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<p style="text-align:justify;"> '''► <font color=red> ULTIMA NEWS: </font> i componenti di LazioWiki.org, nella loro costante opera di ricerca, hanno finalmente reperito un documento del [[1928]] contenente un'immagine di [[Varini Ettore|Ettore Varini]], personaggio finora poco conosciuto. Varini - Presidente Generale della Lazio dal [[1927]] al [[1930]] - con il [[Vaccaro Giorgio|Generale Giorgio Vaccaro]] ha combattuto e impedito la fusione della Lazio nella costituenda [[Roma|AS Roma]] nel [[1927]]. Pubblichiamo la nota biografica reperita e la foto del Generale Varini sulla scheda a lui dedicata: [[Varini Ettore|clicca qui per continuare la lettura...]]''' </p> |
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| '''Il buon tempo antico - Sfogliando il gran libro dei ricordi''' <br> <br> LazioWiki, nella sua continua azione di ampliamento della conoscenza delle origini della Lazio, ha reperito degli straordinari e inediti racconti che, pubblicati su un giornale del [[1914]] (Lo Sport Italiano), tratteggiano con vivezza, spontaneità ed esattezza storica le figure di alcuni atleti biancocelesti che furono artefici dei tanti prodigiosi successi che il sodalizio biancoceleste raccolse sin dal suo apparire sulla scena cittadina e nazionale nel [[1900]]. Uomini, luoghi, situazioni, emozioni che ci permettono di meglio comprendere le radici di quella specificità e unicità che da sempre contraddistinguono i nostri colori. <br> E’ bene precisare che gli autori di questi lirici racconti furono due grandi atleti che furono soci della Polisportiva nei primissimi anni del [[1900|‘900]]: il podista [[Zangrilli Romano|Romano Zangrilli]] e il ciclista [[Spositi Vittorio|Vittorio Spositi]]. Essi nel secondo decennio del secolo divennero giornalisti e collaborarono con i più importanti giornali sportivi del tempo. <br> <br> ► '''[[Il buon tempo antico|Leggi qui i racconti de "Il buon tempo antico - Sfogliando il gran libro dei |
| '''Il buon tempo antico - Sfogliando il gran libro dei ricordi''' <br> <br> LazioWiki, nella sua continua azione di ampliamento della conoscenza delle origini della Lazio, ha reperito degli straordinari e inediti racconti che, pubblicati su un giornale del [[1914]] (Lo Sport Italiano), tratteggiano con vivezza, spontaneità ed esattezza storica le figure di alcuni atleti biancocelesti che furono artefici dei tanti prodigiosi successi che il sodalizio biancoceleste raccolse sin dal suo apparire sulla scena cittadina e nazionale nel [[1900]]. Uomini, luoghi, situazioni, emozioni che ci permettono di meglio comprendere le radici di quella specificità e unicità che da sempre contraddistinguono i nostri colori. <br> E’ bene precisare che gli autori di questi lirici racconti furono due grandi atleti che furono soci della Polisportiva nei primissimi anni del [[1900|‘900]]: il podista [[Zangrilli Romano|Romano Zangrilli]] e il ciclista [[Spositi Vittorio|Vittorio Spositi]]. Essi nel secondo decennio del secolo divennero giornalisti e collaborarono con i più importanti giornali sportivi del tempo. <br> <br> ► '''[[Il buon tempo antico|Leggi qui i racconti de "Il buon tempo antico - Sfogliando il gran libro dei |
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► ULTIMA NEWS: i componenti di LazioWiki.org, nella loro costante opera di ricerca, hanno finalmente reperito un documento del 1928 contenente un'immagine di Ettore Varini, personaggio finora poco conosciuto. Varini - Presidente Generale della Lazio dal 1927 al 1930 - con il Generale Giorgio Vaccaro ha combattuto e impedito la fusione della Lazio nella costituenda AS Roma nel 1927. Pubblichiamo la nota biografica reperita e la foto del Generale Varini sulla scheda a lui dedicata: clicca qui per continuare la lettura...
