Articolo del giorno

Da LazioWiki.
Gian Chiarion Casoni

11 settembre

Gian Chiarion Casoni

Presidente, nato a Venezia l'11 settembre 1932, deceduto a Roma il 30 gennaio 2007.

Figlio del noto dirigente laziale Giorgio Chiarion Casoni e sempre vissuto a contatto della squadra, all'età di 33 anni fu nominato Commissario Straordinario e gestì con saggezza ed efficacia la ribellione dei giocatori del 1965 ideando una pratica, tuttora utilizzata, di dilazionamento dei contratti e degli stipendi. Fu lui che affidò la società ad Umberto Lenzini, ponendo così fine ad una lunghissima crisi economica iniziata dopo la morte di Remo Zenobi nel 1953. Subito fu nominato Presidente generale e per molti anni rimase in Società sempre con prestigiosi incarichi dirigenziali. Abile amministratore, fu lui che nel 1969 firmò i contratti di acquisto di Giorgio Chinaglia e Giuseppe Wilson, sottraendo questi due campioni alle mire di grandi e potenti squadre del nord.


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Nicola Pietrangeli con Giorgio Chinaglia

Nicola Pietrangeli

Nicola Pietrangeli nasce a Tunisi l'11 settembre 1933 da padre italiano e madre franco-russa. E' stato uno dei più grandi tennisti mondiali di ogni tempo e dichiarato tifoso Laziale. Gioca nel ruolo di mezzala sinistra nelle giovanili dalla Lazio nella stagione 1951/52. Grande curatore dello stile, giocatore di fondo campo, micidiale nei passanti, forte nel rovescio, un po' meno nel dritto, notevole la sua smorzata, Pietrangeli appartiene a quella categoria di campioni che vincono molto ma non tutto quello che avrebbero meritato. Ha disputato in coppa Davis 164 incontri (con 120 successi), senza mai riuscire a conquistarla se non nel 1976 a Santiago del Cile come capitano del quartetto formato da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli.


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Francesco Pantoni

10 settembre

Francesco Pantoni

Portiere, nato a Palestrina (RM) il 10 settembre 1942.

Nato casualmente a Palestrina, dove la madre si era rifugiata durante la guerra, trascorre l'infanzia a Roma nel popolare quartiere di Torpignattara. Entrato giovanissimo agli inizi degli anni '50 nel settore giovanile della Lazio, fa tutta la trafila nelle minori fino al termine della stagione 1960/61, con una sola parentesi nel 1956/57 nei Diavoli Azzurri. Nel 1961/62 passa al Cynthia Genzano. Nel 1962/63, dopo la prima parte della stagione con la squadra genzanese, passa alle Fiamme Oro che gli assicurano l'ingresso come dipendente nella Polizia di Stato. Nel 1963/64 si traferisce a Catania e gioca con la seconda squadra etnea la Massiminiana. Non riuscendo però a conciliare l'attività sportiva con la professione, per via dei turni di lavoro, viene impiegato solo sporadicamente nel corso della stagione. Nel 1964/65, lascia la Polizia ed accetta la proposta del comune di Palestrina che gli assicura il posto di Comandante dei Vigili oltre a quella di giocatore nella squadra locale.


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Fortunato Loddi

Fortunato Loddi

Centravanti, nato a Roma, il 10 settembre 1950.

Dopo gli esordi nei dilettanti con la Fortitudo, milita in serie D prima all'OMI nel 1971/72 e poi con V.J.S. Velletri dal 1972 al 1974. Nella seconda stagione a con i rossoneri castellani, si mette particolarnmente in luce segnando 14 reti in 31 gare. Nel 1974/75 è acquistato dalla Lazio che ha appena vinto il suo primo scudetto. Prende parte al ritiro estivo a Pievepelago ma non viene mai utilizzato in competizioni ufficiali.


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Andrea Ercoli

9 settembre

Andrea Ercoli

Sportivo e dirigente biancoceleste, nato a Roma il 18 giugno 1908 ed ivi deceduto il 9 settembre 2005. Ha partecipato alla vita della società biancazzurra per quasi 75 anni ricoprendo svariati incarichi.

