olimpico - Conference League, Ottavi di finale, andata - inizio ore 18.45


LAZIO: Maximiano, Lazzari, Patric, Casale (46' Romagnoli), Marusic, Milinkovic, Cataldi (70' Vecino), Luis Alberto, Pedro (70' Cancellieri), Felipe Anderson, Zaccagni. A disposizione: Provedel, Magro, Gila, Pellegrini, Hysaj, Marcos Antonio, Basic, Romero. Allenatore: Sarri.

AZ ALKMAAR: Ryan, Sugawara, Goes, Hatzidiakos, Kerkez (82' M. de Wit) , Clasie, Mijnans, Reijnders, Odgaard (82' Mihailovic), Pavlidis (82' Meerdink), Karlsson (82' van Brederode). A disposizione: Verhulst, Owusu-Oduro, Yusuf Barasi, Lahdo, Buurmeester, Schouten. Allenatore: Jansen.

Arbitro: Sig. Nyberg (Svezia) - Assistenti Sigg. Beigi e Söderqvist - Quarto uomo Sig. Ladebäck - V.A.R. Sig. Kavanagh (Inghilterra) - A.V.A.R. Sig. Coote (Inghilterra) - Delegato UEFA sig. .

Marcatori: 18' Pedro, 45' Pavlidis, 62' Kerkez.

Note: ammonito 72' Clasie, 74' Kerkez, 90'+2' Sarri. Angoli 5 a 1. Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 15.000.


Un'immagine della formazione biancoceleste
Mattia Zaccagni
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Felipe Anderson
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Sergej Milinkovic-Savic
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Pedro
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Nicolò Casale
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Adam Marusic
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Matias Vecino
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Patric
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Luis Alberto
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I calciatori convocati per la partita odierna

Le dichiarazioni dei protagonisti

• Il Corriere dello Sport titola: “Sarri in coppa serve di più”. Continua il quotidiano sportivo romano: “La Lazio si porta avanti con Pedro, poi troppi errori e superficialità: Pavlidis e Kerkez ribaltano la gara. Biancocelesti a due facce: dopo un’ottima partenza consentono all’Az Alkmaar di rimettere in gioco la qualificazione. Tra otto giorni in Olanda ci vorrà l’impresa”.

Quasi fuori dalla Conference, il torneo dei perdenti, come scherzando l’aveva ribattezzato Tare, senza sapere che la Lazio ci sarebbe finita dentro e che le battute rischiano di tornare indietro come un boomerang. Sarri e i suoi giocatori, non la società, si sono fatti del male da soli e hanno consegnato oltre mezza qualificazione all’Az Alkmaar, capace di imporsi in rimonta all’Olimpico. Ora servirà un’impresa, cioè vincere con due gol di scarto in Olanda, per passare il turno. Come minimo, la Lazio dovrà spendere tante energie fisiche e mentali per provarci, a tre giorni dal derby con la Roma e nella partita di ritorno, che pure non si presenta impossibile, considerando quante occasioni concedono gli olandesi e il rendimento in Eredivisie. Come dicono i risultati, sono più vulnerabili in casa.

Analisi. Dentro questa sconfitta c’è tutto, non solo le occasioni sbagliate, partendo dalla motivazione principale: per attenzione, intensità e cattiveria agonistica, la Lazio fatica a ripetersi allo stesso livello giocando ogni tre giorni. Sarri aveva annusato il pericolo di un calo di tensione, puntualmente registrato. Luis Alberto è stato l’unico a replicare la prestazione di Napoli. Forse c’è riuscito Felipe, fallendo troppi gol. Ci hanno provato Zaccagni (autonomia limitata) e Marusic. Tutti gli altri no, a cominciare da Milinkovic, disastroso. Ha responsabilità precise con il pallone regalato a Reijnders nell’azione del pareggio di Pavlidis. La traversa colpita da fuori area non lo assolve. Ha sbagliato un paio di gol clamorosi e combinato un altro mezzo papocchio, in tandem con Pedro, quando Kerkez è ripartito, triangolando con Karlsson, per andare a segnare il gol del raddoppio. Lazzari, che ha sofferto lo svedese, era scattato in avanti senza senso aprendo un’autostrada sulla corsia destra. Errori a catena. Maximiano, il portiere scelto per la Conference, s’è fatto bucare in mezzo alle gambe e non ha salvato la Lazio. Altra contraddizione: se vuoi andare avanti e limiti il turnover, non si capisce la rinuncia a Provedel. Senza cercare colpevoli, resta negli occhi una sensazione nitida: trovato l’1-0 di Pedro, imbeccato da Zaccagni e bravissimo a sfilarsi dalla marcatura con un contromovimento, dopo 25 minuti la squadra di Sarri ha smesso di giocare e di palleggiare, si è specchiata e ha staccato la spina, portando gli olandesi nella propria metà campo. Il palo colpito da Mijnans con la deviazione di Cataldi era un segnale. Meritatissimo il gol di Pavlidis: dopo l’errore di Milinkovic e lo scatto di Karlsson, si è aggiunta la passività di Patric, anticipato dal greco.

