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Da LazioWiki.

Luigi Bigiarelli
9 gennaio 2010: a Roma 110 anni di colori biancocelesti
I Trofei vinti dalla S.S. Lazio Calcio

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Mauro Zarate in azione

La Stagione calcistica in corso

L'ultima gara disputata dalla S.S. Lazio: Genova, stadio L. Ferraris - Sampdoria-Lazio 2-0 del 29 agosto 2010

La Gazzetta dello Sport titola: "Cassano-Guberti, festa Samp. La Lazio finisce al tappeto. I blucerchiati soffrono nel primo tempo, poi nella ripresa fanno festa con i gol di Fantantonio e del neo trequartista. Ospiti bene nella prima mezz'ora, poi troppo spreconi. Buon debutto di Hernanes".

Continua la "rosea": La Sampdoria è un diesel che ci mette un po' ad ingranare. Il 2-0 alla Lazio che inaugura il campionato dei blucerchiati matura nella ripresa, grazie ai gol di Cassano (su rigore) e Guberti, dopo un primo tempo difficile, in cui gli uomini di Reja avevano messo in difficoltà quelli di Di Carlo. Hernanes (buono il suo debutto) e Zarate sono le armi della Lazio nei primi 30 minuti, in cui gli ospiti danno l'idea di poter sfondare.

Continua qui la lettura dell'articolo




Luigi Bigiarelli, sottufficiale dei Bersaglieri
Il Messaggero riporta la notizia della nascita della Società Lazio
Fortunato Ballerini
La Società è insignita quale "Ente Morale"
Silvio Piola
Remo Zenobi
La Coppa Italia del 1958 è biancoceleste
Umberto Lenzini
Lazio Campione d'Italia 1973/74
Luciano Re Cecconi, un campione prematuramente scomparso
Fabio Poli realizza la rete che evita la retrocessione in serie C
Sergio Cragnotti: sotto la sua gestione una Lazio vincente
14 maggio 2000 ore 18.04: la Lazio vince il secondo Scudetto
La Coppa Italia 2003/04
La Coppa Italia 2008/09
Tommaso Rocchi nella vittoria della Supercoppa Italiana 2009 a Pechino

Società Sportiva Lazio

La Società Sportiva Lazio (nota anche come S.S. Lazio o Lazio) è una società polisportiva fondata a Roma il 9 gennaio 1900 in Piazza della Libertà nel rione Prati. Probabilmente la sua genesi è anteriore alla data storicamente provata della sua nascita. Concepita come società podistica da Luigi Bigiarelli e dagli altri otto padri fondatori, ha visto via via aumentare le sue discipline sportive tra le quali quella che ha reso la Lazio più famosa, la calcistica (istituita nel 1902 e ufficializzata nel 1910). Grazie alla volontà di personaggi come Fortunato Ballerini e Sante Ancherani, il sodalizio biancazzurro iniziò a praticare il gioco del football che giunse nella capitale agli albori del XX secolo. I primi anni furono giocati a livello pionieristico ma numerose furono le vittorie in molti tornei, fino ad arrivare a disputare le finali nazionali nel 1913 e nel 1914 perse rispettivamente con la Pro Vercelli e il Casale.

Dopo una forzata inattività dovuta alla prima guerra mondiale, i biancocelesti ripresero l'attività arrivando a sfiorare lo Scudetto nel 1923 battuti solo dal fortissimo Genoa 4-1 all'andata e 0-2 al ritorno nelle finali nazionali. Nel 1921, intanto, la società biancazzurra venne eretta ad Ente Morale per Regio decreto. Nel 1927 è grazie al Generale Giorgio Vaccaro che venne evitata la fusione con altre squadre minori della Capitale che diedero vita ad un unico sodalizio che prenderà il nome di AS Roma. I primi campionati a girone unico non portarono grandi soddisfazioni ma, a metà degli anni trenta, con l'acquisto del fortissimo centravanti Silvio Piola, la Lazio tornò a risiedere nei piani alti della classifica sfiorando di nuovo lo Scudetto al termine della stagione 1936/37. Sono gli anni del grande Presidente mecenate Remo Zenobi. Nel 1944 la Lazio vinse il Campionato Romano superando la Roma. Dopo la fine della guerra i biancocelesti si collocarono a metà classifica ma, tra il 1949 ed il 1952, centrarono per tre campionati consecutivi il quarto posto e nelle stagioni 1955/56 e 1956/57 ottennero il terzo posto.

