Mercoledì 22 novembre 2000 - Bruxelles, Parc Astrid Stadium - Anderlecht-Lazio 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

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22 novembre 2000 - 2920 - Champions League 2000/01 - Seconda fase gruppo D - I giornata - inizio ore 20.45

ANDERLECHT: De Wilde, Crasson, Ilic, Doll, Dheedene, Stoica, Hasi, Baseggio, Goor, Radzinski (87' Van Diemen), Koller. A disposizione: Milojevic, Pirard, Mbemba, Nikolay, Dindane, Youla. All. Anthuenis.

LAZIO: Peruzzi, Pancaro, Nesta, Mihajlovic, Favalli, Lombardo (62' Baronio), Stankovic, Simeone, Nedved, Crespo (62' Ravanelli), Salas (77' S.Inzaghi). A disposizione: Marchegiani, Domizzi, Colonnese, Pesaresi. All. Eriksson.

Arbitro: Sig. Michel (Slovacchia).

Marcatori: 83' Radzinski.

Note: espulso Stankovic all'89' per un calcio a Goor a palla lontana. Ammoniti Simeone, Nesta, Ravanelli, Baronio e Doll per gioco scorretto, Ilic e Salas per reciproche scorrettezze.

Spettatori: 21.631 paganti.

La formazione laziale: Nesta, Favalli, Mihajlović, Peruzzi, Pancaro, Salas; Stankovic, Simeone, Crespo, Nedved, Lombardo
Il biglietto della partita

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, che serataccia. Cinque ammoniti, un espulso e un'amara sconfitta: l'Anderlecht la fa soffrire. I biancoazzurri sono stati messi all'angolo dai belgi in tutto e per tutto. Mihajlovic e Nesta in grave difficoltà a causa del veloce Radzinski. Continua così la rosea:

Lì dove aveva perso il grande Manchester anche la Lazio ci lascia le penne. L'Anderlecht in casa sua è davvero temibile, con un attacco dove t'aspetti l'irraggiungibile altezza di Koller e invece trovi il fenomenale spunto in velocità di Radzinski, mattatore della serata. Un attacco, comunque, sostenuto alla grande da tutta la squadra, a cominciare da due uomini di fascia come Stoica e Goor, irrefrenabili. E fin qui le annotazioni sulla sfida di Bruxelles rendono soprattutto merito alla squadra belga. Ma non s'esaurisce con questo il giudizio sulla partita, perché sull'altro piatto della bilancia s'è vista una delle peggiori Lazio di Coppe ed una delle peggiori della stagione. L'1-0 non tragga in inganno: non c'è mai stata competizione tra biancazzurri e belgi. La squadra di Eriksson ha sempre subito l'iniziativa dell'avversario ed ha raramente prodotto azioni pericolose. L'unica volta che ha sfiorato il gol è stato su calcio piazzato di Mihajlovic, che ha centrato la traversa, un episodio comunque estraneo al contesto della gara. Mentre in difesa Peruzzi ha salvato il salvabile, allontanando la capitolazione ed in almeno tre-quattro occasioni la Lazio s'è salvata, evitando così un passivo molto pesante. Una superiorità schiacciante di ritmo, di trame di gioco, che ha portato l'Anderlecht ad attaccare in massa e ad impedire alla Lazio di reagire. Specie nel secondo tempo - benché Eriksson le abbia tentate tutte per rianimare la squadra - le difficoltà dei biancazzurri sono state evidentissime. E alla fine sono saltati anche i nervi: il bollettino di guerra aggiunge alla sconfitta anche cinque ammoniti ed un'espulsione.

Una figuraccia, insomma. Era comunque nell'aria la sconfitta. L'assenza di Veron è di quelle che non si possono compensare. Non c'era un uomo nel centrocampo laziale che sapesse inventare gioco e dare ordine alla manovra. Stankovic ha fallito ancora, Lombardo è stato spazzato via; se anche Nedved si viene a trovare quasi sempre più vicino alla propria area che a quella avversaria, non c'è scampo. E' poi evidente che la squadra tra attraversando un momento difficile, troppi malumori anche all'interno dell'ambiente biancazzurro, troppi segni di chiara disgregazione. Non c'è serenità, non c'è unità d'intenti. Il cammino in Champions League è ora diventato arduo in un girone già di ferro. E nemmeno in campionato sono rose e fiori. L'Anderlecht cerca l'aggressione puntando sul gigantesco Koller che fa valere anche a terra la lunghezza delle sue leve. Ma è soprattutto quando la palla è alta che Nesta e Mihajlovic hanno grossi problemi per anticipare la punta avversaria. Al 5' si snoda un perfetto contropiede laziale con tacco di Crespo per Nedved che serve Salas, rilancio ancora a Crespo a sinistra, ma l'argentino, nel tentativo di dribblare l'ultimo uomo, cade a terra senza che ci sia stato fallo su di lui. La risposta dei belgi è ancora più velenosa all'8': Koller allunga sulla destra a Radzinski che crossa in corsa sull'altro versante per l'accorrente Goor che al volo di sinistro sfiora il palo più lontano. La Lazio tende a far sbollire la furia agonistica degli avversari ed è tutta racchiusa nella sua metà campo. Per uscire dalla morsa vengono chiamati Crespo e Salas con lanci centrali che non hanno fortuna. Più pericolosa al 13' un'azione combinata Favalli (cross) e Lombardo (testa) che manda in crisi De Wilde che si rifugia in angolo.

