Domenica 24 agosto 2014 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bassano Virtus 7-0

Da LazioWiki.

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24 agosto 2014 - Coppa Italia, 3° turno preliminare - inizio ore 20.30

LAZIO: Berisha, Basta, de Vrij, Cana, Radu, Parolo, Ledesma (66' Biglia), Lulic, Felipe Anderson (46' Candreva), Djordjevic (70' Klose), Keita. A disposizione: Strakosha, Guerrieri, Ciani, Novaretti, Braafheid, Pereirinha, Mauri, Cataldi, Tounkara. Allenatore: Pioli.

BASSANO VIRTUS: Rossi, Toninelli, Priola, Bizzotto, Semenzato (56' Stevanin), Cenetti (50' Cattaneo), Proietti, Furlan, Iocolano, Davì, Maistrello (76' Munarini). A disposizione: Grandi, Zanella, Cortesi, Bortot. Allenatore: Asta.

Arbitro: Sig. Di Bello (Brindisi) - Assistenti Sigg. Longo e Posado - Quarto uomo Sig. Baracani.

Marcatori: 46' Candreva, 53' Keita, 59' de Vrij, 68' Keita, 80' Parolo, 87' Basta, 92' Klose.

Note: la Lazio ha giocato con il lutto al braccio per la scomparsa, in serata, di Aldo Donati. Ammonito Cana. Angoli 6-1. Recuperi: 1' p.t., 2' s.t.

Spettatori: 10.000 circa.


Marco Parolo in azione
Foto Bartoletti
L'esultanza di Antonio Candreva dopo la marcatura
Foto Bartoletti
Stefan Radu
Foto Bartoletti
Filip Djordjevic
Foto Bartoletti
Keita Balde Diao
Foto Bartoletti
Stefan de Vrij
Foto Bartoletti
Antonio Candreva festeggiato dopo la marcatura
Foto Bartoletti
Esultanza biancoceleste
Foto Bartoletti
Un momento della gara
Foto Bartoletti
Miroslav Klose
Foto Bartoletti
Il biglietto della gara

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Doppio Keita. Valanga Lazio sul Bassano".

Continua la "rosea": Fuochi d'artificio e record per il debutto stagionale della Lazio. La squadra di Pioli fatica un tempo a piegare la resistenza del volenteroso Bassano, poi diverte e dilaga nella ripresa. I biancocelesti vanno a segno per sette volte e, oltre a passare il turno, mandano in archivio una vittoria che resterà nella storia. Perché il 7-0 rifilato ai veneti è il successo più largo ottenuto dalla Lazio in Coppa Italia. Punizione forse eccessiva per un Bassano che, specie nel primo tempo, non era dispiaciuto. Ma così va il calcio. Pioli, alla prima panchina ufficiale in biancoceleste, può dunque già mettere in bacheca un primato. Festeggia il tecnico emiliano, anche per le buone trame di gioco che la sua formazione riesce a sviluppare. Ed esultano pure i suoi uomini. In particolare i nuovi, ognuno dei quali bagna il debutto all'Olimpico con un gol. Vanno a segno infatti sia de Vrij (che salva pure un gol sul punteggio di 1-0), Basta e Parolo. L'unico a non bucare la porta avversaria è Djordjevic, ossia quello da cui ci si sarebbe aspettati di più la realizzazione. Ma il serbo si fa comunque apprezzare per come assiste i compagni (entra in maniera determinante nelle azioni di almeno tre gol). Il protagonista assoluto, però, non è una new entry, ma quel Keita che si candida al ruolo di prim'attore dopo la prima stagione da titolare. L'ispano-senegalese realizza due gol (molto bello il secondo, con un cucchiaio), un altro gli viene annullato e delizia la platea con altre giocate d'autore.

E poi, oltre a Keita, per Pioli ci sono le conferme degli uomini-copertina della sua Lazio: Candreva e Klose. Il romano entra nella ripresa e segna il gol che rompe il ghiaccio dopo appena 27 secondi. Poi continua a modo suo: dando spettacolo, specie in tandem con Parolo, con cui sembra giocare da una vita. Sua maestà Klose s'incarica invece di chiudere le marcature. Il tedesco entra nel quarto d'ora finale, giusto in tempo per mettere anche la sua firma nella scorpacciata laziale. Ora toccherà al Varese. Lazio felice, dunque, ma con un velo di malinconia. Per la scomparsa di Aldo Donati, l'artista che scrisse e cantò l'inno biancoceleste. E' stato ricordato prima della partita, poi la Lazio lo ha onorato con il lutto al braccio. E con una vittoria che va dritta negli annali della storia del club.