Spreco. Soliti eccessi di presunzione e di superficialità, non solo di stanchezza. La partita si è complicata e i limiti della Lazio sono straconosciuti. Pedro dura mezz’ora, non di più. È evaporato in fretta. Anche Zaccagni non aveva più il cambio di passo dimostrato nella prima mezz’ora e Immobile è insostituibile. Non solo non esiste in rosa un degno sostituto, ma è l’unico capace di penetrare con decisione negli ultimi sedici metri. Felipe, davanti alla porta, non possiede il killer instinct. Cerca il gol bello, non facile. Non è riuscito a mettere dentro in tap-in la respinta goffa di Ryan. Luis Alberto, con la sua tigna, ha tenuto accesa la luce. Milinkovic, lento e involuto, ha alternato delizie a errori madornali. Poco convincenti le scelte di Sarri: ha rinunciato a Pellegrini, ancora in attesa di esordio, non ha sistemato Marusic a destra su Karlsson (il più forte dell’Az), ha impiegato Casale in dubbio (perché non Gila?) e poi costretto a uscire per un lieve infortunio. Gli ingressi di Vecino e Cancellieri non sono bastati. Gli olandesi, che si giocano il campionato con Feyenoord e Ajax, hanno continuato a palleggiare. È finita tra i fischi dell’Olimpico. Uno scialo ingiustificabile.


Il Messaggero titola: . Continua il quotidiano romano:

Il Tempo titola: . Continua il quotidiano romano:

La Gazzetta dello Sport titola: . Continua il quotidiano sportivo:


• Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara: "KO amaro per i biancocelesti. All'Olimpico, nell'andata degli ottavi, i biancocelesti segnano con Pedro, ma subiscono il ritorno degli olandesi che vincono grazie ai gol di Pavlidis e Kerkez. La qualificazione si fa in salita".

La Lazio cade 2-1 in casa nell'andata degli ottavi di UEFA Europa Conference League. All'Olimpico, Pedro Rodríguez illude la squadra di Maurizio Sarri, ma a vincere è l'AZ Alkmaar grazie ai gol dell'attaccante greco Vangelis Pavlidis e del difensore ungherese - ex Milan - Milos Kerkez. Per la qualificazione, tra nove giorni in Olanda, servirà un'impresa. I biancocelesti, sospinti dalla creatività di Luis Alberto e Sergej Milinković-Savić, impiega appena 18 minuti per sbloccare il risultato. Grande spunto di Mattia Zaccagni sulla sinistra e splendido colpo da "biliardo" di Pedro, che non dà scampo al portiere della nazionale australiana Mathew Ryan. Lo spagnolo, al primo gol nella competizione [il sesto stagionale], va vicino al raddoppio, ma trova sulla sua strada il numero 1 avversario. La squadra olandese, inconsistente nella parte iniziale del primo tempo, comincia a prendere coraggio. Sven Mijnans colpisce il palo con un tiro deviato da Danilo Cataldi, poi allo scadere del primo tempo arriva il pareggio. La firma è quella dell'attaccante greco Pavlidis, che con un tocco sotto misura sull'ottimo assist dell'attaccante svedese Jesper Karlsson trova il suo sesto gol nella competizione e soprattutto l'1-1. I padroni di casa hanno subito un sussulto, ma il gran destro di Milinković-Savić deve fare i conti con la traversa.

