Venerdì 2 agosto 2019 - Bournemouth, Vitality Stadium - Bournemouth-Lazio 3-4

Da LazioWiki.

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2 agosto 2019 - Bournemouth (Inghilterra) - Vitality Stadium - Amichevole - inizio ore 20.45


BOURNEMOUTH: Travers (46' Begovic), Simpson, Mepham, Butcher (77' Surridge), Stacey, Surman (65' Dobre), Lerma, Daniels (79' Jordan), Ibe, Solanke, Fraser. A disposizione: Ofoborh, Dennis, Sherring, Zemura. Allenatore: Howe.

LAZIO: Strakosha, Vavro (69' Patric), Acerbi, Radu (69' Wallace), Lazzari, Parolo, Badelj (77' Cataldi), Luis Alberto (80' André Anderson), Lulic (76' Jony), Correa (76' Adekanye), Immobile. A disposizione: Guerrieri, Alia, Luiz Felipe. Allenatore: S. Inzaghi.

Arbitro: sig. Bankes (Inghilterra) - Assistenti sigg. Long e Eaton - IV uomo sig. Leenard.

Marcatori: 14' Correa, 20' Lerma, 31' Solanke, 48' Luis Alberto, 54' Parolo, 75' Correa, 82' Stacey.

Note: ammonito al 34' Correa per proteste. Angoli 3-6. Recuperi: 1' p.t. e 2' s.t.

Spettatori: 10.000 circa.


Manuel Lazzari in azione
Foto Getty Images
Joaquin Correa

Ciro Immobile
Thomas Strakosha
Senad Lulic
Luis Alberto
Un momento della gara
Francesco Acerbi
Una fase di gioco
Luis Alberto festeggiato dopo la marcatura

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio spettacolo. Bournemouth steso da Correa. In Inghilterra 2 gol dell’argentino, a segno anche Luis Alberto e Parolo. Ma dietro i biancocelesti soffrono".

Continua la "rosea": Una Lazio già bella e convincente si esalta nel suo primo test internazionale. I biancocelesti vincono per 4-3 sul campo del Bournemouth trascinati da un Correa da applausi non solo per la doppietta realizzata, ma soprattutto da una prestazione collettiva illuminata da una manovra fluida in chiave offensiva con tanta determinazione. Joaquin Correa sempre più capocannoniere dell’estate biancoceleste con le 12 reti segnate. "I miei due gol? Cerco di puntare l’uomo, di fare qualcosa di diverso - ha dichiarato ai microfoni di Lazio Style - . Ogni tanto mi riesce, sono contento. Ma soprattutto sono felice dell’atteggiamento della squadra. Siamo in forma, la squadra sta bene fisicamente. Siamo concentrati, lo abbiamo dimostrato recuperando la partita una volta andati sotto, facendo anche belle giocate". Le due reti dell’argentino aprono e chiudono il bottino laziale in una gara gradevole e frizzante, disputata anche a buon ritmo. E a Bournemouth arriva la sesta vittoria nella sesta amichevole stagionale. Pur senza Leiva (non ancora pienamente recuperato) e Milinkovic (affaticato, come Caicedo: oggi si aggregheranno alla squadra per la gara col Paderborn), Inzaghi prova l’assetto titolare. E la Lazio si ripropone secondo le sue qualità ben riconosciute in fase offensiva, ma accusa anche i consueti affanni difensivi che incidono sui due gol degli inglesi, pronti nel primo tempo a ribaltare il vantaggio di Correa.

Una magia dell’argentino esaltata da uno scambio con Immobile va a segno tra una serie di altre azioni (un gol per ciascuno annullato a Lulic e Immobile, che colpisce anche una traversa). Nella ripresa, la Lazio cambia passo e sfodera un temperamento già da impegni ufficiali. La rimonta subita nel primo tempo non è piaciuta a Inzaghi. Le reti di Luis Alberto e Parolo riportano la Lazio in vantaggio e danno nuova verve alla manovra. Personalità e intraprendenza si segnalano nel confronto con gli inglesi. Correa fa la differenza anche col quarto gol: servito da Parolo, porta avanti il pallone di tacco, si gira tra due avversari in area e va a colpire. Tra i singoli, si è fatto notare Badelj, molto ispirato nei suoi lanci lunghi, come anche Lazzari, moto perpetuo sulla fascia destra tra centrocampo e attacco. Questo pomeriggio, biancocelesti di nuovo in campo: alle ore 16, affronteranno in Germania, a Paderborn la squadra locale che gioca in Bundesliga. In serata, si sposteranno nel ritiro tedesco di Marienfeld dove svolgeranno la seconda fase della preparazione (fino al 9 agosto). Intanto Jordao e Neto sono stati ceduti al Wolverhampton. Sotto la regia dell’agente Jorge Mendes, la cessione dei due giovani al club inglese porta nella casse della Lazio 20 milioni di euro.