Il Corriere dello Sport titola: "Lazio senza confini, l'ultima perla è di Klose. Coppa Italia, show con Keita (2 gol), Candreva, de Vrij, Parolo, Basta".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Una super goleada, dopo un tempo in rodaggio. Calcio d'agosto ma che roba. Cose che fanno bene, quando va così. A patto di non ubriacarsi. Siccome la Lazio che verrà stentava a fare il proprio dovere contro il Bassano (Lega Pro), ci ha pensato il solito Candreva (12 gol la passata stagione), appena entrato dopo il riposo, a semplificare la vita a Pioli nel debutto stagionale all'Olimpico, in coppa Italia. Il gran gol dell'azzurro ha dato la scossa ai compagni, poi implacabili nel piegare la squadra di Asta con un micidiale 7-0: a segno due volte Keita, gran protagonista della serata, come de Vrij, che non poteva confezionare un esordio migliore, non solo per la rete. In gol anche Parolo e Basta, altri nome nuovi e di peso per il club di Lotito. Lazio avanti in coppa (se ne riparlerà a dicembre, contro il Varese) e pronta per il Milan in campionato, a patto di esprimersi come nella ripresa, magari con Klose centravanti (suo il 7-0 definitivo) al posto di un Djordjevic apparso per nulla incisivo, unica nota stonata della serata. Quattro deb più quattro ballottaggi (oltre al forfait di Marchetti a favore di Berisha). Pioli sceglie la sua Lazio "migliore", schierata col 4-3-3, in attesa di avere nel mazzo Gentiletti e Candreva al top: Cana (e non Ciani) con de Vrij, alla prima da laziale, idem Basta, in difesa; Ledesma preferito a Biglia in regia, col neoacquisto Parolo a destra e Lulic a sinistra; in attacco largo a Djordjevic, sotto gli occhi di Klose, nuovo centravanti attesissimo all'Olimpico, spalleggiato dalle stelline biancocelesti, Felipe Anderson-Keita, con Mauri a guardare come la promessa Cataldi.

Per parte sua lo spavaldo Bassano di Asta, già eversore a Livorno, non ha molto da scegliere ma occupa il campo in scioltezza, con un 4-3-3 mascherato, grazie al lavoro di Furlan a destra, rapido a ripiegare a 4 sulla linea dei centrocampisti, con palla alla Lazio. Manovra eseguita a sinistra dall'interessante Iocolano, impegnato in un bel duello in fascia con Basta. Alla Lazio tocca l'onere di fare il match, ovviamente. Ma fa assai fatica, la squadra di Pioli, a trovare tempi di gioco e soprattutto ritmo per venire a capo della qualificazione. Ledesma avrebbe anche spazio per impostare senza pressioni però movimenti senza palla da parte dei compagni se ne vedono pochi, fatti salvi quelli di Basta e a tratti di Parolo. Stenta a ingranare Djordjevic mentre le poche palle giocabili capitano alla fine tutte a Keita (anche per meriti propri): solo che l'ispanosenegalese le spreca in serie (11', tiro alto; 25', gol annullato per fallo su Toninelli; 33', diagonale fuori misura, su assist di Ledesma). Non ha neppure fortuna, la Lazio, che in mischia esalta Rossi, un gatto sulla girata di Cana (36'). Non basta alla gente laziale il promettente esordio di de Vrij (senza avversari, vero, ma geometrico e sicuro nei rilanci): a metà match ci sono così i primi fischi della stagione. Pioli mette subito le mani sulla sua acerba creatura: fuori l'impalpabile Felipe Anderson, dentro Candreva, a cui bastano 40 secondi per iniziare la stagione col piede giusto e dare scacco al Bassano. Percussione laziale a sinistra, Keita centra, velo di Parolo, con il compagno che stoppa e brucia Rossi con un diagonale potente e fondamentale. Decisivo un paio di minuti dopo de Vrij che sulla linea blocca un tiro, debole, di Proietti, arrivato alla conclusione dopo un errore in impostazione di Ledesma. A questo punto la partita per la Lazio si mette in discesa, con Keita che (8') finalmente sfrutta al meglio l'ennesima palla gol della serata (propiziata da un rimpallo di Djordjevic). C'è gloria anche per de Vrij (13'), nuovamente per Keita (23', gran tocco sotto) su assist di Parolo, che mette anche il suo nome nel tabellino al 35', come Basta (42'). Chiude i conti Klose (45'). E sono applausi dell'Olimpico.