► La bicicletta di Fausto ◄ Ci sono pagine che raccontano la Storia. E oggetti che la testimoniano. Meglio ancora, oggetti che l’hanno fatta, la Storia. Prendete il ciclismo, lo sport per eccellenza almeno da noi per l’intera prima metà del ‘900, a cavallo delle due guerre e ancora avanti fino ai nostri giorni. Deciso a sconfinare nella leggenda come tutte le attività di fatica, l’unico forse in grado di contrastare lo strapotere del calcio. E... prendete allora la bicicletta del Campionissimo. Sì, proprio di Fausto Coppi, quella che tagliò traguardi quasi sempre davanti, di una spanna, di metri, a volte di chilometri. Vi emozionereste a vederla? Non una delle tante – ne hanno individuate già 70 col marchio Bianchi usate da "Faustino" tra il 1945 e il 1958, all’apice della sua vorticosa salita – no, proprio la nostra, quella nel cuore di noi laziali, quella con cui lui vinse sei corse in pochi mesi, al rientro dalla prigionia, con la tessera biancoceleste nel taschino... Ebbene, forse ci siamo. Laddove il forse, come vedremo, è necessario per rigore storico quanto pleonastico per induzione e per logica. Cos’è accaduto? Semplicemente che a LazioWiki, inteso come sito enciclopedico, un bellissimo giorno è arrivata una e-mail (ai tempi di Coppi sarebbe stata una compìta letterina) di un signore che per lavoro restaura bici antiche. Da passeggio, non da corsa. Le restaura come si fa con gli aggeggi meccanici: un colpetto di martello per raddrizzare, una riverniciata che rispetti il colore sbiadito di un tempo, qualche giunta alla catena e quantitativi industriali di grasso e di passione. Il signore in questione si chiama Alessandro Volta, il che è già un ottimo biglietto da visita per uno storico, e racconta di detenere una bicicletta presumibilmente appartenuta a Fausto Coppi nel suo periodo romano, bicicletta da poco acquistata da un anziano ex corridore, gregario e compagno di squadra del Campionissimo. E’ una bici da corsa su strada, marcata Nulli, arancione con doppia striscia argentata. Lui, Alessandro Volta, si occupa di bici da passeggio ma stavolta dice di aver fatto un’eccezione. Vive nel Pavese e i luoghi di Coppi – Castellania dove nacque il 15 settembre del ’19 e Tortona dove morì il 2 gennaio del ’60, ovvero la zona di Alessandria - distano appena un’ora in linea d’aria da casa sua. Il cuore batte al ritmo della passione. Che è quella del signor Volta e che è quella dei ricercatori di LazioWiki. I quali non se lo fanno ripetere e partono in caccia. La storia di Coppi per fortuna è già scritta, approfondita, scandagliata in centinaia di pubblicazioni. Eppure – pensate un po’ – non esiste una foto dettagliata con la bici Nulli inforcata dal grande Fausto. Bici da corsa, s’intende. Perché una di lui con la bici da pista invece c’è ed è già nell’archivio di LazioWiki. Nulli. E’ un nome che a questo punto avete visto ricorrere. E allora serve un salto nel passato, al 1945 per l’esattezza. La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la S.S. Lazio Ciclismo – si legge sulla scheda biografica riportata su LazioWiki - prese il via proprio nei primi giorni del 1945. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il 9 gennaio con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del Corriere dello Sport, Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche Pietro Chiappini, un veterano delle corse, suo vecchio grande amico e compagno di squadra alla Legnano, nonché il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia. Fausto rivela che in due anni passati in guerra sul fronte africano, quasi completamente trascorsi in prigionia, non ha mai messo i piedi sui pedali di una bicicletta. Solo da pochi giorni utilizza una vecchia Legnano che uno sportivo di Somma Vesuviana, Giuseppe D'Avino, gli ha messo a disposizione a seguito di un suo appello pubblicato all'interno di un articolo firmato su un giornale dal grande Gino Palumbo. La bici però ha un telaio di misure ridotte e a lui ne occorre uno più grande per potersi allenare nel miglior modo possibile. Edmondo Nulli, il meccanico costruttore di biciclette, diventerà un autentico benefattore per il campione, ridotto pelle e ossa dalla lunga detenzione: non solo gli costruirà una bici su misura ma lo ospiterà nella propria casa in via Fazio degli Uberti, al Casilino, rimpinzandolo di generose porzioni di tagliatelle al ragù... Per Nulli fu un grande onore e anche una grande fortuna avere Fausto Coppi in squadra. Per il regolamento di allora i corridori professionisti avevano, infatti, il dovere di indossare la maglia della propria Casa ciclistica. Quindi