Articolo del giorno

8 settembre
Lazio-Inter 4-3 dell'8 settembre 2000 - Supercoppa italiana
8 settembre 2000 - 2.904 - Supercoppa Italiana 2000/01
LAZIO: Peruzzi, Pancaro (69' Gottardi), Mihajlovic, Nesta, Favalli, Stankovic (81' Lombardo), Simeone, Veron, Nedved (54' Sensini), C.Lopez, Crespo. A disposizione: Marchegiani, Colonnese, Pesaresi, S.Inzaghi. Allenatore: Eriksson.
INTER: Ballotta, M.Serena, Cordoba, Domoraud, Macellari, Vampeta, Farinos, Jugovic (60' Peralta), Seedorf (91' Colombo), Sukur, Keane. A disposizione: Varaldi, Fissore, Iaia, Cauet, Di Biagio. Allenatore: Lippi.
Arbitro: Sig. Farina (Novi Ligure).
Marcatori: 2' Keane, 33' C.Lopez, 38' C.Lopez, 47' Mihajlovic (rig), 62' Farinos, 75' Stankovic, 76' Vampeta.
Note: serata calda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Macellari, Keane e Sensini. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 65.000 circa per un incasso di Lire 2.478.000.470.
La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio fa paura, l'Inter fa sperare. Claudio Lopez imprendibile, però i nerazzurri si sono battuti con coraggio. Claudio Lopez ha incantato: due gol, una velocità impressionante e tante iniziative per i compagni. Quando Crespo sarà al meglio, la coppia di attaccanti argentini, supportata da Veron, sarà un problema per chiunque. L'Inter è scesa in campo decimata dalle assenze delle ultime ore (Frey, Blanc, Simic e Recoba) eppure ha disputato la sua migliore partita di questo inizio stagione. Bene Keane e Farinos."
Continua la "rosea": La Lazio di Eriksson, "il perdente", ormai colleziona successi a non finire. Questa Supercoppa italiana non vale certamente gli altri trofei degli ultimi dodici mesi (Supercoppa europea, campionato, coppa Italia) ma serve benissimo a iniziare al meglio la stagione e a dare un avvertimento forte e chiaro a tutte le rivali in Italia e in Europa. Ha giocato con tutti i titolari la Lazio e quindi il test si può ritenere attendibile: manca ancora qualcosa come condizione e servono accorgimenti in difesa e a centrocampo; magari potrà servire un Baronio per colmare meglio l'assenza di Almeyda; Stankovic non può non far avvertire l'assenza di Conceiçao come ala di ruolo. ► Clicca qui per continuare la lettura

Romeo Tofini
Nuotatore e pallanuotista. Tofani risulta il suo vero cognome, ma a seguito di un errore di trascrizione di un cronista, viene chiamato definitivamente Tofini. Nato a Roma l'8 marzo 1881, è deceduto l'8 settembre 1938.
Figlio di Antonio e Latini Carmela era alto 1,68. Aveva una cicatrice in fronte. Nel 1901 espleta il servizio di leva prima nel 12° reggimento bersaglieri, poi nel Genio Zappatori. Il 22 gennaio 1903 rimase ferito durante una seduta di ginnastica nella caserma di Sant'Eufemia, infortunandosi al piede destro. Fu congedato nello stesso anno con la dichiarazione di buona condotta. Figura mitica nella storia del nuoto romano è il primo atleta di assoluto prestigio della sezione Nuoto sorta, al pari di quella del Podismo, agli inizi del ventesimo secolo.
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Nicola Lo Buono
Difensore, nato a Bari il 4 giugno 1933, deceduto a Roma l'8 settembre 2009. Il vero cognome anagraficamente è scritto attaccato "Lobuono" ma il giocatore, di sua iniziativa, lo staccó creando in seguito anche vari problemi per sé e per i familiari. Ė comunque conosciuto come Lo Buono.
Viene acquistato nel 1955 dal Trani. Disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste (nell'ultima della quali venendo impiegato solo nel Campionato Cadetti), dimostrando attitudine al marcamento, velocità e doti acrobatiche. Molto attaccato alla maglia è stato atleta generoso e affidabile. Nel 1962/63 viene ceduto al Pescara dove disputa due campionati prima di appendere gli scarpini al chiodo. Ha vinto la Coppa Italia nel 1958.
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7 settembre
Clemente Serventi
Portiere, nato a Roma il 7 settembre 1889.
Proveniente dal Roman, è il portiere che gioca le finali nazionali contro il Casale della stagione 1913/14. Si alternò con Forlivesi e Rossini tra i pali biancocelesti tra il 1913 e il 1915. Nel 1914 figurava anche nei quadri dirigenziali della società. La partenza per il fronte nel 1915, con il grado di Caporale del Genio Automobilisti, pose termine alla sua carriera calcistica ma non a quella sportiva.
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6 settembre
Sante Ancherani
Sante Ancherani nasce a Cotignola (RA) il 6 settembre 1882, ma quasi subito si trasferisce prima a Tuscania (VT) e poi a Roma dove giunge all'età di 4 anni. Piccolo di statura, ma agile e forte, studiava alle scuole tecniche con buon profitto. Amante dello sport e sopratutto della corsa, era sovente allenarsi, dopo la scuola, nella zona di Piazza d'Armi, dove oggi si trova il quartiere "Prati" ma che allora era usato per le parate militari in quanto disabitato. Si era costruito un soprannome desunto dal suo nome di battesimo letto al contrario: Etnas.