La ripresa si apre con Alessio Romagnoli in campo al posto di Nicolò Casale e la Lazio all'attacco, ma i tentativi di Felipe Anderson e Milinković-Savić sono troppo "timidi" per impensierire Ryan. Così, al 62', la squadra olandese perfeziona la rimonta e si porta in vantaggio. Su una transizione, Karlsson trova il secondo assist della sua ispiratissima serata e libera il sinistro di Kerkez, che non dà scampo a Luís Maximiano: per l'ungherese, un passato nella Primavera del Milan, è il secondo gol nella competizione dopo quello al Vaduz nei gironi. I biancocelesti non riescono a riequilibrare la gara, malgrado una pressione incessante e le occasioni capitate al "solito" Felipe Anderson e a Milinković-Savić, che difettano entrambi del "killer instinct". Giovedì 16 marzo la squadra di Sarri dovrà vincere nei Paesi Bassi per sperare nella qualificazione.


• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara.

Sarri fa autocritica "Solo colpa nostra". Dopo il ko, l’allenatore biancoceleste non cerca alibi "Costruzione da dietro esagerata. Però abbiamo anche creato tanto Ciro? Averlo o no, c’è differenza. Se giochiamo come nei primi 25’ possiamo farcela a recuperare".

Le uscite manovrate rischiano di far uscire dalla Conference. Tocchi sbagliati, mentalità sballata. La Lazio ha sbandato mettendo la retromarcia, proprio quando sembrava aver imboccato la strada giusta: "Ci abbiamo messo del nostro, la costruzione da dietro è diventata esagerata, così è troppo rischioso. E non ho capito perché abbiamo cambiato atteggiamento". Strigliata pragmatica di Maurizio Sarri, il bel gioco non è più tale se si trasforma in pericolo costante: "La prima parte era stata convincente, poi abbiamo smesso di palleggiare nella loro metà campo permettendo ai nostri avversari di avvicinarsi alla nostra area di rigore. Un'esagerazione per concetto, diverse volte abbiamo fatto fuori due calciatori con tre passaggi, invece siamo tornati dal portiere".

Falso Ciro. Le troppe occasioni sprecate hanno confezionato il ko all’Olimpico: "Abbiamo avuto 7-8 palle gol, ci ha penalizzato questo non l’arbitraggio. Ne ho parlato anche coi calciatori, rispetto a inizio stagione creiamo di più, ma segniamo meno. Manca cattiveria e lucidità". È mancato Immobile, soprattutto: "Tra averlo o no c’è sempre una differenza". La Lazio ha pagato l’assenza di un bomber di scorta, nel pre-gara il ds Tare aveva definito come “scelta condivisa” la rinuncia all’acquisto di un attaccante di mestiere: "Abbiamo fatto dei ragionamenti insieme all’allenatore, abbiamo detto di portare un giocatore giovane come Cancellieri e di farlo crescere anche in questo ruolo perché ha delle caratteristiche. Felipe Anderson l’aveva fatto nella scorsa stagione come quest’anno contro Atalanta e Roma", ha spiegato a Sky. "Il problema è che Immobile ha infortuni che in passato non ha mai avuto. La caviglia non è ancora al meglio e non lo fa stare tranquillo. Prima di Napoli ha preso delle medicine per sopportare il dolore, non è un infortunio molto grave, nel giro di 2-3 settimane sarà a disposizione. La rosa è più che sufficiente per finire bene. Non devono esserci alibi, la scelta è stata condivisa pure nel mercato di gennaio. Felipe, giocando da falso nueve, può mettere in difficoltà chiunque con le caratteristiche della nostra squadra".

Speranze. Sarri, al triplice fischio, è stato evasivo sul vice-Ciro: "Fosse per me, come tutti gli allenatori, di calciatori ne comprerei 50. Probabilmente non ci sono state le condizioni, quindi abbiamo cercato di tirare su delle alternative. Un ragazzo giovane o Felipe. È chiaro che per avere un calciatore che giochi al posto di Immobile, questo deve essere di grande valore. Sennò è inutile". Serve il colpaccio in Olanda per la qualificazione, meglio non guardare i precedenti: 1 vittoria nelle ultime 17 trasferte europee: "Ci sono margini se giochiamo l’intera partita come i primi 25 minuti. Forse abbiamo pensato di metterla a posto troppo tranquillamente. Però poteva finire 4-2 viste le chance". Su Milinkovic e Casale: "Sergej non ha più responsabilità degli altri, Nicolò ha accusato un risentimento al polpaccio. Poteva proseguire, non abbiamo rischiato". Rinviato l'esordio di Pellegrini: "Ci ho pensato, non volevo farlo debuttare in una situazione difficile". La Lazio, al contrario, si è complicata la via a forza di manovrare.


