Sabato 4 dicembre 1999 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 0-2

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4 dicembre 1999 - 2.867 - Campionato di Serie A 1999/00 - XII giornata

PERUGIA: Mazzantini, Hilario, Ripa, Calori, Milanese, Ba, Tedesco, Olive (71' Bisoli), Rapajic, Nakata, Amoruso (71' Melli). A disposizione: Pagotto, Rivalta, Campolo, M.Esposito, Cappioli. Allenatore: Mazzone.

LAZIO: Marchegiani, Couto (56' Lombardo), Nesta, Mihajlovic, Gottardi, Conceição (69' Simeone), Stankovic, Sensini, Veron, Boksic (80' Mancini), Salas. A disposizione: Ballotta, Pancaro, Marcolin. Allenatore: Eriksson.

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo) - Guardalinee Sigg. Marano e Mitro - Quarto uomo Sig. Contini.

Marcatori: 37' Salas, 62' Conceição.

Note: ammoniti: Veron, Couto, Stankovic, Nakata, Ripa per gioco falloso, Salas per comportamento non regolamentare, Rapajc per proteste. Angoli 12-3 per il Perugia. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.

Spettatori: 15.471 circa. Incasso £. 717.667.000.


La rete di Marcelo Salas
Il bomber cileno festeggiato da Sergio Conceicao
La rete di Sergio Conceicao
Il portoghese festeggiato da Attilio Lombardo
Il fallo di mano di Marcelo Salas per il quale è stata annullata una rete a Dejan Stankovic
Nestor Sensini in azione

Nella difficile trasferta di Perugia la Lazio parte subito in quarta e già all'11' Boksic conclude a rete invece di servire Salas smarcato in area ma Mazzantini sventa con il corpo. Poco dopo i biancazzurri vanno in rete con Stankovic ma l'arbitro annulla per fallo di mano di Salas nell'azione. Gli umbri cercano di reagire ma non vanno oltre un colpo di testa innocuo di Ba. Al 37' arriva il vantaggio laziale: discesa di Boksic che crossa per Salas che deve solo spingere la palla in rete. Prima della fine del primo tempo è Conceição a mancare il raddoppio tirando alto da buona posizione. La ripresa si apre con Rapajc che si vede chiudere in angolo da un prodigioso intervento difensivo di Couto. Al 56' è ancora Rapajc, a tu per tu con Marchegiani, a centrare la traversa in pieno. Il Perugia attacca e la Lazio ne approfitta. Grazie ad un contropiede di Conceição, servito da Veron, il portoghese colpisce di destro e insacca la rete del raddoppio. I perugini potrebbero riaprire la gara ancora con Rapajc, ma Marchegiani si supera e manda la sfera sulla traversa. La Lazio vince una gara dove ha ben giocato anche se gli avversari si sono resi più volte pericolosi. La classifica non muta ed è sempre il terzetto in testa con 25 punti, seguito dall'Inter a 23.


La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio non deraglia più. Segna, controlla, raddoppia: al Perugia restano solo due traverse. Prestazione rassicurante dei biancocelesti in vista della coppa: la difesa tiene bene nonostante le assenze, l'attacco si avvale di un Boksic micidiale: suo il cross dell'1-0 per Salas. Nella ripresa il 2-0 di Conceiçao tra le due traverse di Rapaic".

Continua la "rosea": La Lazio è pronta per il Chelsea. Lo choc della rovinosa sconfitta nel derby del 21 novembre è pienamente superato. Sabato la Lazio ha espugnato con bella sicurezza Perugia, un secondo test-chiave, dopo quello di Marsiglia, che rassicura sulle condizioni della squadra di Eriksson, che resta saldamente agganciata a Roma e Juventus in testa alla classifica. La Lazio ha convinto sul piano del gioco. Alla vigilia del match con il Chelsea, appare solida, anche se non imperforabile, in difesa, dove la protezione, assicurata da Sensini, schierato da centrale, davanti alla linea dei quattro difensori, è eccellente, creativa a centrocampo, dove Veron è in un momento di forma smagliante, e capace di grande pericolosità in attacco. Contro il Perugia Eriksson ha giocato con i quattro difensori bloccati, con Couto e Gottardi esterni. Ma la tenuta è stata buona. Nessuno ha potuto rimpiangere gli assenti Pancaro, Favalli, Negro. L'unico vero neo è la lentezza di Mihajlovic, del resto ben coperto dall'agile Nesta e dal sapiente Sensini. Il centrocampo si avvale delle invenzioni di Veron, capace del lancio di quaranta metri, ma abile pure nel ricamo stretto, e del grande dinamismo di Conceiçao, assai difficile da contenere. Ma la novità più bella è in attacco, dove Boksic è tornato a dilagare: due incursioni micidiali del croato hanno subito messo in soggezione i perugini e dato alla Lazio un vantaggio che non è più stato colmato.