Ultimo di sette fratelli, era rimasto orfano di padre nel 1916. Nato e cresciuto a Trastevere in Piazza San Cosimato n. 63, era stato allevato con amore dalla mamma e dai fratelli, uno dei quali, Luciano, morì nell'aprile 1920 per gli esiti di una malattia contratta in guerra. Nel 1923, grazie all'amicizia fra il fratello Giuseppe e Augusto Parboni, entra nei giovanissimi della Lazio, come raccattapalle. Da questo momento la sua vita sarà indissolubilmente legata a questa società e a questi colori. Suo fratello Giuseppe è invitato a far parte del consiglio direttivo e si distingue subito, perchè nel 1924 ingaggia, pagandolo personalmente, l'allenatore Ungherese Desiderio Koszegi. Grazie al fratello, il giovane Andrea inizia molto giovane a frequentare l'ambiente laziale e ne rimane coinvolto ed affascinato.


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Alessandro Nesta alza la Supercoppa conquistata
Lopez festeggiato dopo la prima rete

8 settembre

Lazio-Inter 4-3 dell'8 settembre 2000 - Supercoppa italiana

Stagione

8 settembre 2000 - 2.904 - Supercoppa Italiana 2000/01

LAZIO: Peruzzi, Pancaro (69' Gottardi), Mihajlovic, Nesta, Favalli, Stankovic (81' Lombardo), Simeone, Veron, Nedved (54' Sensini), C.Lopez, Crespo. A disposizione: Marchegiani, Colonnese, Pesaresi, S.Inzaghi. Allenatore: Eriksson.

INTER: Ballotta, M.Serena, Cordoba, Domoraud, Macellari, Vampeta, Farinos, Jugovic (60' Peralta), Seedorf (91' Colombo), Sukur, Keane. A disposizione: Varaldi, Fissore, Iaia, Cauet, Di Biagio. Allenatore: Lippi.

Arbitro: Sig. Farina (Novi Ligure).

Marcatori: 2' Keane, 33' C.Lopez, 38' C.Lopez, 47' Mihajlovic (rig), 62' Farinos, 75' Stankovic, 76' Vampeta.

Note: serata calda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Macellari, Keane e Sensini. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 65.000 circa per un incasso di Lire 2.478.000.470.


La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio fa paura, l'Inter fa sperare. Claudio Lopez imprendibile, però i nerazzurri si sono battuti con coraggio. Claudio Lopez ha incantato: due gol, una velocità impressionante e tante iniziative per i compagni. Quando Crespo sarà al meglio, la coppia di attaccanti argentini, supportata da Veron, sarà un problema per chiunque. L'Inter è scesa in campo decimata dalle assenze delle ultime ore (Frey, Blanc, Simic e Recoba) eppure ha disputato la sua migliore partita di questo inizio stagione. Bene Keane e Farinos."

Continua la "rosea": La Lazio di Eriksson, "il perdente", ormai colleziona successi a non finire. Questa Supercoppa italiana non vale certamente gli altri trofei degli ultimi dodici mesi (Supercoppa europea, campionato, coppa Italia) ma serve benissimo a iniziare al meglio la stagione e a dare un avvertimento forte e chiaro a tutte le rivali in Italia e in Europa. Ha giocato con tutti i titolari la Lazio e quindi il test si può ritenere attendibile: manca ancora qualcosa come condizione e servono accorgimenti in difesa e a centrocampo; magari potrà servire un Baronio per colmare meglio l'assenza di Almeyda; Stankovic non può non far avvertire l'assenza di Conceiçao come ala di ruolo. ► Clicca qui per continuare la lettura



Una foto del socio Tofini nel 1902

Romeo Tofini

Nuotatore e pallanuotista. Tofani risulta il suo vero cognome, ma a seguito di un errore di trascrizione di un cronista, viene chiamato definitivamente Tofini. Nato a Roma l'8 marzo 1881, è deceduto l'8 settembre 1938.