► Il Corriere dello Sport titola: "Correa da impazzire. Lazio sempre più sua. Segna due gol magici e disegna calcio: questa estate sta confermando El Tucu come l’asso da Champions di Inzaghi. Luis Alberto e Parolo completano l’opera. Ma quei 3 gol incassati sono un neo su cui lavorare. Ancora buone indicazioni da Bournemouth. E anche spunti di riflessione".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Cari laziali, buon divertimento con il vostro Correa. E’ straripante di azioni e di emozioni, fraseggia e ondeggia, disegna meraviglie, segna e risegna, è l’uomo ideale per una Lazio da Champions. I suoi colpi sono i colpi che vorremmo sempre vedere. In Inghilterra, nel test di Premier con il Bournemouth, ha regalato due gol di sinistro, tocchi morbidissimi. Il secondo, che meraviglia, l’ha firmato dopo essersi inventato una giravolta di tacco, è stata una carezza postuma a Raffaello. Il magico Tucu ha saltato e ubriacato Mepham e Simpson, l’hanno visto smaterializzarsi e ricomparire alle loro spalle. E’ finita 4-3 per la Lazio, ha superato il test di Premier grazie ai due gol di Correa, a quelli di Luis Alberto e Parolo. Nel mezzo c’è stata una rete annullata a Ciro dopo controllo Var (perseguita Inzaghi e la Lazio) per un mani precedente di Parolo. Un gol è stato tolto a Lulic (fuorigioco). Il primo tempo era finito 2-1 per gli inglesi. I gol sono spuntati a grappoli. E’ stato calcio inglese, la sfida s’è impennata subito. Il riassunto. Scariche elettriche dagli attaccanti e dai fantasisti laziali, scosse di terremoto in difesa. E’ il riassunto del meglio e del peggio della Lazio. I biancocelesti sono andati in vantaggio con il Tucu, poi si sono trovati sotto per due errori (Vavro in disimpegno, dormita di Radu e Lulic, gol di Lerma).

Nel secondo tempo la Lazio ha sorpassato il Bournemouth in 9 minuti (2-3). Prima ha pareggiato con Luis Alberto, abile a sfruttare una frittata di Stacey. Poi ha colpito Parolo di testa. Inzaghi, in mezzo ai ribaltoni, s’è goduto le chicche balistiche di Correa, è in versione bum-bum da aprile, cerca e trova gloria con continuità, è il cannoniere di quest’estate laziale. Si propone e suggerisce scendendo a centrocampo, gli schemi seguono i suoi svolazzi. Ci sarebbe da festeggiare anche il ritrovato killer instinct di Immobile, se non fosse per la sfortuna che lo perseguita, prima o poi sarà scacciata. Ciro ha servito l’assist per Correa (0-1), è andato vicino al gol tre volte nel primo tempo: due glieli ha negati il portiere Travers (aiutato dalla traversa, non è un gioco di parole), uno gliel’ha annullato l’arbitro Bankes. Il fischietto, non contento, ha negato un rigore a Immobile (fallo di Butcher). Ciro ha prodotto assalti in velocità, stangate dopo stop volanti. Va citato Luis Alberto, è a marce basse, lavora di fino, ha garantito un gol, la sventagliata per la rete annullata a Ciro e la rimessa laterale del tris.

Il nodo. Ad allarmare un po’ Inzaghi è la difesa, vanno limitate le concessioni. E’ cambiata la catena di destra, si esibiscono l’armadio Vavro e la freccia Lazzari. Anche il secondo gol è nato da un cross da lì. L’ex Spal non ha chiuso su Fraser, Radu è rimasto impalato, Lulic s’è perso Solanke. Ai capitani si perdona tutto, non gli errori in campo. In difesa si deve lavorare, è normale. Vavro è appena arrivato, è giovane, può esplodere, sovrasta in chili e centimetri, sa impostare, non dev’essere spericolato nei lanci. S’è trovato di fronte un piccoletto (Fraser), l’ha sofferto, capiterà quando giocherà contro i furetti. Ha preso coraggio nel secondo tempo, ha firmato un paio d’interventi d’autore, da gigante. La Lazio ha affrontato una squadra rodata, pronta all’esordio in campionato (9 agosto) e in Europa League (era arrivata settima), è più avanti nella preparazione. Inzaghi è partito senza Milinkovic e Caicedo, risparmiati, saranno utilizzati oggi (ore 16) in Germania, contro il Paderborn. I suoi hanno sofferto l’iniziale spavalderia dei rivali, il pressing alto, sono fedeli al 3-4-3, il tecnico Howe è uno specialista. La Lazio ha risposto dettando e producendo lanci, pescando Correa e Immobile con Badelj. S’è puntato di più sulla fascia destra, Lazzari a tratti è stato arrembante. Nel finale tanti cambi. Il Bournemouth ha sfruttato un doppio errore di Jony e Anderson. Acerbi s’è fatto sorprendere da Ibe, ha servito Stacey (3-4). C’è il divertimento, serve l’equilibrio.