Nel 1958 la Lazio vinse la sua prima Coppa Italia contro la Fiorentina, ma tre anni dopo conobbe l'onta della sua prima retrocessione in Serie B. Gli anni sessanta videro i biancocelesti, con gravi problemi economici, salire e retrocedere dalla massima serie. Neanche l'avvento alla presidenza dell'italoamericano Umberto Lenzini sembrò cambiare le cose. Nell'estate 1971, dopo un'altra retrocessione tra i cadetti, venne chiamato ad allenare la squadra Tommaso Maestrelli. Era la svolta che si attendeva da tanti lustri. Con Maestrelli in panchina e grazie alle reti del giovane centravanti Giorgio Chinaglia, la promozione venne subito centrata e l'anno successivo i biancazzurri sfiorarono un clamoroso Scudetto, perso a 2 minuti dalla fine dell'ultima giornata in un clima di pesanti sospetti.

Titolo rimandato di un anno, però, perché la stagione 1973/74 vide i biancocelesti dominare e laurearsi Campioni d'Italia il 12 maggio 1974 dopo aver battuto in casa il Foggia per 1-0. La Lazio mise in luce un gioco totale che fece invidia a tutti i più grandi club mondiali. Arrivata all'apice, però, iniziò la parabola discendente, causata dapprima dalla malattia di Maestrelli che lo porterà alla prematura scomparsa, e poi dall'improvvisa morte del calciatore Luciano Re Cecconi rimasto ucciso per un tragico equivoco. La fine degli anni settanta vide i biancocelesti navigare a metà classifica, ma la vicenda del calcioscommesse, scoppiato nel marzo 1980 e culminato con l'arresto di alcuni giocatori, la vide precipitare in Serie B d'ufficio. Furono anni bui, ravvivati soltanto dalla promozione al termine della stagione 1982/83. Le attese della presidenza di Chinaglia vennero poi disilluse ed alla fine del 1985 i biancazzurri retrocessero nuovamente.

Un altro scandalo scommesse rischiò di farla precipitare in Serie C, ma la Lazio riuscì a salvarsi con una penalizzazione di 9 punti da scontare sulla classifica del campionato successivo. La squadra di Eugenio Fascetti ottenne la salvezza dopo un drammatico spareggio a tre con Taranto e Campobasso giocato sul campo neutro di Napoli. Persa la prima partita per 1-0 contro il Taranto, riusci a vincere con il medesimo punteggio contro il Campobasso salvandosi dalla retrocessione. L'anno successivo la Lazio tornò nella massima serie e la squadra, guidata dal presidente Gian Marco Calleri, riuscì a navigare in acque tranquille fino all'inizio degli anni '90. Con l'acquisto del pacchetto azionario da parte del finanziere Sergio Cragnotti, la società biancoceleste fece registrare una svolta epocale. Grazie ad acquisti di grandi campioni, i biancocelesti s'imposero all'attenzione del panorama calcistico mondiale.

Nel 1998 la Lazio vinse la sua seconda Coppa Italia contro il Milan e conquistò la prima Supercoppa Italiana contro la Juventus. L'anno seguente la squadra, guidata da Sven Goran Eriksson, sfiorò lo Scudetto, perso nelle ultime giornate, ma vinse l'ultima edizione della Coppa delle Coppe ed aprì la successiva stagione aggiudicandosi la Supercoppa Europea contro il Manchester United. La stagione 1999/00 vide i biancocelesti laurearsi per la seconda volta nella loro storia Campioni d'Italia e vincere la terza Coppa Italia, contro L'Inter, centrando il Double (vittoria in Campionato e Coppa nazionale). Nel settembre dello stesso anno la Lazio si aggiudicò la sua seconda Supercoppa Italiana di nuovo contro l'Inter. Finita l'era di Sergio Cragnotti, nel 2004 i biancocelesti conquistano la quarta Coppa Italia contro la Juventus.

