Venerdì 1 marzo 2024 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Milan 0-1
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1 marzo 2024 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXVII - inizio ore 20.45
LAZIO: Provedel, Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini, Guendouzi, Vecino (77' Cataldi), Luis Alberto (60' Hysaj), Felipe Anderson, Castellanos (60' Immobile), Zaccagni (66' Isaksen). A disposizione: Mandas, Sepe, Casale, Lazzari, Ruggeri, Kamada, André Anderson, Pedro. Allenatore: Sarri.
MILAN: Maignan, Florenzi (64' Calabria), Kjaer (81' Tomori), Gabbia (81' Thiaw), Theo Hernandez; Adli (71' Okafor), Bennacer (64` Reijnders), Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. A disposizione: Sportiello, Mirante, Chukwueze, Terracciano, Jimenez, Musah. Allenatore: Pioli.
Arbitro: Sig. Di Bello (Brindisi) - Assistenti Sigg. Meli e Alassio - Quarto uomo Sig. Sacchi - V.A.R. Sig. Di Paolo - A.V.A.R. Sig. Aureliano.
Marcatori: 88` Okafor.
Note: ammoniti 23' Sarri, 50' Pellegrini, 61' Florenzi, 70' Adli, 76' Immobile, 79' Gabbia, 85' Theo Hernandez, 90' Hysaj, 90'+5' Leao. Espulsi 57' Pellegrini per doppia ammonizione, 90'+4' Marusic, 90'+6' Guendouzi. Angoli 2 a 5. Recuperi: 2' p.t., 7' s.t.
Spettatori: 50.000 circa.
► I calciatori convocati per la partita odierna
• Il Corriere dello Sport titola: “Di Bello travolge la Lazio”. Prosegue il quotidiano sportivo romano: “Il Milan vince all’Olimpico una partita condizionata dalla direzione di gara. La squadra di Sarri gioca bene ma finisce addirittura in otto. E scoppia la rissa. Negato un rigore ai biancocelesti, espulsi Pellegrini, Marusic e Guendouzi. Okafor rilancia Pioli”.
Lo sfondamento di Leao e la sentenza di Okafor dopo la respinta di Provedel e il salvataggio di Gila. All’ultimo e disperato assalto, il Milan ha gelato l’Olimpico. È finita male, anzi malissimo, in rissa. L’arbitraggio disastroso di Di Bello ha contribuito a far saltare i nervi ai laziali. Nel recupero, a giochi fatti, espulsi anche Marusic e Guendouzi. La Lazio ha finito in 8. Tre cartellini rossi. Luca Pellegrini aveva lasciato in dieci i suoi compagni al dodicesimo della ripresa. Un’ingenuità alla resa dei conti decisiva perché la squadra di Sarri non meritava di perdere. Per sessanta minuti è stata superiore al Milan, ha dimostrato coraggio e ordine tattico quando è rimasta in inferiorità e nell’analisi non può essere trascurato il rigore non concesso in avvio a Castellanos, steso da Maignan. L’episodio pesa in modo enorme, avrebbe potuto cambiare lo sviluppo di una partita giocata sul filo. Il Milan ha ridotto le distanze dalla Juve. La Lazio rimane lontanissima dalla Champions, ma dopo il ko del Franchi ha reagito e andrà a Monaco di Baviera a giocarsela con il Bayern.
Proteste. Adli vertice basso. Loftus Cheek e Bennacer avanzati sulla linea d’attacco. Pioli, in fase di costruzione, ha provato a imitare Thiago Motta e Italiano (4-1-4-1) per ricavare ampiezza e portare cinque uomini contro i quattro difensori di Sarri. Senza palla, i tre centrocampisti del Milan ruotavano con duelli precisi: Bennacer su Luis Alberto, Loftus Cheek davanti a Vecino oltre al derby francese tra Adli e Guendouzi. L’organizzazione tattica questa volta non ha sorpreso la Lazio, più sveglia e pimpante, dentro la partita con la testa e con le gambe. Mau cercava freschezza e ne ha cambiati cinque rispetto a Firenze, riempiendo di buoni contenuti i primi 35-40 minuti. Un’occasione limpida per Vecino su angolo di Luis Alberto e le proteste veementi per lo scontro tra Maignan e Taty. Sarri urlava, i suoi giocatori hanno circondato Di Bello. Un rigore grande così. L’arbitro, neppure richiamato dal Var, è apparso convinto della propria decisione dentro la furia assordante dell’Olimpico. La Lazio ha continuato ad attaccare. Il movimento di Castellanos, Felipe e Zaccagni ha creato situazioni interessanti tra le linee: cercavano lo sfondamento centrale, ma è sempre mancato l’ultimo passaggio.
Rosso. Il Milan non si è quasi mai visto avanti, se non a un sospiro dall’intervallo: sinistro di Pulisic toccato in angolo da Provedel. Leao era fuori dai radar, isolato sulla linea laterale. Marusic gli aveva preso bene le misure, Felipe garantiva i raddoppi e anche Guendouzi si era dedicato alla copertura nella zona del portoghese e di Theo Hernandez. Nella ripresa, invece, i rossoneri sono rientrati con un altro passo, alzando la pressione. Pellegrini è stato ammonito, era stanco, non riusciva più a tenere Pulisic. Un inserimento di Guendouzi, un filtrante di Luis Alberto, poi il disastro con Taty a terra. Pellegrini si aspettava che il Milan o l’arbitro fermassero il gioco, invece ha indugiato e Pulisic gli ha soffiato la palla. Inevitabile il secondo giallo per la trattenuta e l’espulsione. Sarri, in dieci, ha inserito Hysaj, Immobile e subito dopo Isaksen: 4-4-1, resistenza pura su due linee, tentativi di ripartenza. Pioli si è affidato a Reijnders e Calabria. Provedel ha risposto al destro volante di Loftus Cheek e si è impaperato sul diagonale di Leao. Gol annullato per fuorigioco. La Lazio non si è disunita, ci ha messo il cuore e l’ordine tattico, ma non è bastato. All’ultimo assalto, Leao ha sfondato e Okafor è riuscito a mettere dentro, spegnendo l’urlo dell’Olimpico.
• La Gazzetta dello Sport titola: .
Continua la "rosea":
• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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