Mercoledì 29 ottobre 2008 - Verona, stadio Bentegodi - Chievo Verona-Lazio 1-2

Da LazioWiki.

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29 ottobre 2008 - 3.299 - Campionato di Serie A 2008/09 - IX giornata - inizio ore 20.30

CHIEVO VERONA: Sorrentino, Malagò, Mandelli, Yepes, Mantovani, Luciano (86' Esposito), Patrascu, Bentivoglio, Marcolini (65' D'Anna), Pellissier, Bogdani (72' Kerlon). A disposizione: Squizzi, Cesar, Frey, Iunco. Allenatore: G.Iachini.

LAZIO: Carrizo, De Silvestri, Siviglia, Rozehnal, Radu, Lichtsteiner, Dabo (80' Brocchi), Ledesma, Kolarov (46' Rocchi), Pandev, Zarate (74' Makinwa). A disposizione: Muslera, Diakite, S.Inzaghi, Mendicino. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Bergonzi (Genova) - Assistenti Sigg. Griselli e Calcagno - Quarto uomo Sig. Rizzoli.

Marcatori: 11' Pellissier, 14' Pandev, 82' Mantovani (aut).

Note: serata piovosa, con nubifragio all'inizio del secondo tempo. Campo molto pesante. Ammoniti Luciano, Bogdani, Patrescu, Radu e De Silvestri. Angoli: 6-4 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.

Spettatori: paganti 1.201 per un incasso di 28.165 euro; abbonati 8.081 per una quota di 51.852,96 euro.

Il tiro vincente di Goran Pandev...
... si insacca in rete per il pareggio biancoceleste
L'esultanza dei giocatori laziali
La gioia dell'attaccante macedone
Mauro Zarate in azione
Stefan Radu a guardia della difesa
Il difensore rumeno in un altro momento della gara
Goran Pandev in un fotogramma dell'incontro
Tommaso Rocchi
Esultanza biancoceleste sotto il diluvio di Verona

Una Lazio decimata dalle squalifiche di Foggia e Mauri si presenta a Verona nell'odierno incontro con il Chievo con il dente ancora avvelenato a causa della gara persa immeritatamente contro il Napoli. Le prime fasi dell'incontro sono di studio, con il Chievo più attivo e che alla prima conclusione seria passa in vantaggio: un sinistro di Pellissier su assist di Bentivoglio batte Carrizo non apparso impeccabile. Immediata è però la reazione dei biancocelesti che giungono al pareggio con Pandev, ottimamente imbeccato da Zarate: grande iniziativa personale dell'argentino, dribbling su Malagò ed assist perfetto per il macedone che realizza con facilità la rete.

Dopo il primo quarto d'ora scoppiettante la partita tuttavia cala di ritmo ed emozioni. Qualche tiro da lontano e niente più. Il primo tempo si chiude così con le squadre in parità, un risultato più che giusto per quello che si è visto in campo sino a quel momento. Nella ripresa Delio Rossi passa al tridente "pesante" schierando Rocchi al posto di Kolarov. Inoltre diluvia su Verona ed al Bentegodi è sempre più difficile giocare, tanto che il campo è ai limiti della praticabilità. Nonostante il pantano la Lazio comunque sfiora il raddoppio con Rocchi dopo una conclusione ravvicinata con palla a fil di palo, e fa spettacolo con Zarate che si beve due difensori e mette al centro ma nessun compagno riesce a concludere l'azione dell'argentino.

Al 71' un'altra opportunità biancoceleste: Pandev è a tu per tu con Sorrentino, ma il portiere del Chievo neutralizza il macedone per la disperazione del giocatore e della panchina biancazzurra che vede sfumare il vantaggio. Al 74' Rossi sostituisce Zarate con Makinwa con l'argentino che s'infuria e lascia il campo molto contrariato. Poco dopo la Lazio passa in vantaggio grazie ad un autogol di Mantovani che devia alle spalle del proprio portiere un cross innocuo proveniente dalla sinistra. La Lazio, ora sulle ali dell'entusiasmo per il vantaggio acquisito, insiste e su di un cross di Makinwa dalla destra, i clivensi si salvano con qualche affanno. L'ultima azione è di marca veneta con Bentivoglio che mette un pallone nell'area laziale, ma la retroguardia biancoceleste riesce a sbrogliare il pericolo. La Lazio vince dunque la gara, pur se su un autogol abbastanza fortunoso, ma ritorna alla vittoria in Campionato dopo tre turni. Per gli uomini di Rossi arriva un'iniezione di fiducia in vista delle prossime gare.


La Gazzetta dello Sport titola: "Omaggio del Chievo. E la Lazio riparte. Apre Pellissier, replica Pandev: ma a Rossi serve l'autogol di Mantovani per vincere dopo un mese. E ora Iachini vacilla".

Continua la "rosea": Se questo era un referendum su Beppe Iachini, un giocatore del Chievo, pur senza l'intenzione di votargli contro, sbaglia segno sulla scheda: così la Lazio vince per meriti ma anche per un autogol di Andrea Mantovani. Pareva ormai che il pari fosse stabilito: a otto minuti dalla fine, un cross di Radu inutilizzabile per le punte viene accompagnato in rete dal difensore gialloblù. Non una "deviazione sfortunata", come viene sentenziato per giustificare i tocchi sghembi, piuttosto un pulito tentativo di mandare la palla in corner, pur senza pressione. Perfetta, vicina al palo. Il referendum su Iachini (licenziarlo o no) probabilmente si terrà anche domenica a Palermo, ma il Chievo è penultimo, mentre la Lazio rientra in zona Europa. Il successo le mancava da un mese. La banda di Rossi aveva perso domenica causa un autogol, quindi va in pari con la sorte. La mossa chiave è il tridente della ripresa. Dopo un primo tempo equilibrato non solo come gol, Rossi mette paura agli avversari sul lato tecnico ma anche psicologico, inserendo Rocchi tra Pandev e Zarate, già inventori dell'1-1 (15' p.t).