Una grave crisi societaria sembrò poi sfociare nel fallimento ma alla fine, con l'acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte di Claudio Lotito, la situazione si sbloccò in maniera positiva. Dopo una difficile salvezza nel campionato 2004/05, la Lazio raggiunse un prestigioso terzo posto al termine della stagione 2006/07. La stagione (2007/08) ha visto i biancocelesti, allenati per il terzo anno consecutivo dal riminese Delio Rossi, giungere al 12° posto nel campionato di massima serie. Il 13 maggio 2009 la Lazio conquista la quinta Coppa Italia, il primo trofeo dell'era Lotito, battendo ai calci di rigore per 7-6 (1-1 il risultato finale della partita), la Sampdoria. L'8 agosto 2009, la formazione biancoceleste si aggiudica la terza Supercoppa Italiana della propria storia nella gara, disputata a Pechino, contro l'Inter, battuta per 2 a 1.

Secondo una statistica del 2001 di AC Nielsen, la Lazio vanta una platea di circa 1.100.000 sostenitori, sesta squadra in Italia dopo Juventus, Inter, Milan, Napoli e Roma.

Altre discipline nelle quali la Lazio si è fatta notare sono il calcio a 5, il nuoto, la pallanuoto, il rugby, il baseball, il softball, il paracadutismo, il ciclismo e, in epoche meno recenti, la pallacanestro.


Polisportiva

La sezione calcistica è compresa in una società polisportiva, una delle più antiche d'Europa e più grandi del mondo, che conta attualmente, incluso il calcio, 40 sezioni.

Queste le altre 39 sezioni attuali: Arti Marziali; Atletica leggera; Attività subacquee e di pesca sportiva; Baseball, Softball e Cricket; Badminton; Biliardo; Bowling; Bridge; Calcio femminile; Calcio a 5 Femminile; Calcio a 5 maschile; Canoa Polo; Canottieri Lazio; Ciclismo; Equitazione; Escursionismo; Football americano; Ginnastica; Hockey; Motociclismo; Nuoto (Nuoto, Tuffi, Pallanuoto); Pallamano; Pallavolo; Pallacanestro; Paracadutismo; Paralimpica; Pattinaggio; Pentathlon Moderno; Pugilato; Rugby; Scacchi; Scherma; Sci; Sport su Ghiaccio; Tennis; Tiro con l'arco, Triathlon; Vela; Volo da Diporto o Sportivo.

Il Consiglio generale della S.S.Lazio nel mese di dicembre 2007 ha approvato delle importanti modifiche statutarie, tra cui quelle che hanno introdotto, accanto alle storiche sezioni sportive, le attività associate. Al momento se ne contano 76: Calcio a 8, Calcio Tavolo, Difesa Personale, Foot Volley, Golf, Surf e Boarding, Danza Sportiva.

In passato hanno fanno parte della famiglia laziale altre sezioni quali: Hockey femminile; Tennis tavolo,Calcio a 5 Master.

La Polisportiva ha visto iscritti oltre 10.000 atleti.

Oltre alla già citata erezione ad Ente Morale nel 1921, la S.S. Lazio è stata insignita delle due massime onorificenze sportive italiane: la Stella d'Oro al Merito Sportivo e il Collare d'Oro al Merito Sportivo.


Palmares

La Lazio è una Polisportiva e pertanto si enumerano i trofei vinti dai suoi atleti senza suddividerli per specialità e limitatamente alle medaglie d'oro:

Giochi Olimpici: 7 medaglie d'oro - Campionati del mondo: 16 medaglie d'oro - Campionati d'Europa: 26 medaglie d'oro - Record europei: 2.

Inoltre la Lazio ha vinto più di 70 titoli italiani assoluti, i più recenti dei quali sono stati quello del Calcio a 5 Femminile nel giugno 2008, quello di Football americano conquistato vincendo il Campionato Italiano College U. 23 il 10 gennaio 2009 ed a settembre 2009 il titolo italiano di Paracadutismo specialità RW4, mentre i titoli individuali sono stati oltre 600. Impressionante il numero dei titoli individuali vinti a livello giovanile: circa 1.000.

A fronte di tali numeri è indiscutibile considerare la Lazio la società più titolata d'Italia.

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