Contro una Lazio graffiante, il Perugia avrebbe dovuto puntare su un dinamismo superiore. Invece la squadra di Mazzone, dopo i due exploit contro Torino e Fiorentina, è stata incapace di far valere le sue risorse atletiche. Il punto debole della Lazio, sulla carta, sembrava essere rappresentato dai due esterni difensivi Couto e Gottardi: ma né Ba, né Rapaic sono mai stati in grado di puntare l'uomo e di saltarlo. E' stata, anzi, la Lazio a dominare le fasce e ad assumere il comando del gioco. Nel Perugia, che si avvale di un Nakata sempre continuo e positivo, manca ancora il miglior Rapaic, che si limita a prodezze balistiche o cerca invenzioni estemporanee, ma non è in grado di partecipare con efficacia al gioco corale. L'arbitro Messina ha annullato sullo 0-0 un gol di Stankovic, per un fallo di mano discusso di Salas, che, ammonito per comportamento non regolamentare, salterà la sfida di domenica contro la Fiorentina. L'azione era stata aperta da un lancio profondo di Veron, Conceiçao ha piazzato il cross, Salas, saltato col braccio sinistro alzato, ha prevalso su Mazzantini, toccando di testa e, secondo l'arbitro, col braccio, e Stankovic ha infilato la rete (20'). A quel punto Mazzantini aveva già salvato il Perugia da un'incursione micidiale di Boksic (11'). Il croato si ripeteva alla mezz'ora e, dal fondo, regalava un cross perfetto che Salas, solo al centro dell'area, metteva di testa nella rete indifesa (0-1). In tutto il primo tempo il Perugia subiva. Aveva una sola buona opportunità, ma Ba, su lancio di Rapaic, la sprecava di testa con una passaggio a Marchegiani. Nella ripresa il Perugia, strigliato da Mazzone, giocava meglio. Eriksson sostituiva Couto, ormai al limite dell'espulsione, e Rapaic, lanciato da Tedesco, sorprendeva Lombardo, appena entrato, e solo, davanti a Marchegiani, colpiva in pieno la traversa (11'). Il pareggio avrebbe potuto aprire una nuova trama.

Invece la Lazio sfiorava subito il raddoppio con Stankovic, che, solo, di testa tirava sul portiere. E pochi istanti dopo raddoppiava. Falliva il rilancio Milanese, Veron lo intercettava e di testa, al volo, porgeva l'assist a Conceiçao che segnava col destro esplosivo (0-2). Mazzantini si salvava con una grande deviazione su fucilata di Stankovic. Poi Salas cercava la porta vuota, per un'uscita provvidenziale e temeraria di Mazzantini, e la falliva. Il finale era del Perugia. Rapaic colpiva la traversa su punizione (34'): decisiva la lieve deviazione di Marchegiani, che, poi si superava su bellissimo tiro di Nakata a tempo scaduto (48'). La Lazio c'è. Il suo potenziale è tremendo. Appare fortissima, eppure fragile, per una rissosità latente che anche a Perugia si è manifestata: Nesta si è concesso una rissetta con Ba, Couto ha contestato Eriksson al momento della sostituzione, Mihajlovic ha regalato isterismi nel finale di partita, poi battibecchi tra Nesta e Mihajlovic, anche tra Salas e Mancini. Affiora in questa squadra formidabile anche un potenziale di autodistruzione, che Cragnotti ed Eriksson devono imbrigliare per coronare il sogno dello scudetto. Intanto domani la Lazio va alla sfida col Chelsea. Mancini ritrova Vialli. Le loro traiettorie s'incontrano in questo rendez-vous, che è - per il passato e per il coinvolgimento umano dei due protagonisti - un appuntamento storico.