Domenica 13 dicembre 2009 - Roma, Stadio Olimpico - Lazio-Genoa 1-0

Da LazioWiki.

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13 dicembre 2009 - 3.357 - Campionato di Serie A 2009/10 - XVI giornata - inizio ore 15.00

LAZIO: Muslera, Siviglia, Stendardo, Radu, Lichtsteiner (86' Scaloni), Brocchi (18' Del Nero), Firmani, Kolarov, Meghni, Rocchi, Zarate. A disposizione: Berni, Diakite, Eliseu, Foggia, Makinwa. Allenatore: Ballardini.

GENOA: Scarpi, Biava, Moretti, Bocchetti, M.Rossi, Milanetto (35' Zapater), Juric, Criscito, Mesto (46' Palacio), Sculli, Palladino (67' Papastathopoulos). A disposizione: Amelia, Fatic, Floccari, Crespo. Allenatore: Gasperini.

Arbitro: Sig. Celi (Campobasso) - Guardalinee Sigg. Di Liberatore e Petrella - Quarto Uomo Sig. Pinzani.

Marcatori: 39' Kolarov.

Note: espulso al 67' Bocchetti per fallo su chiara azione da rete. Ammoniti: Criscito, Siviglia, Milanetto, Juric, Zarate, Biava, Moretti, Rocchi. Recuperi: 4' p.t., 4' s.t. La rete segnata da Aleksandar Kolarov, secondo alcune fonti di stampa, è la n. 3.000 della Lazio in Serie A.

Spettatori: 25.000 circa.


Mauro Zarate prova il tiro su punizione (Foto Ansa)
Mourad Meghni in azione (Foto LaPresse)
Stefan Radu in un fotogramma dell'incontro (Foto LaPresse)
Aleksandar Kolarov scocca il tiro vincente
L'esultanza del calciatore serbo dopo la marcatura (Foto LaPresse)
Aleksandar Kolarov abbracciato dai compagni dopo la rete (Foto Ansa)
Un'azione della gara (Foto Ansa)
Mauro Zarate in un momento dell'incontro (Foto LaPresse)
Il Mister Davide Ballardini con la sciarpa di TeleThon (Foto Ansa)
Esultanza biancoceleste a fine partita (Foto Bartoletti)

La Gazzetta dello Sport titola: "Kolarov affonda il Genoa. Lazio, che liberazione! Con un gol dell'esterno la squadra di Ballardini torna al successo dopo 13 partite. Genoa in 10 nella ripresa per l'espulsione di Bocchetti. Ammonito Zarate, salterà l'Inter".

Continua la "rosea": Notizia da Roma: La Lazio torna a vincere. Non accadeva dalla seconda giornata, era il 30 agosto. Contro il Genoa decide Kolarov nel finale del primo tempo, al termine di una giocata personale. La ripresa è una battaglia (otto ammoniti, un espulso), con la squadra di Ballardini capace di difendere il risultato, rischiando qualcosa, fino all'urlo liberatorio finale. Male il Genoa, che forse aveva già la testa al match decisivo con il Valencia. La Lazio è in emergenza a centrocampo. Matuzalem è indisponibile, Mauri e Baronio squalificati. Ballardini rispolvera allora Firmani, all'esordio stagionale, che va ad affiancare Brocchi. Davanti torna Rocchi dopo l'esclusione nel derby, accanto a Zarate. Dietro di loro, Meghni. Il Genoa recupera invece qualche pezzo. C'è il rientro di Biava, mentre in avanti Gasperini esclude sia Floccari che Crespo: spazio al tridente anomalo con Mesto, Sculli e Palladino. Si assiste a una gara vivace in avvio. Nei primi dieci minuti, le due occasioni migliori. Al 6' Meghni ricorda di avere un bel piede e disegna un cross perfetto per Zarate: l'argentino, di testa, manda incredibilmente a lato da due passi. Pochi minuti dopo c'è la reazione del Genoa: taglio in verticale di Milanetto per Rossi, che batte al volo e invita Muslera a una grande uscita con il corpo.