Il Messaggero titola: "Lazio, goleada dal volto nuovo".

Le struggenti note di Aldo Donati regalano all'Olimpico momenti di profonda commozione, in un'atmosfera di malinconia e tristezza, nel ricordo di una indimenticabile voce laziale che continuerà a cantare per sempre. I biancocelesti giocano con il lutto al braccio mentre dagli spalti i tifosi della Tevere (la Nord è praticamente vuota) cantano a gran voce la famosa canzone: "So già du' ore...". E il silenzio diventa musica. La Lazio dedica all'indimenticabile Aldo una bella vittoria in Coppa Italia. La partita comincia con la prima ammonizione per Cana e con i primi insulti all'indirizzo del presidente, Claudio Lotito. La dura protesta della Curva va quindi avanti sulla falsariga della scorsa stagione: niente tregua. Sotto il profilo tecnico, in campo, la differenza è fin troppo evidente tra una delle squadre più importanti della Serie A e un avversario di Lega Pro. Il Bassano, però, merita di vivere il sogno dell'Olimpico, offrendo una prova volenterosa e infiorettata anche da tocchi interessanti. Pioli, per il vernissage, presenta una squadra senza Marchetti, Biglia, Mauri, Candreva e Klose e concede spazio ad alcune seconde linee. Il turno agevole permette anche questo lusso all'allenatore biancoceleste che vuole misurare il valore di tutta la rosa a disposizione in vista dell'esordio in campionato, domenica prossima a San Siro contro il Milan. La gara è un monologo laziale con il Bassano che agisce soltanto di rimessa. Però l'azione non appare fluida e rapida e così i difensori veneti riescono a tenere botta. Il più intraprendente appare Keita, che segna anche una splendida rete, annullata per una spinta ai danni di un avversario, poi si pappa un'occasione facile per sbloccare il risultato.

Anderson non riesce a sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, lungo la fascia destra, perdendosi nell'ultimo tocco, mentre è più concreto Lulic sulla quella sinistra, dove imperversa Keita con la sua tecnica e la sua agilità. Nel finale di tempo Rossi si supera su una conclusione ravvicinata di Cana, tenendo ancorato il punteggio e viva l'illusione. In avvio di ripresa Pioli toglie Anderson per il concreto ed esperto Candreva e all'azzurro bastano appena 47 secondi per cambiare il destino della sfida. Al primo pallone che tocca lascia partire un perfetto diagonale radente che batte Rossi, su passaggio di uno scintillante Keita. Vetrina anche per de Vrij che respinge sulla riga un tiro di Proietti. Poi, passato lo spavento, la Lazio archivia la pratica con lo stesso Keita, migliore in campo, che firma il raddoppio con un forte destro, meritando gli applausi. Lo show biancoceleste continua ancora con Candreva, che regala un assist a de Vrij per il battesimo del gol dell'olandese. Dopo una prima frazione macchinosa e senza squilli si assiste, finalmente, a un quarto d'ora di ottima Lazio che diverte, segna e passa il facile turno: ai sedicesimi affronterà il Varese ancora all'Olimpico. Keita accende di nuove suggestioni la sua grande serata, realizzando la quarta rete con un prezioso pallonetto: una vera gemma per questo ragazzo che scivola sull'erba e ha numeri da potenziale campione. C'è gloria anche per Parolo, Basta e Klose che danno al successo i contorni di una goleada, maturata tutta nella ripresa.


Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

Primo obiettivo centrato. Ora il Milan, senza paura: "Ci tenevamo a vincere, adesso pensiamo al Milan. L'abbiamo visto giocare, ha dimostrato di essere pronto, ma lo siamo anche noi e in settimana lo saremo ancora di più. Lavoreremo sulla qualità". Pioli ha lanciato la sfida ad Inzaghi, ha esordito con una goleada, scatenando la Lazio nel secondo tempo. Qualche ombra, tante luci, l'ottima partenza di gran parte dei nuovi. Siamo ancora all'inizio, le potenzialità ci sono: "Io guardo e valuto la squadra, se lavora bene vuol dire che tutti danno il loro contributo. Ho visto tante cose positive, in altre bisogna crescere velocemente. E' stata la prima gara ufficiale, teniamo alla Coppa Italia, è uno dei nostri obiettivi. Siamo soddisfatti perché abbiamo passato il turno. Ora pensiamo al campionato, sarà un torneo importante e difficile, dovremo trovare dei miglioramenti per fare bene a Milano". Pioli ha fatto un appello e ha ringraziato i 10mila presenti, un dato incoraggiante considerando le assenze dell'anno scorso: "C'è bisogno di positività, il nostro percorso non sarà facile, la squadra ha tanti valori, ne sono convinto, la partita di Coppa l'ha dimostrato. Ci confronteremo con avversari molto forti, le basi le abbiamo messe, siamo a buon punto, ora dobbiamo insistere e migliorare. Possiamo determinare il nostro futuro, non pensiamo al passato, la squadra sta ragionando così. I tifosi ci hanno sostenuto, hanno capito le nostre difficoltà, hanno apprezzato l'impegno della squadra". L'analisi del match col Bassano è doppia: "Abbiamo fatto bene anche nel primo tempo, ma è mancata un po' di cattiveria, non deve succedere. La squadra ha creato, doveva buttarla dentro. Nel secondo tempo c'è stata un pizzico di cattiveria in più, abbiamo sbloccato il risultato, è stato più facile". Ecco cosa serve: "Dobbiamo muovere di più la palla, più velocemente, dobbiamo muoverci tutti un po' di più. I centrocampisti si sono schiacciati troppo presto sulla linea degli attaccanti. In casa troveremo altri avversari che si chiuderanno, dovremo sfruttare le occasioni con soluzioni di gioco più semplici fino alla trequarti".

Il caso Marchetti, il suo ennesimo stop. Pioli non ha fatto drammi: "Lo ripeto, il passato è il passato. Se continueremo a parlarne avremo difficoltà, pensiamo al presente e al futuro. Marchetti ha svolto una preparazione perfetta, ha accusato problemi muscolari, lo stesso vale per Onazi. Mi dispiace, volevo avere tutti a disposizione. Non conosco appieno le situazioni precedenti, non mi interessano, non ho chiesto cosa è successo ai miei giocatori. Bisogna pensare in modo positivo, è una nuova stagione. Mi auguro che gli stop non siano lunghi e che gli infortunati siano subito a disposizione". Pioli non parla dei singoli, ma le magie di Keita meritano un applauso: "Piace tanto parlare dei singoli, a me piace di meno. Dobbiamo attaccare meglio l'area, ci sono stati tanti traversoni nel primo tempo, ma gli attaccanti esterni erano poco presenti. Keita può migliorare tanto, ha grandi qualità, bisogna muoversi molto e bene per 90 minuti". La Lazio gli piace, l'ha detto e lo ha ripetuto. La Lazio può far bene: "Ho giocatori importanti, i ruoli sono doppi, tutti possono sentirsi titolari. Ora pensiamo a Milano, cercheremo di fare le scelte migliori. Ci stiamo avvicinando bene, ho cercato di dare minuti a tutti, così avranno l'occasione di essere scelti".



La formazione iniziale biancoceleste: Ledesma, de Vrij, Djordjevic, Lulic, Cana, Berisha, Basta, Radu, Parolo, Felipe Anderson, Keita



Galleria di immagini sulle reti della gara
Antonio Candreva apre le marcature
Il raddoppio di Keita Balde Diao
La terza rete di Stefan de Vrij
La rete del 4-0 ad opera di Keita Balde Diao
Marco Parolo sigla la rete del 5-0 biancoceleste
Il tiro vincente di Dusan Basta che vale il 6-0
Miroslav Klose chiude le marcature sul 7-0



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha convocato i seguenti calciatori:

NOTA: durante l'allenamento di ieri è comparso un affaticamento muscolare al livello del flessore della coscia sinistra di Federico Marchetti, e dell'adduttore della coscia destra di Eddy Onazi. A livello precauzionale ed in previsione di specifici accertamenti radiologici, entrambi non compaiono nella lista dei convocati a disposizione del tecnico per la gara di Tim Cup di questa sera contro il Bassano Virtus.




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