Figlio di Antonio e Latini Carmela era alto 1,68. Aveva una cicatrice in fronte. Nel 1901 espleta il servizio di leva prima nel 12° reggimento bersaglieri, poi nel Genio Zappatori. Il 22 gennaio 1903 rimase ferito durante una seduta di ginnastica nella caserma di Sant'Eufemia, infortunandosi al piede destro. Fu congedato nello stesso anno con la dichiarazione di buona condotta. Figura mitica nella storia del nuoto romano è il primo atleta di assoluto prestigio della sezione Nuoto sorta, al pari di quella del Podismo, agli inizi del ventesimo secolo.


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Nicola Lo Buono

Nicola Lo Buono

Difensore, nato a Bari il 4 giugno 1933, deceduto a Roma l'8 settembre 2009. Il vero cognome anagraficamente è scritto attaccato "Lobuono" ma il giocatore, di sua iniziativa, lo staccó creando in seguito anche vari problemi per sé e per i familiari. Ė comunque conosciuto come Lo Buono.

Viene acquistato nel 1955 dal Trani. Disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste (nell'ultima della quali venendo impiegato solo nel Campionato Cadetti), dimostrando attitudine al marcamento, velocità e doti acrobatiche. Molto attaccato alla maglia è stato atleta generoso e affidabile. Nel 1962/63 viene ceduto al Pescara dove disputa due campionati prima di appendere gli scarpini al chiodo. Ha vinto la Coppa Italia nel 1958.


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Clemente Serventi

7 settembre

Clemente Serventi

Portiere, nato a Roma il 7 settembre 1889.

Proveniente dal Roman, è il portiere che gioca le finali nazionali contro il Casale della stagione 1913/14. Si alternò con Forlivesi e Rossini tra i pali biancocelesti tra il 1913 e il 1915. Nel 1914 figurava anche nei quadri dirigenziali della società. La partenza per il fronte nel 1915, con il grado di Caporale del Genio Automobilisti, pose termine alla sua carriera calcistica ma non a quella sportiva.


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Sante Ancherani nel 1908

6 settembre

Sante Ancherani

Sante Ancherani nasce a Cotignola (RA) il 6 settembre 1882, ma quasi subito si trasferisce prima a Tuscania (VT) e poi a Roma dove giunge all'età di 4 anni. Piccolo di statura, ma agile e forte, studiava alle scuole tecniche con buon profitto. Amante dello sport e sopratutto della corsa, era sovente allenarsi, dopo la scuola, nella zona di Piazza d'Armi, dove oggi si trova il quartiere "Prati" ma che allora era usato per le parate militari in quanto disabitato. Si era costruito un soprannome desunto dal suo nome di battesimo letto al contrario: Etnas.


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Leonidio Fantoni
(al centro)

5 settembre

Leonidio Fantoni

Attaccante, nato a Belo Horizonte (Brasile) il 18 febbraio 1912 e deceduto a Belo Horizonte il 5 settembre 1975.

Viene acquistato nel 1932 dal Palestra Italia di Belo Horizonte. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 26 presenze e 9 reti in campionato. In Brasile è famoso e celebrato come "Niginho" ma riportato anche come Leonízio o Leonísio Fantoni. Come altri sudamericani, lascia l'Italia nell'estate del 1935, preoccupato da un possibile arruolamento per l'imminente guerra in Abissinia, visto che lo status di "oriundo" gli aveva consentito di ottenere anche la cittadinanza italiana.


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Umberto Broccoli

4 settembre

Umberto Broccoli

Pallavolista, nato a Roma il 4 settembre 1954.

Gioca nella Lazio Pallavolo dall'inizio degli anni '70 fino al 1985/86 nel ruolo di palleggiatore. L'anno successivo resta alla Lazio in qualità di dirigente. Nel 1987/88 inizia ad allenare la formazione che militava nella serie C2 e riesce a conquistare la promozione. Nel 1995/96 torna ad occuparsi di Pallavolo nella Lazio, sia come allenatore che come dirigente.