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(al centro)
5 settembre
Leonidio Fantoni
Attaccante, nato a Belo Horizonte (Brasile) il 18 febbraio 1912 e deceduto a Belo Horizonte il 5 settembre 1975.
Viene acquistato nel 1932 dal Palestra Italia di Belo Horizonte. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 26 presenze e 9 reti in campionato. In Brasile è famoso e celebrato come "Niginho" ma riportato anche come Leonízio o Leonísio Fantoni. Come altri sudamericani, lascia l'Italia nell'estate del 1935, preoccupato da un possibile arruolamento per l'imminente guerra in Abissinia, visto che lo status di "oriundo" gli aveva consentito di ottenere anche la cittadinanza italiana.
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4 settembre
Umberto Broccoli
Pallavolista, nato a Roma il 4 settembre 1954.
Gioca nella Lazio Pallavolo dall'inizio degli anni '70 fino al 1985/86 nel ruolo di palleggiatore. L'anno successivo resta alla Lazio in qualità di dirigente. Nel 1987/88 inizia ad allenare la formazione che militava nella serie C2 e riesce a conquistare la promozione. Nel 1995/96 torna ad occuparsi di Pallavolo nella Lazio, sia come allenatore che come dirigente.
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Leonardo Surro
Attaccante, nato ad Avellino il 4 settembre 1962.
Cresce calcisticamente nell'Ariano. Nel 1978 viene acquistato dall'Avellino da cui lo preleva la Lazio nel 1980. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste prima di passare al Siena in C1 nel 1983/84 (31 presenze e 10 reti). Due anni a Catanzaro con 34 partite e 5 reti, poi milita con Siracusa, Rondinella, Cavese, Pro Livorno, Rossanese.
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3 settembre
Lina Barberini Maestrelli
Nome di battesimo: Angela. Nata a Bari il 28 maggio 1923, deceduta a Roma il 3 settembre 2014.
Moglie dell'allenatore Tommaso Maestrelli a cui darà la paternità di due figlie, Patrizia Maria e Tiziana e di due gemelli, Massimo e Maurizio. Figlia di un vigile urbano di Bari, fu conosciuta da Maestrelli negli anni della sua permanenza nel capoluogo pugliese.
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Anna Beneck
Nuotatrice, nata a Torino il 23 giugno 1942 e deceduta a Formia (LT) il 3 settembre 2013.
Inizia a nuotare nei centri del C.O.N.I. ma per l'attività saltuaria non ottiene il brevetto. Entra alla Lazio nel settembre del 1956 per volere del tecnico Enzo Zabberoni. Nel 1957, specialista della farfalla, conquista il record italiano con 1'24" a Roma in luglio e il suo primo titolo tricolore sui 100 in agosto a Genova Albaro.
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2 settembre
Daniele Filisetti
Difensore, nato a Nembro (BG) il 2 settembre 1959.
Cresciuto nell'Atalanta (con la quale si aggiudica il premio Guerin d'Oro per la serie C1 nel 1981/82), viene acquistato nell'ottobre del 1983 dalla squadra lombarda.
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1 settembre
Alberto Canalini
Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Nato l'1 settembre 1882 da Domenico e Zanasi Carolina, a Roma, lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società Esperia, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio.
Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono ai primissimi anni del '900 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati.
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Mario Riva
Attore e presentatore, vero nome Mario Bonavolontà in arte Mario Riva, nato a Roma il 26 gennaio 1913 e deceduto a Verona il 1 settembre 1960.
Figlio del compositore Giuseppe Bonavolontà, debuttò sulle scene nel luglio del '43 al Teatro Nuovo di Milano come sostituto di un presentatore, ma già l'anno successivo entrò a far parte della compagnia Totò-Magnani nella rivista di Michele Galdieri "Che ti sei messo in testa?". Dotato di una particolare carica di simpatia e di un'innata vis comica, ottenne grande successo quando si unì all'attore comico Riccardo Billi, col quale portò al successo numerose riviste tra le quali ricordiamo: "La bisarca" (1950), "Alta tensione" (1951), "I fanatici" (1952), "Caccia al tesoro" (1953), "Siamo tutti dottori" (1954), "La granduchessa e i camerieri" (1955), "Gli italiani sono fatti così" (1956).
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David Calabria
Portiere, è nato a Roma il 1° settembre 1970 e fece parte degli esordienti "A" della Lazio nella stagione 1982/83.
David Calabria, inoltre, è stato l'allenatore della Lazio C5 Femminile nella "Stagione dei Record" (2013/14) vincendo sia lo Scudetto sia la Coppa Italia. In quell'unica stagione con la Lazio ha avuto l'onere e l'onore di amalgamare il gruppo di campionesse che il presidente della sezione Piersigilli e tutta la Dirigenza hanno scelto per la Lazio. Ci è riuscito a pieni voti facendo vincere alla Lazio il suo 5° Scudetto e la sua Prima Coppa Italia.
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