Gli ospiti governano così il match e prima dell'aiuto di Mantovani, potrebbero passare con tre occasioni pesanti (Rocchi e Pandev). Se c'è un aspetto meno buio per Iachini, è il ritorno alla rete di Pellissier, al primo urlo stagionale. La botta incrociata all'11' e anche qualche scena più avanti dimostrano che con una punta di peso a fianco, il capitano può far male. Bogdani riesce a impegnare i centrali, almeno sulla trequarti, lasciando spazio al compagno. La miglior azione, oltre a quella del gol, è una combinazione fra le punte, con una botta dell'albanese respinta da Carrizo. Senza Italiano e Pinzi in mezzo, i gialloblù non hanno sicurezza e idee adeguate. Non basta il passaggio da 4-3-1-2 a 4-4-2 (fuori Marcolini, dentro D'Anna) a metà ripresa. Anche i laterali difensivi Malagò e Mantovani si fanno bucare con troppa leggerezza. Oltre a Sorrentino, dietro il più solido è Yepes. Capitolo Lazio. Il primo 4-4-2 di questa stagione è figlio anche della vagonata di assenti (Cribari, Foggia, Mauri, Firmani, Manfredini, Matuzalem e Meghni).

Il centrocampo in avvio è più da combattimento, con i lati sorvegliati da due difensori come Lichtsteiner e Kolarov. Ma nel secondo tempo il serbo lascia il posto a Rocchi. Il tridente resta tale anche con il cambio tra Zarate (fra i più bravi) e Makinwa. La ripresa è della Lazio perché Ledesma cresce, Zarate] slalomeggia replicando l'azione del pari, gli aggiramenti sui lati riescono e la fase difensiva è dignitosa. Per il sorpasso serve solo una spinta, la dà Mantovani.


La Repubblica titola: "Romani al sesto posto con sedici punti. Pandev protagonista. Momento nerissimo per i veneti, penultimi in classifica. La fortuna sorride alla Lazio. Un autogol le regala la vittoria".

L'articolo così prosegue: Un autogol, sfortunato, aveva condannato la Lazio contro il Napoli solo quattro giorni fa. Un'altra autorete, clamorosa, ma questa volta a favore, di Mantovani, regala tre punti d'oro ai biancocelesti nel match del Bentegodi contro il Chievo, vinto 2-1 dopo il botta e risposta iniziale Pellissier-Pandev. Lazio al sesto posto a quota 16 punti in classifica, gialloblu, che non vincono dalla prima di campionato (31 agosto, 2-1 alla Reggina), penultimi a quota sei. Giuseppe Iachini, il tecnico che ha riportato subito il Chievo in serie A dopo un anno di B, conferma la formazione annunciata, con il tandem Pellissier-Bogdani in attacco; Delio Rossi, privo di Mauri e Foggia, squalificati, opta per una Lazio più coperta inizialmente, con Kolarov e Lichtsteiner schierati sulle fasce di loro competenza, ma a centrocampo. In avanti niente tridente: Rocchi va in panchina, partono dal primo minuto, come sempre, Zarate e Pandev. Il Chievo deve farsi perdonare il disastro di Cagliari, dove ha perso senza giocare, e comincia in maniera aggressiva.

Pellissier ha subito una grande chance al 7', ma il suo colpo di testa finisce a lato su splendido cross dalla destra di Malagò. Passano quattro minuti e su una palla persa banalmente dalla Lazio scatta, arioso, il contropiede gialloblu: lo innesca Marcolini, poi Bentivoglio è bravo a pescare con i tempi giusti proprio Pellissier; De Silvestri è in ritardo, il sinistro incrociato dell'attaccante, secco e preciso, non lascia scampa a Carrizo. Per il valdostano si tratta del primo gol stagionale. La rete subita e, forse, anche la pioggia che cade prima leggera, poi con maggiore intensità, sveglia subito la Lazio, che alza il baricentro e si riversa nella metà campo gialloblu. Al 15' Zarate si beve nell'uno contro uno Malagò, sulla fascia sinistra, entra in area e serve un assist al bacio per Pandev, che non ha difficoltà ad appoggiare in rete: 1-1, partita bella, divertente e veloce. Che però si spegne con l'aumentare della pioggia. Non succede più niente fino al doppio fischio di Bergonzi, che sancisce la fine del primo tempo. Nella ripresa Delio Rossi decide di tornare sui suoi passi: toglie Kolarov, che pure non aveva sfigurato, anzi, e inserisce Tommaso Rocchi.

La mossa è comunque giusta, perché la Lazio è ora disposta bene in campo e comincia lentamente a dominare la partita. Zarate è un iradiddio, Rocchi sbaglia due gol, prima con un sinistro mordibo fuori di un niente (56'), poi di testa, poco dopo. Ma l'occasione più clamorosa capita sul sinistro di Pandev, che tiro addosso a Sorrentino (71') da un metro. Quando il pareggio sembra scritto, ecco il patatrac per il Chievo: Radu crossa in maniera vellutata dalla sinistra, Mantovani è solo, ma forse non lo sa, in mezzo all'area, tocca maldestramente di sinistro e sorprende l'incolpevole Sorrentino: mancano 8 minuti alla fine, è il gol decisivo. Finisce 2-1 per la Lazio, per Iachini si annunciano tempi duri.