Domenica 17 agosto 2014 - Formello, centro sportivo Lazio - Lazio-Sporting Fiumicino 16-0

Da LazioWiki.

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17 agosto 2014 - Amichevole - inizio ore 10.10 (previsto ore 10.00)

LAZIO: Berisha (46' Marchetti), Cavanda (66' Pereirinha), Novaretti, Ciani (66' de Vrij), Braafheid, Onazi (46' Alvaro Gonzalez), Biglia (66' Parolo), Cataldi (46' Ederson, 66' Lulic), Felipe Anderson (46' Keita), Klose (66' Tounkara), Mauri (66' Candreva). A disposizione: Strakosha, Basta, Konko, Radu, Cana, Ledesma, Djordjevic. Allenatore: Pioli.

SPORTING FIUMICINO: Chessa (46' Giacchetti), De Franco (60' Stendardo), Pompei (46' Paoliello), Commentucci (46' Geminiani), Marzi (46' Macaluso), Gentili (46' Rosi), Della Vecchia (46' Palermo), Bufalini, Pischedda, Mambrini, Di Meglio (46' De Fabiis). A disposizione: Cuomo, Sbrolli, Martini, Conteddu, Di Menico. Allenatore: Scudieri.

Arbitro: sig. Marchetti (Ostia) - Assistenti Sigg. Antonaglia e Perna.

Marcatori: 11' Cavanda, 15' Mauri, 28' Onazi, 30' Felipe Anderson, 38' Felipe Anderson, 40' Klose, 42' Onazi, 43' Cataldi, 55' Biglia, 70' Tounkara, 74' Keita, 77' Keita, 83' Tounkara, 84' Keita, 87' Lulic, 88' Candreva.

Note: lo Sporting Fiumicino ha effettuato due cambi a metà primo tempo di cui, tuttavia, non si trova traccia nei tabellini pubblicati sugli organi di stampa.

Spettatori: 8.000 circa.


Una panoramica dalla tribuna con le squadre che scendono in campo
La terna arbitrale
Lo scambio dei saluti al centro del campo
Una foto della formazione
L'olandese batte un fallo laterale
Edson Braafheid
Luis Pedro Cavanda realizza il primo gol
Miro Klose
Stefano Mauri
Lucas Biglia
Eddy Onazi
Felipe Anderson
Una fase del match
Danilo Cataldi
Marco Parolo e Bruno Pereirinha
Felipe Anderson in azione
Joseph Minala in tribuna
La lista di gara

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, è tornato l'amore: 8mila tifosi a Formello. Già dalle 8.30 in tilt le strade d'accesso al centro sportivo. L'Olimpico deserto è solo un ricordo".

Continua la "rosea": Esplode la voglia di Lazio. Ieri mattina sono arrivati in 8.000 per la prima uscita "romana" dei biancocelesti. Un caldo da spiaggia con la temperatura sui 35 gradi non ha frenato l'entusiasmo del popolo laziale verso la squadra di Pioli. Un abbraccio d'amore. Già un'ora e mezza prima della gara col Fiumicino (in programma alle 10) le vie d'accesso al centro sportivo di Formello erano in tilt. L'idea di aprire le porte ai tifosi per l'ultimo test prima della stagione ha dato una spinta ulteriore, ma non decisiva. Il Fersini pienissimo sotto un sole bollente ha subito richiamato la scena delle ultime gare interne della scorsa stagione, con l'Olimpico abbandonato dai tifosi laziali. Quando lo stadio di casa era diventato un deserto per rendere solenne la protesta verso la gestione Lotito. Che cosa è cambiato in tre mesi? Non ci sono segnali di svolta nel grande freddo tra la tifoseria e il presidente. Al di là di un mercato che sinora è stato considerato di sicuro potenziamento della squadra. Gli 8mila a Formello nella domenica dopo Ferragosto sono simbolo di una passione che è più forte di tutto. È scattato il feeling con Pioli e la squadra.

Un'accoglienza così emozionante però la Lazio non se l'aspettava. Così ieri Danilo Cataldi, 20 anni, romano, centrocampista tornato dopo una stagione a Crotone, ex capitano della Primavera, ha scritto su Facebook: "Oggi a Formello non ci sono state solo tante persone. C'è stata l'ennesima dimostrazione dell'amore di un popolo verso una maglia, una storia, una tradizione. Grazie!". Cori e applausi per tutti. Un tripudio per Klose, campione del Mondo. Dopo esser stato sostituito il tedesco si è fermato dietro la panchina a firmare autografi ai tifosi in estasi. Per Lulic ammirazione eterna nel segno del gol alla Roma che ha regalato la Coppa Italia 2013. Anche la goleada con il Fiumicino (Eccellenza) si è ben inserita nel contesto. Il valore del test è stato molto relativo, ma ci sono stati tanti segnali per alimentare ancor più la voglia di Lazio.