Il Messaggero titola: "Lazio, Correa show. Ma la difesa traballa. I biancocelesti vincono e divertono a Bournemouth. Il Tucu segna due reti. In gol anche Luis Alberto e Parolo. Dietro però Vavro ancora non convince".

Prosegue il quotidiano romano: Non è cresciuto, è diventato un gigante. Anzi, Correa è finalmente un vero attaccante. Scordatevi quel giocoliere inconcludente a cui Inzaghi aveva rimproverato di metterla troppo poco dentro a Firenze. Adesso il Tucu non è solo di classe, promette pure goleade. Gioca sul filo tracciato nel finale della scorsa stagione, nella Coppa Italia vinta era già emerso tutto il suo spessore. Non a caso Milan e Napoli avevano offerto 40 milioni e trovato il no della Lazio a inizio estate. Ora Joaquin sembra davvero devastante, in questa fase è il capocannoniere biancoceleste: sono 12 le reti, con la doppietta nell’amichevole inglese di ieri, in sei gare. Gli scatti e le invenzioni di Correa annientano il Bournemouth: è da applausi il secondo centro col piattone vincente, dopo un colpo di tacco a smarcarsi in mezzo a due avversari. Finisce 3-4, quindi salva la faccia a tutti i compagni. Perché purtroppo si rivedono vecchi difetti e fantasmi. Due gol annullati, uno (tocco di braccio di Parolo) in amichevole addirittura con il consulto del Var.

Immobile ricomincia la sfida con la traversa, va in affanno di continuo la difesa. È il nuovo acquisto Vavro, in particolare, a non avere ancora trovato la quadratura. Il centrale slovacco sembra macchinoso e spaesato, spazza sui piedi degli avversari di continuo, regala pure il primo centro agli inglesi con un rinvio. In cui Badelj è a corto di fiato, ma è difficile chiedere anche i ripiegamenti al croato: Milan si conferma perfetto e illuminante in fase d’impostazione, ma al posto di Leiva non è in grado di garantire la stessa interdizione. Così la retroguardia va in affanno pure quando un cross di Fraser sembra innocuo: Strakosha non esce come al solito, Radu si lascia anticipare da Solanke ed è raddoppio. I biancocelesti vanno in svantaggio in un primo tempo in cui riesce solo un lancio a Luis Alberto. Meno male che almeno Correa è già in forma smagliante: Lulic propizia il triangolo con Immobile, il Tucu scavalca Travers con un tocco fatato sotto le gambe per il gol dell’1-0. "Sono contento perché mi sento in forma, ma quello che conta è la prova di tutta la squadra", dirà poi nel post-gara.

Sono di qualità davanti le giocate, ma il Bournemouth ribalta il risultato prima della fine del primo tempo. Così, a inizio secondo tempo Luis Alberto riporta subito con un rasoterra il risultato sul 2 a 2. Poco dopo Parolo insacca di testa un bel cross di Radu. Al suo posto poi entra Patric e Inzaghi conferma di volerlo utilizzare ancora come jolly centrale, nonostante le marcature (vedi il terzo gol inglese) da rivedere. Entrano pure Wallace, Adekanye, Cataldi e Jony, rimangono a riposo gli ultimi aggregati Bastos, Berisha e Lukaku nell’elenco dei 27 (assente Proto, al suo posto Alia) che da oggi, dopo il test delle 16 contro il Paderborn, svolgeranno la seconda parte del ritiro a Marienfeld. La Lazio ci resterà sino al 9 agosto, poi volerà in Spagna per l’ultima amichevole col Celta Vigo prima dell’inizio (a Genova con la Samp) del campionato. Il primo settembre già il grande appuntamento. Non a caso verrà chiusa la campagna abbonamenti il 23 agosto e dal giorno successivo saranno in vendita i biglietti per il derby. Speriamo che Correa li ripaghi come ieri.









La formazione biancoceleste:
Strakosha, Immobile, Vavro, Acerbi, Correa, Luis Alberto;
Lazzari, Parolo, Radu, Badelj, Lulic
La formazione iniziale biancoceleste in grafica






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