Formello, lunedì 30 dicembre 2019

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Stagione

La gara di Supercoppa italiana Juventus-Lazio 1-3

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Un momento dell'evento
Un momento dell'evento
Un momento dell'evento
Un momento dell'evento
Un'immagine della tribuna gremita del Fersini
Una fase dell'allenamento

30 dicembre 2019[modifica | modifica sorgente]

Alla ripresa degli allenamenti, dopo la conquista della Supercoppa italiana a Riyad, il Centro Sportivo di Formello è invaso dai tifosi biancocelesti. Negli articoli e nelle immagini che seguono, il racconto dell'evento.


Dalla Gazzetta dello Sport del 31 dicembre 2019: "Lazio porte aperte. Il ritorno in campo è festa per 10 mila. Grande entusiasmo a Formello e traffico bloccato per la ripresa degli allenamenti. E sfila la Supercoppa vinta contro la Juve".

Diecimila cuori in pieno amore per la Lazio. Un abbraccio pieno di passione e di emozioni per festeggiare la Supercoppa. Mai visti tanti tifosi a Formello. I biancocelesti di Inzaghi hanno acceso sogni incredibili con i risultati. Ieri pomeriggio, alla ripresa dopo il trionfo di Riad contro la Juventus, porte aperte a Formello per assistere all’allenamento della Lazio. E la tifoseria biancoceleste ha risposto con un’invasione che testimonia l’euforia scatenata dalla Supercoppa nella scia del terzo posto in classica in un anno esaltato anche dalla Coppa Italia vinta a maggio. Formello in tilt. Una cornice di entusiasmo inedita. In diecimila per godersi la felicità del momento. Il 23 maggio arrivarono in cinquemila a osannare i vincitori della Coppa Italia. Dopo il colpaccio di Napoli, che all’ultima giornata del campionato 2014-15 diede alla Lazio di Pioli il terzo posto (pass per il playoff Champions: k.o. col Bayer Leverkusen), nella notte di quel 31 maggio a Formello ci fu un bagno di folla simile, ma non a questi livelli.

Già a metà giornata il traffico verso il centro sportivo della Lazio è in tilt. Diversi giocatori non riescono ad arrivare in tempo, così l’allenamento è stato spostato di mezz’ora, alle 15.30. Tutti in fila in una striscia biancoceleste verso il campo Fersini. Danilo Cataldi, il figlio di Formello, l’ex capitano della Primavera scudetto, l’autore del terzo gol di Riad, il biancoceleste che è sbarcato a Fiumicino con la Supercoppa, viene sommerso dagli abbracci dei tifosi all’ingresso. Simone Inzaghi e la squadra entrano in campo in un’atmosfera che sembra il prologo al dopo partita di Riad. "Avevo la pelle d’oca quando ho visto tutti quei tifosi", ammette Stefan Radu ai microfoni di Lazio Style. Il difensore romeno in biancoceleste dal 2008 (362 presenze, nel mirino il primato di Favalli, a quota 401). Capitan Lulic si commuove mentre abbraccia la Supercoppa. E Inzaghi, che non è solo il tecnico di un presente bellissimo ma ormai anche un pezzo di storia (primo biancoceleste in doppia cifra tra titoli da giocatore e da tecnico con la prima squadra: ora è a 10) si muove senza tradire il suo cuore da tifoso. Applaude con gioia e semplicità. Tutti insieme. Nella foto di gruppo, c’è anche l’aquila Olympia e la tribuna del Fersini in festa sullo sfondo. Lavoro atletico e scatti su metà campo. Applausi e cori personalizzati. In tribuna viene riconosciuta Jessica Immobile e alla moglie del bomber arriva la richiesta di un gruppo di ragazze: "Ci facciamo una foto insieme anche noi?". Partitella a campo ridotto. Tifosi catturati da ogni giocata.