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Leonardo Surro

Leonardo Surro

Attaccante, nato ad Avellino il 4 settembre 1962.

Cresce calcisticamente nell'Ariano. Nel 1978 viene acquistato dall'Avellino da cui lo preleva la Lazio nel 1980. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste prima di passare al Siena in C1 nel 1983/84 (31 presenze e 10 reti). Due anni a Catanzaro con 34 partite e 5 reti, poi milita con Siracusa, Rondinella, Cavese, Pro Livorno, Rossanese.


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Angela (Lina) Barberini Maestrelli

3 settembre

Lina Barberini Maestrelli

Nome di battesimo: Angela. Nata a Bari il 28 maggio 1923, deceduta a Roma il 3 settembre 2014.

Moglie dell'allenatore Tommaso Maestrelli a cui darà la paternità di due figlie, Patrizia Maria e Tiziana e di due gemelli, Massimo e Maurizio. Figlia di un vigile urbano di Bari, fu conosciuta da Maestrelli negli anni della sua permanenza nel capoluogo pugliese.


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Anna Beneck

Anna Beneck

Nuotatrice, nata a Torino il 23 giugno 1942 e deceduta a Formia (LT) il 3 settembre 2013.

Inizia a nuotare nei centri del C.O.N.I. ma per l'attività saltuaria non ottiene il brevetto. Entra alla Lazio nel settembre del 1956 per volere del tecnico Enzo Zabberoni. Nel 1957, specialista della farfalla, conquista il record italiano con 1'24" a Roma in luglio e il suo primo titolo tricolore sui 100 in agosto a Genova Albaro.


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Daniele Filisetti

2 settembre

Daniele Filisetti

Difensore, nato a Nembro (BG) il 2 settembre 1959.

Cresciuto nell'Atalanta (con la quale si aggiudica il premio Guerin d'Oro per la serie C1 nel 1981/82), viene acquistato nell'ottobre del 1983 dalla squadra lombarda.


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Alberto Canalini

1 settembre

Alberto Canalini

Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Nato l'1 settembre 1882 da Domenico e Zanasi Carolina, a Roma, lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società Esperia, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio.

Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono ai primissimi anni del '900 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati.


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Mario Riva

Mario Riva

Attore e presentatore, vero nome Mario Bonavolontà in arte Mario Riva, nato a Roma il 26 gennaio 1913 e deceduto a Verona il 1 settembre 1960.

Figlio del compositore Giuseppe Bonavolontà, debuttò sulle scene nel luglio del '43 al Teatro Nuovo di Milano come sostituto di un presentatore, ma già l'anno successivo entrò a far parte della compagnia Totò-Magnani nella rivista di Michele Galdieri "Che ti sei messo in testa?". Dotato di una particolare carica di simpatia e di un'innata vis comica, ottenne grande successo quando si unì all'attore comico Riccardo Billi, col quale portò al successo numerose riviste tra le quali ricordiamo: "La bisarca" (1950), "Alta tensione" (1951), "I fanatici" (1952), "Caccia al tesoro" (1953), "Siamo tutti dottori" (1954), "La granduchessa e i camerieri" (1955), "Gli italiani sono fatti così" (1956).


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David Calabria (2013/14)

David Calabria

Portiere, è nato a Roma il 1° settembre 1970 e fece parte degli esordienti "A" della Lazio nella stagione 1982/83.

David Calabria, inoltre, è stato l'allenatore della Lazio C5 Femminile nella "Stagione dei Record" (2013/14) vincendo sia lo Scudetto sia la Coppa Italia. In quell'unica stagione con la Lazio ha avuto l'onere e l'onore di amalgamare il gruppo di campionesse che il presidente della sezione Piersigilli e tutta la Dirigenza hanno scelto per la Lazio. Ci è riuscito a pieni voti facendo vincere alla Lazio il suo 5° Scudetto e la sua Prima Coppa Italia.


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