In un altro articolo le dichiarazioni di Pedro, autore del gol biancoceleste. Lo spagnolo critico e severo innanzitutto con se stesso. Pedro: “Non mi importa segnare se perdiamo. Mi pesa la palla persa che li ha mandati in porta a fare il 2-1". Felipe: "Non ci arrendiamo". Il brasiliano: "Pagati i nostri errori, serve più cattiveria".

Un fuoriclasse andrebbe dosato, a maggior ragione se gioca con la mascherina per una frattura al naso. La Lazio non può permetterselo. Il nuovo record di Pedro - primo giocatore a segnare in una fase ad eliminazione diretta in Champions, in Europa League e ora in Conference - è stato oscurato dalla rimonta dell’Az Alkmaar. Peccato, perché il suo movimento per sfilarsi dalla marcatura di Kerkez e di Hatzidiakos, con la classe e la furbizia di un super attaccante, avrebbe meritato di essere celebrato in modo diverso. Un gesto da far vedere e rivedere, come si dice, ai bambini delle scuole calcio. Chapeau, anche se Pedro non è riuscito a goderselo. "Preferisco non segnare e vincere la partita. Se posso aiutare la squadra, segnando, sono contento. Il record? Mi interessa poco. Sono arrabbiato. Ho commesso un errore, perdendo quella palla da cui è nato il contropiede che ha permesso agli olandesi di segnare il 2-1. Abbiamo creato tanto e potevamo fare di più. Loro hanno approfittato dei nostri due errori in costruzione da dietro. Peccato per la sconfitta. Era una bella opportunità per centrare il risultato e andare avanti. In Olanda sarà una partita difficile, lo sappiamo". La Lazio, giovedì prossimo, dovrà spendere tantissime energie per rimontare. Si giocherà a tre giorni dal derby. "Dovremo giocare meglio di quanto abbiamo fatto all’Olimpico. Alla Roma non ci pensiamo. La nostra testa andrà di partita in partita. Ora abbiamo il Bologna, poi il ritorno con l'Az: sono una bella squadra, con giocatori fisici, interessanti, tecnici. Hanno esercitato una buona pressione sulla difesa, erano aggressivi, per questo abbiamo sbagliato molti palloni da dietro". È riemersa la solita superficialità della Lazio. Lo ha fatto capire anche Pedro. "Dobbiamo sapere che in Europa sono difficili tutte le partite, se perdi palla arrivano veloci in porta".

Felipe. Mancava Immobile e il brasiliano ha avuto almeno due o tre palloni buoni per cancellare i rimpianti. "Per le occasioni create, per essere andati subito in vantaggio, è un risultato che non ci piace per niente, soprattutto alla luce del secondo tempo. Potevamo andare in vantaggio di nuovo e poi alla fine pareggiare. Ci dispiace tantissimo. Sono una squadra forte, ma noi non ci arrendiamo. Cercheremo di ribaltare il risultato nel ritorno". Felipe si sta adattando da vice Ciro. Ci riesce meglio quando trova più spazio per attaccare e gli olandesi in marcatura non sono stati asfissianti. "Ci dispiace per Immobile, lo aspettiamo, speriamo rientri il prima possibile. Sino a quando non ci sarà, resto a disposizione. L’errore di Ryan? Non l’ho visto molto sicuro, per questo ci ho creduto, ma la palla è rimasta un po' alta per battere con il sinistro". Il campo dello stadio Olimpico non era regolarissimo. "La palla rimbalzava male e veloce, ma dobbiamo gestire meglio le partite. Siamo andati in vantaggio, ci sono stati tanti errori individuali, ho sbagliato occasioni dove potevamo ritrovare il vantaggio. Non abbiamo mai smesso di giocare e abbiamo creato tanto. Sapevamo che sarebbe stato difficile, siamo entrati con un buon approccio, abbiamo pagato i nostri errori. Dobbiamo essere più cattivi quando ci capitano le occasioni".




La formazione biancoceleste:
La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica



Dal sito https://it.uefa.com/uefaeuropaconferenceleague/
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