Al 17' lancio di Mihajlovic che pesca Crespo appostato in area, l'argentino tenta lo stop di petto invece di appoggiare di testa indietro a Nedved libero ed il ceco si arrabbia con il compagno. Fiammate dell'Anderlecht che la Lazio si preoccupa di spegnere abbassando il ritmo della gara, comunque sono sempre i belgi a fare la partita: al 25' il velocissimo Radzinski, su lancio di Doll, prende la difesa biancoazzurra di infilata, ma poi si fa trovare scoordinato al momento del tiro, quando è solo davanti a Peruzzi. Un minuto dopo Koller di testa gira pericolosamente verso la porta laziale: palla un metro alta. La difficoltà della Lazio si evidenzia in qualche entrata un po' troppo robusta e Simeone viene ammonito. Subito dopo ammonizione per Ilic e Salas protagonisti di un duro scontro. Improvvisa reazione della Lazio alla mezz'ora: punizione finalmente all'altezza della sua fama di Mihajlovic che si stampa sulla traversa e subito dopo Lombardo alza troppo una palla da spingere a rete. Ancora al 34' una palla gol per Crespo che devia di testa su cross di Pancaro che l'aveva liberato in area. Palla a fil di palo, ma ci poteva stare il gol. L'Anderlecht comunque non sta a guardare e attacca veloce sulla destra per il traversone a sinistra a favore di Goor che prima di piede poi di testa si rende molto pericoloso. In realtà sulla destra la Lazio soffre gli inserimenti velocissimi di Goor. La partita ora si è fatta più interessante e le occasioni da reti fioccano. Al 42' una punizione dalla sinistra pesca solissimo Crasson davanti alla porta laziale, ma il colpo di testa del terzino belga non sfugge alla presa di Peruzzi. Secondo tempo. Conquista subito un corner la Lazio ad inizio ripresa, ma tutto si conclude con un tiro alto di Lombardo. Al 2' Peruzzi compie una prodezza su Koller arrivato solo davanti a lui, ma il guardalinee aveva segnalato il fuorigioco della punta. La Lazio sta troppo indietro per aiutare i suoi attaccanti che vengono cercati con lanci avventurosi, oppure si trasferisce in massa nella metà campo avversaria, ma qui non ha il guizzo per rendersi pericolosa.

Nedved gioca quasi sempre all'altezza di Favalli perché su quella fascia l'Anderlecht attacca con Stoica e Radzinski allarga molto, in più arriva anche Crasson a dare una mano. Senza Nedved in avanti, la manovra offensiva laziale langue. Nesta per difendersi dall'aggressività di Radzinski allarga un braccio e fa cadere l'avversario. Un po' fiscale l'ammonizione in questo caso. Preme sempre di più l'Anderlecht che al 12' non trova il gol per la grande bravura di Peruzzi che vola a deviare una bordata da lontano di Dheedene che sembrava già in rete. Al 17' Eriksson decide di operare una doppia sostituzione: toglie Lombardo e un deludente Crespo e manda in campo Baronio e Ravanelli. Ovviamente Stankovic si sposta sulla destra. Ma la gara non muta fisionomia: i padroni di casa attaccano con sempre maggiore convinzione. Stoica e Radzinski si scambiano frequentemente la posizione, Dheedene avanza moltissimo raddoppiando con Goor. Al 25' su punizione da destra (ammonito anche Ravanelli), Koller sotto porta anticipa tutti in rovesciata e la Lazio si salva per miracolo. Soffrono i biancazzurri la velocità, specialmente i contrattacchi belgi a centrocampo. Baronio viene pescato in un fallo da dietro e si becca anche lui il cartellino giallo. Era diffidato, sarà squalificato. Non riesce a ripartire con ordine la Lazio e viene sempre più schiacciata in difesa. Al 32' Eriksson opera l'ultima sostituzione mandando in campo Simone Inzaghi, a rilevare Salas. Ma proprio in questo momento un errore di Baronio fa giungere la palla a Stoica che salta Pancaro e tira di sinistro, Peruzzi battuto, la folla grida al gol e invece la palla sfila sul fondo vicinissima al palo.

Ma a furia di provarci, l'Anderlecht, al 38', arriva al gol con una volata irresistibile di Radzinski che lanciato da Stoica lascia indietro tutti gli avversari, entra in area e quasi dalla linea di fondo riesce ad infilare Peruzzi e a mettere il pallone in rete. Gol più che meritato. Reagisce la Lazio e per poco De Wilde non gli dà una mano facendosi sfuggire un pallone che i suoi compagni faticano ad allontanare. La Lazio affonda e perde anche la testa: Stankovic al 44' fa assaggiare i tacchetti a Goor che era steso a terra, l'arbitro lo espelle. Finisce nel peggiore dei modi questa prima spedizione dei biancazzurri all'estero all'esordio di un secondo girone di Champions League che appare già in dura salita.