Domenica 15 gennaio 2023 - Reggio Emilia, Mapei Stadium - Sassuolo-Lazio 0-2

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedenteTurno successivo

15 gennaio 2023 – Reggio Emilia, Mapei Stadium - Campionato di Serie A, XVIII giornata - inizio ore 12.30


SASSUOLO: Pegolo, Toljan, Erlic (85' Ferrari), Tressoldi, Rogerio, Frattesi, Obiang (54' Lopez), Traoré (69' Thorstvedt), Berardi, Alvarez (54' Defrel), Laurienté (69' Ceide). A disposizione: Zacchi, Russo, Muldur, Marchizza, Kyriakopoulos, Ayhan, Henrique, Harroui, Lopez, Ceide, Antiste. Allenatore: Dionisi.

LAZIO: Provedel, Hysaj, Casale (90' Patric), Romagnoli, Marusic, Milinkovic, Cataldi (78' Vecino), Luis Alberto, Felipe Anderson, Immobile (15' Pedro), Zaccagni. A disposizione: Maximiano, Adamonis, Radu, Fares, Marcos Antonio, Basic, Cancellieri, Romero. Allenatore: Sarri.

Arbitro: Sig. Pairetto (Nichelino) - Assistenti Sigg. Mondini e Lombardo - Quarto uomo Sig.ra Ferrieri-Caputi - V.A.R. Sig. Guida - A.V.A.R. Sig. Rapuano.

Marcatori: 45'+3' Zaccagni (rig), 90'+4' Felipe Anderson.

Note: ammonito 18' Casale, 45'+1' Toljan, 45'+2' Cataldi, 45'+2' Tressoldi, 64' Rogerio, 65' Hysaj , 83' Erlic. Angoli 7 a 3. Recuperi: 3' p.t., 5' s.t.

Spettatori: 16.473, di cui 6.000 tifosi laziali, incasso 215.513 euro.


Felipe Anderson
Foto Getty Images
Adam Marusic
Foto Getty Images
Luis Alberto
Foto Getty Images
Sergej Milinkovic-Savic
Foto Getty Images
Nicolò Casale
Foto Getty Images
Mattia Zaccagni
Foto Getty Images
Elseid Hysaj
Foto Getty Images
Pedro
Foto Getty Images
La sostituzione di Ciro Immobile
Foto Getty Images
Alessio Romagnoli
Foto Getty Images

I calciatori convocati per la partita odierna

Le dichiarazioni dei protagonisti

La classifica dopo la XVIII giornata di campionato

• Il Corriere dello Sport titola: “Zaccagni e Felipe è vera Lazio”. Continua il quotidiano sportivo romano: “Dopo i passi falsi e le critiche i biancocelesti centrano il primo successo del 2023. Vantaggio su rigore e raddoppio del brasiliano anche se Ciro va ko: Sarri e i suoi superano il Sassuolo e riprendono la corsa-Champions”.

Vittoria perdendo Immobile, la prima del 2023. Vittoria con le ali che risegnano, che s’inventano rigoristi (Zaccagni) e contropiedisti (Felipe Anderson). Serve un miracolo alla Lazio, ha ragione Sarri. Ma un miracolo di Lotito sul mercato. Sta lavorando su un terzino (Pellegrini), serve un centravanti, come il pane. Immobile non aveva mai vissuto una via crucis così, s’è fermato per la terza volta, spera di aver scongiurato il terzo stiramento da ottobre. È improvvisamente debole. Implacabili, i suoi flessori. Ha chiesto di uscire appena ha sentito tirare, erano passati 14 minuti, è stato fatale un allungo con uno stop volante. È lo stesso flessore destro che l’aveva costretto allo stop prima della Juve. Sarri è di nuovo senza Ciro, ringrazia l’irriducibilità della squadra se ha difeso il vantaggio, se ha battuto un Sassuolo armonico ma assente negli ultimi 30 metri, se ha vinto per la prima volta al Mapei, se ha centrato un nuovo clean sheet, se ha accorciato sull’Inter (-3). Ringrazia i 6.000 laziali accorsi e l’irresistibilità di Luis Alberto. Impetuoso per 95 minuti. È finita 0-2 con una tempesta di emozioni diverse. La Lazio s’è involata sotto la Curva biancoceleste per il tributo, il Sassuolo per consegnarsi all’ira dei suoi tifosi. Dionisi, dell’organizzazione, se ne fa poco quest’anno. Non trova i gol e senza Pinamonti (ko) è ancora peggio. Conta 17 reti fatte, la 4ª sconfitta di fila, un punto nelle ultime 7 gare.