Rimarrà la miglior palla-gol dei liguri nel primo tempo. Dopo le fiammate iniziali, la gara perde lucidità, con una serie di infortuni e interruzioni. L'emergenza in casa biancoceleste si aggrava quando rimane a terra Brocchi, rilevato da Del Nero. La stessa sorte tocca poi a Milanetto, costretto da guai muscolari a lasciar spazio a Zapater. Al 39' passa la Lazio. Kolarov sfonda il muro difensivo rossoblu sulla sinistra, brucia in velocità Moretti e batte Scarpi con un bel diagonale. Prima dell'intervallo, Zarate lambisce il palo su punizione. La ripresa è vivace e nervosa. Gasperini si gioca la carta Palacio (per Mesto). Zarate si prende un giallo per proteste e salterà Inter-Lazio. Kolarov ci prova in un paio di occasioni, ma Scarpi gli dice di no. Al 22', il doppio episodio che chiude di fatto i giochi: Juric colpisce il palo di testa dopo una super-deviazione di Muslera; sul ribaltamento di fronte viene espulso Bocchetti, per fallo da ultimo uomo su Rocchi. In dieci e sotto di un gol, il Genoa ci prova comunque davanti a una Lazio troppo remissiva. E nel finale sfiora il pari, ma la girata di Biava da buona posizione finisce alta. Ora, testa al Valencia. All'Olimpico fa festa la Lazio.


Il Messaggero titola: "Finalmente la Lazio: 1-0 al Genoa".

Continua il quotidiano: Contro il Genoa la Lazio ritrova la vittoria dopo 13 turni di astinenza. Per il gioco bisognerà aspettare, ma al momento i tifosi si accontentano. Il giorno degli ultimi 3 punti (a Verona con il Chievo) era il 30 agosto, si andava ancora al mare ed il futuro sembrava roseo. Tre mesi e mezzo dopo anche uno striminzito 1-0 (il gol di Kolarov è un misto di forza e precisione), difeso nel finale col coltello tra i denti nonostante l'uomo in più, vale tantissimo. Il Genoa facilita il compito biancoceleste giocando una partita confusa, discontinua, con Crespo lasciato a languire in panchina, nonostante il trio d'attacco Palladino-Sculli-Mesto non faccia proprio faville. L'11 di Gasperini può recriminare sul palo colpito da Juric nella ripresa e poco altro, forse una mano in area di Kolarov, che però appare involontaria. Dopo 335 minuti di digiuno in campionato il gol del serbo (in assoluto il migliore dei suoi per temperamento ed efficacia) sblocca la partita, al 39'. Era dall'8 novembre che la Lazio non andava a segno, nella sconfitta casalinga per 2-1 con il Milan. Il gol, oltretutto, era stata un'autorete di Thiago Silva.

La discesa del numero 11 sulla sinistra è un'esplosione di potenza. Moretti quasi gli monta sulle spalle nel tentativo di fermarlo. Ma Kolarov arriva comunque al tiro e ne esce un diagonale imprendibile per Scarpi. Fino a quel momento Lazio-Genoa aveva offerto emozioni col contagocce. In campo più tensione agonistica ed, a tratti, nervosismo, che bel gioco, con diversi contatti duri, come testimoniano gli otto ammoniti, oltre al rosso per Bocchetti, reo di aver steso Rocchi da ultimo uomo. Soprattutto su Zarate i falli sono sistematici. Per protestare dopo l'ennesima trattenuta non punita dall'arbitro l'argentino si fa ammonire, nel secondo tempo. Diffidato, salterà l'Inter. Il primo ad insidiare la porta del Genoa è proprio Zarate, con un colpo di testa, sul cross da destra di Meghni, che esce di un nulla. La risposta rossoblù è nel lancio di Milanetto per Marco Rossi. Ma sul suo tocco al volo, Muslera è bravo ad intercettare. Sono soprattutto le discese di Mesto a mettere in crisi la retroguardia laziale, mentre a centrocampo le squadre si annullano. Al 18' Ballardini perde Brocchi per un problema muscolare alla coscia destra. Entra Del Nero a guardia della fascia sinistra, Kolarov scala al centro. Genoa ancora pericoloso al 26', quando la testata di Sculli colpisce la faccia superiore della traversa, con Muslera comunque presente.

Poi Zarate va al tiro-cross. Scarpi sta per essere scavalcato, ma si inarca e ci arriva. Ancora bravo il portiere genoano al 4' della ripresa, quando riesce a deviare una violenta punizione di Kolarov. In avvio Gasperini toglie Mesto per far posto a Palacio. E proprio su un suo cross il Genoa va vicino al pari, ma la palla colpita di testa da Juric centra il palo. Bocchetti si fa espellere e Biava spreca l'ultima occasione, tirando alto da due passi. La Lazio arranca, stringe i denti e ritrova la vittoria. Ma è presto per dire che il peggio è alle spalle. L'Inter già incombe mentre Ballardini e Gasperini "litigano" sull'arbitro: ininfluente per il primo, determinante per il secondo.