Il Corriere dello Sport titola: "In ottomila a Formello, che amore per la Lazio. Stadio "Fersini" invaso per il test contro il Fiumicino: è stata ovazione per il campione del mondo Klose".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Rivediamoci all'Olimpico, che ne dite? Speriamo che si siano lasciati così, dandosi un nuovo appuntamento. Non si respira, si cuoce, si bolle ed è bello. Quando vedi i laziali tornare a casa (a Formello seppur non ancora all'Olimpico) senza dover bussare perché le porte sono aperte, quando vedi ottomila anime felici, dentro il petto sale un urlo di gioia: capisci che il sogno non svanirà mai, che la gente c'è, può allontanarsi (sempre per amore), ma torna. Il messaggio è forte, chiaro? Questa riesplosione di tifo impone nuovi impegni morali a Lotito e non riguardano solo il mercato. I rinforzi sono arrivati e ne arriverà almeno un altro, ma non si fa squadra da soli, senza la gente. C'era un sogno, ieri si è avverato: rivedere i laziali in massa. La guerra contro Lotito ha lasciato cicatrici, è una guerra senza pace, ha provocato la disgregazione. Nel calcio non possono esistere certe divisioni, i tifosi della Lazio hanno dimostrato ancora una volta che vogliono continuare a tifare, il patrimonio va recuperare e conservato. Il centro di Formello stracolmo, l'Olimpico ancora vuoto, non c'è nulla di più triste che lasciarlo così perché può essere ripopolato. A Formello ieri mattina sono accorsi ottomila tifosi, i laziali ci sono, vanno inclusi, non esclusi. Non bisogna cercarli perché non sono perduti, bisogna amarli e accoglierli sempre. Quante volte l'abbiamo detto...

Si bolle come si può fare solo sotto un caldo infernale, in uno stadio "Fersini" pieno d'amore. Si frigge, non si respira davvero, si sviene. Sono serviti un paio d'interventi del medico sociale Salvatori e degli operatori sanitari per soccorrere i bisognosi durante il test contro lo Sporting Fiumicino. La voglia di ritorno è stata così forte, così "violenta", da riportare accanto alla Lazio una parte di quel popolo in fuga da Lotito. Ottomila persone a Formello, un pellegrinaggio d'amore. Erano ovunque, sugli spalti, ai lati del campo, sulle ringhiere, solo gli alberi garantivano posti liberi. Ottomila laziali presenti per assistere al "nulla" (disse così una volta Delio Rossi per certificare un amore naturale), ossia ad un'amichevole giocata di domenica, il 17 agosto, contro una squadra di Eccellenza, senza voler mancare di rispetto agli avversari di turno. Ottomila tifosi, è troppa la voglia di dichiararli più belli di tutti. Niente mare, niente pranzo in spiaggia, è stata una domenica sacra perché dedicata alla Lazio. La prima volta della squadra di Pioli in casa è valsa una doccia di stupore e di sudore. Premevano sul campo gli ottomila laziali. Avevano voglia di tifare, di scrutare vecchi e nuovi, di abbracciare il campione del mondo Klose (osannato). Ottomila anime in debito d'ossigeno, si sono messe in fila dalle 9, da tempo non si vedeva un serpentone d'auto così lungo. Sono serviti i portatori d'acqua per regalare refrigerio, le bottigliette venivano distribuite al volo. Faceva caldo, ma non si poteva andar via, bisognava resistere per celebrare Klose, per cantare il suo nome insieme a quelli di Lulic e Candreva. Ma i veri campioni son stati loro, i tifosi. Non chiudetegli le porte, ritorneranno, è bello crederlo.