La partita. Dopo 15 minuti Sassuolo e Lazio, marchiate col 4-3-3, si sono ritrovate con le punte “false”. Dionisi aveva scelto Alvarez (prima da titolare). Sarri in corsa ha riadattato Felipe non calcolando Cancellieri. L’uruguaiano ha toccato solo 2 palloni nel primo tempo, poi è uscito. Felipe ha carburato nella ripresa, legando il gioco e colpendo in contropiede dopo un lancione di Provedel e una spizzata di Milinkovic (0-2). Ha mandato al bar Tressoldi, resistendo alla carica. Sia il secondo che il primo gol sono arrivati al crepuscolo dei due tempi (49'st e 48'pt). Zaccagni aveva colpito su rigore (Pairetto chiamato dal Var), lasciato battere da un Luis generosissimo. Se l’era guadagnato Milinkovic con un colpo di testa (su angolo) “parato” da Toljan. Il Sassuolo ha provato a sorprendere la Lazio attaccando Hysaj, bravo a superarsi. Laurienté era larghissimo, Rogerio saliva. Casale, rischiando molto, usciva in aiuto. Dionisi ha piazzato i tre centrocampisti a turno su Cataldi: Traore poi Obiang e Frattesi, pronto a sorprenderlo. I primi brividi sono nati da palloni persi dal regista della Lazio. Il Sassuolo, con palla ai biancocelesti, si schierava con il 4-4-2. La Lazio ha cercato la profondità di Ciro fin quando c’è stato (0 tiri) o combinando a destra. Zaccagni dopo 5 minuti è andato al tiro sfruttando un raid laterale (tiro e volo di Pegolo). Dopo il ko di Immobile è entrato Pedro (a freddo). Felipe si è spostato spesso a sinistra per fare largo a Milinkovic o Zaccagni. Il Sassuolo ha risposto con cambi di gioco per azionare Berardi o gli inserimenti di Frattesi. La partita s’è accesa a fine primo tempo: salvataggio rischioso di Romagnoli, braccio largo, ma impatto del pallone sul faccione. Poi due tiri di Laurienté e Frattesi parati da Provedel. Luis Alberto, una furia, ha lanciato Pedro (murato da Erlic). Sul corner è nato il rigore di Zaccagni. Sarri s’è lamentato con il quarto uomo, Maria Sole Ferrieri Caputi, per alcune indecisioni di Pairetto. La Lazio, prima di bissare con Felipe, ha sprecato con Pedro, lo stesso Felipe e Marusic, sfruttando triangolazioni e imbucate del Mago e di Zaccagni. Il Sassuolo, Berardi in primis, quando si è fatto vivo ha sbattuto contro Romagnoli e Casale. Sarri ha invocato il mercato. Non quello di Figline Valdarno del martedì (cit.). Le battute, il destino, se le lega al dito.


Il Messaggero titola: . Continua il quotidiano romano:

Il Tempo titola: . Continua il quotidiano romano:

La Gazzetta dello Sport titola: . Continua il quotidiano sportivo:


• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara.

Obiettivi e mercato tensione Sarri-Tare. Era un rapporto già teso, ieri si è ulteriormente inasprito. Il ds: "La Champions non sarebbe un miracolo". Il tecnico: "Opinioni sue, ci sono squadre più forti". Mau e la necessità di altri attaccanti: "Conta ciò che dice il presidente".

Era un rapporto già segnato, pericolante, e che a Lotito da sempre fa gioco. Dopo ieri s’è inasprito. L’incompatibilità e la non complementarietà di Sarri e Tare sono sfociati in un botta e risposta a distanza. Le differenze di vedute sono sempre più ampie su alcuni punti. Il tema “Lazio da Champions sì o no?”, dibattuto dal post Empoli in poi dopo le dichiarazioni di Sarri ribadite alla vigilia di Sassuolo-Lazio, ha prodotto una contrapposizione dialettica tra diesse e tecnico. Tare ha parlato nel prepartita. A domanda, ha risposto. Ha chiarito che la Champions è l’obiettivo della società, il riferimento non era casuale alle parole di Mau datate sabato ("Champions da miracolo"): "La Champions - ha dichiarato il diesse - non sarebbe miracolosa. Non c’è posto per creare polemiche. È un obiettivo di inizio stagione. Ci sono tante difficoltà per raggiungerlo, sono d’accordo. Ci sono squadre blasonate che lottano. La Lazio ha tutte le carte in regola per lottare fino all’ultimo e ha il dovere di farlo. Per la società sarebbe fondamentale".