Esodo per Brescia. Domenica a Brescia si punta alla nona vittoria di fila, che assegnerebbe un record, quello della Lazio di Eriksson nel campionato 1998-99. Già esaurita la scorta di biglietti per il settore ospiti (1.027), ma ieri è stato comunicato che i tifosi laziali potranno acquistarne altri online. Al Rigamonti saranno almeno in 2.000 con la Lazio. L’obiettivo Champions è una scintilla fortissima. "Speriamo di regalare tanti altri successi a questi tifosi, lo meritano. C’è tanto entusiasmo, ora però arriva il difficile perché tutte le squadre vorranno battere una big come la Lazio. Adesso abbiamo la maturità giusta per fare il salto di qualità", aggiunge Stefan Radu. A fine allenamento, giro di campo di Inzaghi e dei giocatori per ricambiare l’affetto del pubblico. Il tecnico si avvicina ai tifosi. Parla, sorride, dà il cinque con energia. E nessuno avrebbe fretta di andare via. Certe giornate sono troppo veloci per non pensare subito alle prossime. La Lazio di Inzaghi è pronta a fissare nuovi appuntamenti a Formello.


Dal Corriere dello Sport del 31 dicembre 2019:

In diecimila sono andati a Formello, pieni di amore e di sogni senza limiti, in mille hanno già il biglietto per la partita di Brescia e almeno altri mille si stanno organizzando per occupare un settore diverso dello stadio Rigamonti, naturalmente autorizzati: a pochi giorni dal centoventesimo compleanno della Lazio, il popolo biancoceleste è pazzo di gioia, capisce che c’è qualcosa di diverso rispetto al passato e non vuol perdersi un solo attimo di un volo infinito. Otto vittorie consecutive, una Supercoppa strappata alla Juve, battuta anche in campionato solo quindici giorni prima dell’impresa di Riyad: Inzaghi, come ci ha confessato il padre in una splendida intervista, sta costruendo un castello di speranze intorno ai suoi quattro moschettieri, talenti di livello internazionale. Ci riferiamo, naturalmente a Immobile, Luis Alberto, Correa e Milinkovic, a cui noi aggiungiamo anche Senad Lulic, l’uomo-immagine degli ultimi trofei: sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo, quando i laziali potevano coccolare Mancini, Nesta, Mihajlovic, Nedved, Simeone, Stankovic, Crespo, tutti fuoriclasse che hanno scritto e raccontato la storia del club. Cragnotti comprava quasi sempre campioni già affermati, Lotito e Tare, compatibilmente con il fatturato della società e un bilancio sempre in regola, preferiscono scovare giovani talenti e trasformarli, spesso con successi imprevedibili.

C’è un’atmosfera suggestiva, quasi fatata, intorno alla squadra che ieri ha fatto un pieno d’amore. Nessuno parla di scudetto, Juve e Inter sono due colossi, ma il trionfo di Riyad e il terzo posto certificano la nuova realtà biancoceleste: a tavola con le big, ci può stare anche la Lazio. Che non ha i soldi degli Agnelli e nemmeno dei cinesi, ma spesso ha idee che spiazzano e sorprendono la concorrenza. Basti pensare che nelle ultime dieci stagioni, dal 2009 in poi, la società biancoceleste è quella che ha vinto di più, naturalmente escludendo la Juve: addirittura dieci finali e sei trofei, contro i tre dell’Inter, i tre del Napoli e i due del Milan. Durante la gestione americana della Roma, i biancocelesti hanno conquistato anche il primato cittadino: 16 a 15 nella classifica dei titoli. Ecco perché diciamo che c’è qualcosa di diverso, in questi giorni: è il momento i cui i tifosi possono (anzi, devono) tornare allo stadio con l’orgoglio della loro fede e diventare ancora il dodicesimo uomo in campo, come canta la Nord. E’ una grande occasione, meglio che nessuno, alla fine, abbia dei rimpianti.



Rassegna stampa
La Gazzetta dello Sport del 31 dicembre 2019
Il Corriere dello Sport del 31 dicembre 2019






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