Gol a volontà, una festa completa. Sedici reti totali, otto nel primo tempo, otto nel secondo, non ha potuto nulla lo Sporting Fiumicino (Eccellenza), è stato solo un allenamento. Pioli ha chiuso il precampionato aumentando il minutaggio dei nazionali. Klose e Biglia sono partiti dall'inizio ieri mattina, hanno giocato poco meno di 70 minuti. Ha trovato spazio anche Onazi, ha corso nei primi 45 minuti. La settimana che porterà al primo impegno ufficiale si aprirà domani a Formello: domenica (orario da definire) la Lazio affronterà all'Olimpico il Bassano Virtus (Lega Pro) nel terzo turno di Coppa Italia (i veneti hanno battuto a sorpresa il Livorno). Nella prima fase s'è scatenato Felipe Anderson (ha strappato nuovi applausi), ha segnato due reti, ha firmato tre assist, ha messo lo zampino in varie occasioni. Al festival hanno partecipato anche Cavanda, Mauri, Onazi (doppietta pregevole), Klose e Cataldi. Miro ha regalato un tocco chirurgico dei suoi per ringraziare i tifosi. Nel secondo tempo si sono esibiti Biglia (colpo da fuori area, palla a giro nell'angolino alla sua destra), Tounkara (doppietta), Keita (tripletta), Lulic e Candreva. Konko è rimasto ai box (mal di schiena), hanno riposato Basta, Radu, Cana, Ledesma e Djordjevic. E' l'ora delle scelte, tocca a Pioli compierle. Il modulo è il 4-3-3, Marchetti e Berisha si dividono il posto. Aspettando un nuovo colpo difensivo c'è Cana in pole per completare la linea (composta da Basta, de Vrij e Radu, occhio a Braafheid). Biglia e Ledesma non hanno mai giocato insieme, sono stati utilizzati sempre da registi. Mezzali: Lulic insidia Cataldi (riprovato a sinistra), Parolo e Mauri (Onazi e Gonzalez sono più distaccati). Il tridente Candreva-Djordjevic-Keita scalpita. Felipe Anderson chiede spazio e Klose presto sarà pronto.


Da Il Tempo:

Un'invasione pacifica. Una ventata d'affetto e ottimismo per la Lazio dopo sette mesi turbolenti. Non una svolta, perché la contestazione al presidente Lotito non è terminata e domenica prossima una buona parte dello stadio Olimpico resterà ancora una volta desolatamente vuota nell'esordio ufficiale della squadra di Pioli in [[Coppa Italia]. Ma gli ottomila tifosi che ieri mattina, in un'assolata domenica di metà agosto, hanno preferito la gita a Formello al mare e alle spiagge rappresentano un segnale importante. C'è voglia di Lazio, forte desiderio di riscatto dopo tante delusioni. E basta un'amichevole dall'irrilevante valore tecnico (la squadra di Pioli ha battuto 16-0 lo Sporting Città di Fiumicino, formazione militante nel campionato Eccellenza) per riempire gli spalti del Fersini, sospendere la contestazione a Lotito (niente striscioni né cori dopo l'agitato ritiro di Auronzo) e risvegliare la passione biancoceleste. La società lo ha percepito e sta preparando prezzi scontati per domenica (data e orario saranno ufficializzati nelle prossime ore dalla Lega di serie A), quando la Lazio sfiderà il Virtus Bassano – squadra di Lega Pro capace di battere 4-2 il Livorno – nel terzo turno preliminare della Tim Cup. Immaginare un Olimpico in festa è certo difficile, anche perché la curva Nord vuole rispettare la promessa fatta a inizio estate: niente abbonamenti fino al 2 settembre, vale a dire alla chiusura del mercato estivo. I tifosi biancocelesti temono delusioni dell'ultima ora e vogliono valutare attentamente l'operato della società. Almeno per un giorno, del resto, lo strappo tra Lotito e il popolo laziale non è sembrato impossibile da ricucire.

Con il test contro lo Sporting Fiumicino, intanto, sono terminati gli esperimenti del nuovo allenatore Stefano Pioli. La Lazio è ancora un cantiere aperto – manca il secondo centrale titolare, i nazionali sono arrivati da poco e i sincronismi vanno ancora trovati, soprattutto in fase di non possesso palla – ma da domenica si fa sul serio. In quest'ottica il primo bilancio biancoceleste è senza dubbio interlocutorio. Tra le note positive c'è senza dubbio il rapido inserimento di Filip Djordjevic. L'attaccante serbo è giocatore tatticamente intelligente e sempre pronto ad aiutare la squadra con i giusti movimenti, anche se a volte poco lucido sotto porta. Con Candreva ancora in rodaggio, Pioli può rallegrarsi per le prestazioni in ascesa della stellina Keita e per i segnali finalmente positivi di Felipe Anderson, chiamato però alla conferma quando il gioco si farà serio. Le note negative, com'era prevedibile, arrivano invece dalla fase difensiva. Troppo spesso, e non solo nell'unica sconfitta finora subita in Germania contro l'Hannover, la Lazio ha mostrato evidenti lacune nella fase di non possesso palla. Colpa di un equilibrio ancora insoddisfacente – Pioli sta cercando il giusto assetto del centrocampo – ma anche e forse soprattutto delle carenze individuali dei difensori e persino dei portieri. Il tempo degli errori ora è finito. Domenica c'è la Coppa Italia, obiettivo da non fallire per una Lazio già priva dell'Europa.



La formazione iniziale: Klose, Novaretti, Mauri, Ciani, Berisha, Braafheid; Onazi, Cataldi, Cavanda, Biglia, Felipe Anderson




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