Sarri ha replicato in conferenza, infastidito. Sabato aveva anche ridimensionato il cammino degli ultimi dieci anni laziali, con una sola Champions: "Tare ti parlerà delle sue sensazioni - ha dichiarato Mau - io ho un cervello autonomo e parlo delle mie. Ho fatto solamente una constatazione. La Lazio ha fatto un top quarto posto, un flop ottavo posto e dal mondo del calcio sono stati considerati tutti buoni campionati. Siamo quinti e sembra che stiamo facendo male. C’era qualcosa che non mi tornava. Ho la sensazione che alcune squadre siano più attrezzate di noi, poi se i ragazzi fanno come oggi (ieri, ndi) possiamo dire la nostra. Sarebbe andare oltre delle previsioni logiche". Sarri ha ribadito il motivo che l’ha portato a scegliere la Lazio: "Qui posso divertirmi di più, sono tornato a lavorare in campo. Alla mia età lo ritengo più importante che arricchire una bacheca. Stiamo lavorando per diventare il più competitivi possibile. Sulla carta ci sono delle squadre più forti di noi. Lo dicono tutti i quotidiani sportivi. Non è che lo penso io. Se vai a vedere fatturato e monte stipendi, è uguale". Sarri si è raffrontato con Allegri: "Per lui l’importante è vincere. Io sono più vecchio".

Ciro e il mercato. Sarri ha perso Immobile, spera per pochi giorni. Ciro non riesce a trovare continuità, i flessori sono diventati vulnerabili. La contrapposizione Sarri-Tare tocca l’apice sul mercato. Il tecnico si riferisce da tempo solo a Lotito, pubblicamente e non, quando affronta il tema acquisti: "Con chi parlerò di mercato? Se parli d’opinioni ognuno ha la sua. Poi c'è quella del presidente che taglia la testa al toro". Sarri spera sempre nella sponda del presidente. Ha bisogno di un centravanti in più non calcolando Cancellieri nel ruolo. Ma ha aperto ad un altro scenario: "Se dev’essere Felipe la soluzione, possiamo pensare a un attaccante esterno in aggiunta". A Sarri è piaciuta l’irriducibilità della Lazio: "Dal punto di vista dell’applicazione abbiamo fatto una grande partita, se siamo guariti lo dirà il tempo". Luis Alberto e Milinkovic sono irrinunciabili: "Con queste caratteristiche mentali ci siamo potuti permettere entrambi". Ha elogiato Luis: "La più bella gara da quando ci sono io. Così è adatto al mio gioco".

In un altro articolo, le dichiarazioni di Luis Alberto: "Sto bene e si vede". Luis Alberto ha giocato: ginocchio ok e buon umore "La mia miglior gara? Se lo dice Sarri ok. La fase difensiva? Non parlo se no è sempre un casino". Lo sfogo di Cataldi "Neanche in terza categoria la buca sul dischetto".

La ricetta della felicità di Mattia Zaccagni: sbloccare il risultato per far tornare a vincere la Lazio stabilendo il nuovo record personale di 7 gol in Serie A. Su Instagram ha dato sfogo a tutta la soddisfazione: "Una splendida domenica. Per noi, per i nostri tifosi, per dire a tutti che siamo questi". Il post ha fatto il paio con le dichiarazioni per esternare la gioia della partita del rilancio biancoceleste: "Questo è stato un successo importante, quello che volevamo. Avevamo bisogno di fare una prestazione così, e ne siamo felici perché il risultato è arrivato a differenza delle ultime uscite in cui abbiamo giocato bene ma senza trovare la vittoria. Sono contento di aver segnato il 7° gol, ma l'importante erano i 3 punti che mancavano nel nuovo anno. Il mister a livello mentale mi ha fatto crescere molto, aiutandomi a incidere di più anche in fase realizzativa. Mi piace prendermi più responsabilità, Ciro non c'era e mi sono fatto avanti per tirare il rigore. Ho deciso insieme a Luis, mi sentivo in fiducia". La zona Champions non è un miraggio: "Pensiamo a giocare ogni partita a viso aperto. La prestazione c'era stata anche con l'Empoli, era fondamentale ritornare a vincere".