Nulli, considerando che la pubblicità anche all’epoca era la chiave del successo, fu felice del fatto che Coppi tornasse alle corse con una maglia recante sul petto il suo nome, quasi uno sponsor "ante litteram". Ed è questo il motivo per cui Fausto, pur tesserato per la SS Lazio, non poté indossare la maglia della società biancoceleste, quella peraltro invece indossata da suo fratello Serse in quanto dilettante. Che prove abbiamo che la bicicletta giunta in possesso del signor Volta sia davvero quella con cui Coppi gareggiò su strada? Con cui ri-esordì il 22 aprile 1945 (quarto posto al Gran Premio Apertura a Napoli), con cui vinse per la prima volta con la Lazio la Coppa Salvioni il 27 maggio, fino al 18 settembre quando si aggiudicherà l’ultima delle sei gare da tesserato biancoceleste, il Circuito di Ospedaletti, prima di sposare Bruna Ciampolini, accasarsi alla Bianchi e strabiliare ancora il mondo con una serie di imprese memorabili... Ebbene, c’è il racconto dell’anziano ciclista romano che vendette la bici al signor Volta. Un racconto semplice: Coppi gliela regalò quando andò via dalla SS Lazio, così per generosità, un bel gesto allora frequente tra capitano e gregario. L’ex compagno di squadra, anche lui meccanico, l’ha utilizzata, ritoccata e poi tenuta lì, fin quando avrà ritenuto di poterci ricavare qualche euro contattando mesi fa un collezionista, per l’appunto Alessandro Volta. E poi c’è un dato incontrovertibile. Rivelato ai ricercatori di LazioWiki da Paolo Amadori, con Paolo Tullini il massimo esperto di biciclette coppiane, e da Gianpiero Petrucci di Viareggio, autore, insieme ad Auro Bulbarelli, di un’opera monumentale sul Campionissimo ("Coppi per sempre". Ed. Gribaudo - 2018). Entrambi, viste le fotografie, ammettono che, non avendo mai osservato direttamente una bicicletta Nulli, non sono in grado di esprimere giudizi certi. Ma che la bicicletta è senza dubbio risalente alla seconda metà degli anni ’40, sebbene alcuni elementi costruttivi sembrerebbero successivi (probabilmente modifiche apportate dall’ex ciclista romano). L’elemento più interessante è però costituito dalle misure della bicicletta (61x57) che erano usate da pochissimi corridori del tempo, tra cui Fausto Coppi, maniacalmente attento a questo particolare. E’ una bici per corridori alti e Coppi era quasi 1,80, un’eccezione rispetto alla media, assai più minuta, degli altri. Eccoci, dunque, all’epilogo. LazioWiki, che ha a cuore la storia della S.S. Lazio e che è un’Associazione culturale no-profit, ha ritenuto di dover avvisare la S.S. Lazio Generale dell’opportunità di acquisire questo reperto di probabile alto valore storico. E la S.S. Lazio, recependo positivamente le informazioni fornite da LazioWiki, ha provveduto a far rientrare nel suo patrimonio culturale questa bicicletta. Il 9 gennaio 2019 la gloriosa società biancoceleste compirà 119 anni e la dirigenza generale, impersonata dal dottor Antonio Buccioni, mostrerà ai partecipanti alla cena sociale che si terrà al Circolo Canottieri Lazio questo suggestivo reperto sportivo. Noi di LazioWiki ne andiamo orgogliosi, siamo fieri di essere un punto di riferimento e di raccordo: ancora una volta siamo stati decisivi nello svelare aspetti importanti della storia della Lazio mettendoli a disposizione della Polisportiva e di tutti gli appassionati. Passione, del resto, fa rima con missione. ► La scheda di Fausto Coppi |
| Il buon tempo antico - Sfogliando il gran libro dei ricordi LazioWiki, nella sua continua azione di ampliamento della conoscenza delle origini della Lazio, ha reperito degli straordinari e inediti racconti che, pubblicati su un giornale del 1914 (Lo Sport Italiano), tratteggiano con vivezza, spontaneità ed esattezza storica le figure di alcuni atleti biancocelesti che furono artefici dei tanti prodigiosi successi che il sodalizio biancoceleste raccolse sin dal suo apparire sulla scena cittadina e nazionale nel 1900. Uomini, luoghi, situazioni, emozioni che ci permettono di meglio comprendere le radici di quella specificità e unicità che da sempre contraddistinguono i nostri colori. E’ bene precisare che gli autori di questi lirici racconti furono due grandi atleti che furono soci della Polisportiva nei primissimi anni del ‘900: il podista Romano Zangrilli e il ciclista Vittorio Spositi. Essi nel secondo decennio del secolo divennero giornalisti e collaborarono con i più importanti giornali sportivi del tempo. ► [[Il buon tempo antico|Leggi qui i racconti de "Il buon tempo antico - Sfogliando il gran libro dei
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