Maglie ufficiali 1973/74

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Franco Nanni e la maglia con bordature bianche, indossata in 20 partite di campionato
Inselvini in Fiorentina-Lazio con la maglia bianca da trasferta, con bordature celesti
Garlaschelli in Milan-Lazio con la maglia con bordature celesti e sottili righe bianche
D'Amico a Napoli con la maglia bianca da trasferta, "negativo" di quella della foto a sinistra

Nella stagione che porta al suo primo scudetto, la Lazio adotta ancora maglie fedeli alla propria tradizione cromatica, dopo le poco convincenti virate sull’azzurro e addirittura sul blu delle stagioni 1969/70 e 1970/71: dal 1971/72 la collaborazione con il fornitore Tuttosport di Roma è improntata al classico, e il celeste del 1973/74 diverrà, proprio in forza di quello storico campionato, un punto di riferimento per ogni nuova maglia negli anni a seguire: ogni divisa, da allora in poi, dovrà subire l’inevitabile confronto con quella indossata da Chinaglia e compagni nell'anno del primo trionfo in serie A.

In realtà, Tuttosport produce due versioni differenti della maglia: la prima è la stessa della stagione precedente, caratterizzata dal collo a “V” bianco e da polsini (quella estiva) o bordi (quella invernale) bianchi; la seconda ha il collo e i bordi delle maniche celesti, attraversati da una riga bianca di piccolo spessore. E’ un maglificio romano a produrre la versione con collo bianco, mentre la maglia con collo celeste è prodotta dalla nota Ennerre, che inizia in questa stagione la sua collaborazione con la Lazio. Il numero sulle spalle, di colore opposto a quello della maglia (bianco sul celeste, celeste sul bianco), è lo stesso per le due versioni, sia nel materiale che in quello che oggi chiameremmo “font”, e su tutte le maglie è applicato con cucitura a macchina. I calzoncini sono bianchi, senza scritte o numeri, e vengono utilizzati in tutte le partite, anche quando la Lazio dovrà cambiare il colore della maglia; bianchi anche i calzettoni, scelta non tradizionalissima visto che in passato la Lazio spesso indossava calze nere o molto scure, ma che ben si armonizza col resto della divisa.

Tutto il materiale è in semplice cotone.

La maglia con il collo celeste compare già nel ritiro estivo, in alcune foto ufficiali, ma la Lazio utilizzerà in prevalenza, per tutto l’anno, la vecchia maglia con il collo bianco. E’ infatti questa, in versione estiva con maniche corte, che debutta in campionato, in L.R. Vicenza-Lazio del 7 ottobre 1973, e che viene utilizzata anche nelle due partite successive, contro Sampdoria e Juventus.

In Lazio-Fiorentina, caratterizzata da una giornata piuttosto fresca, entrano in scena le maniche lunghe, sempre per la versione 1972/73: stessa divisa utilizzata a Cesena, mentre in Lazio-Inter, nonostante l’approssimarsi del mese di dicembre, la Lazio entra in campo ancora una volta in maniche corte: più freddolosi i colleghi interisti, che giocano in divisa invernale.

Da Cagliari-Lazio, settima giornata di andata disputata il 2 dicembre, alla sfortunata Inter-Lazio del 17 marzo, i biancocelesti giocano sempre in maniche lunghe e con la maglia celeste in versione 1972/73: soltanto nelle trasferte di Verona, Genova contro la Sampdoria e Firenze, la Lazio indossa la maglia di riserva: bianca, con numeri e bordature celesti, l’esatto “negativo” di quella tradizionale.

E’ in Lazio-Cagliari del 24 marzo, in coincidenza del “cambio di stagione”, che fa il suo esordio la maglia della Ennerre: viene usata anche nel derby della settimana successiva, mentre nella drammatica trasferta di Napoli è di scena il suo “negativo” bianco. La maglia “nuova” nel tradizionale celeste ritorna in Lazio-H. Verona e Milan-Lazio; mentre in Lazio-Genoa ricompare curiosamente la vecchia maglia con bordi bianchi. La maglia “nuova” incassa la sua unica sconfitta in campionato in Torino-Lazio, ma si riscatta la domenica successiva diventando indimenticabile protagonista del giorno del primo scudetto della Lazio: e al fischio finale dell’arbitro Panzino i calciatori della Lazio vengono subito spogliati di quelli che, un attimo dopo la conclusione di Lazio-Foggia, sono già diventati preziosi cimeli. Forse è questo il motivo per cui la Lazio, nella festosa passerella di Bologna dell’ultima giornata, esibisce di nuovo le “vecchie” maglie, che peraltro l’hanno felicemente accompagnata per la maggior parte del campionato.

La maglia della Ennerre fu utilizzata solo in versione estiva, non è nota l'esistenza di una eventuale versione invernale.