Il Mago. Luis Alberto s'è preso e portato a casa i complimenti di Sarri: "Miglior prestazione da quando sono qui? Se lo dice lui, io non posso aggiungere altro. Il mister la vede da fuori. In questo momento sto al meglio anche dal punto di vista psicologico e credo che si veda in campo. Non so se questa sia stata una delle mie migliori partite, sono convinto di essere migliorato tanto anche nell'applicazione difensiva". Tornare in difesa? "Non sono io l’allenatore, non voglio dire altro perché ogni volta che parlo succede un casino. Ho avuto un problema al ginocchio, ma una volta riscaldato è andata bene". Sul rigore nessuna esitazione: "Ho sempre lasciato i rigori agli altri, per me la squadra ha la priorità. L'importante è vincere. Se segno e perdiamo, torno a casa arrabbiato. Ora dobbiamo ragionare partita per partita: la testa va alla Coppa Italia, una competizione che mi piace perché possiamo fare bene e vincerla. Vedo una squadra che sta crescendo".

Il ritorno. Ha colpito Felipe Anderson per chiudere il conto: "Sono stato bravo sul gol a restare in piedi e non sbagliare. Questa partita vale tanto, stiamo lavorando per essere una squadra solida. Eravamo concentrati e adesso dobbiamo continuare così. Bellissimo segnare sotto i nostri tifosi, ci sentiamo accompagnati. Abbiamo un supporto incredibile, esultare con loro è stato emozionante". La corsa Champions? "Ci servivano questi 3 punti, da un po' di tempo stiamo facendo un buon lavoro. Dobbiamo crederci, poi se sbagliamo le partite cruciali è difficile stare lì. Quest'anno tutte le squadre sono molto forti, lotteremo fino alla fine". Si mette a disposizione senza pensare al ruolo: "Io provo a dare il meglio. Sappiamo che ci manca tanto Ciro quando non c'è. Lui ci dà tanto, in campo e fuori. Ho tanto da imparare, anche sui movimenti. Non sono mie caratteristiche ma sta andando bene".

Sasso della scarpa. È in vena di recriminazioni Danilo Cataldi per il cartellino giallo sul rigore per la Lazio. Alvarez prima del tiro dagli 11 metri di Zaccagni è andato a scavare una piccola buca con il piede all'altezza del dischetto e Cataldi ha reagito spingendo l'avversario, lasciandosi poi andare nel tunnel degli spogliatoi: "Ammoniscimi per un fallo non perché quello fa la buchetta manco fossimo in terza categoria. Ma che roba è".




La formazione biancoceleste:
La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica



Dal sito http://www.legaseriea.it/it/serie-a/
Dal sito http://www.legaseriea.it/it/serie-a/



• La classifica dopo la XVIII giornata del campionato di Serie A:

Classifica Punti GG V N P GF GS DR Punti C VC NC PC Punti F VF NF PF
Napoli 47 18 15 2 1 44 14 30 25 8 1 0 22 7 1 1
Milan 38 18 11 5 2 35 20 15 22 7 1 1 16 4 4 1
Inter 37 18 12 1 5 38 24 14 24 8 0 1 13 4 1 4
Juventus 37 18 11 4 3 27 12 15 23 7 2 0 14 4 2 3
Lazio 34 18 10 4 4 31 15 16 17 5 2 2 17 5 2 2
Atalanta 34 18 10 4 4 34 20 14 14 4 2 3 20 6 2 1
Roma 34 18 10 4 4 23 16 7 16 5 1 3 18 5 3 1
Udinese 25 18 6 7 5 26 21 5 13 3 4 2 12 3 3 3
Torino 23 18 6 5 7 18 20 -2 12 3 3 3 11 3 2 4
Fiorentina 23 18 6 5 7 21 24 -3 15 4 3 2 8 2 2 5
Empoli 22 18 5 7 6 16 22 -6 14 4 2 3 8 1 5 3
Bologna 22 18 6 4 8 23 29 -6 15 4 3 2 7 2 1 6
Monza 21 18 6 3 9 22 27 -5 13 4 1 4 8 2 2 5
Lecce 20 18 4 8 6 18 20 -2 11 2 5 2 9 2 3 4
Spezia 18 18 4 6 8 17 28 -11 12 2 6 1 6 2 0 7
Salernitana 18 18 4 6 8 23 35 -12 12 3 3 3 6 1 3 5
Sassuolo 16 18 4 4 10 17 28 -11 11 3 2 4 5 1 2 6
Verona 9 18 2 3 13 15 31 -16 6 2 0 7 3 0 3 6
Sampdoria 9 18 2 3 13 8 31 -23 2 0 2 7 7 2 1 6
Cremonese 7 18 0 7 11 13 32 -19 3 0 3 6 4 0 4 5





<< Turno precedente Turno successivo >> Torna alla Stagione Torna ad inizio pagina